Archivi categoria: Frattaglie – cronache quotidiane

C’È UN LIMITE

La Cgil e la Cisl propongono un accordo e chi non lo firma viene vessato dall’azienda. Questo è quello che sta succedendo alla Bertschi, società svizzera di logistica chimica che ha sede all’interno di Hupac. Infatti i vertici aziendali stanno in maniera del tutto arbitraria scaricando ferie e permessi ai lavoratori non in linea con gli accordi sopra citati, lasciandoli a casa molto spesso con telefonate che precedono di poche ore l’inizio del turno. Chi ha invece firmato l’accordo ha “diritto” agli straordinari. E poi: sei un operaio e hai, o ti hanno, causato danni al camion? I soldi l’azienda te li scala direttamente dallo stipendio, senza nemmeno capire cosa sia successo.
E anche: sei iscritto a qualche sigla sindacale di base? Via alla giostra delle contestazioni e dei provvedimenti.
La risposta è quindi stata quella di un presidio dalle 4 di lunedì mattina che ha causato non pochi problemi al traffico della superstrada per Malpensa.

SE UNA NOTTE DI PIOGGIA UN ESPROPRIATORE

Un forte boato, il bancomat che salta e una o più persone fuggono col malloppo. Questo è successo a Samarate nella notte tra venerdì e sabato. Danni importanti alla struttura causati dal gas e carabinieri – la cui stazione è a pochi metri – che arrivano sul posto senza riuscire ad acciuffare i responsabili, questo il quadro di quanto avvenuto. Le indagini sono in svolgimento.

IL TRENO DEI DESIDERI

In tre settimane di controlli, annuncia Trenord attraverso il suo resoconto di Aprile, sono state trovate più di 3300 persone sprovviste del famigerato titolo di viaggio. Molto spesso la taskforce composta da controllori, guardie giurate e polfer – degna dei più efficienti servizi segreti – blocca i cosiddetti portoghesi – pericolo pubblico numero uno, al pari di Al-Baghdadi – ancor prima che questi salgano sul treno. “In questo modo non solo rendiamo più sicuri gli spostamenti cancellando il concetto che treni e stazioni sono terra di nessuno, ma diamo anche una mano a combattere il mancato pagamento del ticket. È anche una questione di giustizia sociale”. Giustizia sociale?

ORIGGIO: SCIOPERO AMAZON

Dalle 6 di questa mattina (giovedì 11 maggio) alcuni lavoratori del nuovo polo logistico di Amazon hanno impedito l’accesso al magazzino dei furgoni pieni di merce da smistare. Così è iniziato lo sciopero ad oltranza di una quarantina di lavoratori che effettuano le consegne, tramite una cooperativa e una società, nel centro logistico di Amazon ad Origgio.
l lavoratori stanno scioperando per la mancata applicazione del contratto collettivo nazionale ad oltre 200 dipendenti, oltre ad ore di lavoro straordinario non retribuite e poca puntualità nei pagamenti.
Presenti sul posto i delegati sindacali, tra cui Emanuele Barosselli, segretario regionale della Filt Cgil.

GALLARATE TREMA: LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA

Pattuglia daspo. Sembra uno scherzo ma l’assessore alla sicurezza ha predisposto una pattuglia apposta per elargire con assoluta generosità daspo nei confronti di senzatetto, mendicanti e più in generale persone che bivaccano nei pressi della stazione – più di quanto non abbiano già fatto fino ad ora – con l’intenzione di allontanare chi non è in linea con l’immagine di decoro che il Comune vorrebbe dare (pulizia su base classista, la chiamiamo noi). Il pattugliamento della zona dello scalo ferroviario arriverà più o meno così a circa 12 ore giornaliere, ma non si limita a questo: saranno organizzati anche controlli nei confronti di venditori abusivi, come già effettuato nei giorni passati con la sanzione nei confronti di un ragazzo senegalese che è stato vittima di una “imboscata” da parte dei vigili in borghese. Gli amministratori, nonostante tutto ciò, hanno colto l’occasione per ribadire una volta ancora quanto le armi che la legge Minniti fornisce, siano – a loro dire – “spuntate”.

G7 IN SICILIA: MINNITI BLINDA LE FRONTIERE

Da oggi, mercoledì 10, a venerdì 26 maggio, l’Italia sospenderà il trattato di Schengen e ripristinerà le verifiche alle frontiere italiane. Il motivo è il G7 che si terrà a Taormina il 26 e il 27 maggio. Il Ministro dell’Interno Marco Minniti ha dichiarato che questo provvedimento è volto a «garantire lo svolgimento regolare e ordinato del vertice del G7».
Sono quindi in arrivo “diverse decine di poliziotti” che, al netto dei due valichi di confine già chiusi la notte, dovranno garantire un controllo capillare del territorio.Inoltre è stato deciso di «impiegare personale dell’Esercito in concorso con le Forze di Polizia nell’ambito del progetto “strade sicure” per il controllo degli obiettivi sensibili».
Come accade già da tempo in stazione Centrale a Milano.

