SIRENE A VARSAVIA: STORIE DI LOTTA PER LA CASA

Condividiamo questo interessante contributo pubblicato su radiocane.info

Varsavia, rasa al suolo nella seconda guerra mondiale, ricostruita con il lavoro dei suoi abitanti, subisce il capitalismo di Stato e la sua caduta.

Le case, il loro possesso, assumono a seconda del momento storico un senso differente. Oggi, la lotta per la casa si muove contro la ri-privatizzazione per una ri-collettivizzazione degli spazi e contro il fascismo della nuova élite di governo. Dei compagni del Syrena, occupazione del centro di Varsavia, provano ad inquadrare questo processo che, a partire dal caso specifico e dalle lotte in corso, vuole guardare alla “parte ad est dell’Europa”.

FAGIOLI: TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO

“Fiamme che viste da lontano sembrano i bombardamenti in Iraq”

“Se si fosse intervenuti 5 minuti dopo il danno sarebbe stato maggiore”

“Ci sono ipotesi su chi possano essere gli autori ma aspettiamo esito delle indagini.”

“Da una prima visione sembra che la dinamica sia simile a quella del raid vandalico delle martellate contro la porta scorrevole”.

“Da gruppi politici attivi in città episodi di questo tipo non sono mai arrivati. Passare da volantinaggi a cortei a atti di terrorismo è un passaggio che in passato che non c’è mai stato. Auguro per loro che la matrice non sia questa, perchè credo che la città non voglia più sottoportare. Per la rabbia che fanno venire e per i danni. E poi immagino che la risposta dello Stato di fronte ad un atto di questo tipo non potrebbe mancare”.

Queste le dichiarazioni del Sindaco di Saronno dopo l’incendio che nella notte tra martedì e mercoledì ha bruciato sei auto comunali. Da segnalare il delirio di onnipotenza del nostro primo cittadino che, dopo le dichiarazioni degli scorsi mesi in cui si ergeva da Sindaco a Sceriffo, ora si trova in questa nuova fiction in un duplice accattivante ruolo: investigatore e Pubblico Ministero in toga nera a proporre ipotesi di reato e relativi indiziati.

In questo Cluedo in salsa saronnese non manca il giornalista da strapazzo che associa questo episodio a una scritta sul Comune di ben quattro anni fa.

Nella storia del cinema non mancano episodi di attori che passano anche dietro la macchina da presa; stai a vedere…

PS: Il signor Sindaco non deve mai essere stato né in guerra né in Iraq, per riuscire a offendere così platealmente e gratuitamente le migliaia di morti che i governi occidentali hanno sul proprio conto negli ultimi 25 anni.

LAVORARE TUTTI LAVORARE GRATIS

Con un presidio organizzato lunedì 11 davanti alla sede dell’azienda edile Oreste Bossi, i lavoratori in sciopero hanno richiesto un incontro con la proprietà – che ha anticipato 32 licenziamenti previsti entro ottobre e il conseguente fallimento – affinché vengano pagate le due mensilità mancanti di Luglio ed Agosto. Già consapevoli del destino, i padroni non hanno pagato i contributi da aprile e hanno versato solo due acconti riguardanti le ultime buste paga. Gli operai esigono il pagamento del lavoro fatto e annunciano altre iniziative nel periodo a venire.

MIGRANTI A VARESE

Giornata movimentata quella di mercoledì 26 luglio per i migranti che vivono nello stabile di via dei mille a Busto Arsizio. Questi hanno preso il treno in direzione Varese, dopo aver messo in piedi un piccolo corteo che ha attraversato le strade della città bustocca. Una volta arrivati alla stazione del capoluogo, ad attenderli c’erano i soliti sgherri in divisa e non, con dispositivi antisommossa e fare poco amichevole. Dopo averli circondati, li hanno costretti a rimanere in stazione, senza la possibilità che arrivassero in prefettura, come era nelle loro volontà. Solo una delegazione ha potuto raggiungere il palazzo del Prefetto, dove hanno fatto presente la marea di nefandezze cui sono costretti a sottostare a causa della gestione da parte del duo Garavello-Balansino, proprietari della KB srl. Con lo striscione che riportava la loro contrarietà alla gestione da parte della cooperativa, hanno presidiato la stazione per tutta notte, controllati a vista da digos, celere e sbirraglia di ogni tipo. Solo giovedì mattina hanno smontato per far ritorno a Busto. Subito è partita la canea mediatica con protagonisti politicanti vari della zona, tra cui il sindaco di Varese, della quale non riportiamo niente per rispetto dell’intelligenza umana.

