I produttori di peperoncino in questo ultimo periodo stanno avendo maggiori richieste, se ne sta consumando sempre di più ma non per motivi di salute pensando alle sue proprietà antiossidanti e afrodisiache, anzi…, lo si sta usando per produrre pepper spray. Con l’aiuto del Decreto Legge n. 14 del 20 febbraio 2017 sulla sicurezza urbana, anche la polizia municipale di Saronno potrà utilizzarlo; certo, dovranno prima seguire un corso di formazione.
Adesso la domanda nasce spontanea: ma in questi corsi di abilitazione all’uso del pepper spry insegneranno che prima di utilizzarlo sulla vittima dovranno chiedere a essa se soffre di problemi respiratori? Chi lo sa! Di certo saremo più sicuri e potremo dormire sonni tranquilli sapendo che i vigili di Saronno saranno in giro, con le loro bombolette al peperoncino, a tenere lontani i malvagi.
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TANTO VA LA LARA AL LARDO…
Grande scalpore nella città degli amaretti: l’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, nota in città solo per i suoi interminabili sermoni sulle occupazioni di stabili abbandonati, è indagata per aver “assunto” sua madre, utilizzando i rimborsi spese concessi agli europarlamentari, per un compenso totale di circa 123mila euro. La povera Lara, europarlamentare dalla tenera età di 26 anni, lamenta di essersi sentita persa nel mondo della politica e di aver avuto bisogno al suo fianco di una persona di fiducia. Tra una paura e un’ansia nel frattempo sono centinaia di migliaia gli euro che la famiglia Comi si è intascata col “lavoro” della figlia.
PROVINCIA MOVIMENTATA
A Saronno una decina di giorni fa un ragazzo dominicano di 25 anni ha aggredito con calci e pugni alcuni agenti di Polizia Locale e Carabinieri intenti a delimitare la zona di via San Giuseppe in cui i Vigili del Fuoco stavano domando un incendio. Sempre a Saronno proseguono le indagini dei Carabinieri per due spaccate avvenute di notte nel centro storico nelle scorse settimane.
A Cardano al Campo invece nella notte tra il 3 e il 4 marzo è stato fatto saltare un bancomat di una filiale di Intesa San Paolo. I Carabinieri giunti sul luogo non hanno potuto che constatare l’esplosione.
INCIDENTE SUL LAVORO A MALPENSA
In settimana si è verificato l’ennesimo grave incidente ai danni di un lavoratore della logistica a Cargo City, parte dello scalo internazionale di Malpensa. Il ragazzo di 38 anni è rimasto schiacciato da un carrello e versa in gravi condizioni all’ospedale di Circolo di Varese, dove è stato trasportato in elisoccorso. Questo incidente sottolinea una volta di troppo la situazione insostenibile dello scalo, i cui traffici merci crescono (+7,4% nel 2016), ma la sicurezza non accenna a farlo.
LE FRONTIERE UCCIDONO
Lunedì 27 febbraio, nei pressi della stazione di Balerna (in Svizzera, a pochi chilometri dal confine con l’Italia), un uomo è morto folgorato dai cavi della linea ferroviaria. L’uomo si era appostato sul tetto del treno, un “Tilo” proveniente dall’Italia, nel tentativo di oltrepassare la frontiera italo-svizzera, probabilmente salendo sul tetto tra la stazione di Como San Giovanni e Monte Olimpino, dove i passeggeri riportano di aver sentito un tonfo proveniente dal soffitto della carrozza. Resta complessa l’identificazione, in quanto l’uomo risulta senza documenti e lo stato del corpo (l’uomo è letteralmente bruciato vivo) non ne consente il riconoscimento.
L’ennesimo caso di morte senza nome, che evidenzia quanto siano violenti i limiti delle frontiere di Stato e di quanto possa rischiare un individuo non considerato utile al cosiddetto benessere sociale, nel tentativo di trovare una vita migliore.
Per giovedì 2 marzo è stato indetto un presidio, contro le frontiere e in solidarietà a chi rischia la vita per attraversarle. Ore 17.30 piazzale indipendenza, Chiasso.
PRESIDI CONTRO I CPR
Dieci giorni fa una ventina di persone ha percorso il centro e il mercato di Como, distribuendo volantini e parlando al megafono, per contrastare la possibile apertura di un CIE (o CPR) in città. Sabato scorso un altro presidio ha ricordato, questa volta alla città di Monza, l’avversione ai proclami del governo in tema di gestione dei flussi migratori. Ultimo di questo ciclo di presidi sarà domenica 5 marzo alle ore 15 in stazione centrale, piazza Duca d’Aosta, Milano.
DASPO URBANO
“Non abbiamo bisogno di sceriffi, ma di un modello che funzioni meglio”. Queste le parole del Ministro dell’Interno Minniti (aggiornamento autunno 2018: ora c’è Salvini) in riferimento al decreto sulla sicurezza urbana approvato dall’attuale Governo. In sostanza i primi cittadini avranno molta più autonomia decisionale e potere, come ad esempio il cosiddetto Daspo urbano (termine strettamente legato alle situazioni sportive, da sempre laboratori di repressione) in caso di piccoli reati reitarati sul territorio.
Il prossimo passo, magari, sarà la riproposizione della figura del Podestà.
Saronno, presidio contro i CPR (CIE)
Domenica 12 febbraio in piazza Portici a Saronno si è svolto un presidio contro i CIE (rinominati CPR: Centri Permanenti di Rimpatrio) in risposta alle dichiarazioni del ministro Minniti sulla volontà governativa di aprire uno di questi centri in ogni regione. Scopo di questa nuova politica sarebbe il velocizzare ed incrementare il processo d’espulsione dei migranti che arrivano “clandestinamente” sul suolo italiano. Durante il presidio è stato volantinato un testo per le vie del centro, ribadendo la totale avversione nei confronti di queste strutture, di chi specula sulla pelle dei migranti e della propaganda razzista che viene divulgata dai media.
PROSSIMA CHIUSURA DEL CENTRO DI ACCOGLIENZA DI UBOLDO
Sarà il 30 aprile 2017 la data ultima per il trasloco del centro di accoglienza situato in Cascina Regusella a Uboldo. La società che gestisce la struttura (la stessa KB del centro di Samarate) ha deciso di seguire l’ordinanza del Sindaco Guzzetti che dopo esser ricorso al TAR per l’inadeguatezza della struttura ha infine ottenuto la chiusura del centro.
GIÙ LA MASCHERA
Notizia di questi giorni è la rinuncia di una buona parte dei volontari che operavano nel centro per migranti di Como a continuare a prestare servizio all’interno dello stesso. Il vaso di pandora è stato scoperchiato e la verità è venuta a galla anche per coloro che riponevano fiducia nelle istituzioni ed in CRI, arrivando ad essere testimoni diretti del fatto che questo tipo di soluzione non è percorribile e cozza con qualsiasi pulsione umanitaria al di fuori delle logiche di business e controllo. Recentemente un ragazzo di quindici anni ha tentato di togliersi la vita ed è stato rispedito all’interno del campo nonostante fosse stato salvato in extremis due giorni prima. L’unico scopo per cui questa struttura (ed altre come questa) è stata creata è lo stipamento di persone per la messa in valore delle stesse da parte del capitale, attraverso la coercizione e la disumanizzazione.