puntata 5, stagione 1, 31 ottobre 2013

FERRARA: Muore a 81 anni un detenuto che era in sciopero della fame – BOLOGNA: Il carcere minorile, salito alle cronache locali per risse, tentativi di evasioni e abusi sessuali da parte dei carcerieri, continua a far parlare di se. La CGIL denuncia la mancanza di un adeguata restrutturazione e dichiara di considerare lo stabile non sicuro in caso di incendio o terremoto, denuncia inoltre la mancanza di personale di servizio e la scarsa preparazione degli operanti. Persino il garante per i detenuti Desi Bruno e il garante per l’infanzia Luigi Fadiga dichiarono l’inadeguatezza della struttura, considerandola per adulti. I sindacati di polizia cavalcano il tema crisi per non riconoscere le gravi mancanze strutturali – GIUDIZIARIE: La cassazione ha accolto il ricorso di Filiberto Maisano boss dell’ndrangheta reggina di 81 anni a cui era stato rifiutato la modifica delle misure cautelari con quelle domiciliari. La cassazione ha stabilito che la salute del detenuto è prioritaria rispetto l’esigenza di sicurezza – Approvato dalla commissione giudiziaria del senato un DDL che se da un lato introduce il reato di tortura, dall’altro lo snatura inquanto non lo lega in modo stretto all’abbuso di pubblici ufficiali, il proseguo dei lavori non è stato calendarizzato nei lavori parlamentari. MORTI SOSPETTE: LA madre del detenuto di 26 anni Niki Aprile Gatti, morto in carcere in circostanze sospette dopo 5 giorni di detenzione preventiva per truffa informatica, non è ancora riuscita a capire come è morto il figlio poichè nonostante le sue 2 opposizioni il caso è stato archiviato come suicidio mediante laccio di scarpe, che però il regolamento di sollicciano è vietato – Il 21 Ottobre il tribunale di Strasburgo ha condannato il regno di Spagna per aver applicato a Ines Del Rio la dottrina Parot che prevedeva l’applicazione retroattiva di pene più severe di quelle previste al momento della commissione dei fatti. Ha ordinato l’immediata scarcerazione della prigioniera basca ed un indennizzo di 30000 euro. La detenuta era stata trattenuta 5 anni in + del dovuto.

Discussione con Padre Ignazio esperto di cultura araba/islamica sui problemi del carcere della Dozza in particolare quelli dei detenuti arabi e mussulmani

Letture di poesie. La prima scritta da Ametta Eriugen, la seconda “Lampedusa” scritta da Giuseppe Pino Carnevale detenuti nel carcere di Opera Milano