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Scrivere ai detenuti

Scrivere ai detenuti

Perché scrivere a chi è recluso.

Il tempo può essere un castigo quando si viene privati della libertà di disporne a piacimento, quando lo stato rinchiude qualcuno in una cella e lo priva dei suoi rapporti e si prende un pezzo della sua vita.

Può essere una prova molto dura, a maggior ragione quando ad affrontarla si è da soli. Ricevere solidarietà dall’esterno infonde una forza che può fare la differenza. Cominciare uno scambio di lettere può anche alleviare la solitudine della cella e fare sentire ad una persona che non è sola.

Che sia un telegramma, una cartolina o una lettera ogni contatto con l’esterno è una piccola breccia nell’isolamento a cui vorrebbero condannare i reclusi e le recluse. Oltre a queste considerazioni, c’è il fatto che intrattenere una corrispondenza con un recluso è spesso uno spunto di crescita personale e una bella esperienza.

Cosa scrivere.

Può non essere semplice scrivere una lettera a qualcuno che non si conosce, in molti ci troviamo spesso davanti alla difficoltà di scrivere qualcosa che non sia banale o stupido di fronte alla situazione sicuramente grave di chi sta scontando un periodo di reclusione.

Tuttavia non bisogna dimenticare che chi è in carcere è una persona come noi e spesso la cosa più semplice da fare è iniziare presentandosi e spiegando i motivi che ci hanno spinto a scrivere. Se non si ha nulla da scrivere un disegno o un collage può essere comunque un modo per trasmettere ciò che non si riesce a trasmettere a parole, oppure si può inviare un libro, informandosi prima sulle regole che vigono in ogni carcere, ad esempio in alcuni non possono entrare le copertine rigide o i testi sottolineati.

Per permettere alla persona di risponderci è importante indicare il mittente sulla lettera. E’ anche buona norma mettere la data in cui la lettera è stata inviata. E’ un bel pensiero inoltre allegare un francobollo all’interno della busta, dato da specificare nella lettera in modo che nessuno prelevi il bollo senza che ce ne si accorga.

Bisogna poi tenere conto che ciò che si scrive a chi sta in carcere viene con molta probabilità letto anche dalla polizia interna, quindi è meglio di evitare di scrivere qualunque cosa che possa tramutarsi in un problema per se stessi, altri o per la persona a cui si scrive.

Se non riceviamo risposta

A volte può capitare che di non ricevere risposta dalle persone a cui si è scritto. Non prendiamocela. I motivi possono essere tantissimi: da un disguido delle poste alle guardie che trattengono le lettere, può essere anche che il detenuto in questione abbia molte lettere a cui rispondere e che ci vorrà del tempo prima che riesca a rispondere a tutti.I motivi possono essere molti e in ogni caso non c’è motivo di prendersela.

A chi scrivere.

Scrivere a qualcuno dentro è un impegno che può sembrare da poco ma che una volta preso va mantenuto, quindi è meglio non sovraccaricarsi di lettere a cui rispondere se non si ha la certezza di mantenere nel tempo i contatti.

A breve inseriremo un elenco di detenuti, con i loro nomi, gli indirizzi delle carceri in cui sono reclusi e qualche parola sulla loro vita.

Alcuni indirizzi di detenuti in ordine alfabetico:

  • Abubakar Mustapha - Casa Circondariale – Via Cassano Magnago 102 – 21052 Busto Arsizio (VA) Mustapha è un detenuto di origine ghanese accusato di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale in seguito ad una protesta scoppiata il 22 gennaio 2021. Assieme a lui sono accusati degli stessi reati anche Lenkstakas Enrik, Younas Waqar, Vyzas Rudin, Tutino Stefano ...
  • Alfieri Maurizio - C.C + Casa di Reclusione - via Camporgnago 40 - 20090 Opera (MI) @ update 15/02/2015
  • Altoè Daniele - c/o CASA CIRCONDARIALE - Via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10149 Torino @ UPDATE 22/08/2020
  • Berdusco Giulio - Casa circondariale  via Paluzza n. 77 33028 TOLMEZZO (UD)   Militante anarchico arrestato in Trentino il 19/02/2019 nell’Operazione Renata assieme ad altri sette compagni.
  • Briganti Nicola - Casa Circondariale Verona Montorio Via S. Michele, 15 37131 Verona (VR)   Militante anarchico arrestato in Trentino il 19/02/2019 nell’Operazione Renata assieme ad altri sette compagni.
  • Bruna Giuseppe - Ai domiciliari @up date 16/11/2021
  • Buttamedi Roberto - Casa Circondariale Brescia Canton Mombello Via Spalto S. Marco, 20 25100 Brescia (BS)   Militante anarchico arrestato in Trentino il 19/02/2019 nell’Operazione Renata assieme ad altri sette compagni.
  • Carmelo Musumeci - C. di Reclusione - via Due Palazzi 35 - 35136 - Padova (PD) @ UPDATE 18/08/2012
  • Carrieri Francesco - C.C. di Marassi - Piazzale Marassi 2 - 16139 Genova
  • Cattini Samuele - c/o CASA CIRCONDARIALE - Via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10149 Torino @ UPDATE 22/08/2020
  • Claudio Perrone - C.C. Strada S. Salvatore, 14/b - 01100 Viterbo @ 02/07/2016
  • Cospito Alfredo - c.c. Strada delle campore, 32 05100 Terni @ update 4/07/2021
  • Cugnaschi Marina - c.c. Bollate - via Cristina Belgioioso 120 - 20021 Milano
  • Delogu Davide - C.C. Nuovo Complesso - Contrada Cocari - 89900 Vibo Valentia
  • Desdemona Lioce Nadia - C.c. Via Amiternina - Località Costarelle di Preturo n. 3 - 67100 L'Aquila @ update 17/11/2014
  • Dolce Luca - Casa Circondariale via Paluzza n. 77 - 33028 TOLMEZZO (UD)
  • Gai Nicola - c.c. via Arginone, 327 - 44122 Ferrara @ update 17/11/2014
  • Garau Michele - Localita' Quarto Inferiore, 266 - 14030 Asti (AT) @ update 17/11/2014
  • Gioia Francesco - c.c. Via Delle Macchie, 9 - 57124 Livorno (LI) @ update 17/11/2014
  • Giordano Maria Francesca - c/o CASA CIRCONDARIALE - Via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10149 Torino @ UPDATE 22/08/2020
  • Konrad Lofti - Casa Circondariale – Via Cassano Magnago 102 – 21052 Busto Arsizio (VA) Lofti è un detenuto di origine tunisina accusato di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale in seguito ad una protesta scoppiata il 22 gennaio 2021. Assieme a lui sono accusati degli stessi reati anche Lenkstakas Enrik, Younas Waqar, Vyzas Rudin, Tutino Stefano ...
  • Laera Giordana - c/o CASA CIRCONDARIALE - Via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10149 Torino @ UPDATE 22/08/2020
  • Lavazza Claudio - n. d’ecrou 11818 Centre Pénitentiaire de Mont-De-Marsan, Chemin de Pémégnan BP 90629, 40000 MONT DE MARSAN France @ update 4/7/2021
  • Lenkstakas Enrik - Casa Circondariale – Via Cassano Magnago 102 – 21052 Busto Arsizio (VA)
  • Parolari Andrea - Casa Circondariale Via Basilio Dalla Scola, 150 36100 Vicenza (VI)   Militante anarchico arrestato in Trentino il 19/02/2019 nell’Operazione Renata assieme ad altri sette compagni.
  • Pasquale de Feo - C.C. Località Su Pedriaxiu – 09170 Massama (Oristano)
  • Puglisi Francesco - c.c. Roma Rebibbia - via Raffaele Majetti 70 - 00156 Roma @ update 17/11/2014
  • Rossetti Busa Mauro - Casa di Reclusione, via Gravellona 240, 27029 Vigevano (PV) @ update 22/6/2023
  • Ruggeri Silvia - c/o CASA CIRCONDARIALE - Via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10149 Torino @ UPDATE 30/11/2016
  • Savio Natascia - C.C. di Santa Maria Capua Vetere "Francesco Uccella" S. S. Appia 7-bis, 80155 Santa Maria Capua Vetere (CE)
  • Savio Natascia - C.C di Roma Rebibbia, via Bartolo Longo 92, 00156 Roma @update 10/7/2021
  • Sciacca Giuseppe - Casa Circondariale Montorio Via S. Michele 15 - 37141 Verona
  • Todde Paolo - c/o Casa Circondariale - Zona Industriale Macchiareddu - 2da Strada Ovest - 09010 Uta (CA)
  • Trentin Agnese - Casa Di Reclusione Verziano Via Flero, 157 25125 Brescia (BS)   Militante anarchica arrestata in Trentino il 19/02/2019 nell’Operazione Renata assieme ad altri sette compagni.
  • Tutino Stefano - Casa Circondariale – Via Cassano Magnago 102 – 21052 Busto Arsizio (VA) Stefano è accusato di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale in seguito ad una protesta scoppiata il 22 gennaio 2021. Assieme a lui sono accusati degli stessi reati anche Lenkstakas Enrik, Younas Waqar, Vyzas Rudin, Abubakar Mustapha e Konrad Lofti. Qui di ...
  • Ventrella Andrea - C.C. Lorusso e Cotugno - via Maria Adelaide Aglietta, 35 - 10151 Torino @ update 26/11/2014
  • Vyzas Rudin - Casa Circondariale – Via Cassano Magnago 102 – 21052 Busto Arsizio (VA) Rudin è un detenuto di origine albanese accusato di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale in seguito ad una protesta scoppiata il 22 gennaio 2021. Assieme a lui sono accusati degli stessi reati anche Lenkstakas Enrik, Younas Waqar, Tutino Stefano, Abubakar Mustapha ...
  • Younas Waqar - Casa Circondariale – Via Cassano Magnago 102 – 21052 Busto Arsizio (VA) Younas è un detenuto di origine pakistana accusato di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale in seguito ad una protesta scoppiata il 22 gennaio 2021. Assieme a lui sono accusati degli stessi reati anche Lenkstakas Enrik, Vyzas Rudin, Tutino Stefano, Abubakar Mustapha ...

