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Dic
5
Ven
Presentazione di Mezz’Ora D’aria – a Modena @ Laboratorio libertario Ligèra
Dic 5@21:00

Presentazione della trasmissione di Mezz’Ora D’aria

venerdì 5 dicembre 2014 – dalle ore 21.oo

presso Laboratorio libertario Ligèra – piazza della Pomposa, 8 – Modena

presentazione al Ligèra - 5,12,2014

Mag
27
Mer
Presentazione del libro “Totu sa beridati. Tutta la verità – Storia di un sequestro” con Francesca De Carolis
Mag 27@19:30–23:45
Presentazione del libro "Totu sa beridati. Tutta la verità - Storia di un sequestro" con Francesca De Carolis
Dalle 19:30 aperitivo con i vini di GustoNudo-Vignaioli Eretici
Dalle 20:30 cena popolare bio vegan

Ore 21:00 MeryXm e Mezzoradaria presentano il libro su Mario Trudu: “Totu sa beridati. Tutta la verità – Storia di un sequestro” insieme alla giornalista, scrittice e narratrice Francesca De Carolis

Storia di Mario Trudu, due condanne per sequestro di persona. Del primo mi dichiaro innocente. Ma ritengo che le vittime di questa faccenda non siano soltanto i sequestrati. Pure io e i miei familiari siamo vittime di un stato che dovrebbe fare giustizia e non vendetta. Da trentacinque anni anche io sequestrato e senza alcuna prospettiva di uscirne vivo, vi racconto la mia tremenda storia.
Urla dal 41bis del fine pena mai.
Apr
10
Dom
Parma – Assemblea pubblica ‘Pagine contro la tortura’
Apr 10@17:30
Parma - Assemblea pubblica 'Pagine contro la tortura'

ASSEMBLEA PUBBLICA a PARMA

DOMENICA 10 APRILE ORE 17,30 CASA CANTONIERA- VIA MANTOVA 24

per informazioni: https://paginecontrolatortura.noblogs.org/

“PAGINE CONTRO LA TORTURA”

Contro il divieto di ricevere dall’esterno libri e stampe d’ogni genere nelle sezioni 41bis

“Nel tempo le istituzioni hanno allevato funzionari che ritengono naturale questo sistema di barbarie. Quando si eleva il meccanismo della mostrificazione a ’normale’ strumento di repressione, la tortura di varia natura diventa burocrazia quotidiana”. (Da una lettera di un detenuto rinchiuso nel nuovo carcere di Massama, Oristano, giugno 2015).

Da alcuni mesi chi è sottoposto al regime previsto dall’art. 41bis dell’ordinamento penitenziario (o.p.) non può più ricevere libri, né qualsiasi altra forma di stampa, attraverso la corrispondenza e i colloqui sia con parenti sia con avvocati: i libri e la stampa in genere si possono solo acquistare tramite autorizzazione dell’amministrazione. È un’ulteriore censura, una potenziale forma di ricatto, in aggiunta alle restrizioni sul numero di libri che è consentito tenere in cella: solo tre.

Nel novembre 2011 una circolare del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: il dipartimento del ministero della Giustizia preposto al governo delle carceri italiane) impose questa restrizione, ma fu bloccata da reclami di alcuni prigionieri e prigioniere accolti nelle ordinanze di alcuni giudici di sorveglianza. I ricorsi opposti da almeno tre pubblici ministeri contro queste ordinanze furono confermati in Cassazione. Infine una sentenza della suprema Corte del 16 ottobre 2014 ha dato ragione al DAP, rendendo così definitiva questa nuova odiosa restrizione.

Il regime di 41bis è il punto più rigido della scala del trattamento differenziato che regola il sistema carcerario italiano.

Il 41bis prevede:

– isolamento per 23 ore al giorno (soltanto nell’ora d’aria è possibile incontrare altri/e prigionieri/e, comunque al massimo tre, e solo con questi è possibile parlare);

– colloquio con i soli familiari diretti (un’ora al mese) che impedisce per mezzo di vetri, telecamere e citofoni ogni contatto diretto;

– esclusione a priori dall’accesso ai “benefici”;

– utilizzo dei Gruppi Operativi Mobili (GOM), il gruppo speciale della polizia penitenziaria, tristemente conosciuto per i pestaggi nelle carceri e per i massacri compiuti a Genova nel 2001;

– “processo in videoconferenza”: l’imputato/a detenuto/a segue il processo da solo/a in una cella attrezzata del carcere, tramite un collegamento video gestito a discrezione da giudici, pm, forze dell’ordine, quindi privato/a della possibilità di essere in aula;

– la censura-restringimento nella consegna di posta, stampe, libri.

