Con inchieste, arresti e roboanti accuse di terrorismo pensavano di far tornare tutti quanti a casa, terrorizzati, a guardare i lavori della costruzione del Tav dal balcone.
Hanno rinchiuso alcuni giovani, Paolo, Forgi poi Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia e poi ancora Graziano, Lucio e Francesco pensando di metter fuori gioco gli animi più baldanzosi e temerari.
Ma i Signori del Tav ignoravano, evidentemente, che far ciò che si ritiene giusto non è certo un fatto d’età.
Quando si lotta, il coraggio, la determinazione e la gioventù stessa non hanno età.
Il 14 settembre verranno in Valle alcuni dei famigliari dei compagni in carcere. Sarà un’occasione per manifestar loro tutto il nostro calore e solidarietà. Ma anche per mostrargli la devastazione contro cui lottiamo.
Alle 10 l’appuntamento è al campo sportivo di Giaglione per una passeggiata in Clarea.
Alle 12 ci troveremo invece al presidio di Susa ‘il Sole in un Baleno’ dove avremo modo di parlare, mangiare e raccogliere formaggi e salumi che i famigliari potranno portare in carcere ai nostri compagni.
Chiara, Claudio, Francesco, Graziano, Lucio, Mattia, Niccolò LIBERI!
Terrorista è lo stato. Libertà per i No TAV
presidio di solidarietà sotto le due torri, Bologna
Il 17 dicembre sarà emessa la sentenza contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, quattro anarchici e anarchiche accusati di attentato con finalità di terrorismo, già da un anno rinchiusi preventivamente dietro le sbarre e in condizioni di isolamento. I PM Padalino e Rinaudo che rappresentano la pubblica accusa al processo di Torino hanno chiesto nove anni e sei mesi di carcere.
La “colpa” dei nostri compagni, rivendicata in aula, è di avere incendiato un compressore nel cantiere del Treno ad Alta Velocità a Chiomonte. Un atto di sabotaggio, da sempre patrimonio dei movimenti di lotta e fatto proprio dalle assemblee popolari del movimento No TAV. Un’azione concreta per ostacolare una mega opera devastante per il territorio, un’opera dietro cui si muove un’unica ragione: sottrarre denaro pubblico per garantire lauti profitti a imprese costruttrici mafiose e politici corrotti, a costo di militarizzare un’intera valle e di provare a reprimere un movimento radicato da oltre vent’anni come quello contro il TAV.
Venerdì 12 dicembre 2014 è anche il quarantacinquesimo anniversario della strage di stato: Piazza Fontana, a Milano, con i suoi sedici morti. Un massacro, quello del 12 dicembre 1969, ordito dallo stato per tentare di arginare quell’ondata libertaria di contestazione studentesca e operaia che nel biennio ’68-’69 ha scosso dalle fondamenta la struttura autoritaria dell’attuale sistema sociale. Una strage di cui furono ingiustamente accusati gli anarchici: arrestati a centinaia, rinchiusi in carcere come Valpreda, assassinati dalla polizia politica come Pinelli, precipitato dalla finestra della questura di Milano nella notte del 15 dicembre.
Oggi come allora ribadiamo una verità incontestabile: terrorista è lo stato. Terrorista per noi è infatti chi detiene per legge il monopolio della violenza e la usa contro chi scende in piazza per reclamare diritti, chi fa guerra e bombarda popolazioni inermi, chi devasta l’ambiente, chi sfrutta sul posto di lavoro, chi rinchiude in carcere, chi smantella i servizi essenziali, chi blinda i confini e prova ad alimentare paura e razzismo.
Venerdì 12 dicembre scendiamo in piazza
- per ribadire che il vero terrorista è lo stato
- per reclamare la libertà dei No TAV in carcere
- per dare solidarietà attiva a tutto il movimento No TAV
Venerdì 12 dicembre 2014 ore 18:00 presidio di solidarietà sotto le due torri, Bologna
A seguire cena benefit per i quattro al circolo anarchico Berneri piazza di porta s. stefano 1
Circolo Anarchico Berneri