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Lug
11
Dom
Corteo a Milano contro la violenza della polizia
Lug 11@17:00
Ott
2
Sab
Presidio sotto il carcere di Terni @ Casa Circondariale
Ott 2@14:00

PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON I DETENUTI ANARCHICI
SOTTO IL CARCERE DI TERNI
SABATO 2 OTTOBRE 2021

Tra le mura della sezione AS2 del carcere di Terni si trovano Juan e Alfredo, due compagni anarchici imprigionati dallo Stato, uno dal 2019, l’altro da diversi anni. Entrambi sono accusati di strage (accusa che può prevedere la pena dell’ergastolo), un’accusa che si rivela ancora più infamante mentre senza tanti scrupoli nelle galere di tutta la penisola l’apparato statale ha mostrato il pugno duro rivelando la sua vera natura stragista. Non occorre andare indietro nel tempo: i morti di Modena, Rieti, Bologna, il massacro di Santa Maria Capua Vetere dell’anno scorso; ma anche i morti nel mediterraneo, la gestione militare dell’Epidemia di Covid, l’imposizione del lasciapassare e la vita digitalizzata sono alcune delle manifestazioni del dominio che ogni giorno aumenta nella direzione di incasellare l’intera società in una prigione a cielo aperto. Chi ha trovato e ancora trova il coraggio di affrontarlo a testa alta, con le parole e con l’azione, è fatto prigioniero, zittito o addirittura ucciso.
Dopo le pesanti condanne dell’operazione Scripta Mantent e dell’operazione Panico, anche le richieste per l’operazione Prometeo vanno dai 17 ai 18 anni. Il 2 ottobre a Treviso riprenderà il processo a Juan, accusato di aver posizionato due ordigni, di cui uno inesploso, presso la sede della Lega di Villorba nell’agosto del 2018, e tra non molto seguirà la sentenza.

Il nemico è chiaro, il carcere è strutturalmente violento perché violenta è la natura dello Stato. Attaccarlo rimane l’unica possibilità per riconquistare qualche pezzo di libertà e aprire squarci per una vita diversa.

La solidarietà è la nostra arma.

Presidio sotto il carcere di Udine @ Casa Circondariale
Ott 2@15:00–17:00
Presidio sotto il carcere di Udine @ Casa Circondariale

VIA SPALATO DOPO UN ANNO E MEZZO…

Dopo un anno e mezzo di confinamento, coprifuoco, violenze di Stato, vaccinazioni coatte e indotte da propaganda, minacce e discriminazioni realizzate… dopo un anno e mezzo durante il quale il tecno-controllo sociale si è perfezionato spietatamente, ora che anche le nostre città assomigliano sempre più a galere a cielo aperto, con le loro sezioni differenziate in base al censo… il carcere
rimane il paradigma della società penale, la massima deterrenza, la pietra angolare di tutto l’edificio. Anche dopo i massacri di Santa Maria Capua Vetere, sul proprio fondamento penale lo Stato
non discuterà mai.

Perciò ritorniamo in via Spalato per riprendere il contatto e il dialogo con i detenuti, per capire qual è la loro condizione di vita in questi ultimi mesi, per capire in che condizione si trova l’area sanitaria, il cui degrado cronico è stato pubblicamente denunciato dai detenuti stessi. Ritorniamo per ricordare Ziad, il giovane morto in via Spalato il 15 marzo 2020 a causa della malasanità e della psichiatrizzazione forzata praticata in quel carcere.

Per continuare la lotta e sostenere che si ribella a tutto ciò!
SABATO 2 OTTOBRE 2021
dalle h 15.00 alle 17.00
via Ragusa angolo via Zara (laterale di via Cividale) – UDINE

Presidio solidale con i detenuti di via Spalato

Assemblea permanente contro il carcere e la repressione FVG

Ott
9
Sab
Torino: presidio al CPR di Corso Brunelleschi @ Centro di Permanenza per i Rimpatri
Ott 9@16:00