125 commenti

  1. ..ma gli indirizzi con “qualche parola sulla loro vita” ?
    Grazie ciao.
    Narce

    • hai ragione, ci siamo accorti della lacuna, stiamo pensando a come integrarli.

      • ma questo sito funziona ancora? vorrei interagire con una detenuta..

        • Si il sito funziona ancora :). Nel periodo estivo la trasmissione è purtroppo sospesa e anche i redattori non riescono a seguire il sito come vorrebbero. Tra gli indirizzi che trovi in questa pagina trovi anche quelli di alcune detenute. Occorre solo che tu gli scriva.

      • Ciao, vorrei scrivere una lettera ad un ragazzo dalla quale ho avuto una relazione. Devo mettere l’indirizzo del carcere ed anche il suo nome vicino l’indirizzo? Non so esattamente come funziona. Vorrei sapere anche chi è il suo avvocato per essere sicura che la lettera gli arrivi.

        • Ciao Teresa, inserendo nome, cognome ed indirizzo del penitenziario esatti la lettera viene sicuramente consegnata in portineria. Possono esserci ritardi nella consegna per via di burocrazia o organizzazione interne ma il più delle volte, se il detenuto non ha restrizioni disciplinari o giudiziarie (tipo isolamento stabilito dalla pena), riceve la tua lettera. Il nome del suo avvocato può dirtelo solamente il tuo amico detenuto o dei famigliari che lo seguono con cui eventualmente hai contatti. Non c’è altro modo. Un abbraccio e tienici informati. A presto, Mattia

        • Silvana Barbirotti

          Salve, vorrei partecipare s questa iniziativa corrispondendo con un detenuto. Come funziona? Mi devo iscrivere da qualche parte? Ci mettere a contatto voi? O “scelgo” io dall’elenco con indirizzo che vedo pubblicato sopra? Qualche consiglio su come iniziare?

          • Buongiorno Silvana, l’elenco che trovi sul nostro sito raccoglie nomi di persone che abbiamo incontrato nel nostro percorso di lotta contro il carcere, sia al di qua che al di là di quelle mura. Sentiti libera di scrivere in qualsiasi momento ad una o più persone detenute. Negli arresti più recenti abbiamo aggiunto una breve descrizione dei casi processuali e dei motivi della carcerazione per far conoscere meglio la situazione del detenuto e le sue sensibilità. Tenere aggiornato questo elenco è un lavoro molto impegnativo e non di tutti gli eventuali trasferimenti possiamo venirne a conoscenza. Ti chiedo quindi di affidarti specialmente agli ultimi aggiornamenti che trovi riportati con “@update…..“. Potresti iniziare con una semplice cartolina, o una lettera dove inviti il destinatario a continuare la corrispondenza. E’ sempre bello ricevere in carcere notizie da fuori e alle volte ci si aggrappa anche a dei semplici pezzi di carta pieni di parole pur di evadere con la mente. Viviamo l’era tecnologica dei social- media dove comunichiamo con like, post e visualizzazioni. Siamo disumanizzati. Il carcere ci riporta indietro a quando ci si scriveva ancora su carta, per questo motivo i tempi di risposta potrebbero essere più lunghi del previsto, specialmente in questo periodo di pandemia dove in carcere non funziona praticamente nulla. Per qualsiasi altro dubbio o se riscontri un problema con gli indirizzi, non esitare a scriverci. Saluti, Mattia.

      • Salve vorrei sapere di mio fratello come sta?suo nome è Amar Mohammad Shafique? Non sono sicuro se lui è in carcere di Trento. Mi fatte un favore di darmi suoi informazioni. È se lo legge mio messaggio un abbraccio stretto stretto, Forza sei forte. Passerà anche questa….

        • Ciao Waqar, per poterti aiutare avrei bisogno di sapere almeno quando è stato arrestato e dove, in modo da poter chiedere ai contatti che abbiamo più vicini a lui. Ricordi che fosse in carcere a Trento? Quand’è l’ultima volta che hai avuto un contatto con lui?

      • salve voglio scrivere una lettera pero non sono a italia , il mio amico stsa in prigione di vicenza como la poso fare prego

        • Buongiorno Kristina,

          Casa Circondariale
          Via Basilio Dalla Scola 150
          36100 Vicenza
          Italia

          è l’indirizzo del carcere dove si trova il tuo amico. Non dimenticare di scrivere il mittente sulla busta. Magari puoi inserire anche un francobollo perchè il tuo amico possa risponderti. Non spedire libri o vestiti se non sia lui a chiederteli perchè quelli seguono una procedura diversa. Se non ci sono motivi particolari il tuo amico dovrebbe senz’altro ricevere la tua lettera. Qualsiasi altro dubbio non esitare a scriverci. Saluti, Mattia

  2. Ciao sto intrattenendo una corrispondenza con un mio amico. Ma la situazione si fa pesante e vorrei interrompere la corrispondenza. Qualcuno di questo sito vorrebbe intrattenere una corrispondenza con il mio amico? È immigrato ha bisogno di supporto.

  3. lucrezia malatesta

    ma le lettere devono essere scritte a mano?

    • Le lettere possono esser scritte come preferisci.. a mano o con il computer.

      Tieni però conto che chi ti scrive dal carcere lo farà sempre a mano e dal suo tratto calligrafico emergeranno alcune informazioni sul suo stato d’animo e in generale sulla sua persona.

      Scrivere al computer nasconde un po’ della propria personalità e a volte può esser visto come un modo per mantenere una sorta di distanza.

      Ecco perchè si preferisce farlo a mano, si da la percezione a chi leggerà di essere più vicini anche se effettivamente non è indispensabile.

  4. lucrezia malatesta

    Grazie della risposta, ma ora ho ancora una domanda. La persona in questione a cui volevo scrivere è ora agli arresti domiciliari (con restrizioni), in attesa del processo. Che voi sappiate con le restrizioni è comunque possibile riceve e inviare lettere a casa del detenuto? Grazie ancora!

    • Ho chiesto ad un avvocato amico per poter essere un po’ più tecnico.

      Intanto ti rispondo in base alla chiacchierata telefonica che abbiam fatto: Tu spedendo la lettera non sei tenuta a sapere questa informazione. Sta nella responsabilità di chi è colpito da arresti domiciliari con restrizione sapere se può o non può avere comunicazioni e di che genere. In carcere tale restrizione è semplice da applicare, i secondini filtrano tutte le lettere, con i domiciliari il controllo diventa quasi impossibile.

      Generalmente le restrizioni che si applicano, perchè più verificabili con visite a sorpresa, sono quelle che permettono o no la visita di gente terza.

      La cosa migliore se conosci il nome del suo avvocato è che provi a cercare il suo numero di telefono, si trovano quasi sempre con una semplice ricerca su internet, così che possa risponderti conoscendo esattamente le carte.

    • Marzia Simonini

      Ma senza il mittente una lettera viene consegnata ugualmente al detenuto destinatario o è obbligatorio inserirlo?
      Grazie

      • Buongiorno Marzia, purtroppo difficilmente una lettera senza mittente arriverà mai ad una persona detenuta, proprio per come è organizzato l’istituto carcerario che vuole conoscere ciò che transita tra le sue mura e una busta senza mittente metterebbe subito in allarme anche l’addetto al controllo meno sospettoso. Qualsiasi altro chiarimento non esitare a contattarci nuovamente. Saluti, Mattia.

  5. Se qualcuno ha lo status aggiornato a novembre 2014 vuol dire che è ancora lì dove si trovava o c’è la possibilità di scrivere a “nessuno”? Grazie 😉

    • Significa che non abbiamo avuto ulteriori aggiornamenti su suoi spostamenti. Quindi in teoria si trova ancora nel luogo segnalato.

  6. Buongiorno!
    sono sienna
    vorrei un’informazione in realtà molto banale, ma non sono certa di aver capito. Ciò che dobbiamo fare , in sostanza, è scegliere ” a caso” un nome ed indirizzo dall’elenco ed iniziare la corrispondenza chiedendo se vogliono diventare amici di penna?
    grazie, Sienna 🙂

    • Quella che proponi è una possibilità. Un’altra è scegliere in base ad affinità politica, in base a vicinanza geografica, in base al reato, in base alla nazionalità, insomma con il criterio che ritieni più giusto. Anche il caso è una possibilità. Per alcuni dei nomi elencati, si trova facilmente il tipo di reato commesso ed alcune loro lettere. Volevamo raccogliere almeno queste informazioni, ma al momento ci siamo arenati.

