ARTE NOCIVA O NOCIVITA’ ARTISTICA?

Apprendiamo che a Ispra, piccolo comune sul lago Maggiore, la Commissione UE ha costruito un grande deposito per scorie radiottive. Si chiamerà “Area 41” e sarà situato all’interno del centro europeo di ricerca di Ispra. Scopo di tal nuova struttura: ospitare i rifiuti nucleari generati dalle attività del centro di ricerca, piccolo avamposto targato UE – la struttura gode di extraterritorialità – nella placida provincia di Varese.
Non essendo ancora pronto ad essere utilizzato – nonostante sia strutturalmente finito – poiché mancano ancora tutte le varie autorizzazioni, Maria Betti, direttrice di tutta l’area di ricerca nucleare della Commissione Europea e Paolo Peerani, capo dell’unità di disattivazione nucleare, hanno deciso di inaugurare una mostra d’arte all’interno del centro. Un gruppo di artisti è stato invitato a usare come atto creativo i fusti d’acciaio in cui si chiudono le scorie. Vorranno forse creare una nuova corrente artistico-nucleare? Diversamente dalle solite mostre, solitamente aperte al pubblico, i visitatori dovranno sottoporsi alla procedura severissima di selezione e sicurezza che consiste in vari controlli all’ingresso e all’uscita del centro e in tonnellate di scartoffie da compilare. I “fortunati” saranno probabilmente pochi. Ma non preoccupatevi! La mostra, massima espressione di creatività con simboli e strumenti di nocività e devastazione, verrà esposta pubblicamente a Montecarlo, a Bruxelles e a Venezia. Perché nucleare è bello.

IT’S RAINING FOGLI DI VIA!

Ultimamente sono diventate più frequenti le emissioni di fogli di via apparentemente ad minchiam nel territorio nord milanese. Diciamo apparentemente perché nei fatti rivelano invece un uso prettamente politico di questo fastidioso provvedimento poliziesco.
Ma veniamo ai fatti.
Dopo la quarantina di foglia di via emessi negli ultimi anni sia dalla città di Saronno (in seguito a occupazioni, manifestazioni e così via), procedimenti emessi in prima battuta dalla Questura di Varese e poi in autonomia dalla Polizia Locale di Saronno, sia in seguito ad altri episodi di tensione come successe a Lomazzo (in provincia di Como) in occasione della contestazione a Salvini e in stazione San Giovanni a Como la scorsa estate durante le proteste contro lo sgombero del campo autogestito da migranti e solidali, e dopo il decreto Minniti in materia di sicurezza urbana, abbiamo assistito a un proliferare di fogli di via, elargiti ad ampie mani coi motivi più futili.
Stai tornando a casa la sera coi tuoi amici, sbagli strada e finisci in una zona industriale? Quattro fogli di via dai comuni di Cermenate, Bregnano e Vertemate con Minoprio, perché ti aggiravi senza apparente motivo in quella tal zona.
Stai tornando a casa la sera coi tuoi amici e non sbagli strada? Tre fogli di via dai comuni di Rovellasca, Rovello Porro e Turate, perché… bo!
Stai volantinando un testo contro l’agenzia viaggi Rampinini che è complice delle deportazioni? Due fogli di via, perché stai volantinando.
Vai a contestare la presenza in piazza dei fascisti di Forza Nuova? Quattro fogli di via da Tradate, perché i fascisti devono essere protetti dalla Polizia e dalla Legge.
Tutto qua? Macchè!
Violi il foglio di via? Ecco che arrivano sei decreti penali di condanna da 2500 € l’uno.
Non importa insomma cosa si faccia, ma conta il profilo criminale che viene creato ad hoc dalla Polizia. Non viene punita chissà quale condotta, chissà quale modo di lottare, ma semplicemente degli individui per ciò che sono.
Che sia un caso che questa pioggia di fogli di via si sia ulteriormente intensificata dopo che il decreto Minniti ne ha aumentato l’efficacia?

L’IDEA DI SICUREZZA CHE GENERA PAURA

In occasione del concerto per il trentennale di Radiorizzonti, il comune di Saronno ha messo in atto la macchina della paura, automezzi della polizia municipale che sbarravano le strade a “protezione” di un eventuale terrorista o “squilibrato” che avesse intenzione di seminare morte e terrore.
Non sappiamo se  inconsapevolmente o con premeditata lucidità, il terrore viene seminato prevalentemente da misure di sicurezza del genere, poiché trasmettono nella gente che ogni momento della loro vita è in pericolo, la morte è in agguato.
Nel 2015 sono morti sulle strade italiane 3.419 persone e 246mila sono rimasti feriti; non ci risulta che ci sia stato qualche sindaco che abbia invitato i cittadini a non recarsi a lavoro o a fare Shopping in auto eppure, statistiche alla mano è più pericoloso andare a lavoro in auto che andare ad uno spettacolo musicale.
La macchina del terrore ci accompagna quotidianamente:  trasmette insicurezza e odio per il nemico prescelto, non identificato in un individuo ben preciso, ma in chiunque non è allineato al vivere attuale.
Il desiderio di sicurezza sempre di più penetra nelle menti della gente. I dispositivi di paura sono all’ordine del giorno nella nostra quotidianità. Ogni individuo si sveglia al mattino con la paura di perdere la sicurezza: la sicurezza di stare in salute, la sicurezza di avere un lavoro, la sicurezza di non essere derubato, la sicurezza di non morire.
Quanto accaduto a Torino, in piazza San Carlo, dove centinaia di persone stavano guardando la finale di Champions League da uno dei maxi schermi allestiti dalla città, sta a dimostrare come la macchina del terrore agisce sulla psiche degli individui, una paura irrazionale che genera terrore.

