Ultime notizie
Home » Senza categoria » autogestione della salute: l’acqua
autogestione della salute: l’acqua

autogestione della salute: l’acqua

P { margin-bottom: 0.21cm; }pillole di salute

Conoscere se stessi ed essere responsabili della propria salute. Potrebbe essere questa la massima che introduce all’autogestione della salute.

Oggi tutto è specializzato e mercantilizzato, perfino qualcosa così naturale come la salute; mentre la macro industria farmaceutica si arricchisce, i nostri corpi soffrono gli effetti secondari. Questa terribile medicalizzazione della salute depersonalizza l’individuo e lo tratta come se fosse un rene, un fegato, una vescica. La medicina tradizionale non usa mettere a confronto i sintomi né considera la persona a partire dalle sue circostanze personali. Agisce solo sui sintomi senza investigare le cause che provoca la malattia. Per esempio la febbre è una reazione del nostro corpo che aumenta la temperatura per vari motivi tra questi obbligarci a riposare, a non muoverci e a non mangiare in modo tale da poter concentrare le energie nella disintossicazione e nell’espulsione di certi microorganismi infettivi che non sopportano temperature elevate. Quando interveniamo su questo meccanismo di difesa, pensando che avere febbre significa stare male, stiamo paralizzando il processo necessario di disintossicazione e depurazione che aveva attivato il corpo senza eliminare quelle tossine che prima o poi troveranno un’altra via di uscita. Nell’autogestione della salute l’obiettivo è la presa di coscienza della propria salute, acquisire saperi e abilità che ti rendano più sensibile ad ascoltare il tuo corpo e a comprendere i suoi processi. Si può, cioè, mantenere uno stato ottimale di salute e recuperarla quando si presentano problemi della salute nella forma più armoniosa e naturale possibile impiegando tecniche semplici e alla portata di tutti. Le tecniche che spiegheremo a continuazione sono proposte per mantenere un equilibrio, nei limiti del possibile, quando si è rinchiusi tra quattro pareti. Mantenere un’attitudine mentale positiva, fare dell’esercizio, stretching, una dieta equilibrata, non prendere sostanze tossiche sono fattori che influiscono sul benessere della persona.

 fium

L’ACQUA

L’acqua è l’elemento fondamentale per la salute dell’uomo, il cibo principe che non va mai trascurato per il benessere dell’organismo. L’acqua è dopo l’ossigeno, la seconda sostanza piu’ importante per la salute umana. L’acqua è un solvente universale e un mezzo di trasporto ed a causa di questo è la base di tutti i processi biologici nel corpo umano.
L’acqua è importante soprattutto per il sistema digestivo, perché contribuisce al costante rifornimento ed esportazione di prodotti e sostanze. Il trasporto delle sostanze nutrienti può avvenire soltanto attraverso un solvente e l’acqua funge da mezzo principale per il trasporto delle sostanze nutrienti.
L’acqua inoltre favorisce la regolazione termica nei nostri corpi. Per gli esseri umani è di importanza basilare che la temperatura corporea rimanga ad un livello standard. Ecco perchè dobbiamo bere acqua quando abbiamo la febbre. L’acqua prende il calore e lo trasporta nel corpo mentre traspiriamo.

L’acqua nell’uomo raggiunge percentuali che si aggirano almeno intorno al 65% fino al 75-80% nei neonati; una perdita di liquidi pari al 10% del volume complessivo portano a seri deficit nell’attività fisica e mentale.

Un uomo può rimanere anche 40 giorni senza mangiare, ma solamente 3 senza bere! L’acqua è essenziale per le funzioni digestive e di assimilazione degli alimenti. Il nostro bisogno quotidiano di acqua è principalmente coperto con il bere. Su una base quotidiana dobbiamo bere circa 1.5-2 litri di acqua. Anche derrate alimentari ad elevato contenuto di umidità contribuiscono al nostro rifornimento idrico. Con il cibo assorbiamo circa 1 litro di acqua al giorno.
La quantità totale richiesta di acqua è di 2.5 litri al giorno. Se beviamo abbastanza acqua e mangiamo abbastanza cibi contenenti acqua, raggiungere questa quantità non dovrebbe essere un problema.

Il sangue contiene circa il 92% di acqua ed è fondamentale per il trasporto dei prodotti del metabolismo e degli scarti verso gli organi di tutto il corpo.

Aiuta a regolare la temperatura corporea e a disperdere il calore tramite la sudorazione prevenendo gravi danni.

Funge da protezione per il cervello e il midollo spinale agendo da cuscinetto.

L’acqua benefica deve essere sempre fresca, abatterica, ed areata o dinamizzata.

