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GIAMBELLINO RESISTI

Questa mattina i Carabinieri hanno bussato alle porte di 9 compagni attivi nella lotta per le case nei quartieri Giambellino e Lorenteggio a Milano. Per loro è stata formulata l’ipotesi di associazione a delinquere, per avere occupato delle case abbandonate.

Inimicizia irriducibile alla società, alle sue leggi, ai suoi scribacchini, ai suoi giudici.
Dove noi vediamo solidarietà e autorganizzazione per soddisfare un bisogno primario come la casa, loro vedono racket e associazioni a delinquere. Associazioni a delinquere sono l’Aler, Regione Lombardia e lo Stato, non chi si organizza contro il Capitale e le sue leggi per non morire di stenti, di freddo, di noia.
LIBERI SUBITO!

Appuntamento stasera 13 dicembre alle 18 in piazza Tirana a Milano

info: Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio
Ardita Giambellino

UNO SFRATTO. ANZI NO.

Oggi sotto un debole nevischio pareva essere una normale mattinata, anche a Saronno, anche nel quartiere Matteotti.
Eppure un ingranaggio si è inceppato.
Infatti attorno alle 10 un Ufficiale Giudiziario, accompagnato da un avvocato dell’Aler e da due fabbri, si è presentato in uno dei tanti palazzi di edilizia popolare per eseguire uno sfratto, buttando fuori di casa una famiglia con tre minori.
La presenza di qualche solidale ha, per una volta, invertito il normale iter: l’avvocato dell’Aler e la sua spocchia si sono presi e portati a casa insulti e la consapevolezza di fare un lavoro da stronzi; l’Ufficiale Giudiziario non ha potuto che dare un rinvio a metà gennaio; i due fabbri sono stati in disparte e hanno, per quanto potuto, solidarizzato con il picchetto anti-sfratto.
Una nota di colore: la famiglia sotto sfratto, di origine tunisina, ci ha raccontato di aver provato a dialogare con l’assistente sociale assegnato dal Comune, la risposta? Eccola: “Ma perché non ve ne tornate al vostro paese, in Tunisia? Ai vostri figli ci pensiamo noi”.

NELLA COLTRE

LIMBIATE
Due ragazzi di 14 e 16 anni si sono divertiti a bruciare i giochi dei bambini nel parco pubblico di via Alleanza, a Limbiate. I ragazzi sono stati sfortunatamente denunciati per danneggiamento. Sempre a Limbiate quattro ragazzi sono stati sorpresi mentre a sassate rompevano i finestrini di un furgone Ford Transit. Tre sono scappati, uno è stato fermato: un 15enne è stato denunciato.

SARONNO
Dieci giorni fa le telecamere di videosorveglianza comunale sono state nuovamente messe fuori uso. Il Comune di Saronno dovrà far fronte, oltre alle ingenti spese di installazione, anche a quelle riparazione.

BUSTO ARSIZIO
La notte tra il 7 e l’8 novembre due ragazzi sono stati beccati dopo aver dipinto alcuni vagoni Trenord e un muro della ferrovia. Sarebbero stati incastrati da alcune loro foto appena scattate che ritraevano i convogli appena verniciati.

LEGNANO
Ha tentato di rubare merce per quasi duemila euro all’Esselunga di via Sabotino. Dopo aver riempito a dovere il carrello della spesa il 50enne si è avvicinato ad una porta di emergenza, poi un colpo sul maniglione anti panico ed è uscito. Gli addetti alla vigilanza si sono messi all’inseguimento, facendo chiamare prima il 112, e lo hanno preso poco dopo.

GALLARATE
Occupazione abitativa sgomberata nelle case popolari di via MonteLeone a Gallarate: la Polizia Locale e l’Aler sono intervenute nella mattina di venerdì 10 novembre per sgomberare un appartamento di proprietà pubblica che era stato occupato nella notte da una famiglia, con tre minori. «A Gallarate applichiamo la tolleranza zero sulle occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica» commenta l’assessore ai servizi sociali Paolo Bonicalzi. «L’intervento di oggi valga da monito per tutti: abbiamo occhi ben aperti, per intervenire immediatamente e per evitare che gli alloggi finiscano in mano di chi non ne ha diritto. Oggi non è stato necessario usare le maniere forti, ma si sappia che che siamo pronti a farlo se sarà necessario. A Gallarate la casa è un diritto ma per chi questo diritto ce l’ha».

SARONNO, SFRATTATA FAMIGLIA CON NEONATO

Una coppia con una figlia di dieci giorni è stata cacciata da un appartamento ALER occupato qualche tempo fa dai due. I burocrati dell’azienda che gestisce gli alloggi di edilizia residenziale non si sono fatti impietosire dalle condizioni economiche disperate in cui versa la famiglia e, nonostante la presenza della neonata, non hanno rinunciato a sbatterli fuori di casa e sigillare l’appartamento. Per questi loschi figuri e coloro che li dirigono è meglio un appartamento vuoto che un tetto per tre persone.