SARONNO, ENORME SPECULAZIONE IN ARRIVO

Nell’autunno 2015 così titolavano alcuni dei principali quotidiani finanziari nazionali:
“Sbarca a Milano Dentons, il più grande studio legale internazionale al mondo.”
Uno dei campi in cui opera Dentons è il recupero delle aree dismesse, e proprio Dentons, con il partner Federico Vanetti, ha ottenuto davanti al Tar Lombardia Milano un’importante pronuncia favorevole, per conto di Galileo (società immobiliare legata al gruppo Coimpredil di Brescia) contro le limitazioni urbanistiche imposte dal Comune di Saronno rispetto all’intervento di riqualificazione dell’area ex Isotta Fraschini, situata nel centro cittadino e dismessa da oltre 30 anni.
Più nel dettaglio Saronno sta nuovamente correndo il rischio di una enorme colata di cemento nell’enorme zona dismessa alle spalle della stazione fino alla punta che congiunge via Milano con via Varese, dove per 5 anni è esistito il Telos.
L’Amministrazione comunale (prima a maggioranza PD e ora Lega Nord) e il privato stanno discutendo da più di 10 anni la possibilità di riqualificare detta area (avente una superficie di oltre 116.000 mq) attraverso la realizzazione di una maxi zona commerciale, con un’inevitabile e drastica ricaduta a livello di inquinamento e qualità della vita, in una delle zone più congestionate non solo di Saronno ma di tutto il nord milanese.

PERPLESSITÁ A SARONNO: MANIFESTI VERI O DETOURNEMENT?

La scorsa notte la città di Saronno è stata tappezzata di manifesti comunali che informano la cittadinanza su cosa sia il Daspo Urbano, la nuova misura poliziesca tanto invocata dai sindaci e creata ad hoc da Minniti: “per la repressione e l’allontanamento dei poveri e degli indesiderati dal centro urbano”.
Alleghiamo qua il manifesto, buona lettura.

daspo

ARTE NOCIVA O NOCIVITA’ ARTISTICA?

Apprendiamo che a Ispra, piccolo comune sul lago Maggiore, la Commissione UE ha costruito un grande deposito per scorie radiottive. Si chiamerà “Area 41” e sarà situato all’interno del centro europeo di ricerca di Ispra. Scopo di tal nuova struttura: ospitare i rifiuti nucleari generati dalle attività del centro di ricerca, piccolo avamposto targato UE – la struttura gode di extraterritorialità – nella placida provincia di Varese.
Non essendo ancora pronto ad essere utilizzato – nonostante sia strutturalmente finito – poiché mancano ancora tutte le varie autorizzazioni, Maria Betti, direttrice di tutta l’area di ricerca nucleare della Commissione Europea e Paolo Peerani, capo dell’unità di disattivazione nucleare, hanno deciso di inaugurare una mostra d’arte all’interno del centro. Un gruppo di artisti è stato invitato a usare come atto creativo i fusti d’acciaio in cui si chiudono le scorie. Vorranno forse creare una nuova corrente artistico-nucleare? Diversamente dalle solite mostre, solitamente aperte al pubblico, i visitatori dovranno sottoporsi alla procedura severissima di selezione e sicurezza che consiste in vari controlli all’ingresso e all’uscita del centro e in tonnellate di scartoffie da compilare. I “fortunati” saranno probabilmente pochi. Ma non preoccupatevi! La mostra, massima espressione di creatività con simboli e strumenti di nocività e devastazione, verrà esposta pubblicamente a Montecarlo, a Bruxelles e a Venezia. Perché nucleare è bello.

IT’S RAINING FOGLI DI VIA!

