BASTA GUERRA AI POVERI

In questi giorni qualcosa di surreale sta avvenendo a Gallarate: è in corso lo sgombero del campo Sinti. Ottanta persone, di cui circa la metà minori, verranno mandate a vivere nelle tende, con l’inverno alle porte.
Ma questa è solo l’ultima delle aggressioni nei confronti dei più deboli, attuate dall’amministrazione Cassani, dopo quelle ad ambulanti, emigrati e senzatetto.

Domenica 2 Dicembre, alle 14.30 presidio in piazza Libertà a Gallarate per dire: BASTA GUERRA AI POVERI!

INCONTRO EDUCATRICI E EDUCATORI A TRADATE

Mercoledì scorso a Tradate, in Villa Truffini, si è tenuto l’incontro pubblico “Il lavoro educativo oggi: quali prospettive?”. Più di un centinaio gli operatori sociali presenti, impegnati sia nell’ambito sociale che socio-sanitario nei servizi varesini e comaschi.
Numerose sono state le tematiche affrontate durante la serata, come le novità introdotte dalle Leggi Iori e Lorenzin, la riqualifica professionale per gli educatori cd. “senza titolo”, iscrizione all’Albo e rinnovo del contratto nazionale.
Durante la serata, organizzata e gestita dallAssemblea Educatrici e Educatori del Varesotto, sono intervenuti rappresentanti della Rete Nazionale Operatori Sociali e operatori di una cooperativa attiva in provincia di Monza-Brianza impegnati da circa un anno in una lotta per contrastare la modalità di timbratura elettronica, mediante smartphone e sistema di geolocalizzazione.
Prossimo appuntamento dell’Assemblea delle educatrici e educatori del Varesotto sarà il 3 dicembre alle ore 20.30 al Kinesis, via Carducci 3, Tradate.

Per informazioni: edu.varesotto@gmail.com e contatto FB: Educatrici Educatori Varesotto

SCIOPERO A SARONNO

Un diverso ammontare e struttura per il premio di partecipazione che, passata la crisi, deve tornare a riflettere il buon andamento dell’azienda. E’ la richiesta dei lavoratori dell’Industriale chimica di via Grieg che nell’ultima settimana hanno organizzato due scioperi e un presidio.
Mercoledì 14 novembre e martedì 20 novembre, i dipendenti dell’industriale chimica di via Grieg hanno incrociato le braccia per 4 ore (all’inizio dell’orario per i turnisti alla fine per chi fa giornata). Martedì 20 dalle 11 alle 14, hanno anche organizzato un presidio in via Grieg con un gazebo e lo striscione “Utili crescenti, premi incoerenti”. Al centro del contenzioso il premio di partecipazione.
“Lo sciopero ha interessato – spiega Davide Maragna funzionario della Filctem Cgil – l’80% dei 200 dipendenti dell’azienda mentre al presidio erano presenti una cinquantina di persone”.
Non è la prima volta che si registrano mobilitazioni nell’azienda di via Grieg, negli anni scorsi ci furono anche presidi e cortei.

I SINTI DI GALLARATE CONTRO LO SGOMBERO

Per i Sinti del campo di via Lazzaretto tira una brutta aria di sgombero in questi giorni. Il sindaco-sceriffo Cassani, infischiandosene allegramente che ottanta persone finiranno per strada al freddo, vuole procedere come un rullo compressore. Nessuna soluzione alternativa è stata offerta alle circa venti famiglie che abitano lì.

Così, gli abitanti del campo hanno deciso di non rimanere con le mani in mano ad aspettare lo sgombero, e hanno lanciato un appello alla mobilitazione. Questa mattina un corteo è partito dal campo e ha attraversato le strade di Gallarate dirigendosi in centro. La manifestazione è stata molto partecipata e vivace: si alternavano canti e momenti di allegria, a slogan contro lo sgombero, contro il razzismo e contro i leghisti. Ai Sinti gallaratesi hanno portato solidarietà quelli di altre comunità del centro-nord Italia.

Si segnala una presenza invadente e massiccia di sbirri, vigili urbani e carabinieri.

 

LA PIÙ GRANDE MENZOGNA

La più grossa menzogna per gli sfruttati è sentirsi parte di una nazione

Condividiamo da Assemblea Antifascista Saronnese 

Questa sera, mercoledì 21 novembre, all’Aldo Moro di Saronno ci sarà l’incontro organizzato da Accademia 19 (associazione di estrema destra che vuole darsi una parvenza culturale). L’incontro partirà dal “Trattato del ribelle” di Ernst Junger per poi lasciare parola ad uno dei maggiori esponenti della mediocrità culturale del nostro tempo: Diego Fuff… Fusaro. Giusto per rendere l’idea vi diciamo due cose a riguardo: da qualche tempo scrive nel Primato Nazionale, giornale di informazione di CasaPound. Due settimane fa è stato ospite dei nazisti di Lealtà Azione nella loro sede, la skinhouse di Bollate. Non sappiamo se due indizi facciano effettivamente una prova, ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa di una accurata ricerca individuale sul personaggio, ne troverete delle belle.

Non ci stupiamo che l’amministrazione di estrema destra che governa Saronno conceda spazi e fondi a questi figuri, né ci stupiamo che un’associazione (Accademia 19) nata col solo scopo di aprire uno spazio all’estrema destra in città chiami un personaggio di tale risma, infine nemmeno ci stupiamo del tentativo dei fascisti di oggi come quelli di ieri ci darsi la parvenza del ribelle, qando la loro massima aspirazione è quella di essere parte dell’esercito a difesa dello stato di cose presenti. Misteri della modernità.

