martedì, aprile 23, 2024
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Lettera di Claudio dal carcere

Lettera di Claudio dal carcere

E’ sera qui alle Vallette e la sera è il momento più lungo della giornata. Ci danno cena alle 5 così la giornata sembra non finire mai. Io sono in cella con Nico, mentre Mattia sta nella cella a fianco, con lui possiamo fare l aria e la socialità. Assieme a noi c’è Alessio, un ragazzo di Avigliana, preso nella giornata dei forconi, quel maledetto 9 dicembre. viste che nell’ interrogatorio davanti a Rinaudo ha detto che era stato in alcune manifestazioni NO TAV lo hanno messo qui con noi. Questa sezione è la sezione NO TAV ormai visto che ci so passati Giobbe, Davide e Paolo. Noi viste le assurde accuse siamo stati classificati AS2 (ALTA SICUREZZA). Tutto ciò è una bella merda. Significa stare in cella 22 ore al giorno, avere sempre la porta blindata chiusa, non poter parlare con i detenuti comuni, avere solo 4 ore al posto di 6 di colloqui e avere la censura (tutte le lettere in entrata e uscita sono lette e copia viene mandata al GIP). La volontà degli inquirenti è quella di farci apparire come mostri. Alle volte quando andiamo a colloquio “ritirano” tutti gli altri prigionieri dai corridoi per impedirci il contatto. è frustrante. Fortunatamente poter stare in cella con Nico con cui vivevo già a Torino ci ha aiutato molto sopratutto i primi giorni, quelli più duri.
Sarà scontato, ma sapere che fuori c è tanta gente che si dà da fare per noi ed è solidale ci da molta forza. Siamo stati letteralmente sommersi da telegrammi, cartoline e lettere. L’ufficio censura ha grossi problemi a star dietro alla nostra corrispondenza, tant’ è che le lettere ci arrivano 12-15 giorni dopo che son state spedite. Il presidio qua sotto è stato bello potente, mi han detto che c’era tanta gente oltre che un botto di sbirri. Anche la risposta della valle mi sembra buona.
Si sapeva che avrebbero provato a buttarla sul “terrorismo”, solo che viverla di persona è un altra cosa. Bisognerà dar battaglia su questo termine, sarebbe buone se la gente riuscisse a dire “SE ACCUSANO UN NO TAV DI TERRORISMO ALLORA LO SIAMO TUTTI” un po’ come la storia di “SIAM TUTTI BLACKBLOC”. è anche molto importante che la lotta prosegua, ci son state delle belle iniziative, abbiamo visto a capodanno, certo ora il momento cruciale sarà quando vorranno aprire i cantieri a Susa, se il movimento sarà quello delle grandi giornate non ci riusciranno, e per questo che le provano tutte spezzarci. Per ora la solidarietà è forte e da dentro ti assicuro che si sente a noi farebbe molto piacere ce qualcuno della valle ci scrivesse così per restare aggiornati. Pensando alle emozioni vissute in quella valle un po’ particolare vi mando un grandissimo abbraccio,consapevole che non sarà questa angusta cella a fermarci.
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chiara zenobi, niccolo blasi, claudio alberto, mattia zanotti
c/o C.C. Lorusso Cotugno
via maria adelaide aglietta 35 10151 torino

I RAGAZZI CHIEDONO DI SCRIVERE IL MITTENTE COSì DA POTER RISPONDERE

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