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SCIOPERO A SARONNO

Un diverso ammontare e struttura per il premio di partecipazione che, passata la crisi, deve tornare a riflettere il buon andamento dell’azienda. E’ la richiesta dei lavoratori dell’Industriale chimica di via Grieg che nell’ultima settimana hanno organizzato due scioperi e un presidio.
Mercoledì 14 novembre e martedì 20 novembre, i dipendenti dell’industriale chimica di via Grieg hanno incrociato le braccia per 4 ore (all’inizio dell’orario per i turnisti alla fine per chi fa giornata). Martedì 20 dalle 11 alle 14, hanno anche organizzato un presidio in via Grieg con un gazebo e lo striscione “Utili crescenti, premi incoerenti”. Al centro del contenzioso il premio di partecipazione.
“Lo sciopero ha interessato – spiega Davide Maragna funzionario della Filctem Cgil – l’80% dei 200 dipendenti dell’azienda mentre al presidio erano presenti una cinquantina di persone”.
Non è la prima volta che si registrano mobilitazioni nell’azienda di via Grieg, negli anni scorsi ci furono anche presidi e cortei.

LAVORARE TUTTI LAVORARE GRATIS

Con un presidio organizzato lunedì 11 davanti alla sede dell’azienda edile Oreste Bossi, i lavoratori in sciopero hanno richiesto un incontro con la proprietà – che ha anticipato 32 licenziamenti previsti entro ottobre e il conseguente fallimento – affinché vengano pagate le due mensilità mancanti di Luglio ed Agosto. Già consapevoli del destino, i padroni non hanno pagato i contributi da aprile e hanno versato solo due acconti riguardanti le ultime buste paga. Gli operai esigono il pagamento del lavoro fatto e annunciano altre iniziative nel periodo a venire.

CHI HA PAURA? DI CHI?

I dirigenti dell’Electrolux di Solaro hanno emesso 26 provvedimenti disciplinari nei confronti di lavoratrici e lavoratori che hanno aderito allo sciopero dell’8 marzo scorso, poiché, secondo la fantasiosa spiegazione fornita a riguardo, nessuna delle sigle sindacali presenti all’interno della stabilimento aveva dato adesione formale alla serrata. Ciò che si nasconde dietro questa mossa è probabilmente da trovarsi nel tentativo di rendere ricattabili i lavoratori, in vista del rinnovo dell’accordo interno che avverrà nel prossimo periodo. Gli operai e le operaie non si sono però fatti intimidire dalle logiche repressive padronali e hanno risposto con l’astensione parziale dal lavoro per domani (13 aprile), rivendicando l’indispensabilità dello sciopero all’interno della fabbrica. E non solo, aggiungiamo noi.