“Cani e padroni di cani, posso stringervi le mani molto forte in uno strumento di tortura e di morte?” Così comincia una canzone di Elio e le Storie Tese, che si potrebbe utilizzare per intero per commentare quanto uscito dalle brillanti menti della Polizia Locale saronnese: uomini in borghese a caccia di merda di cane e padroni sprovvisti del materiale necessario a raccoglierla. Pena per chi non è in linea con i dettami comunali? Multa tra i 60 ed i 108 euro. Un altro tassello della sorveglianza asfissiante e continua del centro cittadino e non solo, che abbiamo cercato di analizzare in parte qui.
Digressioni
ENNESIMO INCIDENTE SUL LAVORO
Ieri a Busto Arsizio un operaio è precipitato dal tetto in eternit che stava bonificando. L’incidente, avvenuto intorno alle ore 9, ha visto l’uomo cadere da un’altezza di 9 metri ed è stato immediatamento trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Legnano, nel quale è entrato in codice giallo. Altra vittima di un incidente sul lavoro nel varesotto, dove troppo spesso avvengono fatti di questo genere.
I BUONI E I CATTIVI
Abbiamo appreso la notizia che un detenuto ha aggredito due agenti della polizia penitenziaria, ed ecco che da subito si distinguono i buoni dai cattivi: cattivo il detenuto che ha cercato di aggredire gli agenti, buoni gli agenti che hanno rischiato di essere feriti. Non sappiamo cosa sia accaduto al detenuto ma possiamo immaginarlo.
Le istituzioni che orbitano intorno al sistema carcerario si sono da subito indignate, chiedendo più carceri per sopperire alla continua crescita della popolazione penitenziaria, ma senza proferire nessuna parola sui motivi reali per cui un detenuto arriva a ribellarsi.
Le condizioni dei detenuti in carcere sono pessime, già nel 2013 la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia per le condizioni inumane che si vivevano nel carcere di Busto Arsizio (vedi sentenza Torreggiani).
Nel 2016 si sono suicidati, nelle carceri italiane, 45 persone e 115 sono morte.
CENTRO STORICO OFF LIMITS
In occasione dell’8 marzo, l’intelligence della Polizia Locale ha fiutato odore di mimose, e così ha imbastito diversi controlli sul territorio della città alla ricerca di venditori abusivi di rametti requisendone numerosi.
Il possesso dei regolari permessi, invece, non ha impedito ad un ambulante, sconfinato nel centro saronnese, di incorrere in una multa di 1000 euro e nel sequestro della merce – alcuni libri ed ombrelli. Il dissequestro della merce è condizionato al pagamento della multa.
La Polizia Locale infatti non ha esitato a far applicare con intransigenza (suggeritagli forse dal colore della pelle del venditore) quelle disposizioni comunali che, in vista di un decoro e di un’estetica che hanno come misura il profitto, sanciscono l’inviolabilità del centro storico per gli ambulanti di strada.
UNA SICUREZZA “PICCANTE”
I produttori di peperoncino in questo ultimo periodo stanno avendo maggiori richieste, se ne sta consumando sempre di più ma non per motivi di salute pensando alle sue proprietà antiossidanti e afrodisiache, anzi…, lo si sta usando per produrre pepper spray. Con l’aiuto del Decreto Legge n. 14 del 20 febbraio 2017 sulla sicurezza urbana, anche la polizia municipale di Saronno potrà utilizzarlo; certo, dovranno prima seguire un corso di formazione.
Adesso la domanda nasce spontanea: ma in questi corsi di abilitazione all’uso del pepper spry insegneranno che prima di utilizzarlo sulla vittima dovranno chiedere a essa se soffre di problemi respiratori? Chi lo sa! Di certo saremo più sicuri e potremo dormire sonni tranquilli sapendo che i vigili di Saronno saranno in giro, con le loro bombolette al peperoncino, a tenere lontani i malvagi.
TANTO VA LA LARA AL LARDO…
Grande scalpore nella città degli amaretti: l’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, nota in città solo per i suoi interminabili sermoni sulle occupazioni di stabili abbandonati, è indagata per aver “assunto” sua madre, utilizzando i rimborsi spese concessi agli europarlamentari, per un compenso totale di circa 123mila euro. La povera Lara, europarlamentare dalla tenera età di 26 anni, lamenta di essersi sentita persa nel mondo della politica e di aver avuto bisogno al suo fianco di una persona di fiducia. Tra una paura e un’ansia nel frattempo sono centinaia di migliaia gli euro che la famiglia Comi si è intascata col “lavoro” della figlia.
PROVINCIA MOVIMENTATA
A Saronno una decina di giorni fa un ragazzo dominicano di 25 anni ha aggredito con calci e pugni alcuni agenti di Polizia Locale e Carabinieri intenti a delimitare la zona di via San Giuseppe in cui i Vigili del Fuoco stavano domando un incendio. Sempre a Saronno proseguono le indagini dei Carabinieri per due spaccate avvenute di notte nel centro storico nelle scorse settimane.
A Cardano al Campo invece nella notte tra il 3 e il 4 marzo è stato fatto saltare un bancomat di una filiale di Intesa San Paolo. I Carabinieri giunti sul luogo non hanno potuto che constatare l’esplosione.
INCIDENTE SUL LAVORO A MALPENSA
In settimana si è verificato l’ennesimo grave incidente ai danni di un lavoratore della logistica a Cargo City, parte dello scalo internazionale di Malpensa. Il ragazzo di 38 anni è rimasto schiacciato da un carrello e versa in gravi condizioni all’ospedale di Circolo di Varese, dove è stato trasportato in elisoccorso. Questo incidente sottolinea una volta di troppo la situazione insostenibile dello scalo, i cui traffici merci crescono (+7,4% nel 2016), ma la sicurezza non accenna a farlo.
LE FRONTIERE UCCIDONO
Lunedì 27 febbraio, nei pressi della stazione di Balerna (in Svizzera, a pochi chilometri dal confine con l’Italia), un uomo è morto folgorato dai cavi della linea ferroviaria. L’uomo si era appostato sul tetto del treno, un “Tilo” proveniente dall’Italia, nel tentativo di oltrepassare la frontiera italo-svizzera, probabilmente salendo sul tetto tra la stazione di Como San Giovanni e Monte Olimpino, dove i passeggeri riportano di aver sentito un tonfo proveniente dal soffitto della carrozza. Resta complessa l’identificazione, in quanto l’uomo risulta senza documenti e lo stato del corpo (l’uomo è letteralmente bruciato vivo) non ne consente il riconoscimento.
L’ennesimo caso di morte senza nome, che evidenzia quanto siano violenti i limiti delle frontiere di Stato e di quanto possa rischiare un individuo non considerato utile al cosiddetto benessere sociale, nel tentativo di trovare una vita migliore.
Per giovedì 2 marzo è stato indetto un presidio, contro le frontiere e in solidarietà a chi rischia la vita per attraversarle. Ore 17.30 piazzale indipendenza, Chiasso.
PRESIDI CONTRO I CPR
Dieci giorni fa una ventina di persone ha percorso il centro e il mercato di Como, distribuendo volantini e parlando al megafono, per contrastare la possibile apertura di un CIE (o CPR) in città. Sabato scorso un altro presidio ha ricordato, questa volta alla città di Monza, l’avversione ai proclami del governo in tema di gestione dei flussi migratori. Ultimo di questo ciclo di presidi sarà domenica 5 marzo alle ore 15 in stazione centrale, piazza Duca d’Aosta, Milano.