Archivi categoria: Saronno

SARONNO, ENORME SPECULAZIONE IN ARRIVO

Nell’autunno 2015 così titolavano alcuni dei principali quotidiani finanziari nazionali:
“Sbarca a Milano Dentons, il più grande studio legale internazionale al mondo.”
Uno dei campi in cui opera Dentons è il recupero delle aree dismesse, e proprio Dentons, con il partner Federico Vanetti, ha ottenuto davanti al Tar Lombardia Milano un’importante pronuncia favorevole, per conto di Galileo (società immobiliare legata al gruppo Coimpredil di Brescia) contro le limitazioni urbanistiche imposte dal Comune di Saronno rispetto all’intervento di riqualificazione dell’area ex Isotta Fraschini, situata nel centro cittadino e dismessa da oltre 30 anni.
Più nel dettaglio Saronno sta nuovamente correndo il rischio di una enorme colata di cemento nell’enorme zona dismessa alle spalle della stazione fino alla punta che congiunge via Milano con via Varese, dove per 5 anni è esistito il Telos.
L’Amministrazione comunale (prima a maggioranza PD e ora Lega Nord) e il privato stanno discutendo da più di 10 anni la possibilità di riqualificare detta area (avente una superficie di oltre 116.000 mq) attraverso la realizzazione di una maxi zona commerciale, con un’inevitabile e drastica ricaduta a livello di inquinamento e qualità della vita, in una delle zone più congestionate non solo di Saronno ma di tutto il nord milanese.

PERPLESSITÁ A SARONNO: MANIFESTI VERI O DETOURNEMENT?

La scorsa notte la città di Saronno è stata tappezzata di manifesti comunali che informano la cittadinanza su cosa sia il Daspo Urbano, la nuova misura poliziesca tanto invocata dai sindaci e creata ad hoc da Minniti: “per la repressione e l’allontanamento dei poveri e degli indesiderati dal centro urbano”.
Alleghiamo qua il manifesto, buona lettura.

daspo

GRANDE GIOVE!

Grande scalpore hanno destato nella città degli amaretti le dichiarazioni del sindaco Fagioli con cui il primo cittadino ha rinunciato pubblicamente alle celebrazioni del 2 giugno, festa della Repubblica, per presunti motivi di ordine pubblico. Così ha parlato il sindaco, a capo dell’identitaria giunta leghista saronnese: “La città nell’ultimo mese ha già subito troppi attacchi di varia natura. Per questioni di ordine pubblico e trattandosi di attività rinunciabile in quanto non prevista dai cerimoniali si è scelto di non effettuare cerimonie, che come previsto sono invece organizzate nel capoluogo di provincia”.  A rincarare la dose ci ha pensato il patriottico consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gianangelo Tosi: “Condivido la decisone assunta dal sindaco frutto di prudenza ed attenzione al difficile e conflittuale momento vissuto dalla città”.
Il momento conflittuale è legato all’introduzione e all’applicazione del Daspo Urbano, misura poliziesca di cui abbiamo già parlato altrove. Crediamo che una breve carrellata su quanto successo in queste settimane a Saronno possa servire al lettore per farsi un’idea propria della situazione, al di là di allarmismi o emergenze create ad hoc (ricordiamo infatti come le maggiori operazioni repressive in città – ad esempio lo sgombero del Telos di via Milano – siano seguite alle richieste degli amministratori locali che lamentavano una presunta ingovernabilità in città).
Nelle ultime settimane il centro della città è stato più volte vissuto da eventi di diversa natura: è stato tappezzato di manifesti grafici contro il Daspo Urbano, alcune delle innumerevoli telecamere di controllo sono state danneggiate, sono comparse numerose scritte contro Lega Nord in occasione del presidio indetto proprio dalla Lega contro l’arrivo di 9 – NOVE – profughi che saranno accolti in un centro di accoglienza gestito dalla Parrocchia; inoltre il sottopasso della piazza rossa è stato riempito per due volte da molti ragazzi che hanno trascorso una serata al di fuori dei locali e del decoro urbano, e proprio in piazza rossa è comparso un maxi graffito contro Daspo Urbano e Polizia. Ci sono stati anche numerosi volantinaggi, con l’aggiunta del lancio di alcuni foglietti con i chiari slogan “Contro il Daspo urbano” e “Odia la Polizia”, che hanno cosparso le vie del centro anche nei giorni successivi.
E così, tra una risata e l’altra, il prossimo fine settimana la città avrà un abito diverso dal solito: non ci sarà la celebrazione ufficiale del 2 giugno, con tanto di politici e autorità; tuttavia ci sarà – e vi invitiamo a passare – un presidio proprio contro il Daspo Urbano sabato 3 giugno, alle ore 15 in piazza Portici.