E’ quindi necessario che non  sia ristagnante o che non sia rimasta ferma per molto tempo, in questo modo sarà molto digeribile.

Una proprietà, scoperta da poco tempo, dell’acqua dinamizzata è quella che  permette di ammorbidire ed eliminare le incrostazioni del colon insieme alle necrosi e eliminare la stipsi o stitichezza, e curare i diverticoli.

Le qualità intrinseche dell’acqua sono infinite: la prima importantissima qualità è quella di lavare o meglio togliere dal corpo tutto ciò che è tossico, senza eliminare le proteine che servono a proteggere il corpo, p.e. dalle allergie, dermatosi, influenze, reumatismi , ecc..

Anche l’efficacia del sistema immunitario dipende dall’acqua, in quanto la mancanza di acqua impedisce l’operatività del sistema immunitario  o meglio diminuisce in modo esponenziale la capacità di combattere i vari virus, batteri, germi, inquinamenti, cibi non buoni per quell’organismo ecc. Emblematico è la debolezza che si sente, quando la diarrea ci spossa, proprio per la perdita di molta acqua e di sali minerali.

Le Idroapplicazioni

L’uso dell’acqua come stimolo naturale, può aiutarci con i problemi di salute nel recuperare il nostro equilibrio o semplicemente ci può servire per mantenere o aumentare la nostra vitalità in uno stato di salute ottimale. Le applicazione per via esterna dell’acqua producono un effetto o un altro variando la temperatura, la durata o la forma di applicazione.

Vediamone alcune:

L’acqua fredda. Provoca prima una contrazione e poi una dilatazione dei vasi sanguigni favorendo una ginnastica vascolare che ne aumenta l’elasticità. La risposta organica è l’aumento di sangue nella zona (per esempio mani arrossate dopo averle messe in acqua fredda) e anche un aumento della pressione sanguigna perché i vasi sanguigni, al contrarsi, producono questo effetto.

Se la idroapplicazione di acqua fredda è breve questa stimola l’organismo, le secrezioni gastriche biliari aumentano e arriva più sangue nella zona. Se invece l’applicazione è prolungata si ottiene l’effetto contrario cioè si riduce l’attività organica e si riduce il flusso sanguigno.

L’acqua calda. Dilata i vasi sanguigni senza averli prima contratti, si tratta cioè di una dilatazione passiva che si produce progressivamente e la pressione sanguigna scende dovuto a questa dilatazione. Utile per calmare i dolori e ridurre gli spasmi muscolari.

L’idroapplicazione implica perdita di calore per cui è molto importante mantenere alta la temperatura corporea sia prima che dopo facendo esercizio, avere la cella calda, ecc.

Se durante l’idroapplicazione si ha del dolore intenso o la pelle assume una colorazione azzurrastra significa che lo stimolo è stato troppo forte. In questi casi bisogna infondere calore con moderazione ed elevare l’arto o gli arti interessati al di sopra del cuore.

Gli stimoli con l’acqua hanno un potenziale elevato per cui è importante tenere presente la forza vitale della persona. Se la persona è debilitata lo stimolo deve essere soave.

Lo stimolo è più intenso la notte e in inverno che al mattino e in estate.

Per esempio:

idroapplicazioni fredde prolungate:

  • per le epistassi sostenere una borsa di ghiaccio sulla zona per frenare l’emorragia.

  • per la tiroide applicare una borsa di ghiaccio sulla zona del collo: diminuisce il flusso sanguigno e riduce l’attività ghiandolare, molto utile per l’ipertiroidismo.

Idroapplicazioni calde prolungate:

  • Per lo stomaco. Frizionare con acqua leggermente calda dopo i pasti. Accelera le secrezioni gastriche e aiutano la digestione.

  • Funzione disinfiammatoria: per evitare l’infiammazione a causa di un trauma useremo rapidamente acqua fredda. Se l’infiammazione è già in corso useremo acqua calda.

Le tecniche che possiamo usare sono:

  1. Le frizioni: frizionare la pelle delicatamente con un panno umido previamente bagnato in acqua fredda e strizzato.

  • Usare un panno spesso piegato e bagnato più volte se si riscalda. Si può aggiungere all’acqua aceto o limone per evitare la sensazione di freddo.

  • State attenti che non faccia troppo freddo nella cella e di non bagnare senza volerlo gli abiti che si indosseranno dopo.

