Rimpatrio a Saronno. Un tunisino di 22 anni (ricordate l’agente di Polizia Locale che si ruppe l’omero inseguendo un fuggitivo?) è stato braccato dalla Polizia Locale nei paraggi della stazione di Saronno. Questa volta i localotti non si sono rotti l’omero, ma anzi hanno consumato la loro personale vendetta. Gli sgherri dello sceriffo Fagioli lo hanno infatti consegnato alla Polizia di Stato. Poichè sprovvisto di documenti è stato coattamente portato all’aeroporto di Malpensa, imbarcato sul primo volo direzione Bari. Nel capoluogo pugliese è stato rinchiuso nel Cie, il Centro di identificazione ed espulsione, in vista dell’espulsione dall’Italia.
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OTTOBRE CON TEMPERATURE ALTE
Il mese di ottobre, oltre a un clima decisamente sopra le linee, ci ha regalato alcune pennellate utili a dare colore all’umore dei tempi, troppo spesso incolore, ma che la persona dotata di buon olfatto non fatica a riconoscere. E allora ecco la nostra carrellata di ottobre, tra notizie di merda e altre utili a rinfrancare lo spirito:
OMERO
Lo scorso 12 ottobre nel tardo pomeriggio, nel corso di una delle tante operazioni di controllo realizzata dalla sempre più militarizzata Polizia Locale a firma Alessandro Fagioli, è successo un inciampo. In zona stazione un agente della Locale si è rotto l’omero.
E’ successo in via Ferrari dove l’agente ha cercato di controllare due persone le quali, per una volta, si sono date alla fuga. L’agente, tutt’altro che agile e sportivo, cercando di trattenere uno dei due fuggitivi è rocambolescamente caduto riportando la frattura dell’omero.
NEGRI AL SUPERMERCATO
Il giorno dopo, nel capoluogo di provincia, uno dei tanti episodi che spesso rimangono nell’ombra è invece uscito alla ribalta nazionale. “Non voglio essere servita da un negro. Non mi va proprio”. Così una donna sulla quarantina, bianca, italiana, rispettosa della Legge, ha lasciato la spesa sul nastro trasportatore della cassa di un supermercato di Varese. Subito dopo ha lanciato alcune lattine in direzione del malcapitato e se n’è andata pur di non dover interagire con il cassiere di colore che in quel momento era l’unico a cui i clienti potevano rivolgersi.
NEGRI SULLE PANCHINE
Torniamo a Saronno, città in cui negli ultimi 5 anni si sono susseguite allucinanti ordinanze liberticide prima a tinta PD e poi Lega. Si è passati dal divieto di sedersi sui gradini o di bere dalle fontanelle, all’uso regolare del Daspo Urbano. Avete già i brividi? Ma il bello deve ancora arrivare. Allo sceriffo Fagioli è arriva una lettera con la firma di tanti commercianti di corso Italia per chiedere di “aumentare i controlli contro il degrado” e di “spostare le nuove panchine in altre location”.
A scatenare l’ultima presa di posizione, l’arrivo in centro di una dozzina di nuove panchine in piazza Volontari del Sangue, la preoccupazione dei negozianti è che invece di accogliere clienti affaticati tra un acquisto e l’altro servano ad altre persone per sedersi in non produttive attività di svago. “Tempo sfaccendato trascorso né a produrre né a consumare? Orrore! Sceriffo, pensaci tu!”
Parrebbe il Medioevo, per l’idea distorta che i più ne hanno, e invece è la quotidianità che ci viviamo. Finita qui? Ma va! L’ex assessore silurato Francesco Banfi direttamente dall’oratorio ci tiene a ricordare che “sbaglia chi legge un blando no alle panchine, al povero o un accenno di razzismo: nulla di tutto ciò. La richiesta che avanzano i commercianti è pulizia, ordine e decoro, da intendersi anche sprofondanti nelle questioni presidio del territorio e sicurezza: basterebbe questo per non avere sporcizia e panchine popolate da gente che beve alcolici, dorme, minaccia, fa risse o urina in bella vista. […]
Per dare un suggerimento all’amministrazione: occorre dare mandato alla Polizia Locale di controllare le panchine; può essere redatta una mappa della dislocazione dell’arredo urbano.”
Dobbiamo ammetterlo: non avremmo una fantasia tale da riuscire a inventare un racconto fantastico all’altezza.
PICCHETTO ALLA GLS A BRUNELLO
Il 23 ottobre a Brunello mattinata dei tensione ai cancelli dalla GLS, la compagnia di trasporto che ha una filiale gestita da un subappaltatore.
Un gruppo di lavoratori, 4 della ditta stessa e una decina di rappresentanti del sindacato Sol Cobas, ha bloccato attorno alle 7.30 l’ingresso della ditta fermando i camion in arrivo.
Ci sono stati momenti di alta tensione e uno dei titolari dell’azienda finito a terra è stato soccorso per un malore.
Sono intervenuti i carabinieri che hanno presidiato il picchetto di protesta.