CITTÀ 4.0: DECORO, APPARENZA E DISCIPLINA

Tutti in fila per tre verso nuove città che si vorrebbero disumanizzate in un pensiero dominante che fa della “bellezza” il proprio credo.
In una città che scoppia per il troppo traffico la giunta Fagioli vuole costruire l’ennesimo edificio per accogliere gente ricca, forse con tre o quattro auto per nucleo familiare in modo che si possano incolonnare con le già presenti automobili ammassate in città.
Un edificio dalla forma ellittica, perché fa chic scimmiottare le grandi metropoli che in quanto a cattivo gusto non scherzano, che verrà realizzato in via Pusterla, al posto di una costruzione conosciuta come ex Polverone che fu sala da ballo negli anni ‘70/80.
Viene definito bello e l’artefice di tale mostruosità scrive cose del genere: “L’ellisse è la figura geometrica gentile, in cui ogni punto della circonferenza è meravigliosamente ma diversamente posizionato… ” tralasciamo il seguito perché il riso, con una pausa riflessiva, potrebbe stimolare il vomito.
L’architetto è Riccardo Blumer il quale ha già progettato la Residenza Il Gabbiano a Saronno.
La città 4.0 sarà più bella, un po’ di cemento in più non guasta e qualche altra auto aiuta le nevrosi. L’ennesimo scempio architettonico con cui la giunta svende il centro storico ai palazzinari per fare cassa.

DATEMI UN MARTELLO

“Lo voglio dare in testa, a chi non mi va”. Così cantava Rita Pavone, e così forse canticchiavano i due anonimi travisati che la scorsa notte hanno preso a martellate i vetri del Comune di Saronno e della filiale di Banca Intesa lì davanti.
Secondo quanto riporta la stampa locale “sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia cittadina che hanno effettuato un sopralluogo. Sono state recuperate le immagini della videosorveglienza ma i due autori del raid sarebbero stati completamente travisati. Al momento la porta è stata lasciata aperta per permettere l’ingresso dei cittadini mentre l’Amministrazione si è attivata per sostituire il vetro.”

PRIMO DASPO URBANO A SARONNO

Ennesima operazione anti-migranti e anti-poveri nel centro storico di Saronno della Polizia Locale targata Fagioli. Sei gli stranieri fermati, tutti nigeriani, sanzionati in base al regolamento comunale con un verbale da 100 euro. Come se non bastasse a carico di un 22enne è arrivato anche il primo Daspo Urbano emesso dalla giunta leghista.
Il motivo delle sanzioni e del Daspo Urbano? Bivaccavano! E qualcuno chiedeva l’elemosina. Bivaccare rimanda a un’immaginario che poco si presta per questo caso, infatti la Polizia Locale intende bivacco anche il solo stazionare senza apparente motivo da parte di individui non bianchi.
Il taglio razzista e classista è talmente evidente da non avere bisogno di ulteriori commenti. Il ragazzo colpito dal Daspo Urbano per le prossime 48 ore non potrà tornare nella zona dello scalo ferroviario e se dovesse essere sorpreso dagli agenti della fastidiosa Polizia Locale di Saronno rischia un nuovo verbale, stavolta da 200 euro, oltre a qualche conseguenza penale di cui è ancora difficile valutare l’entità.

LEGA FÖRA DI BALL!

