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PRESIDIO A LEGNANO

In un freddo pomeriggio di fine autunno, domenica 16 dicembre 2018, un gruppo di circa 40 persone hanno presidiato, in Piazza IV Novembre a Legnano, contro il decreto Salvini “Decreto Sicurezza”.

In una città in cui i fascisti negli ultimi mesi hanno aperto 2 sedi.

La presenza in piazza è stata partecipata e alla fine del presidio, raccolti gli striscioni, che erano stati messi  nei pressi del presidio, si sono diretti verso la vicina piazza per distribuire dei  volantini.

GALLARATE CONTRO LA GUERRA AI POVERI

Pubblichiamo qui sotto il comunicato pubblicato in serata dagli organizzatori del presidio svoltosi oggi pomeriggio a Gallarate.

BASTA GUERRA AI POVERI

Oggi, 2 Dicembre 2018, circa un centinaio di persone si sono ritrovate in piazza a Gallarate, per manifestare contro le politiche di guerra verso i più poveri, che la giunta Cassani sta attuando da quando si è insediata. Una guerra che il sindaco utilizza come strumento di propaganda elettorale, e come arma di distrazione di massa, utile a nascondere il suo servilismo nei confronti di chi realmente nuoce alla nostra città: speculatori immobiliari, devastatori del territorio, intrallazzatori, e così via. Personaggi che la Lega Nord ha sempre difeso e tutelato nel corso della sua ormai trentennale storia politica.

A seguito dell’ultima vigliaccata messa in atto dall’amministrazione comunale, ossia lo sgombero del campo Sinti di via Lazzaretto, abbiamo deciso di rompere quel clima di silenzio e passività funzionale all’esecuzione di determinate politiche.

Rimanere a guardare inermi non era più tollerabile, così, abbiamo lanciato una chiamata alla mobilitazione in piazza. L’appello si è diffuso rapidamente ed è stato raccolto da un grande numero di persone. E questo nonostante i subdoli ricatti (a mezzo stampa) di Cassani e le provocazioni della Questura, sia nei giorni precedenti alla manifestazione, sia oggi, con la completa militarizzazione di piazza Libertà. Hanno tentato di fare terra bruciata intorno a chi ha organizzato questa manifestazione, sperando probabilmente di ridurre al silenzio le voci critiche presenti in città. Così non è stato.

Era davvero molto tempo che la nostra città non vedeva una mobilitazione in piazza così determinata, eterogenea e numerosa, e non vogliamo che questa giornata rimanga fine a se stessa. Al contrario, vogliamo che rappresenti un importante stimolo dal quale ripartire per costruire una lotta dal basso sempre più ampia e partecipata.

QUI SOTTO ALCUNI DEGLI SLOGAN DELLA GIORNATA

La giunta comunale
coi Sinti se la prende
mandiamoci Cassani
a viver nelle tende

Le tende sono fredde
i Sinti non ci stanno
mandiamoci Cassani
a starci tutto l’anno

I ricchi e gli affaristi
Cassani li difende
con poveri e indifesi
la Lega se la prende


Il volantino distribuito in piazza:

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SCIOPERO A SARONNO

Un diverso ammontare e struttura per il premio di partecipazione che, passata la crisi, deve tornare a riflettere il buon andamento dell’azienda. E’ la richiesta dei lavoratori dell’Industriale chimica di via Grieg che nell’ultima settimana hanno organizzato due scioperi e un presidio.
Mercoledì 14 novembre e martedì 20 novembre, i dipendenti dell’industriale chimica di via Grieg hanno incrociato le braccia per 4 ore (all’inizio dell’orario per i turnisti alla fine per chi fa giornata). Martedì 20 dalle 11 alle 14, hanno anche organizzato un presidio in via Grieg con un gazebo e lo striscione “Utili crescenti, premi incoerenti”. Al centro del contenzioso il premio di partecipazione.
“Lo sciopero ha interessato – spiega Davide Maragna funzionario della Filctem Cgil – l’80% dei 200 dipendenti dell’azienda mentre al presidio erano presenti una cinquantina di persone”.
Non è la prima volta che si registrano mobilitazioni nell’azienda di via Grieg, negli anni scorsi ci furono anche presidi e cortei.

NO NATO – NO GUERRE

27 Ottobre 2018: nonostante la giornata fredda e ventosa, circa un centinaio di persone hanno partecipato al presidio davanti alla base NATO di Solbiate Olona (VA). La mobilitazione lanciava un messaggio forte e chiaro: radicale contrarietà alla Nato e ad un sistema  che rende possibile e necessaria la guerra.

Diverse volte è stato perturbato il tranquillo sabato pomeriggio del centro commerciale adiacente alla base. Ci sono stati ripetuti volantinaggi agli automobilisti e agli avventori del centro e un piccolo ma colorito corteo che ha attraversato il parcheggio e la galleria dei negozi, con slogan ed interventi  al megafono.

 

CHE MONDO VUOI?

