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CANE E PADRONE

Non parliamo di Thomas Mann, ma di Polizia al servizio dello Stato.
Questa notte è stato arrestato un compagno di Saronno per fatti accaduti il 31 dicembre sotto il carcere di Torino, durante un saluto ai detenuti. I capi di imputazione attribuitigli sono così irrilevanti che rarissimamente si è verificato che venisse richiesta la custodia cautelare in carcere. Per l’ennesima volta la Procura di Torino ha dimostrato la sua arroganza nei confronti di chi combatte ogni giorno contro ogni forma di ingiustizia ed oppressione, anche con chi porta solidarietà da fuori .

A Saronno, nel pomeriggio di oggi, un discreto numero di solidali si è mosso per le vie della città, intonando cori e dimostrando attivamente la propria vicinanza a Cello. Per chi volesse scrivergli, l’indirizzo è

MARCELLO RUVIDOTTI
Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Via Maria Adelaide Aglietta 35, 10149
TORINO

EPPUR SI MUOVE

Altre mobilitazioni studentesche date dalle temperature basse, altri casi di insubordinazione. Oggi è toccato a Saronno, all’Istituto Tecnico G. Zappa.
Nel mattino del 13/12 – il caso ha voluto proprio in questo giorno – una folla di studenti si è riunita chiudendo il cancelletto con catenacci e incordonandosi davanti al cancellone più grande. Un dispiegamento di energia e organizzazione notevole, soprattutto a fronte della motivazione, la stessa che in questo freddo autunno ha dato un pretesto agli studenti un po’ ovunque nel varesotto: il freddo nelle aule. A monitorare la situazione da distanza i Carabinieri, a passare per i ridicoli di turno i localotti di Saronno. Ma solamente di fronte all’arrivo di qualche professore e della vicepreside, percepiti come più autoritari e “importanti”, alcuni cedono ed entrano. Molti altri invece rimangono fuori ancora per qualche tempo, fino a rimanere circa un centinaio: qui si disperdono, c’è chi va a casa e chi ha intenzione di non terminare qua una mattinata diversa dal solito. Così i “pochi” rimasti vanno sotto l’Ipsia, lì vicino, a provare ad aizzare gli studenti allo sciopero.
Succede poco altro, ma su una popolazione studentesca di circa mille studenti sono entrati solo in un centinaio. Mica male.
In un autunno avaro di slanci e mobilitazioni ci pensano gli studenti stessi a trovare il pretesto necessario a passare una mattinata fuori dalle aule. Per molti la prima esperienza di picchetto, la prima volta in cui si tenta di prendersi la strada, la prima volta in cui ci si percepisce come una forza che dà forma al mondo per come è.
Mica male, no?

NELLA COLTRE

LIMBIATE
Due ragazzi di 14 e 16 anni si sono divertiti a bruciare i giochi dei bambini nel parco pubblico di via Alleanza, a Limbiate. I ragazzi sono stati sfortunatamente denunciati per danneggiamento. Sempre a Limbiate quattro ragazzi sono stati sorpresi mentre a sassate rompevano i finestrini di un furgone Ford Transit. Tre sono scappati, uno è stato fermato: un 15enne è stato denunciato.

SARONNO
Dieci giorni fa le telecamere di videosorveglianza comunale sono state nuovamente messe fuori uso. Il Comune di Saronno dovrà far fronte, oltre alle ingenti spese di installazione, anche a quelle riparazione.

BUSTO ARSIZIO
La notte tra il 7 e l’8 novembre due ragazzi sono stati beccati dopo aver dipinto alcuni vagoni Trenord e un muro della ferrovia. Sarebbero stati incastrati da alcune loro foto appena scattate che ritraevano i convogli appena verniciati.

LEGNANO
Ha tentato di rubare merce per quasi duemila euro all’Esselunga di via Sabotino. Dopo aver riempito a dovere il carrello della spesa il 50enne si è avvicinato ad una porta di emergenza, poi un colpo sul maniglione anti panico ed è uscito. Gli addetti alla vigilanza si sono messi all’inseguimento, facendo chiamare prima il 112, e lo hanno preso poco dopo.

GALLARATE
Occupazione abitativa sgomberata nelle case popolari di via MonteLeone a Gallarate: la Polizia Locale e l’Aler sono intervenute nella mattina di venerdì 10 novembre per sgomberare un appartamento di proprietà pubblica che era stato occupato nella notte da una famiglia, con tre minori. «A Gallarate applichiamo la tolleranza zero sulle occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica» commenta l’assessore ai servizi sociali Paolo Bonicalzi. «L’intervento di oggi valga da monito per tutti: abbiamo occhi ben aperti, per intervenire immediatamente e per evitare che gli alloggi finiscano in mano di chi non ne ha diritto. Oggi non è stato necessario usare le maniere forti, ma si sappia che che siamo pronti a farlo se sarà necessario. A Gallarate la casa è un diritto ma per chi questo diritto ce l’ha».

