NO ALLA DEPORTAZIONE DELLA COMUNITÀ SINTI DA GALLARATE

La comunità dei Sinti Gallaratesi, sgomberata dal proprio campo ormai due mesi fa  non ha ancora trovato una sistemazione dignitosa. Si tratta di circa settanta persone, di cui oltre la metà minori, costrette a vagare per il territorio cittadino in camper, o a farsi ospitare da amici e parenti. Il Sindaco Cassani e la sua giunta, responsabili di questa situazione emergenziale, hanno più volte ribadito di non aver alcuna intenzione di farsene carico. Non solo, la Lega ha espressamente fatto capire che la presenza di queste persone in città non è gradita.

La vita comunitaria, in case non convenzionali nelle quali vivono famiglie allargate, è ciò che realmente infastidisce lorsignori. Come i bianchi colonizzatori che in passato volevano civilizzare gli untermenschen africani, oggi i leghisti nostrani si arrogano il diritto di voler normalizzare i Sinti. Per cui l’unica opzione tollerabile è quella di smembrare la comunità e creare delle famiglie mononucleari da mandare a vivere in appartamento. Altrimenti raus, fuori da Gallarate!

Ma la comunità Sinti non è in nessun modo disposta ad abbandonare la città nella quale vive da oltre un secolo e vuole difendere il suo modo di vivere tradizionale e la sua cultura. Per questo motivo, insieme ad alcuni solidali, ha deciso di organizzare una manifestazione per opporsi a quella che sembra a tutti gli effetti una deportazione da Gallarate.

Ieri pomeriggio, molte persone hanno partecipato al presidio in piazza Libertà. Molti interventi al megafono, sia da parte della comunità Sinti che da parte dei tanti solidali presenti. Tra questi anche alcune persone che hanno deciso di violare il foglio di via, provvedimento arbitrario che li vorrebbe lontani da Gallarate per tre anni. Questo a seguito dell’azione di disturbo al consiglio comunale dello scorso Dicembre.

CANSALVINI: SEGUGIO DI RAZZA

“Sto seguendo la situazione e sono sicuro, come mi hanno garantito, le Forze dell’ordine, che l’extracomunitario verrà rintracciato velocemente. Lo prenderemo e lo espelleremo immediatamente” Questo è quanto ha detto il grande ministro CanSalvini, un vero segugio, da la caccia a chiunque, ad alcuni li va a prendere in altre nazioni e con gran rullar di tamburi, li porta in Italia per far scontare loro una pena “giusta” dopo 40 anni dal fatto,  altri li cerca e li rimanda al loro paese  però il 15 gennaio, a l’aeroporto di Malpensa,  non ci è riuscito con l’uomo egiziano che doveva essere rimpatriato ed ha pensato bene di saltare giù dall’aereo per dileguarsi tra le piste dell’aeroporto, bloccando il traffico aereo per tre ore.

I cani sono sguinzagliati, cercano la preda che tanto danno arreca a questo povero paese, il CanSalvini li comanda e con la bava in bocca si fa amare da quelli che un giorno lo prenderanno a bastonate.

Apprendiamo dalla stampa che oggi 16/01 l’uomo è stato trovato Samarate, poco lontano dall’aeroporto.

INCONTRO PUBBLICO CON PIETRO BASSO A SARONNO – 1 FEBBRAIO

Il Forum contro la Guerra, dopo l’ottima riuscita del presidio contro la base NATO di Solbiate Olona, tenutosi lo scorso ottobre, ha lanciato una nuova iniziativa. Venerdì 1 Febbraio 2019, presso l’auditorium Aldo Moro di Saronno, è in programma un incontro sul tema: IMMIGRAZIONE PER UNA VOLTA RAGIONIAMO SULLE CAUSE E SU COME RIMUOVERLE.

Il relatore sarà il prof. Pietro Basso, docente di Sociologia generale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Per maggiori info e aggiornamenti: link all’evento FB