Vag61 & Mezzoradaria presentano:
– Ore 16:00 Giocare con la scienza
Divertiamoci scoprendo la sorprendente alchimia degli elementi
– Ore 17:30 Hansel e Gretel
A cura del gruppo di lettori per l’infanzia del:
Centro Diurno Psichiatrico di Casalecchio di Reno della coop. sociale Il martinpescatore. Due individui si calano e affrontano i tanti e diversi ostacoli che minano questo grande bosco dal quale però riusciranno ad uscire. E ne usciranno addiritura più forti. E’ una fiaba lunga e articolata che affascina e appassiona i bambini.
– Ore 19:00 Presentazione del libro “… e tu slegalo subito”
ne parliamo con l’autrice Giovanna Del Giudice
Il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cagliari, legato a letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte non silenziata, non negatam non giustificata, ma indagata e assunta come limite invalicabile dell’agire psichiatrico diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.
– A seguire: Cena benefit Vegan
Presentazione con l’autore del libro “Il male dell’ergastolano” di Annino Mele, detenuto dal 1987 ed oggi in semi-libertà.
ADESSO BASTA!
IL SILENZIO È COMPLICITÀ
CORTEO CONTRO PADRONI E STATO DI POLIZIA
A partire dalla forte risposta di chi ha resistito allo sgombero dell’Asilo occupato di Torino e dalla estesa solidarietà di fronte agli arresti, crediamo si debba far risuonare nelle nostre strade, quelle che calpestiamo ogni giorno, una voce chiara e decisa contro il governo.
La guerra ai poveri, l’inasprimento dei sistemi di sorveglianza, le retate e i controlli in strada sono quotidiani e incessanti.
La popolazione immigrata viene criminalizzata e isolata nei centri di accoglienza, nei ghetti, nei lager per il rimpatrio (C.P.R.). Senza dimenticare tutte le persone morte in mare o in montagna nel
tentativo di varcare una linea immaginaria detta confine.
Il lavoro diventa sempre più precario e con paghe da fame, e gli affitti sempre più alti.
Di pari passo è in corso un feroce attacco a tutte le occupazioni nel tentativo di annientare ogni forma di autonomia e autogestione.
Le “grandi opere” e le nocività devastano, inquinano e deturpano intere aree geografiche facendo arricchire imprese di costruzioni e multinazionali, lasciando sul territorio solo macerie.
Difendiamo chi viene colpito perché si ribella a questo stato di cose, come a Cosenza, Milano, Firenze, Roma, Torino e Trento.
Se non ci interessiamo alla realtà presto sarà lei a interessarsi di noi, ed ha già il volto di un gendarme. Reagire ora è possibile e necessario. Sappiamo che siamo tutti/e sotto attacco e ovunque dobbiamo organizzarci per rispondere.
L’unico modo per sconfiggere la paura e la rassegnazione è riprenderci collettivamente le strade in cui viviamo. Lo faremo tutti/e insieme in corteo, uniti/e e determinati/e!
Siamo nemiche e nemici di questo governo, di ogni governo.
E scommettiamo di non essere i/le soli/e.
ROMA
SABATO 2 MARZO – ORE 17:00
CORTEO
CONCENTRAMENTO A LARGO PRENESTE
Entrato in carcere nel 1991, ergastolano, Carmelo Musumeci lotta da sempre per abbattere quei muri, non solo di ferro e cemento, che lo tengono prigioniero. “Uomo ombra”, scrittore per necessità in un mondo che lo vorrebbe dimenticato, oggi ci presenta i suoi libri e la sua esperienza.
Versione stampabile:
VIA SPALATO DOPO UN ANNO E MEZZO…
Dopo un anno e mezzo di confinamento, coprifuoco, violenze di Stato, vaccinazioni coatte e indotte da propaganda, minacce e discriminazioni realizzate… dopo un anno e mezzo durante il quale il tecno-controllo sociale si è perfezionato spietatamente, ora che anche le nostre città assomigliano sempre più a galere a cielo aperto, con le loro sezioni differenziate in base al censo… il carcere
rimane il paradigma della società penale, la massima deterrenza, la pietra angolare di tutto l’edificio. Anche dopo i massacri di Santa Maria Capua Vetere, sul proprio fondamento penale lo Stato
non discuterà mai.
Perciò ritorniamo in via Spalato per riprendere il contatto e il dialogo con i detenuti, per capire qual è la loro condizione di vita in questi ultimi mesi, per capire in che condizione si trova l’area sanitaria, il cui degrado cronico è stato pubblicamente denunciato dai detenuti stessi. Ritorniamo per ricordare Ziad, il giovane morto in via Spalato il 15 marzo 2020 a causa della malasanità e della psichiatrizzazione forzata praticata in quel carcere.
Per continuare la lotta e sostenere che si ribella a tutto ciò!
SABATO 2 OTTOBRE 2021
dalle h 15.00 alle 17.00
via Ragusa angolo via Zara (laterale di via Cividale) – UDINE
Presidio solidale con i detenuti di via Spalato
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione FVG