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LA GUERRA IN CASA

Apprendiamo dalla stampa locale che al tribunale di Varese il 9 maggio, il gip dovrà discutere una richiesta di opposizione all’archiviazione proposta dalla Procura di Varese sull’indagine a carico di ignoti nata dalla denuncia contro Leonardo spa, la ex Finmeccanica, azienda italiana leader nel settore difesa e sicurezza: terra, mare, cielo, spazio e cyberspazio, proprietaria anche della Aermacchi di Venegono Inferiore.
La puntigliosa pm Sara Arduini aveva aperto un fascicolo contro ignoti nel 2014 ma alla fine concluse che la vendita di armi, ovvero gli addestratori (aerei da guerra) M346 della Aermacchi, a Israele, non vìola alcuna legge: “E’ tutelato il diritto di autotutela dello stato di Israele, e di conseguenza i rapporti commerciali in tema di armamenti con gli altri paesi non sono vietati in via generale”.
L’archiviazione sarà però impugnata dall’avvocato Marco Lacchin, che agisce in nome di cinque privati cittadini aderenti al comitato “No M346 a Israele”: il gruppo che negli anni scorsi ha organizzato manifestazioni a Venegono, nei pressi di Aermacchi, per contestare la vendita.
Non ci interessa entrare neanche mentalmente nelle aule di tribunale, non ci appartiene il pensiero indirizzato e limitato dal Codice Penale.
Ci interessa invece il fatto che Israele, impegnata negli anni in diverse operazioni militari e in una quotidiana guerra a bassa intensità contro la popolazione palestinese, riceva parte delle sue armi proprio dalla provincia di Varese.
La guerra è possibile anche grazie all’indignazione inoffensiva dei più. 

Segnaliamo l’iniziativa dell’Assemblea Antifascista Saronnese che ha organizzato una cena con dibattito sulla Palestina. Si terrà venerdì 12 maggio alla Casa del Partigiano a Saronno (via Maestri del lavoro 6). Questa la locandina:

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ALLA RICERCA DEL POTERE PERDUTO

Leghista della prima ora e parte importante del cosidetto cerchio magico (i fedelissimi di Bossi), Marco Reguzzoni, dopo un passato politico con posizioni di spicco – presidente della Provincia di Varese dal 2002 al 2008 e capogruppo alla Camera dal 2010 al 2012 – è alla ricerca dei fasti del passato. Attualmente solo sostenitore del partito (gli è stata tolta dal partito la tessera di militante) e presidente dell’associazione Volandia – che da sempre fa marchette pubblicitarie ad Alenia e Aermacchi, aziende produttrici di armi a livello mondiale – cerca di approfittare del ginepraio Alitalia per fare “pubblicità” a Malpensa. Infatti Reguzzoni ha indetto un corteo per questo sabato, con la scusa della contrarietà al finanziamento da parte dello Stato nei confronti di Alitalia stessa. Quest’ultima qualche anno fa aveva infatti deciso il dehub da Malpensa, cosa che aveva creato non pochi dissapori all’interno del partito allora presieduto da Bossi. Con gli anni e il cambiamento di vertice del Carroccio, Reguzzoni ha avuto non pochi problemi a mantenere una posizione di potere all’interno di questo ed ora tenta la carta della speculazione su un problema come quello di Alitalia, per poter riacquisire quantomento un po’ di visibilità.