È importante promuovere una campagna di sensibilizzazione e iniziativa di tutte e tutti coloro che operano nel mondo della cultura: librerie, case editrici, di appassionati/e della lettura, scrittori e scrittrici, viaggiatori tra le pagine, ecc., volta al ritiro del vessatorio divieto di ricevere libri.

In particolare, al fine di fare pressione sulle autorità competenti ed estendere la solidarietà, invitiamo tutte le realtà a spedire cataloghi, libri, riviste, ecc, presso le biblioteche delle carceri in cui sono presenti le sezioni a 41bis e ai detenuti e alle detenute che di volta in volta ne faranno richiesta.

 

Il carcere non è la soluzione, ma parte del problema.

Sommergiamo di libri le carceri, evitiamo che si metta in catene la cultura!

Apr
16
Sab
41-bis = tortura – Presidi sotto le carceri – Campagna ‘Pagine contro la tortura’
Apr 16 giorno intero
Cuneo – Letture in libertà sotto le mura del carcere
Apr 16@15:00

Sabato 16 aprile – Cuneo: Letture in libertà sotto le mura del carcere

per la campagna ‘Pagine contro la tortura’ – in contemporanea davanti alle sezioni 41bis di varie carceri

Da alcuni mesi i prigionieri in regime 41-bis non possono più ricevere libri né qualsiasi altro tipo di stampa attraverso i pacchi colloquio o per posta. La campagna ‘Pagine contro la Tortura’ vuole contrastare questa disposizione che mira ad impedire la circolazione della cultura negli istituti di pena e ad aggravare ulteriormente le condizioni di annientamento fisico e psicologico della carcerazione speciale.

Microfono aperto per saluti, interventi e letture di brani. Portatevi il testo che vorreste passasse le mura (massimo una pagina per lettura).

Ritrovo ore 15.00 – incrocio tra via Roncata e via Valle Maira – per raggiungere il carcere del Cerialdo

Cassa AntiRepressione delle Alpi Occidentali, Biblioteca Popolare Rebeldies

 

16-aprile-per-web-e1459456750166

Mag
6
Ven
Incontro e dibattito insieme all’Associazione Contro gli Abusi in Divisa alla Libreria Anomalia a Roma @ Roma
Mag 6@19:00–22:00
Incontro e dibattito insieme all'Associazione Contro gli Abusi in Divisa alla Libreria Anomalia a Roma @ Roma | Roma | Lazio | Italia

Venerdì 6 maggio, ore 19.00

Abusi in divisa

Incontro e dibattito insieme all’associazione ACAD [Associazione Contro gli Abusi in Divisa]

Il tema degli abusi delle incontro dibattito sugli abusi in divisa a cura di acad, locandina incontroforze dell’ordine spesso viene banalizzato nel dibattito istituzionale, fino ad accogliere e avallare la cosidetta teoria delle mele marce. Nel nostro dibattito, invece, verranno raccontati e descritti anche nei loro aspetti giuridici e mediatici; casi specifici di abusi delle forze dell’ordine nel tentativo di rispondere alla domanda se possa considerarsi davvero soddisfacente e in qualche modo valida la teoria delle mele marce e per costruire e immaginare una soluzione al vero problema. Perché non accada mai più e perché si possa costruire un terreno di analisi che offra una visione analitica e completa della questione.

Acad è una Onlus nata dall’intenso lavoro di un gruppo di attivisti che da diversi anni si occupano di abusi commessi dalle forze dell’ordine. Tante famiglie, colpite duramente dagli abusi, non hanno accettato le versioni ufficiali e hanno intrapreso battaglie per chiedere verità e giustizia affinché questi ignobili e vergognosi atti non passassero sotto silenzio.

Acad nasce dalla volontà di dare sostegno a queste famiglie e a coloro che hanno subito abusi ma che non si sono dati per vinti e non hanno accettato una verità giudiziaria che già troppe volte si è dimostrata a favore di chi tenta in tutti i modi di nascondere la propria impunità dietro una divisa.