I Centri di Permanenza per il Rimpatrio sono prigioni in cui vengono recluse le persone senza i giusti documenti: il loro scopo è quello di isolare e rimpatriare chi viene rinchiuso lì dentro. Queste strutture sono uno degli elementi delle politiche di controllo della popolazione migrante in mano allo Stato. Da anni però c’è chi lotta contro questi Centri, da dentro e da fuori quelle mura. L’operazione Scintilla del febbraio del 2019, legata allo sgombero dell’Asilo occupato a Torino, va a colpire compagne e compagni che hanno lottato contro il sistema di detenzione amministrativa per persone senza documenti. Il 7 Ottobre inizierà il processo e per questo ci sarà un PRESIDIO a partire dalle ore 10:30 al Tribunale in via Giovanni Falcone, per portare solidarietà a chi ha deciso di combattere contro ogni gabbia. Ma soprattutto le persone recluse hanno dimostrato che questi lager si possono chiudere con il fuoco delle rivolte, come è accaduto il 10 settembre quando, a seguito di una rivolta dentro il Cpr di Corso Brunelleschi, una delle aree del centro è stata resa completamente inagibile.

PRESIDIO
sotto le mura del CPR

Sabato 9 Ottobre
alle ore 16
in Corso Brunelleschi
angolo via Monginevro Torino

sempre solidali e complici di chi lotta per la libertà

Ott
24
Dom
Torino: presidio in solidarietà alle prigioniere-i delle Vallette @ Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Ott 24@16:00

Nel carcere Lorusso e Cotugno i detenuti sono stipati in spazi ristretti e fatiscenti invasi di blatte, topi e muffe. Le emergenze sanitarie vengono trascurate e non è raro che reclusi muoiano o le loro condizioni di salute si aggravino per mancate cure.

Molte sono state le proteste dei detenuti e delle detenute durante questo anno.

Torniamo fuori dal carcere per portare loro solidarietà e sostenere le loro lotte.

Nov
6
Sab
Livorno: basta morire di contenzione @ Ospedali Riuniti di Livorno
Nov 6@16:00
Mar
20
Dom
Saluzzo (CN): presidio sotto le mura del carcere @ Casa di Reclusione di Saluzzo "Rodolfo Morandi"
Mar 20@15:00
Mar
26
Sab
Ivrea (TO): presidio sotto le mura del carcere @ Casa Circondariale di Ivrea
Mar 26@15:00
Set
24
Sab
Sempre al fianco di chi lotta @ L’Arrotino
Set 24@20:00

SEMPRE AL FIANCO DI CHI LOTTA

I compagni anarchici Vincenzo e Dayvid sono stati entrambi condannati per il reato di devastazione e saccheggio: il primo in seguito ai fatti
di Genova 2001, durante il G8, che avevano portato alla condanna di 10 compagni e compagne, il secondo invece per gli scontri avvenuti a Roma il 15 ottobre 2011.
Sia Vince che Dayvid avevano tuttavia deciso di rendersi irreperibili e di sottrarsi all’arresto, preferendo la via della latitanza alle patrie galere. La loro corsa si è purtroppo conclusa con l’arresto: Vince è stato fermato dopo sette anni dalla polizia francese in Bretagna, mentre Dayvid è stato arrestato il 29 giugno scorso ad Atene. In entrambi i casi la cattura è stata resa possibile dalla collaborazione tra le diverse polizie europee nel contesto del MAE, il mandato d’arresto  europeo.
In seguito all’arresto Dayvid è stato rimpatriato l’8 settembre e si trova attualmente nel carcere di Civitavecchia. Vince invece, a più di vent’anni da Genova 2001, dopo una lunga latitanza, e a tre anni dal giorno della sua cattura in Francia, è nuovamente a forte rischio “estradizione”. Nell’autunno 2020 la Corte di Anger aveva deciso di non consegnarlo all’Italia, per l’accusa di “Devastazione e Saccheggio”, ma lo scorso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della sua consegna alla giustizia italiana, nonostante le incompatibilità tra il particolare e controverso reato di “Devastazione e Saccheggio” e il codice penale francese. La decisione definitiva spetta adesso alla Corte di Cassazione di Parigi convocata per il prossimo 11 ottobre, ma gli spazi per una decisione contraria si sono notevolmente ridotti.
Proponiamo quindi una cena benefit per sostenere Vince e Dayvid e riferire brevemente alcuni aggiornamenti sulla loro situazione.

 

cena benefit par david “Ciga”
SABATO 24 SETTEMBRE
ore 20 cena Benefit e a seguire aggiornamenti e chiacchierate
presso L’Arrotino, in via Primo Maggio 24c, Malavedo, Lecco

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