  7. Volevo chiedere un’informazione.. Salvo casi particolari si dovrebbe avere diritto alla posta: invece io ho scritto ad una persona detenuta (non di queste), c è stata una sola corrispondenza e poi mi è stato fatto sapere tramite un famigliare che non ha più ricevuto nessuna delle lettere che ho inviato 🙁 cosa si può fare per comunicare? Idee?

    • La penitenziaria nel carcere fa ciò che vuole. Non sono rari i casi in cui la posta viene censurata o mai consegnata per questioni tutte interne al carcere. Può essere anche solo antipatia, per non dover pensare a qualcosa di più grave.

      Non tratterranno la sua posta sempre allo stesso modo. L’unica è continuare a scrivere. Magari anche spedire più volte la stessa lettera(fotocopiandola prima di spedirla) se non si ha risposta nel breve periodo.

      Una cosa importante è appuntare nella lettera, intendo nel foglio dello scritto, la data di invio di questa e un numero sequenziale incrementale.

      Ad esempio: Alla prima lettera scrivi in alto: “Lettera del 14/11/2015 n.1 in risposta alla tua lettera n.X arrivata il 25.05.11”. Alla seconda: “Lettera del 15/11/2015 n.2, non ho ricevuto risposta alla lettera n.1”. Infine appuntarsi queste informazioni in un quadernino.

      Questa semplice burocrazia che dovrete effettuare insieme, permette ad entrambi di capire con che ritardi vengono consegnate le lettere, se le lettere vengono cestinate e nel caso intervenire con l’avvocato, mandare un Fax o una raccomandata con ricevuta di ritorno al boss del carcere o avvertire la garante regionale e nazionale dei detenuti.

      E’ anche importante nella corpo della lettera, segnalare il numero di fogli di cui è composta magari scrivendo a piè di pagina, se i fogli sono 2: “foglio 1 di 2” nel primo e “foglio 2 di 2” nel secondo. Questo serve a capire se la lettera arriva integra.

      In ultimo, sempre nel corpo della lettera, segnala anche eventuali foto/cartoline/francobolli/ecc.. allegati. Non è raro che vengano sottratte e il detenuto non lo venga mai a sapere.

      • Infatti sto insistendo.. Non ho la minima intenzione di lasciarmi intimidire o frenare da certe cose! Grazie mille! La data la stavo già mettendo, adesso metterò anche i numeri… Grazie ancora, anche di questa sensibilizzazione al tema che fate

  8. Salve…ho un dubbio magari stupido …idetenutovb visualizza il mio indirizzo di casa?

    • Se scrivi come mittente il tuo indirizzo di casa: certo. Generalmente per avere uno scambio epistolare è necessario un indirizzo a cui il destinatario può rispondere. E’ esattamente come la posta ordinaria.

      Se invece ti riferisci all’indirizzo email su questo sito, no. L’indirizzo è una formalità ed è privato.

  9. ciao a tutti sono un detenuto che sta scontando gli ultimi messi di condanna in domiciliare comunque quando ero in carcere di torino ho imparato ad apprezzare tutto sia la libertà,gli affetti e sopra tutto la vita. la verità e che per me era come una odissea senza itaca ” un mostro di cemento a la qual 3 paretti li contengono in piede: odio,disprezzo e invidia contengono in piede questo mostro di cemento poi ce l’altro muro che al arrivo della notte nella oscurità si scontrano i miei pensieri, un percorso pieno di sofferenza . ho imparato che ci sono tre cose nella vita che non tornano mai indietro come le parole, il tempo,le occasioni perse cosi capi che le persone esistono per essere amate,le cose esistono per essere usate cosi capisci che se ce tanto caos in questo mondo e perchè le cose vengono amate e le persone vengono usate, ho visto che la vita costa meno di niente. adesso voglio vivere ho trovato 3 cose dal valore immenso:la famiglia,l’amore,l’amicizia abbraccio la natura e ogni sua bellezza guardo verso casa perche la vita e un processo di costruzione la quale uno deve trovare un fondamento più stabile possibile , ce molto da raccontare ma meglio cosi per adesso continuate a scrivere in carcere quello che fatte e molto bello e so che chi riceve una lettera inaspettatamente fa battere il cuore al buio,grazie , Ivan.

    • Il padre del mio primo figlio è detenuto in carcere in Alessandria… Dovrei vederlo insieme a nostro figlio (carta d’identità del nostro figlio)…ma siccome sono anni che non lo vediamo… Mi fa un pochino …non so neanche io…stare male…in difetto perche poi io me torno a casa ..non saprei come comportarmi.(mi puoi dare un piccolo consiglio tu)..spero che lui come te, riesca a capire questi valori …soprattutto che torni ad amare e capire che il nostro bimbo (oramai 15 enne) può avere bisogno di lui…sei un grande se sei riuscito a superare tutto quell’inferno… Ora goditi la tua famiglia…ciao Francesca

      • Con estremo ritardo..

        Spero che l’incontro sia andato come speravi. Credo che non ci sia un comportamento giusto ed uno sbagliato. Il comportamento in questi casi è molto soggettivo. Magari cerca di avere il tuo comportamento abituale e di non accondiscendere a richieste che non vuoi/puoi mantenere. Non dare false speranze, non partire in quarta.

        Come fa capire anche ivan parlando delle lettere, qualsiasi evento che distoglie dalla routine del carcere è già di per se fatto piacevole che fa battare il cuore. Non c’è bisogno di strafare. 🙂

  10. salve, so che può sembrare una domanda strana ma un mio amico e in un carcere minorile… Vorrei tanto mandargli una lettera ma non so come fare…cioè sulla busta cosa scrivo ?

    • Scrivi le stesse cose come se stessi scrivendo una lettera da mandare a casa sua. L’unica cosa che cambia è l’indirizzo, deve essere quello del carcere minorile.
      Quindi supponendo che il carcere sia quello quello di Bologna e che il tuo amico si chiami Mario Rossi.
      Metti la tua lettera dentro ad una busta chiusa normale, da un lato della busta(quella senza la chiusura) scrivi:

      DEST:
      Mario Rossi c/o
      C.G.M. CENTRO GIUSTIZIA MINORILE DI BOLOGNA
      Via Del Pratello, 34
      40122 Bologna (BO)

      mentre dall’altro lato, scrivi l’indirizzo del mittente.. ovvero il tuo, così che possa risponderti.

  11. Grazie mille della risposta…saprebbe dirmi visto che è il carcere minorile di Milano se la fidanzata può fargli visita…lei essendo maggiorenne..

    • Tecnicamente possono accedere in carcere solo i parenti del minore, facendo una richiesta per inscritto al tribunale dei minori. Il tribunale nel tuo caso può decidere comunque, in base anche lo stato giudiziaro del tuo fidanzato(condanna definitiva o no, condotta, ecc.), di farti entrare. Potrebbe occuparsi della richiesta l’avvocato del tuo fidanzato, se non conosci chi è, chiedi ai suoi genitori o direttamente a lui tramite lettera. Le possibilità che la richiesta sia accettata sono basse, ma tentar non nuoce. Porta i saluti al tuo ragazzo.

      • Aiutatemi.
        Ho il mio ragazzo in carcere solo che non so in quale carcere sia, perche credo sia stato trasferito, potrei chiamare o mandare una lettera a diversi carceri per avere informazioni?

        • Il modo migliore per capire dove è stato trasferito il tuo ragazzo è quello di contattare i familiari(se è possibile) e/o l’avvocato del suo ragazzo. Se conosci anche solo in nome dell’avvocato puoi facilmente trovare il numero di telefono sulle pagine gialle. Altrimenti puoi provare a contattare telefonicamente il vecchio carcere ma non è detto che ti diano delle risposte. Non credo invece sia fattibile contattare telefonicamente tutte le carceri/sezioni maschili, in Italia sono più di 70. Per lettera è assurdo sia per i tempi che per le possibilità.

  12. Salve, una piccola premessa.. sono un ragazzo 30enne agli arresti domiciliari per il reato recidivo di “stalking” (telefonate, SMS e lunghe attese sotto casa della “vittima”) nei confronti della madre di mia figlia; “stalking”, se così si può razionalmente definire, finalizzato esclusivamente a vedere la mia bambina di tre anni che la donna mi ha ingiustamente e del tutto arbitrariamente negato per la terza volta in tre anni (per ben oltre la metà della vita di mia figlia) nonostante vigesse l’affidamento congiunto.
    Non mi reputo un delinquente per questo motivo e onestamente non mi condanno per le reazioni che ho avuto di fronte a delle enormi ingiustizie subite sia da me sia da mia figlia.
    Fatta questa breve premessa sottolineo che non scrivo la presente per cercare qualcuno che voglia corrispondere con me, bensì scrivo per chiedere se io stesso posso scrivere a un detenuto o se la mia fedina penale e la mia situazione costituiscono un impedimento (ho letto ad esempio su un sito che, se ho ben capito, se si hanno procedimenti pendenti o precedenti condanne penali non si possono fare visite a detenuti terzi).. immagino che agli arresti domiciliari, in cui teoricamente non si dovrebbe comunicare con nessuno compresi famigliari se non conviventi, io non possa nemmeno scrivere a un detenuto.. ma, siccome la misura cautelare cui sono sottoposto dovrebbe rapidamente perdere di efficacia mi chiedo se essa potrebbe essere comunque un ostacolo una volta esaurita.
    Mi piacerebbe scrivere a un detenuto perché la perdita della libertà è qualcosa di estremamente lesivo a prescindere dal reato commesso; io stesso seppur solo ai domiciliari ho vissuto e vivo in uno stato di costante “claustrofobia psicologica” e non riesco a immaginare quanto difficile possa essere per chi si trova in carcere e magari con la prospettiva di restarci a lungo.
    Poi.. tutti hanno una loro storia e parlare fa bene..

