TORINO – Questa sera, giovedì 10 dicembre, si è riunito il PD a livello provinciale per discutere la posizione di alcuni amministratori che in questi giorni si sono esposti su posizioni No Tav che nel partito sono state mal digerite. Sul banco degli imputati sedevano Vilma Beccaria, presidente del consiglio comunale di Giaveno e Sandro Plano sindaco di Susa. Dai rumors si sà che Fabrizio Morri, che presiede il provinciale PD, ha ribadito con chiarezza che il Partito Democratico è favorevole con forza alla costruzione della TAV e così dovrebbero essere i tesserati. Fuori dalla porta sono emersi due dati discussi nella stanza dove sedevano i tesserati. Il primo è che il PD non accetta che chi rappresenta il partito voti in modo unitario con il Movimento 5 Stelle; il secondo è che chi parteciperà al tavolo di discussione, voluto oltre l’Osservatorio, deve sapere che i lavori non si potranno fermare. In sintesi chi è del PD non può chiedere l’opzione zero. Secondo le voci Plano sarebbe apparso tranquillo e deciso sulle sue posizioni che lo vedono guidare una giunta composta da persone del movimento No Tav e allo stesso tempo credere nel partito per cui ha dato un chiaro segnale di voto per le prossime elezioni amministrative di Torino. Forse più in difficoltà la Beccaria, che raggiunta al telefono ha chiarito: “E’ stata una riunione costruttiva perchè c’è stato modo di rinsaldare il rapporto di collaborazione tra il PD della Val Sangone e la provinciale del partito. Il voto di Giaveno ha avuto anche una forte componente locale per rinsaldare un rapporto tra le forze di maggioranza che governano Giaveno dopo l’era Napoli-Ruffino”. Questa puntata è finita, in attesa della prossima che sarà sicuramente dopo l’incontro tra i sindaci e l’architetto Foietta prima di Natale.