CARNEVALE DI NOVEMBRE

Oggi, 10 novembre, per le vie di Saronno potrebbe aggirarsi uno strano individuo dall’abbigliamento sgargiante e dal modo di fare bizzarro e pittoresco. Incontrarlo potrebbe far pensare che quest’annata il Carnevale sia arrivato con qualche mese di anticipo.

E si sa, a Carnevale la voglia di fare scherzi è proprio nell’animo di chiunque. Anche in quello degli studenti della Statale di Milano che in perfetto stile carnevalesco, alcuni anni fa l’hanno bersagliato con uova, pomodori e altri tipi di ortaggi.

Oscar Giannino quella volta risultò più sgargiante del solito

TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO

Martedì 24 ottobre sono uscite a mezzo stampa le nuove direttive comunali in materia di sicurezza (annoso mantra dell’era Fagioli) per eventi pubblici.
Queste “misure a salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità”, in tutti i luoghi in cui è previsto un afflusso significativo di persone per la partecipazione ad eventi di vario genere, prevedono l’aumento dei giorni per il preavviso che passa da 30 a 60 nonché, la necessaria presenza di mezzi dei vigili del fuoco, un piano di evacuazione e personale tecnico (forze dell’ordine) per farlo eseguire. Questa volta, anche se si legge tra le righe, non è esplicitato il rischio di attacchi terroristici; forse è un argomento passato di moda.
E’ interessante osservare come sempre più le politiche securitarie, anche qui a Saronno, hanno la volontà di voler limitare la possibilità di vivere le strade con dispositivi di controllo quali; videosorveglianza, controllo del vicinato e sbirri di ogni tipo.
Certo si inserisce perfettamente nel quadro politico che questa giunta porta avanti, in una ricostruzione sociale delirante nella quale i principali problemi della città sono gli ambulanti, i venditori abusivi, i questuanti e la nuovissima categoria dei “bivaccatori”, sempre più multati e allontanati, mentre sono bene accolti i guadagni di palazzinari e speculatori.

E TU PARTORIRAI CON DOLORE

Anacronistico e surreale, ecco come appare l’accordo firmato dall’assessore Gianangelo Tosi e l’associazione cattolica “Difendere la vita con Maria”, che prevede l’utilizzo di parte del campo 12 bis del cimitero comunale di Saronno per la tumulazione dei feti abortivi, spontanei o volontari, con tanto di cerimonia mensile e data di sepoltura.
“I genitori hanno 24 ore di tempo per scegliere cosa fare, dopo questa tempistica interveniamo noi.” afferma il presidente dell’associazione Don Maurizio Gagliardini.
Trascorse le 24 ore, dunque, i feti potranno essere richiesti per la sepoltura senza alcuna autorizzazione né tanto meno consultazione della persona da cui provengono, prevaricando così ogni scelta privata e imponendo una cerimonia che ha un chiaro carattere moralizzatore.
Non per nulla infatti questi feti vengono erroneamente definiti “bambini non nati” a cui “restituire dignità” con l’atto della sepoltura; una visione del tutto soggettiva che implica di riflesso l’idea dell’aborto come un’azione abominevole e violenta contro una possibile vita, se non addirittura contro un bambino.
La questione, come nel resto della penisola italiana, viene ovviamente strumentalizzata dai vari politici, che tra una chiacchiera, un accordo e qualche uscita in bella vista sui media, tentano di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, mettendosi in bocca parole di amore e pietà mentre strizzano un occhio all’elettorato cattolico e l’altro occhio ai nostalgici degli anni ’20.
A far troppi occhiolini però si rischia di non vedere bene il mondo che si ha intorno.

CALMA APPARENTE

Nell’apparente calma, nel monotono tran tran di tutti i giorni, nella cittadina di Saronno si manifestano tasselli importanti nella gestione del potere.
Abbiamo dato ampio risalto alle scelte economiche della giunta fascio-leghista, scelte prettamente politiche. Sintetizzando abbiamo scritto: fare cassa sul sociale per reinvestire nel controllo.
E lo sceriffo Fagioli, con la sua cricca, prosegue fedele alla linea.
Ecco un nuovo investimento di 10.000 euro. Per cosa? Ma naturalmente per ampliare nuovamente il sistema di videosorveglianza cittadino. Alè!
Come se non bastasse la paranoia securitaria leghista ha ormai coperto tutta Saronno, come del petrolio sul mare. Sono state vietate, a causa delle lungaggini burocratiche e delle dovute misure di sicurezza ai tempi dell’emergenza (“quale emergenza?” si chiedono giustamente diversi saronnesi), due diverse manifestazioni pubbliche: un raduno di saronnesi amanti dei social network, una sagra di cibo da strada che già lo scorso anno aveva fatto tappa nella città degli amaretti.
Ecco la politica leghista e fascista. Ecco il vuoto da riempire con la paura.
Quanto manca all’affissione pubblica dei dieci comandamenti fagioliani? Quale potrebbe essere il primo comandamento se non: “Vietata ogni manifestazione pubblica! (eccetto i banchetti di Lega Nord e Doma Nunch)” ?