  13. In particolare sono rimasto molto scosso dalla vicende del piccolo Loris Stival.. e seppur possa sembrare strano dall’esterno vorrei poter scrivere a Veronica Panariello; questa donna credo che si trovi a vivere in un vero e proprio inferno in terra.. sia nella sua anima sia all’esterno.. e anche se, come sembra, si è macchiata di un simile peccato.. è pur sempre un essere umano e io credo fortemente nel perdono e nella riabilitazione sociale.
    Per questo vorrei scrivere proprio a lei e chiedo se, secondo chi modera questa pagina, potrebbe essere in linea teorica possibile !? E non solo per la mia situazione -come spiegato nel precedente post- che presto andrà a definirsi ma anche rispetto alla situazione della Panariello stessa, bel più complicata.

    • Se lei non ha delle limitazioni riguardanti la corrispondenza allora è libero di scrivere a chi preferisce tenendo sempre presente che la posta, molto probabilmente, sarà letta in uscita e in entrata.

      Ci sono dei però.

      Se la persona colpita da una pena scrive ad una altra, legata al reato per cui è stato punito, il giudice di sorveglianza può ritenere il fatto “pericoloso” o segno di non ravvedimento e può applicare nei confronti dello scrivente delle pene più aspre(come la detenzione o l’applicazione di restrizioni particolari); o a causa di questi contatti, può capitare che il giudice decida di non interrompere anticipatamente i domiciliari pur essendoci gli estremi per poterlo fare.

      La stessa cosa, a dire il vero, può capitare anche se con delle probabilità minori, nel caso in cui si scriva a delle persone colpite da pene non legate al proprio reato.

      Questa arbitrio del diritto è spiegabile con il concetto di “pericolosità sociale” che come posso lasciare immaginare ogni giudice amministra come più ritiene giusto.

      Non sto cercando di farla desistere dal suo intento, ma semplicemente sto cercando di metterla a conoscenza anche di quelle che sono rare evenienze in modo che possa prendere le sue decisioni serenamente.

  14. Un ragazzo accusato di Violenza Sessuale, seppur ingiustamente , può ricevere lettere o i secondini le filtrano? è in carcere .

    • Tutte le lettere possono essere lette, censurate(a volte per richiesta di un giudice) o cestinate, buttate per spirito vessatorio dei secondini.

      Comunque sono pochi i casi in cui un detenuto non può ricevere lettere. E di solito è un provvedimento che viene preso da un giudice per brevi periodi di tempo.

      Se per caso si spedisce una lettera a chi non la può ricevere, la maggior parte delle volte viene conservata e consegnata in ritardo quando è possibile. A volte ritorna al mittente. Non c’è nessun pericolo nè per lo/la scrivente nè per il/la ricevente.

  15. fatemi sapere come contattare una detenuta..

  16. Vorrei solo ringraziarvi per il servizio che offrite, è qualcosa di immenso. Ho sempre avuto a cuore la questione “carcere” e ora, da quasi un anno ho vissuto in modo diretto l’esperienza della detenzione a causa di un parente stretto che sta scontando una pena. Non mi sono mai sentita all’altezza di dare sostegno ad un detenuto, comprendendo la forte complessità di tale condizione, ma ora che sto “vivendo” il carcere capisco che -se fatto con la massima serietà e integrità- ogni più piccolo gesto è fondamentale per migliorare la giornata di un ristretto e tergiversare toglie loro qualcosa d’importante, talvolta vitale.

  17. Ciao, vorrei sapere se è possibile scrivere a un detenuto 41 bis…

    • In regime di 41bis, tra le altre torture, è prevista una censura-restringimento nella consegna della posta. Questo non significa però che non è possibile scrivere a detenuti in questo regime. Come per gli altri regimi detentivi quindi è possibile però che la lettera non venga consegnata, che ritorni al mittente o che arrivi con ritardo. Purtroppo dipende molto da chi vaglia le lettere e da come il direttore del carcere intende il concetto di “censura-ristringimento”. In questo regime aumenta la probabilità di una di queste ipotesi. Non ci sarà comunque alcun problema legale per lo scrivente. Per saperne di più sul 41bis consiglio questo sito: https://paginecontrolatortura.noblogs.org/

      • Quindi non avrei problemi legali…. Mi interessa saperlo perché vorrei scrivere a un ergastolano condannato per mafia, anche se sarà molto difficile che riceva corrispondenza

        • Non c’è nessun problema a scrivere ad un detenuto in 41bis. Considera che la lettera verrà certamente aperta. Non è altrettanto certo che la lettera gli arrivi con normali tempistiche. Potrebbe non arrivargli affatto. I direttori dei carceri e i secondini applicano una totale discrezionalità in questo.

  18. Ciao, ma quando c è scritto
    @UPDATE e una data
    Come si fa a contattRe la persona, a quale indirizzo scrivo???
    Grazie
    Marti

    • Quando c’è scritto ‘UPDATE e data’ significa il detenuto è stato spostato dal luogo di detenzione precedente. Quella data è il giorno di aggiornamento dell’indirizzo quindi l’indirizzo dovrebbe essere corretto. La data dell’update viene anche comoda per poterla confrontare con altri indirizzari trovabili in rete e capire, in caso di indirizzi diversi, qual’è quello più aggiornato.

  19. È possibile scrivere lettere anche a detenuti minorenni?

  20. Salve a tutti e grazie in anticipo per il servizio meritevole di lodi che offrite. Ho saputo da poco che un mio vecchio compagno di scuola è detenuto e ultimamente mi è venuta voglia di esprimere la mia solidarietà e il mio affetto tramite una lettera. La domanda che vi pongo può sembrare banale o egoista, ma sono fiducioso in un vostro chiarimento. Il detenuto in questione ha un procedimento importante in corso con indagini e quant’altro in corso d’opera. Il fatto che io scriva e specifichi i miei dati ed il mio indirizzo, può in qualche modo arrivare all’attenzione degli inquirenti per approfondire un poco la mia situazione? Specifico che io sono totalmente estraneo alle ragioni della reclusione e la mia lettera ha puro carattere affettivo, ma oggigiorno, ahimè, sono sempre più sfiduciato nei confronti dello stato e di chi lo rappresenta. Quindi in sintesi, il semplice fatto che io contatti un detenuto può essere motivo per avviare anche la più banale indagine nei miei confronti?
    Fiducioso verso la vostra attenzione, invio i miei saluti.

    • Certezza assoluta non te la posso dare. 🙂 Sappi che siamo in tanti a scrivere ogni giorno, di più di quello che ci si aspetterebbe e tutti inseriamo il nostro indirizzo per farci rispondere. Mai quanto basta però. Io non mi preoccuperei in proposito soprattutto per posta di carattere affettivo.

      A me è capitato di scrivere lettere di solidarietà ad arrestati politici, quindi di carattere politico, e non ho mai avuto problemi.

      Ti devo ricordare però che la possibilità che una lettera venga aperta è notevole.

  21. dove posso trovare indirizzi di detenuti al 41 bis

  22. Buongiorno, vorrei sapere se conoscendo solo il nome di battesimo di un detenuto e il carcere nel quale è recluso ci sia qualche possibilità che la lettera lo raggiunga?!

