La settimana scorsa a Saronno i fascisti sotto uno dei mille nomi sotto cui si nascondono hanno appeso uno striscione non firmato su una fabbrica abbandonata, lamentando l’impunità giudiziaria del Telos. Al di là dell’assurdità della lamentela, da notare come riescano perfettamente a sostituirsi ai gendarmi, nient’altro che sbirri senza divisa.
Nella serata di giovedì 9 novembre i gregari di Forza Nuova hanno affisso a Rescaldina, presso la biblioteca – rea di ospitare un corso di arabo per studenti – uno striscione con la scritta: “Impariamo a difenderci / non a farci invadere!”
Le deliranti parole di Federico Russo, responsabile di Forza Nuova della Provincia di Varese e del legnanese, ci portano in un mondo altro in cui l’umanità lascia tutto il campo alla putritudine dell’ignoranza.
Nel frattempo a Lazzate continua la diatriba, fomentata da Andrea Monti, tra Comune e Prefettura per l’accoglianza di un pugno di profughi. E’ evidente lo scopo propagandistico della questione.
Questa gente, per il solo scopo elettoralistico e propagandistico, sta alimentando senza remore la guerra tra poveri.
Ai nostri occhi oggi, come negli anni passati, questi figuri, con buona pace del moralizzatore Mentana, rimangono carogne infami da combattere.
Sarebbe un insulto per i topi di fogna paragonarli a loro.
Mentre a Saronno in un solo fine settimana riescono a scendere in piazza, oltre alla Lega Nord, due formazioni di estrema destra (Doma Nunch e Forza Nuova) in Catalunya gli eventi sono incalzanti. Ed è proprio in merito alla situazione catalana che Lega Nord e Doma Nunch si sono sentiti di dire la loro; i primi in difesa dell’indipendenza catalana, naturalmente in vista del prossimo appuntamento referendario promosso proprio dalla Lega Nord, i secondi che invece criticano, in una lingua arzigogolata e tutta loro, la tendenza non conservatrice di molte forze in campo in Catalunya. Insomma entrambi questi partiti tirano l’acqua al loro mulino a seconda delle prospettive a medio-lungo termine che si danno. Da segnalare le prese di posizione di Doma Nunch, i fascisti nostrani, che tra un’invocazione allo spirito del cervo e una a quello del cinghiale, parlano apertamente di sostituzione etnica e di cacciare tutti gli stranieri.
Che il caos mediatico non faccia passare sottovoce le dichiarazioni di questi pericolosi figuri!
Tornando invece alla complessa situazione ci permettiamo di segnalare un contributo di RadioCane, che potete ascoltare qui: cartoline dalla Catalogna
Apprendiamo da media locali che domenica 24 la sezione provinciale di Forza Nuova, capitanata dall’indomito Federico Russo, ha svolto una “passeggiata per la sicurezza” a Gallarate, chiedendo la chiusura dei centri d’accoglienza. Quello che sostiene, in piena campagna elettorale e seguito da una troupe di la7, è che questo tipo di iniziative è l’unico “credibile deterrente alla delinquenza regnante”. Confutare la sensatezza di queste parole lo lasciamo a chi legge, ma notiamo come, pur rifacendosi ad immaginari differenti, il mantra della sicurezza è sempre più ripetuto da ogni fazione politica e politicante, sempre additando a responsabile del degrado una precisa categoria sociale.
Il weekend scorso due aggressioni fasciste avevano avuto luogo a Milano, una a Gratosoglio e l’altra sui navigli.
Nei giorni seguenti l’antifascismo è stato praticato in diversi posti e in varie forme: il lunedì sera seguente un partecipato corteo aveva attraversato la zona ticinese per rispondere a questi due attacchi, qualche giorno dopo a Milano un camerata è stato allontanato dalla zona del ticinese, a Tradate è stato un impedito un presidio di Forza Nuova, a Benevento il gazebo di Forza Nuova è stato distrutto.
Messa in pratica efficace dello slogan “nessuna aggressione senza risposta”.
Mattinata movimentata in quel di Tradate. L’annunciato presidio congiunto tra il Movimento Etico di Massimiliano Russo e la sezione varesina di Forza Nuova in pieno centro non ha avuto luogo. Infatti sin dal primo mattino il centro è stato presidiato da qualche decina di antifascisti per togliere spazio e voce alla propaganda fascista. I fascisti, dopo essersi presi insulti per un paio d’ore e senza essere riusciti a dare nemmeno un volantino o a esporre una bandiera, con italico vigore hanno smontato le loro cose e se ne sono andati.
Ingente il dispiegamento di forze dell’ordine, aumentate col passare del tempo per bloccare i tentativi degli antifascisti di far sentire ai forzanovisti e accoliti in maniera più efficace che non erano ben accetti. Ad maiora.
A Tradate settimana scorsa Massimiliano Russo, vecchio arnese della politica in lista con Forza Italia per Parisi sindaco di Milano e attuale candidato sindaco delle prossime elezioni amministrative di Tradate per il Movimento Etico, ha sparato con un fucile da softair a tre ragazzi che inveivano sotto la sua finestra, ferendone seriamente all’occhio uno dei tre. “Che cosa vuoi sindaco di sto cazzo?” pare abbia urlato uno dei giovani, prima di prendere un sasso dalla ferrovia e lanciarlo contro casa del candidato sindaco.
Movimento Etico è un nome piuttosto generico, ma ci hanno messo una sola settimana a palesarsi per ciò sono, infatti è notizia di questi giorni che Forza Nuova entrerà a far parte della lista, queste le parole di Massimiliano Russo: “sono certo che la loro presenza rafforzerà ulteriormente la nostra identità sul territorio, la convergenza di linee politiche e di ideali di destra sociale sarà un valore aggiunto per il governo dei prossimi anni della città, auspicando una destra unitaria sotto il nostro simbolo alle prossime elezioni 2017”.
La prima uscita di piazza è fissata per domenica 9 aprile a Tradate, nel centrale corso Bernacchi, dalle 9.30 alle 13.
vagabondo, forestiero, girovago, scapestrato, piantagrane. Così ci sentiamo.