I dipendenti lamentano la violazione dell’orario di lavoro con turni troppo pesanti e atteggiamenti intimidatori da parte dei manager.
NUOVA SEDE FDI A SARONNO
E infine torniamo nuovamente a Saronno, dove tra omeri fratturati e panchine vietate non ci si annoia mai. Il prossimo sabato 27 ottobre la città degli amaretti subirà l’ennesima violenza, è prevista l’inaugurazione del nuovo circolo Fratelli d’Italia, infatti in via Ramazzotti al civico 33 troverà casa la sezione di Saronno e di Cislago.
Dopo l’apertura, a fini esclusivamente elettoralistici, della sede adiacente corso Italia ora l’apertura di una nuova sede. E anche stavolta non mancano i nomi ad accompagnare la pantomima: annunciata la presenza di Ignazio La Russa e Daniela Santanchè, dell’onorevole Paola Frassinetti, Carlo Fidanza, Andrea del Mastro e degli assessori regionali Riccardo De Corato e Lara Magoni.
UN VOLANTINAGGIO A GALLARATE
Nel corso della mattinata di sabato 13 Ottobre, è stato distribuito un volantino al mercato di Gallarate. Il testo trattava la questione del tentativo di sfratto di un uomo, che ha resistito alla brutalità della Polizia Locale, minacciando di darsi fuoco. Qui abbiamo in seguito riportato alcune precisazioni sulla vicenda.
Qui sotto, riportiamo il volantino integrale.
LA BANALITÀ DEL MALE
Non ci stupisce più di tanto che la giunta Fagioli inneggi e pratichi una politica razzista e securitaria. In fondo sono stati di parola e stanno mantenendo il programma. Nè ci stupisce più di tanto – dopo le telecamere in ogni dove, dopo il Daspo Urbano, dopo aver multato al mercato e nel centro storico poveri, questuanti e commercianti irregolari dopo i fogli di via regalati a destra e a manca, dopo la militarizzazione della Polizia Locale, dopo aver chiesto il pugno di ferro del Prefetto, dopo aver dato spazio ad organizzazioni fasciste e naziste, dopo aver tentato di negare spazi comunali ad associazioni o assemblee antifasciste – l’ennesima trovata degna del ventennio.
Una scritta in via Bergamo recita: “Ti ricordi della Gestapo? Toc-toc”. Correlata di svastiche. Il Sindaco deve essersi fatto ispirare da tanta genialità, e allora ha riproposto l’adagio in salsa saronnese: numerosi cittadini si sono sentiti bussare alla porta, dall’altra parte i gendarmi della Polizia Locale che chiedevano casa per casa se la tal persona avesse realmente firmato in piazza per chiedere il consiglio comunale aperto per discutere della bonifica della Cantoni. Non bastava esibire i documenti, è stata anche richiesta una seconda firma, per verificare che combaciasse con la prima.
Giunta fascista, politica fascista, pratiche fasciste.
CALMA APPARENTE
Nell’apparente calma, nel monotono tran tran di tutti i giorni, nella cittadina di Saronno si manifestano tasselli importanti nella gestione del potere.
Abbiamo dato ampio risalto alle scelte economiche della giunta fascio-leghista, scelte prettamente politiche. Sintetizzando abbiamo scritto: fare cassa sul sociale per reinvestire nel controllo.
E lo sceriffo Fagioli, con la sua cricca, prosegue fedele alla linea.
Ecco un nuovo investimento di 10.000 euro. Per cosa? Ma naturalmente per ampliare nuovamente il sistema di videosorveglianza cittadino. Alè!
Come se non bastasse la paranoia securitaria leghista ha ormai coperto tutta Saronno, come del petrolio sul mare. Sono state vietate, a causa delle lungaggini burocratiche e delle dovute misure di sicurezza ai tempi dell’emergenza (“quale emergenza?” si chiedono giustamente diversi saronnesi), due diverse manifestazioni pubbliche: un raduno di saronnesi amanti dei social network, una sagra di cibo da strada che già lo scorso anno aveva fatto tappa nella città degli amaretti.
Ecco la politica leghista e fascista. Ecco il vuoto da riempire con la paura.
Quanto manca all’affissione pubblica dei dieci comandamenti fagioliani? Quale potrebbe essere il primo comandamento se non: “Vietata ogni manifestazione pubblica! (eccetto i banchetti di Lega Nord e Doma Nunch)” ?
POLIZIA LOCALE ALLA RISCOSSA
Il 4 ottobre si è scatenata la polizia locale di Saronno, sguinzagliata per la città, i difensori del decoro, hanno raccolto un bottino abbastanza rappresentativo che permette loro di far bella faccia nei confronti di quelle persone che godono a notizie del genere.
I malcapitati sono 5 ragazzi tra i 20 e i 30 anni che hanno la colpa di essere nati poveri in paesi molto lontani dalla “ridente” Saronno. Le accuse comprendono la violazione delle norme sull’immigrazione, e turbamento del “decoro urbano”.