    • Ciao Arianna, perdonaci l’enorme ritardo. Le lettere spedite in carcere non vengono accettate se non sono precise nel nome e cognome del destinatario, al contrario vengono rispedite indietro con la scritta “destinatario sconosciuto”. Questo può essere un problema che si riscontra spesso con detenuti stranieri che sono registrati con un nome ma che noi li possiamo conoscere con qualche sfumatura nella pronuncia. Non esiste in carcere un elenco pubblico consultabile dei detenuti presenti che ci possa guidare. L’esattezza del destinatario è fondamentale per fargli raggiungere la tua lettera, potresti farti aiutare da internet: spesso rimane traccia di qualche notizia che potrebbe tornarti utile tipo luogo dell’arresto, motivazioni, ecc. ecc….. Altrimenti confrontati con qualche associazione di volontari che lavorano con i detenuti di quel carcere, magari possono arrivare a darti maggiori informazioni, a volte è successo. Spero di esserti stato utile altrimenti riscrivici…

  23. Ciao. Tempo fa ho scritto a un detenuto 41 bis ma come immaginavo non ho ricevuto risposta. Volevo chiedere se forse è il caso di fare una raccomandata, cosa che sul momento non ho pensato di fare…

    • Ciao Maria Teresa, scusaci il ritardo. Scrivere ad un detenuto in 41 bis può essere davvero complicato, soprattutto se si trova ad avere ancora dei carichi pendenti, essere soggetto ad indagini, trovarsi applicato l’isolamento o essere sotto provvedimento disciplinare. Proviamo ad immaginare il percorso della tua lettera: parte dal tuo ufficio postale ed arriva al reparto del carcere dedicato alla corrispondenza. Arrivata lì non è consegnata direttamente al detenuto ma nei casi che menzionavo prima viene protocollata e consegnata una copia al magistrato competente come ad esempio il Dipartimento Anti-mafia (D.I.A.) che controlla che non vi sia nulla di illecito tra le righe. Magari tu hai scritto al carcere di Parma, ma quel magistrato è nel Dipartimento di Reggio Calabria…. Questo si ripete per ogni magistrato (possono essere anche più di uno) che ha interesse di indagine sul detenuto in questione. Una volta che ha superato questo controllo arriva al detenuto. La sua eventuale lettera di risposta subirà lo stesso calvario della tua. Chi è sottoposto al regime di 41bis è soggetto a censura sistematica della corrispondenza e dei contatti con l’esterno, tanto più se è stato da poco arrestato o sottoposto a questa forma di tortura chiamata “41 bis”. Il fatto di inviargli una raccomandata non velocizzerebbe questa procedura, ma tentar non nuoce. Prova a riscrivergli facendogli capire che è la seconda, terza, quarta, …. volta che gli scrivi. Potresti anche inserire all’interno della busta un francobollo per facilitare la sua risposta, ma ricordati di scriverglielo nella lettera così non glielo fanno sparire. Di solito una lettera è l’unico contatto che un detenuto ha con il mondo oltre quel muro (escluso chi è autorizzato al colloquio) ed è sempre un piacere rispondere. Vedrai che il tempo aiuta gli audaci! Spero di esserti stato utile e spero ancor più che riceverai la tua risposta….

      • Grazie moltissime per il chiarimento. Penso che forse la persona in questione oltre a trovarsi al 41bis e essere un “sorvegliato speciale” non abbia avuto molta voglia di rispondere, proprio a causa della sua difficile condizione…

  24. Salve vorrei sapere se si può scrivere a un detenuto (mio marito )anke se sto in una casa protetta con i miei figli vorrei sapere ke rischio o scrivendo a lui se il giudice l’assistenza sociale o nella casa protetta lo vengono a sapere grazie

    • Ciao Pina, non esistono restrizioni generiche alla corrispondenza con un detenuto salvo disposizioni del magistrato che può decidere particolari restrizioni come l’isolamento o il “visto censura”, caso quest’ultimo che non blocca ma filtra (o sbircia) nelle lettere ricevute dal detenuto. Il carcere è strutturato come diverse scatole una dentro l’altra, con i suoi diversi livelli di accanimento sulle persone recluse che si ripercuotono anche sulle loro famiglie. Ovviamente tutto sta nel contenuto della lettera che potrebbe in alcuni casi compromettere il detenuto o chi l’ha scritta nel caso fosse vista come utile ad indagini. Diverso è per una normalissima lettera che non dovrebbe comportare alcun rischio, ma bisognerebbe sempre valutare il contesto in cui nasce la tua domanda…. Sappi comunque che quasi tutta la corrispondenza da e per il carcere è soggetta a controllo. Per qualsiasi ulteriore chiarimento, non esitare a scriverci….

  25. Ciao.. vorrei sapere se le lettere vengono date hai detenuti stessi o lasciate anche hai compagni di cella.. grazie

    • Ciao Angela, per quanto riguarda la corrispondenza, in carcere il detenuto viene identificato con nome e cognome in modo inequivocabile, non tanto per dimostrare un maniacalismo verso la precisione piuttosto per avere il controllo delle informazioni e dei contatti da e per l’istituto di pena. Un reparto del carcere è dedicato allo smistamento della posta in entrata verso la sezione in cui debba arrivare. Nel caso non venga trovato riscontro con l’elenco dei detenuti presenti, la tua lettera non passerebbe questo primo “filtro” e ti tornerebbe indietro con la dicitura “destinatario sconosciuto”. La consegna della posta (che viene portata nella rispettiva cella) viene effettuata dall’agente di turno incaricato che identifica visivamente il destinatario, e nei casi di comunicazioni importanti o raccomandate al detenuto viene chiesto di firmare l’avvenuta consegna. Può avvenire però che in alcuni reparti a detenzione “attenuata” e quando il detenuto è conosciuto da tempo dagli agenti di custodia ci possa essere uno strappo alla regola, ma la prassi è quella che una lettera venga consegnata esclusivamente al detenuto destinatario. Nei casi in cui il detenuto si trovi fuori l’istituto di pena per motivi medici o processuali, la corrispondenza viene custodita nella sua casella di posta e consegnata al suo ritorno. Spero di esserti stato d’aiuto, altrimenti non esitare a scriverci…

  26. ciao quando una lettera arriva in carcere quanto tempo passa prima che venga consegnata al destinatario.grazie

    • Ciao Daniela, i tempi di consegna della posta in carcere possono variare secondo alcuni fattori come:
      – la dimensione o il peso della tua spedizione, cioè se si tratta di una lettera o di un libro e quanto tempo viene impiegato per essere controllato (tempi più lunghi se occorre un traduttore);
      – in che reparto si trovi il detenuto: se si trovi in un reparto comune, sia sottoposto ad “Elevato Indice di Vigilanza” con visto-censura, sia in 41bis, abbia ricevuto delle sanzioni disciplinari in isolamento o si trovi in infermeria;
      – quale giorno della settimana è dedicato alla consegna della posta nelle sezioni che varia da carcere a carcere.
      Tutti fattori, insomma, che vanno al di là della semplice consegna tramite postino. Alle volte viene data una sbirciatina veloce, su altre lettere invece ci si accanisce secondo capricci o regolamenti del personale di custodia….
      Di solito, entro una settimana, la tua lettera dovrebbe raggiungere il destinatario e tu ricevere risposta (se immediata) in uguale tempo. Per darti l’idea: una corrispondenza assidua con una persona detenuta in sezione comune, tra spedire e ricevere, è di circa tre settimane. Consiglio sempre di inserire un paio di francobolli per la risposta all’interno della busta e di comunicarlo sempre in calce alla lettera. Se non ricevi risposta ad una prima lettera né ad una seconda, ricordati di far capire a chi la riceve che è la tua terza, o quarta,…. in modo da creare una specie di numero progressivo nella vostra corrispondenza.
      Spero di esserti stato utile, altrimenti non esitare a riscriverci….

  27. Salve, ho provato a mandare tramite email la mia lettera all’email del carcere romano regina Coeli. Sai se in questo modo il destinatario riceverà la mia lettera ? E sa che giorni vengono consegnate le lettere ai detenuti? Grazie mille.

  28. Ciao, volevo fare una domanda, sto scrivendo a un detenuto della prigione di stato dell’Indiana, la prigione ha diverse zone, io non conosco il nome dell’ala in cui si trova conosco solo il nome della prigione e del detenuto, è sufficiente? E ancora, nella lettera faccio riferimento ad alcune ingiustizie del sistema giudiziario e carcerario relative alla sua pena, possono essere motivi di non consegna della lettera?

    • Ciao Arcadia,
      Il carcere statunitense a cui stai indirizzando la tua corrispondenza non deve essere molto diverso da quelli italiani, cioè dovrebbe avere un unico accesso identificato con indirizzo postale. La cosa fondamentale è scrivere correttamente il nome e cognome del detenuto. Ad esempio la C.C. di Rebibbia a Roma è estremamente vasta, nonostante ciò ha sempre e soltanto un unico collegamento col mondo esterno, indifferentemente dalla sezione in cui si trovano i vari prigionieri. Comunque, se mai dovessi sbagliarmi e ci possano essere diverse dislocazioni del penitenziario (anche se non credo), prova ad eseguire una ricerca in internet sull’istituto americano che ti interessa: spesso gli stessi siti istituzionali locali (come quelli del Dipartimento della Giustizia) ti possono guidare e dare risposte più esaustive.
      Il fatto di scrivere al detenuto denunciando irregolarità ed ingiustizie sul suo caso processuale e sulla sua situazione detentiva, potrebbe portare a ritorsioni verso il prigioniero come dispetti e cattiverie (metodi peraltro quotidiani in Italia) tra cui anche il disturbarne la corrispondenza. Se non si tratta di un prigioniero “politico”, quindi dove non vi sia un movimento di solidarietà pubblico che lo sostenga, ti converrebbe andarci piano con certi argomenti salvo che non sia lui ad accettarli con anche le possibili conseguenze. Non ti voglio scoraggiare ad affrontare a muso duro questi argomenti (peraltro al centro delle nostre lotte anti-carcerarie), forse si tratta solo di alcuni commenti scivolati arroventati tra le righe del foglio, ma sii consapevole del fatto che la corrispondenza può diventare punto di conflitto con l’amministrazione dell’istituto.
      Spero di esserti stato utile e tienici sempre aggiornati su come si evolverà la vostra situazione.
      Un abbraccio, Mattia.