POLIZIA LOCALE ALLA RISCOSSA

Il 4 ottobre si è scatenata la polizia locale di Saronno, sguinzagliata per la città, i difensori del decoro, hanno raccolto un bottino abbastanza rappresentativo che permette loro di far bella faccia nei confronti di quelle persone che godono a notizie del genere.
I malcapitati sono 5 ragazzi tra i 20 e i 30 anni che hanno la colpa di essere nati poveri in paesi molto lontani dalla “ridente” Saronno. Le accuse comprendono la violazione delle norme sull’immigrazione, e turbamento del “decoro urbano”.
Il decoro della città è sacro guai a chi non si comporta da buon soldatino, le panchine che potrebbero essere momento di socialità diventano degli oggetti inutilizzabili: mangiare un panino o bere qualcosa, seduto su una normale panchina, diventa bivacco, per cui indecoroso.
La polizia municipale scenderà in campo altre volte, tornerà con altri bottini di guerra, alcuni applaudiranno perché è così che si fa; altri diranno che ancora non basta, ma sicuramente ci sarà sempre una parte della popolazione a cui non interessano risultati elettorali e business tout court.

BREVI SU FASCISTI SARONNESI E CATALUNYA

Mentre a Saronno in un solo fine settimana riescono a scendere in piazza, oltre alla Lega Nord, due formazioni di estrema destra (Doma Nunch e Forza Nuova) in Catalunya gli eventi sono incalzanti. Ed è proprio in merito alla situazione catalana che Lega Nord e Doma Nunch si sono sentiti di dire la loro; i primi in difesa dell’indipendenza catalana, naturalmente in vista del prossimo appuntamento referendario promosso proprio dalla Lega Nord, i secondi che invece criticano, in una lingua arzigogolata e tutta loro, la tendenza non conservatrice di molte forze in campo in Catalunya. Insomma entrambi questi partiti tirano l’acqua al loro mulino a seconda delle prospettive a medio-lungo termine che si danno. Da segnalare le prese di posizione di Doma Nunch, i fascisti nostrani, che tra un’invocazione allo spirito del cervo e una a quello del cinghiale, parlano apertamente di sostituzione etnica e di cacciare tutti gli stranieri.
Che il caos mediatico non faccia passare sottovoce le dichiarazioni di questi pericolosi figuri!

Tornando invece alla complessa situazione ci permettiamo di segnalare un contributo di RadioCane, che potete ascoltare qui: cartoline dalla Catalogna

FAGIOLI: TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO

“Fiamme che viste da lontano sembrano i bombardamenti in Iraq”

“Se si fosse intervenuti 5 minuti dopo il danno sarebbe stato maggiore”

“Ci sono ipotesi su chi possano essere gli autori ma aspettiamo esito delle indagini.”

“Da una prima visione sembra che la dinamica sia simile a quella del raid vandalico delle martellate contro la porta scorrevole”.

“Da gruppi politici attivi in città episodi di questo tipo non sono mai arrivati. Passare da volantinaggi a cortei a atti di terrorismo è un passaggio che in passato che non c’è mai stato. Auguro per loro che la matrice non sia questa, perchè credo che la città non voglia più sottoportare. Per la rabbia che fanno venire e per i danni. E poi immagino che la risposta dello Stato di fronte ad un atto di questo tipo non potrebbe mancare”.

Queste le dichiarazioni del Sindaco di Saronno dopo l’incendio che nella notte tra martedì e mercoledì ha bruciato sei auto comunali. Da segnalare il delirio di onnipotenza del nostro primo cittadino che, dopo le dichiarazioni degli scorsi mesi in cui si ergeva da Sindaco a Sceriffo, ora si trova in questa nuova fiction in un duplice accattivante ruolo: investigatore e Pubblico Ministero in toga nera a proporre ipotesi di reato e relativi indiziati.

In questo Cluedo in salsa saronnese non manca il giornalista da strapazzo che associa questo episodio a una scritta sul Comune di ben quattro anni fa.

Nella storia del cinema non mancano episodi di attori che passano anche dietro la macchina da presa; stai a vedere…

PS: Il signor Sindaco non deve mai essere stato né in guerra né in Iraq, per riuscire a offendere così platealmente e gratuitamente le migliaia di morti che i governi occidentali hanno sul proprio conto negli ultimi 25 anni.