MIGRANTI A VARESE

Giornata movimentata quella di mercoledì 26 luglio per i migranti che vivono nello stabile di via dei mille a Busto Arsizio. Questi hanno preso il treno in direzione Varese, dopo aver messo in piedi un piccolo corteo che ha attraversato le strade della città bustocca. Una volta arrivati alla stazione del capoluogo, ad attenderli c’erano i soliti sgherri in divisa e non, con dispositivi antisommossa e fare poco amichevole. Dopo averli circondati, li hanno costretti a rimanere in stazione, senza la possibilità che arrivassero in prefettura, come era nelle loro volontà. Solo una delegazione ha potuto raggiungere il palazzo del Prefetto, dove hanno fatto presente la marea di nefandezze cui sono costretti a sottostare a causa della gestione da parte del duo Garavello-Balansino, proprietari della KB srl. Con lo striscione che riportava la loro contrarietà alla gestione da parte della cooperativa, hanno presidiato la stazione per tutta notte, controllati a vista da digos, celere e sbirraglia di ogni tipo. Solo giovedì mattina hanno smontato per far ritorno a Busto. Subito è partita la canea mediatica con protagonisti politicanti vari della zona, tra cui il sindaco di Varese, della quale non riportiamo niente per rispetto dell’intelligenza umana.

SARONNO, ENORME SPECULAZIONE IN ARRIVO

Nell’autunno 2015 così titolavano alcuni dei principali quotidiani finanziari nazionali:
“Sbarca a Milano Dentons, il più grande studio legale internazionale al mondo.”
Uno dei campi in cui opera Dentons è il recupero delle aree dismesse, e proprio Dentons, con il partner Federico Vanetti, ha ottenuto davanti al Tar Lombardia Milano un’importante pronuncia favorevole, per conto di Galileo (società immobiliare legata al gruppo Coimpredil di Brescia) contro le limitazioni urbanistiche imposte dal Comune di Saronno rispetto all’intervento di riqualificazione dell’area ex Isotta Fraschini, situata nel centro cittadino e dismessa da oltre 30 anni.
Più nel dettaglio Saronno sta nuovamente correndo il rischio di una enorme colata di cemento nell’enorme zona dismessa alle spalle della stazione fino alla punta che congiunge via Milano con via Varese, dove per 5 anni è esistito il Telos.
L’Amministrazione comunale (prima a maggioranza PD e ora Lega Nord) e il privato stanno discutendo da più di 10 anni la possibilità di riqualificare detta area (avente una superficie di oltre 116.000 mq) attraverso la realizzazione di una maxi zona commerciale, con un’inevitabile e drastica ricaduta a livello di inquinamento e qualità della vita, in una delle zone più congestionate non solo di Saronno ma di tutto il nord milanese.

PERPLESSITÁ A SARONNO: MANIFESTI VERI O DETOURNEMENT?

La scorsa notte la città di Saronno è stata tappezzata di manifesti comunali che informano la cittadinanza su cosa sia il Daspo Urbano, la nuova misura poliziesca tanto invocata dai sindaci e creata ad hoc da Minniti: “per la repressione e l’allontanamento dei poveri e degli indesiderati dal centro urbano”.
Alleghiamo qua il manifesto, buona lettura.

daspo