      • Ciao.
        Ma è possibile fare amicizia di penna ? Tutto cio è legale, cioè scrivere a chi non si conosce?
        È perioloso ?
        Chiedo perché mi farebbe piacere scrivere e comunicare con chi non conosco ma non vorrie fare cavolate
        Grazie …

        • Ciao Maky,
          scrivere ad un detenuto o detenuta può arricchire emotivamente sia chi scrive che chi riceve, tanto più per chi si trovi ristretto: può farlo evadere con la mente e le emozioni e aprire uno squarcio di luce quando si è avvolti da tanta ombra. Il contatto epistolare è l’unico sistema per comunicare da una parte all’altra di quelle mura ed è consentito dalla legge. All’interno degli istituti penitenziari italiani potrai trovare tante persone che stanno pagando caro la loro condizione culturale, esistenziale, di emarginazione e di sfruttamento. Tanti stanno pagando il loro tentativo di riscatto sociale infrangendo le regole dettate dai ceti più ricchi e potenti della nostra società, che riempie le carceri di povertà e isolamento. Non troveresti santi tra quelle mura, non di meno di quanti ne troveresti a Montecitorio, ma questa è un’altra storia…
          Esser liberi di comunicare con chi è rinchiuso per cominciare a capire, per cominciare a non avere più paura.
          Per qualsiasi altro dubbio non esitare a contattarci. Un saluto, Mattia.

  29. Salve!vorrei sapere come funziona con la email mio marito mi dice che mi manda email ed anche io li ho mandato lui dal maidiremail ed io pec con Aruba ma nn ci possiamo trovare i suoi non mi arivano e nemmeno i miei a lui vi prego chi mi puo aiutare a spiegarmi come rimanere in contatto con mio marito perche o due bambini piccoli che li manca il papà come l’aria;((( grazie!

    • Ciao Ana! Scusaci il ritardo. Intanto sarebbe importante sapere dove è detenuto tuo marito.
      E’ una assoluta novità che tuo marito possa mandarti delle mail, per quello che a noi risulta i detenuti non hanno accesso a internet, ma forse le cose stanno cambiando. Facci sapere dove si trova tuo marito così verifichiamo se possiamo darti una mano a ristabilire i contatti.
      A presto, Michele.

  30. Buonasera, non compaiono aggiornamenti agli indirizzi oltre il 2015. quindi in teoria sono ancora validi gli indirizzi scritti? Grazie!

    • Ciao Carla, l’indirizzario dei detenuti richiede uno sforzo organizzativo enorme per tenerlo aggiornato e non sempre riusciamo a farlo, tra scarcerazioni, pene alternative e trasferimenti. Nell’eventualità fossi interessata a scrivere ad alcuni prigionieri presenti in elenco, ti preghiamo di contattarci per verificare l’esattezza negli aggiornamenti più datati, grazie. Mattia

  31. come posso contattare o scrivere ad un mio amico entrato da poco?

    • Ciao Jasmine, per scrivere ad un amico appena entrato basta semplicemente indirizzare la lettera indicando esattamente nome e cognome del recluso e il carcere in cui si trova (l’indirizzo lo puoi trovare tranquillamente con internet se non lo conosci). Se è appena entrato ci vorranno forse una decina di giorni prima di iniziare una corrispondenza regolare con lui. Se preferisci due righe potresti fare un telegramma che gli arriverebbe più rapidamente. E’ seguito sia dalla famiglia che dall’avvocato di fiducia?? Evita di inviare libri o vestiti se non sei d’accordo con loro per non vanificare i pacchi mensili di cui avrebbe diritto. Magari inserisci qualche francobollo (ricordati di segnalarglielo nella lettera) affinché lui possa risponderti poiché se aveva soldi in tasca gli vengono sequestrati all’ingresso e bisogna aspettare che gli aprano un libretto. Per ulteriori chiarimenti non esitare a scriverci. Un abbraccio, Mattia.

  32. Il mio fidanzato e’ detenuto da circa 2 settimane…oltre scrivergl lettere….puo’ ricevere chiamate relefoniche dall’esterno ?

    • Ciao Marida,
      2 settimane di detenzione a volte sarebbero ancora poche per poter stabilire una comunicazione articolata (quindi anche a mezzo telefono o visite), dipende soprattutto dal tipo di reato commesso e se comporta aggravanti associative. Il primo contatto con il detenuto di solito avviene con un avvocato (meglio se di fiducia). Può ricevere pacchi di indumenti secondo le normative interne all’istituto che gli vengono consegnate dopo aver sbrigato le solite lungaggini burocratiche. Poi c’è ancora burocrazia, giusto a spezzare un po’ le reni di chi è recluso e dei suoi cari. Per lettere e pacchi si muovono un po’ più in fretta. Per quel che riguarda la tua domanda: non si possono assolutamente ricevere telefonate dall’esterno. Dopo l’autorizzazione del magistrato di sorveglianza che prende in carico il detenuto, egli potrà allora chiamare verso l’esterno un numero telefonico precedentemente fornito e considerato “pulito”: cioè non intestato a nessun pregiudicato né riconducibile a eventuali ambienti “malavitosi”. E’ consigliabile sempre fornire numeri telefonici di parenti. La telefonata è considerata come un colloquio e stabilita ad orario e data precisi. Per qualsiasi chiarimento per tempi e modi, ti conviene sempre consultare il suo avvocato.
      Non esitare comunque a scriverci per darci notizie su eventuali sviluppi. Un abbraccio e a presto, Mattia.

  33. Ho spedito al mio fidanzato un pacco con all’interno una lettera e delle foto mie e di nostra figlia….alla consegna non e’ stato ritirato….Forse perche’ risulto estranea alla famiglia e non risulto coniugata con lui…..?!….

  34. Ho inviato al mio fidanzato…un pacchetto con all’interno foto ed una lettera ..Ma purtroppo alla consegna non e’ stato ritirato…come mai?….forse perche’ sono estranea alla famiglia…dal momento che non risulto sua moglie?

    • Ciao Marida,
      il fatto che tu non risulti al momento coniugata con il tuo compagno non dovrebbe essere un motivo per cui il tuo pacco non debba essere accettato. Devono esserci sicuramente altre spiegazioni forse legate al peso, alla tipologia del contenuto, al reato commesso ed alla situazione detentiva del prigioniero.
      Oltre un certo peso, se si parla di materiale cartaceo, il pacco non si considera più lettera ma libro ed in alcune carceri non si possono tenere più di una certa quantità di libri in cella.
      Cosa conteneva il pacco? E’ spesso consentita la consegna di solo due cambi stagionali all’anno o dopo trascorsi alcuni mesi uno dall’altro. Ad esempio non devono essere presenti stringhe nelle scarpe, lacci o cinturini di ogni sorta nell’abbigliamento. La spedizione di prodotti alimentari deve seguire scrupolosissime norme dettate dall’istituto, spesso inspiegabili e alle volte vessatorie. Alcuni alimenti possono entrare altri no, devono essere in contenitori trasparenti e non di vetro, alcolici non sono consentiti.
      Il motivo per cui è stato disposto l’arresto del tuo compagno può anche essere determinante specialmente se si tratta di reati associativi, per i quali possono essere disposte ulteriori restrizioni al contatto con l’esterno, specialmente se le indagini siano ancora in corso.
      Bisogna anche conoscere la situazione detentiva del prigioniero, se si trova in Alta Sicurezza o 41 bis, se si trova in isolamento o abbia ricevuto sanzioni disciplinari per contrasti con agenti o altri detenuti.
      Le modalità di spedizione dei pacchi sono quasi sempre illustrate nel sito internet dell’Istituto penale con elenchi dettagliati di cosa può entrare e di cosa no, poiché cambiano da carcere a carcere. Può bastare anche una telefonata per chiedere chiarimenti, magari anche sul rifiuto della tua consegna. Comunque consiglio sempre, dove sia possibile, consultarsi sempre con la famiglia del prigioniero o col suo avvocato, per non vanificare sforzi soprattutto emotivi.
      Mi raccomando scrivici ancora per tenerci aggiornati sulla vostra situazione. Un abbraccio e a presto, Mattia.

  35. judith pinnock

    Buongiorno, scrivo da Modena dove le restrizioni dovute al coronavirus hanno reso ancora più esplosiva la situazione del carcere, tanto che ci sono stati disordini e alcune morti. Vorrei sapere se è possibile scrivere ai detenuti per incoraggiarli e come posso fare. Grazie.

    • Buongiorno Judith,
      le ultime notizie che abbiamo dal carcere di Modena sono sul trasferimento di quasi tutti i detenuti in altre sedi. Sicuramente è difficile darti informazioni che non possano essere smentite dai fatti, data la delicatezza e la frenesia del momento. Scrivere in carcere senza un destinatario preciso – con nome e cognome – sarebbe come mettere un messaggio in una bottiglia che si agita tra le onde. Nei momenti più concitati si potevano trovare fisicamente sotto il carcere famigliari e solidali a cui dare supporto, purtroppo le nuove disposizioni ministeriali su assembramenti di persone riducono drasticamente queste manifestazioni, le inibiscono. Finora sono state spontanee ed improvvisate. Si può invece scrivere al Garante Regionale (https://www.assemblea.emr.it/garante-detenuti/per-approfondire/come-contattarlo) per esprimere solidarietà ai detenuti, preoccupazioni o chiarimenti. Internet può essere uno strumento valido (quando riusciamo anche tramite il nostro sito con il calendario) per informarsi su aggiornamenti e iniziative di solidarietà. Certamente le disposizioni anti-coronavirus impediscono tutte le manifestazioni di solidarietà di gruppo all’aperto o al chiuso. Dovrà passare ancora un po’ di tempo prima di riuscire ad organizzarle nuovamente e con regolarità, nel frattempo si può continuare a far sentire la propria rabbia tramite social media o altro. Insomma, non taciamo nell’indifferenza. Un abbraccio e a presto, Mattia.