Il decoro della città è sacro guai a chi non si comporta da buon soldatino, le panchine che potrebbero essere momento di socialità diventano degli oggetti inutilizzabili: mangiare un panino o bere qualcosa, seduto su una normale panchina, diventa bivacco, per cui indecoroso.
La polizia municipale scenderà in campo altre volte, tornerà con altri bottini di guerra, alcuni applaudiranno perché è così che si fa; altri diranno che ancora non basta, ma sicuramente ci sarà sempre una parte della popolazione a cui non interessano risultati elettorali e business tout court.
GALLARATE TREMA: LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA
Pattuglia daspo. Sembra uno scherzo ma l’assessore alla sicurezza ha predisposto una pattuglia apposta per elargire con assoluta generosità daspo nei confronti di senzatetto, mendicanti e più in generale persone che bivaccano nei pressi della stazione – più di quanto non abbiano già fatto fino ad ora – con l’intenzione di allontanare chi non è in linea con l’immagine di decoro che il Comune vorrebbe dare (pulizia su base classista, la chiamiamo noi). Il pattugliamento della zona dello scalo ferroviario arriverà più o meno così a circa 12 ore giornaliere, ma non si limita a questo: saranno organizzati anche controlli nei confronti di venditori abusivi, come già effettuato nei giorni passati con la sanzione nei confronti di un ragazzo senegalese che è stato vittima di una “imboscata” da parte dei vigili in borghese. Gli amministratori, nonostante tutto ciò, hanno colto l’occasione per ribadire una volta ancora quanto le armi che la legge Minniti fornisce, siano – a loro dire – “spuntate”.
PRIMO DASPO URBANO A SARONNO
Ennesima operazione anti-migranti e anti-poveri nel centro storico di Saronno della Polizia Locale targata Fagioli. Sei gli stranieri fermati, tutti nigeriani, sanzionati in base al regolamento comunale con un verbale da 100 euro. Come se non bastasse a carico di un 22enne è arrivato anche il primo Daspo Urbano emesso dalla giunta leghista.
Il motivo delle sanzioni e del Daspo Urbano? Bivaccavano! E qualcuno chiedeva l’elemosina. Bivaccare rimanda a un’immaginario che poco si presta per questo caso, infatti la Polizia Locale intende bivacco anche il solo stazionare senza apparente motivo da parte di individui non bianchi.
Il taglio razzista e classista è talmente evidente da non avere bisogno di ulteriori commenti. Il ragazzo colpito dal Daspo Urbano per le prossime 48 ore non potrà tornare nella zona dello scalo ferroviario e se dovesse essere sorpreso dagli agenti della fastidiosa Polizia Locale di Saronno rischia un nuovo verbale, stavolta da 200 euro, oltre a qualche conseguenza penale di cui è ancora difficile valutare l’entità.
MERDA CHE È VENUTA A GALLA
Abbiamo parlato qualche giorno fa del Decreto Minniti sulla sicurezza, comunemente noto per il Daspo Urbano. Proprio dalle nostre parti, a Gallarate, abbiamo il sindaco più entusiasta di tale normativa. Si tratta di Andrea Cassani, sindaco leghista di Gallarate. In un solo mese già nove persone sono state sanzionate e tra queste, sette sono state allontanate dalla stazione ferroviaria, dove consumavano alcolici e, secondo la polizia locale, davano fastidio al normale transito dei pendolari. Due stranieri sono stati invece fermati mentre vendevano accendini in un centro commerciale. Un’arma in più nelle mani dei sindaci, ma il sindaco di Gallarate non si accontenta, vorrebbe di più: «Il decreto non è per nulla di destra — osserva Cassani —. Si presenta come molto severo e va nella direzione giusta, ma poi spunta le armi di noi sindaci quando dice, ad esempio, che queste ordinanza possono essere solo temporanee. Inoltre, io avrei preferito che si dicesse chiaramente che i sindaci possono espellere dal territorio comunale anche i mendicanti, cosa che non è chiaramente indicata. Infine — conclude il primo cittadino — e questo lo dicono tutti i sindaci, non ci sono poteri concreti per sanzionare davvero chi è recidivo e non obbedisce al divieto di tornare alla stazione».
Ordine, decoro e disciplina. Altrimenti olio di ricino.
LEGITTIMA DIFESA
L’ennesimo controllo asfissiante da parte della Polizia Locale ha suscitato una vivace reazione da parte di un trentenne senegalese. In piazza Saragat, il parcheggio dell’Ospedale, alla richiesta dei documenti l’uomo ha aggredito a calci e pugni i gendarmi. I localini sono riusciti ad immobilizzarlo e portarlo in Comando dove è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Dai controlli fatti è risultato essere in possesso solo di un permesso di soggiorno scaduto nel 2012.
E’ stato quindi denunciato perchè presente irregolarmente sul territorio nazionale.
Ennesima provocazione della Polizia Locale, sempre più arrogante e militarizzata, secondo il voler del sindaco Fagioli.