  • Incominciate passando il panno dall’esterno del braccio destro fino alla palma della mano e da qui risalendo per l’interno del braccio fino all’ascella. Strofinate il collo e scendete fino al piede passando per la spalla. Risalite dal lato interno delle gambe fino al petto. Fare lo stesso con il braccio sinistro e terminare con le piante dei piedi. Si può fare solo nella parte superiore del corpo in tal caso aiuta la decompressione del cuore e nei processi influenzali oppure nella parte inferiore, in questo caso stimola la circolazione sanguigna delle gambe e il basso ventre.

2. Compressione fredda per il petto.

  • Migliora il tono e la circolazione degli organi pettorali ed è utile in disfunzioni respiratorie come bronchiti, polmoniti, pleuriti, enfisemi, asma, raffreddori. Come si impiega?

  • Bagnate in acqua fredda un asciugamano di grandezza media. Strizzarlo in maniera che rimanga leggermente umido. Apllicate al petto e coprite con un altro asciugamano asciutto. Cambiare o bagnare con acqua l’asciugamano interno quando si riscalda. Si può anche applicare al petto e alle spalle un panno bagnato in acqua fredda a modo di bendaggio incrociato. Copritevi con un maglione di lana grossa e aderente al corpo Come copertura si usa un altro maglione asciutto e ogni 20-30 minuti si toglie per umidificare quello aderente alla pelle con acqua fredda.

  • Di grande efficacia per tonificare gli organi del sistema digestivo, come ricostituente generale e con effetti generativi di calore. Efficace anche per stipsi, diarrea cronica, ritardo delle mestruazioni e insonnia. Si usano circa tre metri di asciugamano grezzo. Umidificate la metà con acqua tiepida. Strizzate e applicate intorno all’addome. Coprite con un panno secco e legarlo. Cambiate ogni 30 minuti. Tra un applicazione e l’altra lavate l’addome con acqua fresca e massaggiate leggermente fin quando si asciuga la pelle.

  • Per le articolazioni che presentano ulcere o screpolature bagnate in acqua fredda un panno lungo e stretto, che rimanga umido ma non imbevuto d’acqua e arrotolatelo intorno all’articolazione e copritelo con un panno asciutto.

  • Per quanto riguarda invece le artrosi per calmare il dolore lavate la zona con acqua tiepida e poi fredda frizionando fino a che si asciughi. Ripetete questa operazione diverse volte.

  • Per la zona genitale usate delle garze bagnate in acqua calda o fredda, applicatele sulla zona interessata e coprite con un panno asciutto.

Si usa l’acqua fredda per produrre calore, riduce l’infiammazione e le rotture dei tessuti. Per le infiammazioni del retto, dell’ano, dello scroto e del testicolo prostatite e d emorroidi. Se il problema è in fase acuta cambiare le garze quando si intiepidiscono o si asciugano.

Mentre l’acqua calda si usa per superare il dolore e sedare la zona per gli spasmi rettali, vaginali o della vescica.

  • Per la cura dei piedi immergere un calzettino lungo di cotone in acqua fredda o aceto. Strizzarlo e metterselo immediatamente. Sopra a questo infilate un calzettino di lana che copra l’intera zona umida. Infine coprite i piedi con una coperta. Se non avete calzettini potete usare strisce di cotone ricavate dalle lenzuola dell’amministrazione coperte con della pellicola e bloccate da un panno spesso. Dopo il freddo iniziale la zona incomincia a riscaldarsi (arriva più sangue) e decongestiona altre zone come il petto, l’addome, la testa fino a rilassare tutto il corpo.

  • Le borse di acqua calda producono calore e alleviano il dolore, crampi mestruali, lenisce e rilassa la zona infiammata, aumenta la traspirazione della pelle e riduce l’insonnia.

3. Fasciature. Si usano tre fasce. Una interna umidificata nell’acqua fredda. Una intermedia asciutta e un’altra esterna un po’ più grossa e sempre asciutta per coprire le altre due.

  • Le fasciature della mano sono utili per le infiammazioni, reumatismi muscolari, infiammazione acuta dei tendini e dei nervi. Può applicarsi sia fredda che calda. Fasciature di braccia, gambe, polpaccio, piede . Per il piede si piegano le fasce in triangoli. Non fare fasciature se si sente freddo. Evitare i tessuti impermeabili.

  • Pediluvio in acqua fredda. Immergi i piedi fino alla tibia in acqua fredda dai 2 ai 7 minuti. Dopodichè cammina fino a quando i piedi si asciugano o avvolgili con un panno secco.

Per la scarica di sangue che si produce nella testa, petto e ventre, si impiega nei dolori di testa, raffreddori, tosse, affezioni dell’udito e della gola, ritardi delle mestruazioni. Inoltre favorisce il sonno.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *

*

Antispam * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Scroll To Top