RAMPININI DEPORTA, FACCIAMOLA CHIUDERE

Sabato 6 maggio a Fino Mornasco, piccola località in provincia di Como, si è svolto un presidio contro Rampinini SRL, azienda di viaggi e trasporti del comasco. Questa azienda, oltre ad offrire allegre gitarelle presso mercatini natalizi o viaggi in località esotiche, si prodiga anche nella deportazione (prevalentemente) verso l’Hotspot di Taranto dei migranti irregolari fermati lungo la frontiera tra Italia e Svizzera. Il tutto con lauto compenso di 5000 euro per viaggio, gentilmente offerti dal Ministero dell’Interno sotto appalto affidato dalla Prefettura di Como.
L’Hotspot, per chi ancora non lo sapesse, è un centro nel quale il migrante viene ulteriormente differenziato in due sottocategorie: chi può richiedere asilo ed entrare nel circuito della “seconda accoglienza”, dove per mesi dovrà attendere un documento che regolarizzerà il suo stato di nuovo sfruttato a basso costo e chi, semplicemente ritenuto merce di scarto, verrà rinchiuso in un CPR o rilasciato con un decreto di espulsione alla mano. Oltretutto le due categorie non sono ermetiche: una buona parte – circa il 60% – dei richiedenti asilo vengono diniegati ed automaticamente inseriti nella seconda categoria, quella degli “scarti” da espellere.
Durante il presidio, svoltosi di fronte gli uffici della Rampinini, e composto da circa una trentina di persone, è stato volantinato un testo per le vie del paese e alle macchine ferme ai semafori, ribadendo la totale avversione nei confronti di chi specula sulla pelle dei migranti. Notevole il dispiegamento delle forze dell’Ordine composto da due reparti celere, Carabinieri, Polizia Locale e da una decina di agenti della Digos. Ancora una volta, la Questura di Como mostra preventivamente i muscoli contro ogni forma di dissidenza e protesta in difesa di chi si arricchisce sulla miseria e sullo sfruttamento. Malgrado il tempo, l’estate sta arrivando, sia mai che si ritrovi un’altra “patata bollente” tra le mani, come l’estate scorsa alla stazione di Como San Giovanni.

ONORE!

Qualche giorno fa un vecchio partigiano stava tenendo un incontro con un gruppo di giovani scout sul monte San Martino, luogo simbolo della lotta partigiana contro i repubblichini nel varesotto.
Mentre parlava il partigiano “Pippo” sono giunti sul posto due macchine di nazisti che hanno iniziato a riprendere il discorso e intimidire i presenti: “sappiamo chi siete, veniamo a trovarvi”.
Onore!

DATEMI UN MARTELLO

“Lo voglio dare in testa, a chi non mi va”. Così cantava Rita Pavone, e così forse canticchiavano i due anonimi travisati che la scorsa notte hanno preso a martellate i vetri del Comune di Saronno e della filiale di Banca Intesa lì davanti.
Secondo quanto riporta la stampa locale “sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia cittadina che hanno effettuato un sopralluogo. Sono state recuperate le immagini della videosorveglienza ma i due autori del raid sarebbero stati completamente travisati. Al momento la porta è stata lasciata aperta per permettere l’ingresso dei cittadini mentre l’Amministrazione si è attivata per sostituire il vetro.”

DOGANE SVIZZERE: PAURA DEL BUIO

Dal 1° aprile, dalle 23 di sera alle 5 del mattino, le autorità elvetiche hanno sbarrato i valichi di Pedrinate, Novazzano-Marcetto e Ponte Cremenaga, nelle province di Como e Varese. Il provvedimento verrà mantenuto per sei mesi, fino al 1° ottobre.
La chiamano sperimentazione ma in realtà serve soltanto per calmare gli animi che, ormai terrorizzati dai media, vedono il pericolo ovunque. Una banda di romeni che viene arrestata nel Canton Ticino fa scattare questa misura abnorme.

rapine
Poco importa agli strateghi della politica se creano disagi agli sfruttati che da pendolari rimpinguare le casse svizzere e quelle italiane.
Sempre di più le frontiere dimostrano di essere un punto debole del neoliberismo che vuole la “libera concorrenza dei mercati” ed erge muri di filo spinato, ha bisogno di manodopera a basso prezzo e chiude temporaneamente le frontiere.
Lo spazio Schengen, per quanto riguarda la libera circolazione delle persone, ormai esiste soltanto sulla carta, i lavoratori che dall’Italia vanno a lavorare in svizzera sono costretti a presentare tutti i documenti inerenti il loro casellario giudiziale.
Sono attivi invece gli Accordi bilaterali II, che vanno ben oltre il quadro meramente economico e Schengen, in quanto estendono la cooperazione tra stati a importanti settori politici quali la sicurezza, l’asilo, l’ambiente e la cultura.
Nel 2015, 52 guardie di frontiera svizzere hanno prestato circa 1588 giorni di attività in operazioni FRONTEX.