  36. Salve,
    vorrei intraprendere una corrispondenza con un denuto, magari per supportarlo e qualcosa a cui ho sempre pensato e mi ha sempre affascinato anche perché le lettere ormai stanno svanendo.
    Essendo nuovo questo mondo per me non saprei come muovermi per scegliere il detenuto, anche se poco importa chi sia.
    Vorrei solo informazioni e consigli.
    Grazie in anticipo

    • Ciao Khadija,
      Scrivere a persone detenute riempie la mente e il cuore in tutti quegli spazi vuoti lasciati dalla quotidianità inutile e arida che è spesso la vita di oggi. C’è chi ha trovato l’amicizia, chi l’amore, chi la rabbia, chi la frustrazione, chi la passione, chi la complicità. Cosa potresti trovare tu non posso saperlo, comunque è impossibile non essere emotivamente coinvolti da una corrispondenza che si intraprende con una persona detenuta, e spesso ci si scopre prigionieri almeno quanto lo siano loro. A volte anche di più. Da quel che posso leggere nel tuo messaggio, per te sarebbe una sorta di crescita e di consapevolezza di un percorso personale, e allora la scelta del detenuto potrebbe essere fatta seguendo affinità di pensiero, oppure luogo di provenienza, oppure il motivo della detenzione, oppure l’età, e via dicendo. Sappi però che la corrispondenza con un detenuto richiede responsabilità, serietà e comprensione. Nel nostro elenco “scrivere ai prigionieri” troverai alcune informazioni sul detenuto (guarda soprattutto i post più recenti) che ti potranno aiutare a comprendere chi più puoi sentire vicino a te. Spero di esserti stato utile e per qualsiasi altro chiarimento non esitare a scriverci. Un abbraccio, Mattia.

  37. Jesús Ramírez

    Salve, so che molti carceri hanno la possibilità di ricevere mail per i detenuti. In che maniera posso sapere come scrivere una mail a un detenuto o a più di un detenuto? Dove troverei l’indirizzo mail? Perché non pubblicate anche indirizzi mail dato che adesso è il metodo più semplice?

  38. Ai detenuti possono ricevere alimenti?

    • Sì, possono essere inviati sia per pacco postale sia consegnato all’ingresso prima delle visite. Solo alcuni alimenti sono consentiti. Meglio informarsi direttamente dall’amministrazione del carcere oppure direttamente dal detenuto.

  39. salve, interessantissimi i vostri suggerimenti,
    So che già da 3 anni in molte carceri è possibile inviare mail ai detenuti. Potreste aggiungere dettagli al riguardo? Sarebbe molto più facile e costante!!

  40. Jesús Ramírez

    Salve,

    so che da tre anni in molte carceri Italiane (sicuramente in quelle di Roma) si possono inviare mail ai detenuti. Sarebbe magnifico se vi fosse possibile informarvi correttamente e con dettagli trasmettendoli in questa pagina! Usare il mezzo elettronico aiuterebbe tantissimi ad avere una corrispondenza preziosa, incoraggiante ed utile con vari detenuti!

    • Ciao Raul. Sì ne siamo a conoscenza ma non abbiamo ancora capito se è uno strumento che possono impiegare illimitatamente o se, come presumiamo, esistono dei vincoli e dei controlli. In ogni caso se dovessimo ricevere corrispondenza da dentro in qualunque modo essa arrivi, la pubblicheremo come abbiamo sempre fatto.

      • Salve, volevo scrivere una lettera ad un amico in carcere ma non so in quale città si trova…mi potete aiutare?

        • Ciao Giuseppe, innanzitutto bisognerebbe sapere in quale località è stato arrestato e dove ha ricevuto le prime udienze. Spesso coincidono con la città capoluogo dove può essere detenuto, ma non è facile da trovare se ha subito dei trasferimenti. La cosa più semplice sarebbe contattare la famiglia che sicuramente avrebbe notizie aggiornate.

  41. Buongiorno,
    Volevo sapere se il sito fosse ancora attivo e se gli indirizzi fossero ancora validi
    Grazie

  42. Ciao!
    E’ possibile avere gli indirizzi aggiornati degli arrestati per il G8 di Genova?
    Grazie.

    • Ciao Bianca, ti invio l’aggiornamento della situazione detentiva degli attivisti arrestati per i fatti risalenti al G8 di Genova del 2001. Attualmente sono ancora detenuti Marina Cugnaschi e Francesco Puglisi. Vincenzo Vecchi, latitante in Francia e catturato in attesa di estradizione nell’agosto 2019, è stato scarcerato ed è attualmente in libertà in attesa della pronuncia del tribunale di Rennes in merito al M.A.E. (Mandato di Arresto Europeo). Gli possiamo esprimere solidarietà all’indirizzo mail comite.soutien.vincenzo@gmail.com.

      Marina Cugnaschi c.c. Bollate – via Cristina Belgioioso 120 – 20021 Milano
      Francesco Puglisi c.c. Roma Rebibbia – via Raffaele Majetti 70 – 00156 Roma

  43. Buongiorno
    una informazione…vorrei scrivere a qualche detenuto per tramettere qualche pensiero incoraggiante. Mi chiedevo però se cercare i nomi e dove sono reclusi su internet, non sia una violazione della privacy, sapete darmi indicazioni in merito ?

    • Buongiorno Marco, scusaci il ritardo. Un pensiero incoraggiante può portare moltissima positività ad una persona reclusa e sarebbe sicuramente un gesto gradito. Non ti preoccupare riguardo la privacy: tutte le informazioni sui nomi e i luoghi di reclusione sono diffusi, nella maggioranza dei casi, dai parenti, amici o gruppi di supporto del detenuto stesso proprio allo scopo di ricevere solidarietà. Nella rubrica “Scrivere ai detenuti” del nostro sito (soprattutto nelle date più aggiornate) puoi trovare anche una descrizione o una loro lettera che può aiutarti a conoscere meglio la situazione del prigioniero e i motivi dell’arresto. Comunque, qualsiasi altro chiarimento non esitare a scriverci. Saluti, Mattia.

  44. Vorrei sapere se gli indirizzi e i nomi sono aggiornati perchè vedo update del 2015 o anche più vecchi. devo prendere per buoni solo quelli del 2020?
    Un’altra domanda: Vorrei avere uno scambio epistolare ma non vorrei mettere il mio indirizzo. C’è qualche soluzione? Non credo possano usare un email no?
    Grazie

    • Ciao Bruno, gli indirizzi vecchi non sono tutti aggiornati. Di molti detenuti abbiamo registrato gli indirizzi o al momento dell’arresto o dopo un contatto con il prigioniero. Dopo alcuni anni in cui non abbiamo più avuto notizie (specialmente per i detenuti non politici) non riusciamo a garantire né che l’indirizzo sia ancora valido né si trovi ancora in carcere, e allo stesso tempo dispiace cancellarli dall’elenco. Per esser sicuro affidati agli update più recenti.
      Per rispondere alla tua seconda domanda: immagino ti riferisca all’indirizzo da apporre sulla busta come mittente. In tal caso sappi che tutte le corrispondenze in carcere vengono controllate più o meno scrupolosamente. Una busta che non riporta il mittente metterebbe in allarme più di un incaricato ai controlli. Purtroppo non credo che sia possibile non mettere il tuo indirizzo.
      Per il discorso dell’indirizzo e-mail, davvero pochi detenuti ne possiedono uno, giusto quelli in semi-libertà o che lo hanno avuto in concessione dall’amministrazione del carcere per motivi di studio. Al momento non siamo a conoscenza di alcun indirizzo di posta elettronica appartenente a un detenuto.
      Per qualsiasi altra informazione non esitare a scriverci. Saluti, Mattia.

  45. Salve,il mio fidanzato sta a Rebibbia, dovrebbe stare nella casa di reclusione(via bartolo longo 72), la madre ha chiamato per informazioni e dal momento che sta in isolamento causa covid ha detto che sta al numero civico 82(nella terza casa circondariale).
    Ho spedito delle lettere al civico 72 le riceverà lo stesso?
    Grazie

  46. Buonasera, volevo un’informazione, il mio fidanzato sta nel carcere di Rebibbia, o meglio dovrebbe stare a via bartolo longo 72, essendo stato incarcerato 9 giorni fa,hanno detto ai genitori che è in isolamento presso il civico 82. Ho inviato delle lettere al civico principale(il 72)..le riceverà lo stesso?
    Grazie.

  47. Melissa Schincariol

    Buon giorno, vorrei sapere se avete notizie di Massimiliano Polesello. Nel 2017 era detenuto presso la casa circondariale di Belluno, avevamo cominciato una corrispondenza ma poi ci siamo persi di vista. Ho fatto volontariato lì per qualche mese e vorrei ricominciare a scrivergli. Non essendo un familiare non so se potete darmi informazioni o aiutarmi in qualche modo, in ogni caso grazie.
    Un saluto, Melissa.