Ci interessa invece andare un attimo più a fondo e scorgere come i movimenti di estrema destra stanno lavorando a livello ideologico e che ruolo hanno nel presente che viviamo.

Nessuno ha la percezione che domani possa essere un giorno migliore di oggi, viviamo in tempi abbruttiti e davanti ai tanti schermi che popolano la nostra giornata siamo sempre più soli di fronte alle angherie dell’economia. Mantenersi una casa, soddisfare in tranquillità i bisogni primari è sempre più un lusso. In questo malessere diffuso, di fronte alle ingiustizie di tutti i giorni, soltanto l’indifferenza dei più permette il ripetersi di questa agonia. Oltre a ciò ci sono anche i personaggi come Fusaro, capaci di creare il Nemico utile alla creazione dell’identità nazionale. Creare l’identità nazionale significa inculcare a tizio il sentimento di amore per il padrone che lo sfrutta, purché italiano, e il sentimento di rivalsa/odio verso il collega o per il disoccupato di turno, purché straniero. Questa abilità retorica e ideologica è particolarmente preziosa al mantenimento dello status quo in un periodo come questo, ed è per questo motivo che è necessario smascherare queste operazioni.

Operazioni naturalmente sostenute da quella ampia fetta politica che della guerra civile in potenza ha tutto da guadagnare, basti osservare attorno a quali parole ruota la campagna elettorale costante di Salvini: buonismo (neologismo passato ormai nella vulgata nazionale con cui non si descrive un atteggiamento, ma lo si denigra) e sovranismo (come se essere governati dalla banca italiana o da quella europea faccia una qualche differenza, come se il problema non fosse la radice di questa società, e quindi l’economia in sé – o il capitale, che dir si voglia).

La più grossa menzogna per gli sfruttati è di sentirsi parte di una nazione, è il fumo negli occhi necessario al capitalismo in questo momento storico. Oggi abbiamo la percezione di un’ondata di ritorno di fenomeni razzisti, e chi la avverte ha senza dubbio ragione. Ma questo razzismo è conditio sine qua non del capitalismo stesso, che per lunghi decenni ha permesso all’occidente uno stile di vita agiato basato sullo sfruttamento di popolazioni lontani da noi e sulla devastazione di territori di altri continenti. Oggi la contraddizione è forse più palese sotto i nostri occhi, e ancora più palesi sono i nemici contro cui combattere, prestando attenzione a chi, come Fusaro, getta fumo per confondere.

Se le grandi masse fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos’è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c’è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco.
È questo l’incubo dei potenti.
E. Junger, Trattato del ribelle

Assemblea Antifascista Saronnese

SULLA MOBILITAZIONE REAZIONARIA IN CORSO

Da Radio OndaRossa

Riflessioni sulla mobilitazione reazionaria in corso. Dalla “sinistra” di Minniti al governo giallo-verde, analisi sull’attualità e sulle prospettive di lotta. Ne parliamo in collegamento telefonico con un redattore della rivista anarchica “I giorni e le notti”.

SULL’IMMINENTE SGOMBERO DEL CAMPO SINTI A GALLARATE

“È finita la pacchia!” Ha esultato Salvini su Twitter, riferendosi all’imminenza dello sgombero del campo Sinti di Gallarate.

Ci vuole proprio un gran coraggio nel voler demolire le abitazioni di 80 persone (di cui circa la metà minori) per sbatterle in mezzo ad una strada con l’inverno alle porte. Ma si sa, la perversione dei politicanti al potere, atta a racimolare sempre più voti attraverso azioni spettacolari e colpi di mano, non guarda davvero in faccia a nessuno. Come sempre, sono i meno abbienti ad essere sacrificati sull’altare di questa campagna elettorale perenne.

Per la mattina di Mercoledì 21 Novembre è previsto un corteo, che partirà dal campo diretto verso il centro città.

LEGNANO CONTRO CASAPOUND

Nella giornata in cui è stata inaugurata la nuova sede di CasaPound la città di Legnano ha vissuto un pomeriggio con un andamento un po’ diverso rispetto al solito. Un nutrito ed eterogeneo gruppo di antifascisti si è dato appuntamento in un parchetto adiacente al centro città. Nel corso del pomeriggio in un centinaio hanno cercato di raggiungere l’inaugurazione dell’ennesima sede fascista in città per far sapere ai fascisti del terzo millennio cosa ne pensano a riguardo. Ovviamente la Polizia intervenuta in forze ha impedito l’avvicinamento, i manifestanti sono riusciti però a girovagare per la città e a farsi sentire dagli indomiti fascisti, che sono rimasti a brindare nella nuova sede.

NUOVA SEDE DI CASAPOUND A LEGNANO

Ecco il tris. Dopo la sede di Fratelli d’Italia a Saronno e quella di Lealtà Azione a Legnano ecco la sede di CasaPound, anch’essa a Legnano.
Inevitabile a questo punto scorgere il dipanarsi di un progetto, relativo alla zona compresa tra il nord milanese e il basso varesotto. Si sono infatti moltiplicate iniziative e sigle della galassia relativa all’estrema destra.
Nel giro di pochi mesi questa zona è stata protagonista prima dell’incontro di Accademia 19 a Ceriano Laghetto, le aperture delle sedi sopra citate, un incontro al MILS di Saronno organizzato dall’ex consigliere Alfonso Indelicato e Ordine Futuro, oltre altri numerosi eventi, alcuni passati altri già in programma nelle città di Legnano e Saronno.
Mala tempora currunt sed peiora parantur.