Ultimamente sono diventate più frequenti le emissioni di fogli di via apparentemente ad minchiam nel territorio nord milanese. Diciamo apparentemente perché nei fatti rivelano invece un uso prettamente politico di questo fastidioso provvedimento poliziesco.
Ma veniamo ai fatti.
Dopo la quarantina di foglia di via emessi negli ultimi anni sia dalla città di Saronno (in seguito a occupazioni, manifestazioni e così via), procedimenti emessi in prima battuta dalla Questura di Varese e poi in autonomia dalla Polizia Locale di Saronno, sia in seguito ad altri episodi di tensione come successe a Lomazzo (in provincia di Como) in occasione della contestazione a Salvini e in stazione San Giovanni a Como la scorsa estate durante le proteste contro lo sgombero del campo autogestito da migranti e solidali, e dopo il decreto Minniti in materia di sicurezza urbana, abbiamo assistito a un proliferare di fogli di via, elargiti ad ampie mani coi motivi più futili.
Stai tornando a casa la sera coi tuoi amici, sbagli strada e finisci in una zona industriale? Quattro fogli di via dai comuni di Cermenate, Bregnano e Vertemate con Minoprio, perché ti aggiravi senza apparente motivo in quella tal zona.
Stai tornando a casa la sera coi tuoi amici e non sbagli strada? Tre fogli di via dai comuni di Rovellasca, Rovello Porro e Turate, perché… bo!
Stai volantinando un testo contro l’agenzia viaggi Rampinini che è complice delle deportazioni? Due fogli di via, perché stai volantinando.
Vai a contestare la presenza in piazza dei fascisti di Forza Nuova? Quattro fogli di via da Tradate, perché i fascisti devono essere protetti dalla Polizia e dalla Legge.
Tutto qua? Macchè!
Violi il foglio di via? Ecco che arrivano sei decreti penali di condanna da 2500 € l’uno.
Non importa insomma cosa si faccia, ma conta il profilo criminale che viene creato ad hoc dalla Polizia. Non viene punita chissà quale condotta, chissà quale modo di lottare, ma semplicemente degli individui per ciò che sono.
Che sia un caso che questa pioggia di fogli di via si sia ulteriormente intensificata dopo che il decreto Minniti ne ha aumentato l’efficacia?

L’IDEA DI SICUREZZA CHE GENERA PAURA

In occasione del concerto per il trentennale di Radiorizzonti, il comune di Saronno ha messo in atto la macchina della paura, automezzi della polizia municipale che sbarravano le strade a “protezione” di un eventuale terrorista o “squilibrato” che avesse intenzione di seminare morte e terrore.
Non sappiamo se  inconsapevolmente o con premeditata lucidità, il terrore viene seminato prevalentemente da misure di sicurezza del genere, poiché trasmettono nella gente che ogni momento della loro vita è in pericolo, la morte è in agguato.
Nel 2015 sono morti sulle strade italiane 3.419 persone e 246mila sono rimasti feriti; non ci risulta che ci sia stato qualche sindaco che abbia invitato i cittadini a non recarsi a lavoro o a fare Shopping in auto eppure, statistiche alla mano è più pericoloso andare a lavoro in auto che andare ad uno spettacolo musicale.
La macchina del terrore ci accompagna quotidianamente:  trasmette insicurezza e odio per il nemico prescelto, non identificato in un individuo ben preciso, ma in chiunque non è allineato al vivere attuale.
Il desiderio di sicurezza sempre di più penetra nelle menti della gente. I dispositivi di paura sono all’ordine del giorno nella nostra quotidianità. Ogni individuo si sveglia al mattino con la paura di perdere la sicurezza: la sicurezza di stare in salute, la sicurezza di avere un lavoro, la sicurezza di non essere derubato, la sicurezza di non morire.
Quanto accaduto a Torino, in piazza San Carlo, dove centinaia di persone stavano guardando la finale di Champions League da uno dei maxi schermi allestiti dalla città, sta a dimostrare come la macchina del terrore agisce sulla psiche degli individui, una paura irrazionale che genera terrore.

LE PREVISIONI PER VENERDÌ

Avviso alla cittadinanza di Saronno e di Tradate.
Venerdì 9 giugno l’aria che respiriamo, già inquinata e tra le peggiori d’Europa, subirà un ulteriore peggioramento. Sono infatti previste nelle due città due iniziative riconducibili alla galassia dell’estremismo di destra. A Tradate, senza troppe maschere, in mattinata sarà in scena Roberto Fiore, capo indiscusso di Forza Nuova, a sostegno del candidato sindaco Massimiliano Russo, di cui abbiamo parlato altrove. La location scelta per il maleodorante raduno è di proprietà proprio del candidato sindaco, a Tradate presso il B/B “Villa Russo” (Via Zucchi 27).
A Saronno sarà invece protagonista il movimento insubre Domà Nunch, partito che sta appoggiando Fagioli nell’amministrare la città e con in carica l’assessorato allo sport.
Venerdì sera infatti alle 21 in Villa Gianetti (via Roma 20), i fascisti di Saronno organizzano un incontro sull’attività della “Comunità solidarista Popoli”, raccontata dalla voce del presidente, anch’esso dichiaratamente fascista, Franco Nerozzi.
Si consiglia di evitare le zone in questione, il forte odore di merda potrebbe comportare nausea, diarrea e disturbi respiratori.

vagabondo, forestiero, girovago, scapestrato, piantagrane. Così ci sentiamo.