Che mondo vuoi?, era questa la domanda scritta a titolo di uno dei due volantini (Sono stati distribuiti due volantini uno firmato Stroligh e l’altro dell’Assemblea Antifascista Saronnese) preparati per il presidio, molto partecipato ed eterogeneo, che si è svolto oggi a Saronno.
Come al solito la presenza spropositata di carabinieri e polizia, che suona più come provocazione, vista l’ingente disposizione di loro auto adiacenti al gazebo. Ancora una volta si cerca di ammutolire ogni voce fuori dal coro del perbenismo borghese e istituzionale.
Significativo l’interesse dei passanti che con attenzione si informavano sul perché del presidio; ciò a dimostrare che individualismo ed egoismo non hanno ancora inaridito il pensiero di tutti.

COMO ANTIRAZZISTA

Nella città di Como, oggi bagnata dall’acqua, non soltanto quella del lago ma anche dalla pioggia battente, un numeroso gruppo di donne e uomini si sono riuniti in un presidio per esprimere il proprio no alle politiche razziste e aggressive dell’attuale governo che ha trattato come oggetti, in mezzo al mare, una umanità alla ricerca di una vita migliore.

Volantino del presidio

L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA

Si è svolto ieri un presidio di una cinquantina di persone in pieno centro a Tradate contro daspo urbano e in seguito ai cinque fogli di via emanati qualche mese fa, quando la risposta degli antifascisti tradatesi aveva ostacolato un gazebo di movimento etica – partito cui fa capo Massimiliano Russo e Forza Nuova -. Lo stesso Massimiliano Russo ha stazionato nei pressi della piazza per diverse ore insieme ad un altro paio di personaggi della stessa risma, protetti da digos e carabinieri con i quali non ha mancato di baciarsi e coccolarsi in più occasioni durante il pomeriggio. Alla sua chiamata sui social, in cui chiedeva la presenza di un numero di camerati più alto possibile, ha risposto solo un soggetto già visto in passato al gazebo dei forzanovisti: finalmente abbiamo capito che il disagio di Massimiliano è dettato dalla solitudine.

LAVORARE TUTTI LAVORARE GRATIS

Con un presidio organizzato lunedì 11 davanti alla sede dell’azienda edile Oreste Bossi, i lavoratori in sciopero hanno richiesto un incontro con la proprietà – che ha anticipato 32 licenziamenti previsti entro ottobre e il conseguente fallimento – affinché vengano pagate le due mensilità mancanti di Luglio ed Agosto. Già consapevoli del destino, i padroni non hanno pagato i contributi da aprile e hanno versato solo due acconti riguardanti le ultime buste paga. Gli operai esigono il pagamento del lavoro fatto e annunciano altre iniziative nel periodo a venire.

GRANDE GIOVE!

Grande scalpore hanno destato nella città degli amaretti le dichiarazioni del sindaco Fagioli con cui il primo cittadino ha rinunciato pubblicamente alle celebrazioni del 2 giugno, festa della Repubblica, per presunti motivi di ordine pubblico. Così ha parlato il sindaco, a capo dell’identitaria giunta leghista saronnese: “La città nell’ultimo mese ha già subito troppi attacchi di varia natura. Per questioni di ordine pubblico e trattandosi di attività rinunciabile in quanto non prevista dai cerimoniali si è scelto di non effettuare cerimonie, che come previsto sono invece organizzate nel capoluogo di provincia”.  A rincarare la dose ci ha pensato il patriottico consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gianangelo Tosi: “Condivido la decisone assunta dal sindaco frutto di prudenza ed attenzione al difficile e conflittuale momento vissuto dalla città”.
Il momento conflittuale è legato all’introduzione e all’applicazione del Daspo Urbano, misura poliziesca di cui abbiamo già parlato altrove. Crediamo che una breve carrellata su quanto successo in queste settimane a Saronno possa servire al lettore per farsi un’idea propria della situazione, al di là di allarmismi o emergenze create ad hoc (ricordiamo infatti come le maggiori operazioni repressive in città – ad esempio lo sgombero del Telos di via Milano – siano seguite alle richieste degli amministratori locali che lamentavano una presunta ingovernabilità in città).
Nelle ultime settimane il centro della città è stato più volte vissuto da eventi di diversa natura: è stato tappezzato di manifesti grafici contro il Daspo Urbano, alcune delle innumerevoli telecamere di controllo sono state danneggiate, sono comparse numerose scritte contro Lega Nord in occasione del presidio indetto proprio dalla Lega contro l’arrivo di 9 – NOVE – profughi che saranno accolti in un centro di accoglienza gestito dalla Parrocchia; inoltre il sottopasso della piazza rossa è stato riempito per due volte da molti ragazzi che hanno trascorso una serata al di fuori dei locali e del decoro urbano, e proprio in piazza rossa è comparso un maxi graffito contro Daspo Urbano e Polizia. Ci sono stati anche numerosi volantinaggi, con l’aggiunta del lancio di alcuni foglietti con i chiari slogan “Contro il Daspo urbano” e “Odia la Polizia”, che hanno cosparso le vie del centro anche nei giorni successivi.
E così, tra una risata e l’altra, il prossimo fine settimana la città avrà un abito diverso dal solito: non ci sarà la celebrazione ufficiale del 2 giugno, con tanto di politici e autorità; tuttavia ci sarà – e vi invitiamo a passare – un presidio proprio contro il Daspo Urbano sabato 3 giugno, alle ore 15 in piazza Portici.