Chi Siamo

Lo Stroligh: vagabondo, forestiero, girovago, scapestrato, piantagrane.

CHI SIAMO

Ci siamo. Dopo mesi e mesi di inattività Lo Stroligh torna ad esistere. Diversi nelle intenzioni e nello stile. Diversi in tutto, anche nella composizione dell’assemblea o redazione (termine che utilizzeremo qualora volessimo darci un tono).

Con questa esperienza vorremmo provare ad analizzare quello che succede intorno a noi, sul territorio in cui viviamo quotidianamente (ahinoi nefasta provincia), con un altro approccio rispetto a quello che aveva caratterizzato il sito fino alla sua ultima pubblicazione. La lotta avrà infatti un ruolo centrale negli argomenti che tratteremo, sia essa già in corso o sia essa potenziale, sempre sulla base di quello che siamo noi, componenti di questo progetto.

Proveremo a fornire spunti di riflessione e di critica a questo mondo che vorremmo radicalmente diverso; lo faremo a volte in maniera ironica, a volte in maniera arrabbiata, a volte in maniera seria, ma speriamo mai confusa. Magari non riusciremo a scrivere nulla di interessante, ma potremo dire con una certa tranquillità di averci provato.

Saronno, 31 dicembre 2016

 

CHI ERAVAMO

Cambiare il mondo non basta. Lo facciamo comunque. E, in larga misura, questo cambiamento avviene persino senza la nostra collaborazione. Nostro compito è anche d’interpretarlo. E ciò, precisamente, per cambiare il cambiamento.
Affinché il mondo non continui a cambiare senza di noi. E, alla fine, non si cambi in un mondo senza di noi.
Günther Anders, L’uomo è antiquato

Lo Stroligh: vagabondo, forestiero, girovago, scapestrato, piantagrane. Così ci sentiamo.
Sempre più forte sentiamo l’esigenza di uno spazio comune, in cui discutere e analizzare ciò che avviene dentro la società in cui viviamo, le dinamiche e le lotte dentro e fuori dalla stessa. Una società che leggiamo e recepiamo con lenti altre e che vogliamo raccontare servendoci di linguaggi, strumenti interpretativi diversi, per comunicare, condividere.
In questi anni una varietà di singoli e di gruppi si è trovata a discutere, anche animatamente, incrociando opinioni su ciò che accadeva sul nostro territorio. A volte si è raggiunta una sintesi, altre volte no.
Uno di questi incontri ha portato alla genesi di un progetto comune: un blog come strumento per cominciare, per porsi e porre domande prima di abbozzare delle risposte
, per insinuare criticità, mettere in luce problemi e percorsi possibili. Un luogo d’incontro tra punti di vista differenti nel quale affinare le analisi, ispirare l’azione, superarla.
Non siamo un gruppo chiuso e omogeneo: ognuno declina nella quotidianità le proprie scelte e pratiche secondo le proprie attitudini e risorse, ma viviamo insieme un’agorà, uno spazio di dialogo e scambio, senza mediazioni verticistiche.

Non ci interessa sovrapporci all’informazione già esistente: ci interessa proporre un punto di vista, che sarà inevitabilmente il punto di vista delle persone che si trovano a confrontarsi, che accettano e vivono le condizioni del libero pensiero, che rifiutano il pensiero unico, la subordinazione alle ideologie, l’accettazione di un sistema precostituito, necessario, considerato dai più come il migliore dei mondi possibili.
Daremo invece spazio a quelle notizie ritenute poco significative da chi ha come interesse prioritario vendere e guadagnare.
Non inseguiremo lo scoop, l’ultimissima, non ci saranno capo redattori e correttori di bozze. Non ci saranno
nemmeno firme, perché anche un articolo scritto a due mani sarà frutto di una dialettica comune.

Ci interessa partire ragionando e discutendo del territorio in cui viviamo, quello saronnese, senza che ciò ci impedisca di vagabondare liberi, tentando con gli strumenti che abbiamo scelto di incidere sul mondo in cui viviamo e quindi sulle nostre vite.

Vagabondi, forestieri, girovaghi, scapestrati, piantagrane. Così ci sentiamo.

 

 

vagabondo, forestiero, girovago, scapestrato, piantagrane. Così ci sentiamo.