Una settimana fa, martedi 24 gennaio, è stato sgomberato il CAS di Samarate. Lo sgombero è stato deciso dalla Prefettura. I 17 migranti all’interno vengono trasferiti in quattro diverse strutture gestite sempre dalla KB srl (Busto, Fagnano, Uboldo, Somma Lombardo). Tra i motivi che hanno portato allo sgombero pare esserci il fatto che il gruppo era piuttosto coeso e “autogestivano” in parte il centro: lo sgombero sarebbe nato anche dalla volontà di dividere il gruppo e di estromettere alcune persone che non avevano più diritto di stare all’interno della struttura.
Il centro è gestito dalla KB srl, che fa capo ai coniugi Roberto Garavello e Katiuscia Balansino, che conducono altri CAS in diverse località (sono attualmente la realtà che gestisce più richiedenti asilo in provincia).
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AREE DISMESSE AL SETACCIO NEL BASSO VARESOTTO
Mattinata di rastrellamenti settimana scorsa per i Carabinieri del basso varesotto. Tra Castellanza e Saronno sono state messe al setaccio diverse aree dismesse di ex-fabbriche alla ricerca di irregolari che con la colpa di essere poveri cercano alloggi di fortuna per avere un quasi-tetto sotto cui dormire. Quindici di questi sono stati sgomberati da una delle ex-Cantoni (quella di Castellanza), in nome della sicurezza della cittadinanza. Questa serie di episodi, purtroppo sempre più frequenti, ci ricorda che la lotta di classe è sempre più dilagante, ma a senso unico e a discapito dei più oppressi.
UOMO MORTO DURANTE CONTROLLO DELLA POLARIA A MALPENSA
Un uomo di 44 anni di origine albanese, arrivato in Italia pochi giorni fa con un volo a Fiumicino, è morto a Malpensa dove stava aspettando la moglie che avrebbe dovuto raggiungerlo. L’uomo era agitato ed è stato braccato dagli agenti della Polaria (Polizia di frontiera aerea) intervenuti, insieme a personale sanitario, sul posto. L’intervento della Polaria di Malpensa ha evidentemente mandato in agitazione l’uomo che poco dopo si è accasciato esanime vittima di un malore.
INSUBORDINAZIONI
Una decina di giorni fa una multa di 25 euro per il disco orario scaduto ha fatto giustamente imbestialire un automobilista che ha gettato in faccia il preavviso di pagamento a un agente. L’uomo ha rincorso un Vigile che stava distribuendo altre sanzioni e distribuendo a sua volta schiaffi e sportellate. Alla richiesta di esibire i documenti l’uomo è salito in auto – dove c’era una donna che avrebbe rivolto anch’essa degli improperi agli agenti – tirando a più riprese lo sportello contro i vigili. Ingranata la prima se la sono data, purtroppo è stata presa la targa dell’automobile.
Invece qualche giorno fa una ragazza minorenne ha provato a fare una spesa di vestiti a costo zero, un pantalone e maglietta. Purtroppo l’infimo proprietario oltre ad aver fermato la ragazza ha anche chiamato i Carabinieri e sporto denuncia.
Piccoli episodi di insubordinazione quotidiana.
BRETELLE
Due progetti, unico scopo: guadagni per pochi, devastazione per tutti. Il progetto che aleggia da anni, riguardante la costruzione di una nuova bretella autostradale che collegherebbe Pedemontana con la superstrada di Malpensa in via di definizione con lo sblocco dei fondi (133 milioni per la prima parte del progetto) del governo Gentiloni. Altra bretella (a quanto pare questo termine piace a progettisti e politicanti) è quella che collegherebbe la linea ferroviaria che passa da Gallarate con il T2 di Malpensa, della quale si fa un gran parlare nell’ultimo periodo e che cancellerebbe parte consistente dei boschi della zona.
COMUNE DI SARONNO: USURAI ALL’AVANGUARDIA
Da qualche giorno sono operativi i 5 nuovi parcometri (in piazza Repubblica, il parcheggio davanti al palazzo comunale e in via Antici) posizionati dalla Saronno Servizi, l’ex municipalizzata che per l’Amministrazione comunale gestisce gli stalli a pagamento. D’ora in poi con questi nuovi parcometri si potrà pagare con la carta di credito la tassa per il parcheggio nelle onnipresenti strisce blu. Il costo dei nuovi parcometri è di 5 mila euro l’uno. Prosegue a marce forzate la politica usuraia del Comune di Saronno, innovativa nell’investire migliaia di euro in strumenti di riscossione e rapida nello svendere il 62% delle quote della Sessa, la partecipata che gestisce 34 alloggi in affitto a canone concordato e tre negozi. Insomma, fare cassa sul sociale per investire sull’usura.
MA CHE FREDDO FA
Mercoledì mattina, 18 gennaio, i ragazzi degli istituti superiori don Milani ed Eugenio Montale di Tradate hanno trovato la scuola al freddo. All’inizio i ragazzi sono regolarmente entrati, ma non nelle aule, in attesa che la situazione fosse riportata alla normalità. Dopo circa mezz’ora gran parte degli alunni dei due plessi scolastici in massa hanno abbandonato le strutture.
Non l’ha presa bene il preside dell’istituto Montale, Calogero Montagno, che considera l’assenza non giustificata.
CIE O NON CIE?
I sindaci dei Comuni intorno a Malpensa hanno preparato una lettera che invieranno al ministro dell’interno Minniti sulla questione CIE. Temono infatti, essendo l’aeroporto internazionale un punto sensibile per quanto riguarda le migrazioni e soprattutto le deportazioni, si possa proporre la costruzione di un centro di identificazione ed espulsione nella zona. Tutto questo a causa del vociferare da parte del nuovo (?) governo sulla proposta di costruire almeno un CIE in ogni regione. Una lettera è poca cosa, ma è degna di nota la CIE-fobia che i politicanti in cerca di consenso trasmettono tramite gli istinti più bassi alla popolazione varesotta.
LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA
È rimandata al 20 di questo mese l’esecuzione dello sfratto della clinica la Quiete di Varese, nella maroniana Lombardia. I lavoratori, che hanno occupato l’edificio, promettono battaglia per i prossimi giorni e hanno indetto un’assemblea permanente. Le aste andate a vuoto fanno presupporre un futuro segnato, ma è di questi giorni la notizia che un possibile compratore è alle porte. Al di là di questo è da segnalare la disponibilià alla lotta e la generosità in questo senso dimostrata fino ad ora da parte dei lavoratori della clinica in una città totalmente pacificata come Varese.
SCONTO MANCATO
Notizia di questi giorni è il ritrovamento in un fosso in provincia di Milano di 40 (quaranta!) kg di lettere cartacee indirizzate a centinaia di automobilisti che hanno utilizzato Pedemontana senza adempiere al pagamento del pedaggio. Il suggerimento che diamo al Robin Hood del caso, per la prossima volta, è di utilizzare la raccolta differenziata, per non nuocere all’ambiente ed essere più discreto nel far sparire i solleciti di pagamento. O tuttalpiù un tritacarte.