Non parliamo di Thomas Mann, ma di Polizia al servizio dello Stato.
Questa notte è stato arrestato un compagno di Saronno per fatti accaduti il 31 dicembre sotto il carcere di Torino, durante un saluto ai detenuti. I capi di imputazione attribuitigli sono così irrilevanti che rarissimamente si è verificato che venisse richiesta la custodia cautelare in carcere. Per l’ennesima volta la Procura di Torino ha dimostrato la sua arroganza nei confronti di chi combatte ogni giorno contro ogni forma di ingiustizia ed oppressione, anche con chi porta solidarietà da fuori .
A Saronno, nel pomeriggio di oggi, un discreto numero di solidali si è mosso per le vie della città, intonando cori e dimostrando attivamente la propria vicinanza a Cello. Per chi volesse scrivergli, l’indirizzo è
MARCELLO RUVIDOTTI
Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Via Maria Adelaide Aglietta 35, 10149
TORINO
Uno sceriffo vero il sindaco di Seregno, faceva soltanto un po’ di confusione tra quello che diceva in pubblico e il suo agire. Parlava di rispetto della legge e agiva da furbo e non proprio nei canoni della Legge che lui esaltava.
Il sindaco Mazza aiutava chi aveva bisogno! Chi doveva costruire un centro commerciale, lui lo aiutava, invitava la popolazione a contribuire a tenere decorosa la città. Contro il degrado dei questuanti diceva:
“Basta dare soldi a chi chiede l’elemosina. Chi ha davvero bisogno è già aiutato dal Comune. Gli accattoni sono una delle piaghe che affliggono la nostra città. Sono ovunque – aggiungeva – e non sappiamo più come trovare una soluzione”.
Un uomo tutto d’un pezzo, conosceva il fatto suo, sicuramente piaceva a Fagioli e a tutti i sindaci di quella risma.
Non avendo a sua disposizione il balcone di Piazza Venezia a Roma, ogni giovedì alle ore 12:30 in diretta streaming parlava ai suoi cittadini.
Nell’ultima diretta streaming ha parlato per l’ennesima volta di sicurezza, perché si sa, è un argomento che tira, dicendo che i cittadini hanno bisogno di essere “supportati da uomini in divisa”, questi, lo hanno preso sul serio e lo hanno arrestato.
Noi non plaudiamo quando magistrati e forze dell’ordine arrestano chiunque sia, non ci appartiene questo Stato né le sue leggi, troviamo però divertente come la pratica del clientelismo, che è il pilastro fondante di questa società, ogni tanto, ultimamente anche spesso, emerga in maniera teatrale e faccia scalpore.
Carabinieri e magistrati tutti agghindati fanno passerella davanti ai riflettori raccogliendo consenso per diffondere fiducia e sicurezza nelle istituzioni. Fumo negli occhi.
vagabondo, forestiero, girovago, scapestrato, piantagrane. Così ci sentiamo.