Gli appuntamenti di avvicinamento a questo 25 aprile, firmati Assemblea Antifascista Saronnese, sono stati tanto partecipati quanto controllati da molto vicino dalle forze dell’ordine: sabato un numeroso presidio in centro cittadino ha ribadito lo stretto legame tra giunta leghista ed estrema destra, con Domà Nunch e tutte le altre firme di volta in volta usate dai fascisti saronnesi (Azione Identitaria, Sorarma, Accademia XIX, et caetera), domenica invece un concerto e un aperitivo hanno riempito la Casa del Partigiano di Saronno. In entrambe la situazioni provocatoria e insistente è stata la presenza dei Carabinieri, della Digos e della Polizia di Stato.
Il copione è stato rispettato anche oggi, infatti sin dal primo mattino Saronno è stato invasa da un dispositivo poliziesco degno delle giornate più calde: tre camionette, una ventina di agenti in borghese.
Il sindaco, dopo la figuraccia e gli insulti dello scorso anno, ha fatto il suo discorso di prima mattina di fronte ai soli giornalisti e protetto dalle forze dell’ordine. Poco dopo piazza Libertà si è riempita di circa duecento antifascisti che hanno prima sfilato in corteo e poi, dopo qualche provocazione poliziesca rispedita al mittente, si sono radunati in piazza Caduti della Liberazione per i discorsi conclusivi.
Probabilmente, vista la tradizione briosa del 25 aprile saronnese, oltre alle forze dell’ordine anche i fascisti nostrani hanno avuto lo scrupolo di spiare i movimenti degli antifascisti. Si palesano per ciò che sono: manovalanza assoldabile, cani da guardia del potente di turno.
Dopo anni di contestazioni – gavettoni, insulti, cori, striscioni – finalmente si è riusciti ad ottenere con la lotta un 25 aprile senza leghisti!

AMPLIAMENTO DELLA CITTÀ VETRINA

Il 28 Marzo 2017 è stato presentato dall’assessore al commercio Francesco Banfi un bando per la riqualificazione dell’area circostante a Vicolo del Caldo, definita degradata, desertificata e “necrotica”.
L’area, in pieno centro storico, negli ultimi anni ha visto chiudere le principali attività che vi risiedevano, ed ecco che, venuto meno il pilastro dell’economia, la zona ha iniziato ad ospitare soggetti indesiderabili e a mostrare qualche scritta sui muri di troppo così da necessitare, secondo l’ideologia del decoro, di un intervento di bonifica.
Regione, Comune e privati stanzieranno quindi fondi per un totale di 200.000€ (100.000€ regionali, 50.000€ privati e 50.000€ comunali) per rendere l’area economicamente più accattivante per futuri commercianti e investitori mirando così a ridurla, dichiaratamente, ad un centro commerciale “naturale” e “diffuso”.
Il progetto sarà realizzato mediante la ristrutturazione dei locali in questione, interventi alla segnaletica e all’illuminazione, ampie agevolazioni ai privati e attività decorative affidate al lavoro di giovani partecipanti ad un campus estivo di formazione; si tratterà quindi di un’azione mirata a favorire nuovi profitti, imbellettando esteriormente i luoghi in questione, ma ovviamente inscindibile dalla repressione e dall’allontanamento di soggetti e comportamenti sgraditi all’estetica della città vetrina e alla logica del profitto, perfettamente in sintonia con la tendenza classista delle politiche leghiste.

LEGITTIMA DIFESA

L’ennesimo controllo asfissiante da parte della Polizia Locale ha suscitato una vivace reazione da parte di un trentenne senegalese. In piazza Saragat, il parcheggio dell’Ospedale, alla richiesta dei documenti l’uomo ha aggredito a calci e pugni i gendarmi. I localini sono riusciti ad immobilizzarlo e portarlo in Comando dove è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Dai controlli fatti è risultato essere in possesso solo di un permesso di soggiorno scaduto nel 2012.
E’ stato quindi denunciato perchè presente irregolarmente sul territorio nazionale.
Ennesima provocazione della Polizia Locale, sempre più arrogante e militarizzata, secondo il voler del sindaco Fagioli.

SARONNO, SFRATTATA FAMIGLIA CON NEONATO

Una coppia con una figlia di dieci giorni è stata cacciata da un appartamento ALER occupato qualche tempo fa dai due. I burocrati dell’azienda che gestisce gli alloggi di edilizia residenziale non si sono fatti impietosire dalle condizioni economiche disperate in cui versa la famiglia e, nonostante la presenza della neonata, non hanno rinunciato a sbatterli fuori di casa e sigillare l’appartamento. Per questi loschi figuri e coloro che li dirigono è meglio un appartamento vuoto che un tetto per tre persone.