L’IDEA DI SICUREZZA CHE GENERA PAURA

In occasione del concerto per il trentennale di Radiorizzonti, il comune di Saronno ha messo in atto la macchina della paura, automezzi della polizia municipale che sbarravano le strade a “protezione” di un eventuale terrorista o “squilibrato” che avesse intenzione di seminare morte e terrore.
Non sappiamo se  inconsapevolmente o con premeditata lucidità, il terrore viene seminato prevalentemente da misure di sicurezza del genere, poiché trasmettono nella gente che ogni momento della loro vita è in pericolo, la morte è in agguato.
Nel 2015 sono morti sulle strade italiane 3.419 persone e 246mila sono rimasti feriti; non ci risulta che ci sia stato qualche sindaco che abbia invitato i cittadini a non recarsi a lavoro o a fare Shopping in auto eppure, statistiche alla mano è più pericoloso andare a lavoro in auto che andare ad uno spettacolo musicale.
La macchina del terrore ci accompagna quotidianamente:  trasmette insicurezza e odio per il nemico prescelto, non identificato in un individuo ben preciso, ma in chiunque non è allineato al vivere attuale.
Il desiderio di sicurezza sempre di più penetra nelle menti della gente. I dispositivi di paura sono all’ordine del giorno nella nostra quotidianità. Ogni individuo si sveglia al mattino con la paura di perdere la sicurezza: la sicurezza di stare in salute, la sicurezza di avere un lavoro, la sicurezza di non essere derubato, la sicurezza di non morire.
Quanto accaduto a Torino, in piazza San Carlo, dove centinaia di persone stavano guardando la finale di Champions League da uno dei maxi schermi allestiti dalla città, sta a dimostrare come la macchina del terrore agisce sulla psiche degli individui, una paura irrazionale che genera terrore.