LE PREVISIONI PER VENERDÌ

Avviso alla cittadinanza di Saronno e di Tradate.
Venerdì 9 giugno l’aria che respiriamo, già inquinata e tra le peggiori d’Europa, subirà un ulteriore peggioramento. Sono infatti previste nelle due città due iniziative riconducibili alla galassia dell’estremismo di destra. A Tradate, senza troppe maschere, in mattinata sarà in scena Roberto Fiore, capo indiscusso di Forza Nuova, a sostegno del candidato sindaco Massimiliano Russo, di cui abbiamo parlato altrove. La location scelta per il maleodorante raduno è di proprietà proprio del candidato sindaco, a Tradate presso il B/B “Villa Russo” (Via Zucchi 27).
A Saronno sarà invece protagonista il movimento insubre Domà Nunch, partito che sta appoggiando Fagioli nell’amministrare la città e con in carica l’assessorato allo sport.
Venerdì sera infatti alle 21 in Villa Gianetti (via Roma 20), i fascisti di Saronno organizzano un incontro sull’attività della “Comunità solidarista Popoli”, raccontata dalla voce del presidente, anch’esso dichiaratamente fascista, Franco Nerozzi.
Si consiglia di evitare le zone in questione, il forte odore di merda potrebbe comportare nausea, diarrea e disturbi respiratori.

GRANDE GIOVE!

Grande scalpore hanno destato nella città degli amaretti le dichiarazioni del sindaco Fagioli con cui il primo cittadino ha rinunciato pubblicamente alle celebrazioni del 2 giugno, festa della Repubblica, per presunti motivi di ordine pubblico. Così ha parlato il sindaco, a capo dell’identitaria giunta leghista saronnese: “La città nell’ultimo mese ha già subito troppi attacchi di varia natura. Per questioni di ordine pubblico e trattandosi di attività rinunciabile in quanto non prevista dai cerimoniali si è scelto di non effettuare cerimonie, che come previsto sono invece organizzate nel capoluogo di provincia”.  A rincarare la dose ci ha pensato il patriottico consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gianangelo Tosi: “Condivido la decisone assunta dal sindaco frutto di prudenza ed attenzione al difficile e conflittuale momento vissuto dalla città”.
Il momento conflittuale è legato all’introduzione e all’applicazione del Daspo Urbano, misura poliziesca di cui abbiamo già parlato altrove. Crediamo che una breve carrellata su quanto successo in queste settimane a Saronno possa servire al lettore per farsi un’idea propria della situazione, al di là di allarmismi o emergenze create ad hoc (ricordiamo infatti come le maggiori operazioni repressive in città – ad esempio lo sgombero del Telos di via Milano – siano seguite alle richieste degli amministratori locali che lamentavano una presunta ingovernabilità in città).
Nelle ultime settimane il centro della città è stato più volte vissuto da eventi di diversa natura: è stato tappezzato di manifesti grafici contro il Daspo Urbano, alcune delle innumerevoli telecamere di controllo sono state danneggiate, sono comparse numerose scritte contro Lega Nord in occasione del presidio indetto proprio dalla Lega contro l’arrivo di 9 – NOVE – profughi che saranno accolti in un centro di accoglienza gestito dalla Parrocchia; inoltre il sottopasso della piazza rossa è stato riempito per due volte da molti ragazzi che hanno trascorso una serata al di fuori dei locali e del decoro urbano, e proprio in piazza rossa è comparso un maxi graffito contro Daspo Urbano e Polizia. Ci sono stati anche numerosi volantinaggi, con l’aggiunta del lancio di alcuni foglietti con i chiari slogan “Contro il Daspo urbano” e “Odia la Polizia”, che hanno cosparso le vie del centro anche nei giorni successivi.
E così, tra una risata e l’altra, il prossimo fine settimana la città avrà un abito diverso dal solito: non ci sarà la celebrazione ufficiale del 2 giugno, con tanto di politici e autorità; tuttavia ci sarà – e vi invitiamo a passare – un presidio proprio contro il Daspo Urbano sabato 3 giugno, alle ore 15 in piazza Portici.