  48. Salve, la mia ex è alla Casa Circondariale di Reggio Emilia da esattamente 1 settimana. La causa è ancora in fase di investigazione. Volevo sapere quando è possibile inviarle una lettera il prima possibile per darle il mio supporto e soprattutto se le lettere vengono prima lette dalla polizia penitenziaria. Siccome vivo a Londra, può consigliarmi il modo più veloce e sicuro per spedire le lettere? Tramite Royal Mail va bene? I dati da inserire sono semplicemente nome completo del detenuto, inidirizzo completo del carcere e il mio nome e inidirizzo?

    Inoltre vorrei cercare di visitarla tra qualche mese e so che c’è bisogno di motivazioni specifiche/richieste speciali per visite fatte da persone esterne al nucleo familiare. Quali potrebbero essere queste ragioni? La famiglia vive in Spagna, il che significa che non può visitarla tanto quanto qualcuno che vive in Italia. Questa potrebbe essere una valida motivazione oppure non basta? Una semplice richiesta da parte del detenuto può essere sufficiente?

    Per caso ha maggiori informazioni sulle condizioni della sezione femminile del carcere di Reggio Emilia? È tra i migliori o peggiori in Italia? Ho fatto le mie ricerche e non mi sembra essere tra i migliori, ma non ho trovato molto purtroppo.

    La ringrazio tanto per il suo tempo, spero possa rispondere a tutte le domande il prima possibile. Grazie ancora!

    • Buongiorno Genny e scusi il ritardo,
      per scrivere alla sua amica bastano il nome e cognome corretto della detenuta e l’indirizzo della Casa Circondariale, senza dimenticare di mettere il mittente sulla busta. Qualsiasi sia il mezzo di spedizione lei riceverà la lettera, ovviamente con tutte le tempistiche del carcere e della situazione detentiva. Mi spiego: il motivo dell’arresto incide su questa situazione, come reati associativi o legati alla mafia, che possono creare ritardi nel ricevere e rispondere alle lettere.
      Poterla incontrare a colloquio non essendo un parente o convivente è un percorso lungo e il più delle volte ottiene un esito negativo. I colloqui vengono autorizzati esclusivamente con i familiari esibendo uno “stato di famiglia” rilasciato dalle anagrafe o dimostrando di essere il convivente (condividendo la stessa residenza/domicilio riconosciuti al momento dell’arresto), con gli avvocati che si occupano della detenuta oppure con associazioni accreditate dalla direzione dell’Istituto. Se non ha parenti vicino o nessuno che si possa occupare di lei, allora si può provare a contattare il Magistrato di Sorveglianza e fare richiesta per i colloqui, dichiarando nelle motivazioni di essere l’unica persona in grado di visitare la detenuta, ma ciò andrebbe sempre fatto in accordo con famiglia e avvocato.
      La sezione femminile della Casa Circondariale di Reggio Emilia non è nota per particolari criticità: è un carcere molto vecchio nel centro cittadino e non è considerato un carcere “punitivo”. Sicuramente le sezioni femminili soffrono carenze e disservizi maggiori rispetto a quelle maschili, essendo molto più ridotte.
      Le consiglio innanzi tutto di contattare la sua amica tramite lettera per capire come sta ed eventualmente chiedere il contatto con il suo avvocato che sarà d’ufficio se al momento dell’arresto non ne ha indicato uno. Potrà interagire con lui e con la famiglia della detenuta per conoscere sviluppi ed organizzare, molto importanti, spedizioni di abbigliamento e soldi.
      Spero di esserle stato utile e non esiti a scriverci per farci sapere com’è andata. Saluti, Mattia.

  49. Salve non so se l’elenco e’ aggiornato, al massimo non ho risposta ..,
    Mi chiedo cosa vuol dire la chiocciola dopo il nome in alcuni casi?
    grazie !

    • Buongiorno Grazia, la chiocciola dopo il nome del detenuto seguita da update indica l’ultima data di aggiornamento dell’indirizzo di detenzione. Proviamo a mantenere aggiornate il più possibile le date, ma invitiamo sempre ad affidarsi agli “update” più recenti.

  50. Salve, ho un domanda. Vorrei capire se si potesse inviare una lettera ad un detenuto che non conosco e che però si trova in isolamento. Devo necessariamente conoscere questa persona oppure posso mandare tranquillamente una lettera amichevole per strappargli un sorriso?

    • Buongiorno Stefania, purtroppo se non conosci nè il nome nè il cognome del detenuto, anche se sai quale sia il carcere in cui è prigioniero, non puoi far recapitare alcuna lettera o telegramma. Ancora più se si trova in isolamento, che si tratta di un provvedimento disciplinare e che nella maggior parte dei casi prevede anche la negazione dei contatti con l’esterno.

      • So il nome e il cognome di questa persona, ho mandato una lettera ma non ho ancora ricevuto risposta. Il motivo potrebbe essere l’isolamento? cioè in isolamento non possono ricevere nulla?

        • Esatto Stefania, quando il detenuto si trova in isolamento quasi sempre non può ricevere lettere, pacchi o visite ai colloqui (se consentito solo con l’avvocato). Il più delle volte tutte le lettere recapitate nel periodo dell’isolamento gli vengono consegnate una volta ritornato ad una situazione di “normalità”. Prova a scrivergli una volta ogni 10/15 giorni, indicando il numero di lettera che stai spedendo (es: lettera 1, lettera 2, lettera 3, ….), inserire un francobollo per la risposta alle volte può ritornare utile (non dimenticare però di scriverlo nella lettera). Fai questi tentativi e vedrai che presto o tardi riceverai risposta. Tienici comunque aggiornati. Un abbraccio, Mattia

  51. Salve….volevo un informazione….il mio fidanzato attualmente è detenuto nel carcere di Bari….dato che è in isolamento causa covid…..puo’ videochiamarmi… o non gli è consentito….?…Grazie

    • Ciao Marida, l’isolamento per motivi medico-sanitari non è un provvedimento disciplinare, quindi se il carcere è organizzato e funzionano tutti i dispositivi, il detenuto può fare tutte le videochiamate o telefonate consentite. Ti converrebbe comunque contattare direttamente il centralino del penitenziario per avere maggiori informazioni sui dettagli organizzativi. Facci conoscere gli sviluppi della situazione. A presto, Mattia

  52. Buonasera, avrei un dubbio…nel momento in cui si scrive una lettera a un detenuto si viene registrati/segnalati o vengono fatto dei controlli? Cioè potrebbe in qualche modo compromettere la mia possibilità di entrare a far parte delle forze dell’ordine? Attendo una vostra risposta. Grazie!

    • Ciao Adriana, la corrispondenza con un detenuto non preclude alcuna ritorsione o controllo, solo in casi estremi in cui il detenuto sia ritenuto pericoloso socialmente o politicamente esposto e vi sia un’indagine in corso, allora può essere controllata la posta e chi l’ha spedita. Per farti un esempio, scrivere ad uno/a dei/lle prigionieri/e che abbiamo in elenco e che sia noto per le sue lotte anti-carcerarie e sia un attivista, è possibile che sia tracciata la sua corrispondenza, ma questo deve essere nella ragionevole consapevolezza del mittente. Soprattutto nello “Stato di polizia” in cui ci troviamo oggi, dove chi indossa una divisa è esecutore della legge e giudice della stessa, ovvero sbirro e giudice troppo spesso coincidono. Spero di averti aiutato a superare il tuo dubbio, altrimenti non esitare a scriverci. Un abbraccio, Mattia

  53. Ciao, vorrei sapere se mando una lettera senza specificare la sezione in cui si trova il detenuto a cui voglio scrivere, la riceverà lo stesso??
    E un’altra cosa; se magari dovrebbe riceverla chi oltre lui ne sarà a conoscenza? (Familiari , compagni stanza?)

    • Buongiorno Hadj, non è necessario specificare la sezione in cui si trova il detenuto, basta semplicemente l’indirizzo del carcere e il nome corretto del prigioniero e dovrebbe riceverla senza problemi. Per la tua seconda domanda, in teoria nessuno può sapere della tua lettera a meno che tu o il detenuto stesso non ne diate comunicazione ad altre persone, ma ci potrebbero essere delle eccezioni: il detenuto si trova in regime di E.I.V. (alta sicurezza) quindi possono essere annotati i mittenti della sua corrispondenza. Oppure è ancora oggetto di indagini, specialmente per reati associativi e a processo non ancora chiuso, allora la tua lettera, se di interesse al magistrato qualora avesse applicato il visto-censura della posta del detenuto, solo allora potrebbe finire agli atti e entrare nelle carte processuali. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, altrimenti non esitare a scriverci di nuovo. Saluti, Mattia.

  54. Salve, vorrei scrivere a chi è recluso per tenerle un po di compagnia e non farli sentire invisibili.
    Ho una casella postale aperta nella mia città dove vorrei farmi recapitare l’eventuale corrispondenza
    con chi vorrà rispondermi. Pensate che sia fattibile? Grazie per l’attenzione jvonne

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