L’associazione è antifascista e antirazzista, valori di libertà ed eguaglianza indispensabili oggi per contrastare fenomeni discriminatori e prevaricatori. Il fascismo non è un opinione, la storia dovrebbe averlo insegnato a tutti.

interverranno:

Checchino Antonini (giornalista ACAD)

Stella Arena (legale ACAD)

Gaia Tessitore (legale ACAD)

www.acaditalia.it

Mag
11
Mer
Discussione con Stefano Canini e Leni Semprini con proiezione di un documentario @ Vag 61
Mag 11@21:00–23:45
Discussione con Stefano Canini e Leni Semprini con proiezione di un documentario @ Vag 61 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia
Stefano Canini (psichiatra)
Leni Semprini (psicologa e psicoterapeuta)

emozioni percezione angoscia fronteggiamento solitudine recovery voci

Le nuove forme di manicomializzazione (Rems, Rsa, case di cura per anziani), la contenzione fisica e farmacologica di cui si abusa nei reparti psichiatrici, la psichiatrizzazione dei comportamenti anomali, diventano intellegibili se considerati non come distorsioni di una democrazia pur sempre virtuosa ma come dispositivi di esclusione sistemici utili a garantire l’ordine di cose esistente. Marginalizzare e segregare l’inetto, l’incapace, il diverso non ha solo una funzione contenitiva ma anche produttiva. La normalità è il risultato di un’ incessante lavoro di classificazione e differenziazione degli individui. Sergio Piro (psichiatra) scriveva che nei reparti nuovi e più eleganti, la legatura farmacologica non è meno violenta né meno alienante del corsetto di sicurezza; l’ergoterapia meccanicamente applicata non riempie il vuoto (“un vuoto totale” dice un paziente) di giorni su giorni passivamente trascinati…Il vuoto della “malattia” come ineluttabile condanna biologica è il vuoto che l’apatia, l’inerzia e l’abbandono hanno creato in coloro che sono esclusi da qualunque movimento e da qualunque dinamica.

Mag
28
Sab
@ Circolo Iqbal Masih
Mag 28@16:00–Mag 29@18:00

28-29 maggio

Sabato 28 maggio dalle ore 16 incontro dibattito con Salvatore Ricciardi.

Attuale redattore di Radio onda rossa, la traiettoria politica e umana di Salvatore è di grande spessore. Dopo aver militato nell’area dell’autonomia operaia nel ’77, entra a far parte della Brigate rosse. Viene arrestato nell’80 e alla fine di quell’anno, con altri prigionieri organizza la rivolta nel carcere speciale di Trani. Viene condannato all’ergastolo e alla fine degli anni ’90 usufruisce della semilibertà. Con lui parleremo della genealogia del carcere e degli sviluppi evolutivi che ha sperimentato nel corso del tempo, gli effetti devastanti sul fisico e la psiche che il carcere produce su chi vi è rinchiuso e il peggioramento delle relazioni sociali. A cosa serve il carcere? A chi serve? Il panottico è definitivamente fallito e se è ancora vivo quali obiettivi ha raggiunto? Su quali terreni e pratiche si orienterà la repressione? Vi aspettiamo numerosi.

Domenica 29 maggio ore 15

Incontro con il CO.ordinamento RE.pressione e CA.rcere per la campagna “Pagine contro la tortura” e per un mondo libero da tutte le gabbie.

Ago
21
Dom
Presidio sotto il carcere di Ferrara – domenica 21 agosto @ ferrara
Ago 21@18:00

Per fare un saluto di solidarietà a Divine e agli altri prigionieri in AS2 a Ferrara

x DIVO - ferrara - domenica 21 agosto

 

Informiamo che la sera di martedì 2 agosto, a seguito di una lite in casa, il nostro compagno Divine si è trovato alla porta la polizia. Immediatamente le merde entravano nell’abitazione effettuando una perquisizione ed allertando la digos. A seguito di questa perquisizione, come scritto dalla stampa di regime, venivano rinvenuti oggetti e sostanze di uso comune che se collegati tra loro con alchemica sapienza potevano generare un ordigno, oltre a svariato materiale cartaceo riconducibile agli ambienti anarchici. Come risaputo in casa di un anarchico, anche del minestrone andato a male può diventare un’arma.
Divine viene portato in questura dove viene trattenuto per più giorni in assenza di comunicazione con l’esterno e con gli avvocati. Il giorno dopo i giornali parlano di un soggetto che gravita intorno all’area anarchica trovato in casa con materiale potenzialmente esplosivo e immediatamente rilasciato con denuncia a piede libero. La notizia risulta falsa visto che, nonostante i tentativi, nessuno riesce a vedere Divine o ad avere notizie sicure sul suo rilascio.
Dopo 4 giorni infatti arriva la conferma che il compagno si trova rinchiuso nel carcere di Bologna con le stesse accuse già scritte sui giornali.

Da sottolineare il ruolo infame e di copertura svolto dagli scribacchini di regime che, dando una falsa notizia, hanno permesso il prolungato isolamento di Divine. Non ci stupisce l’accanimento dello stato verso i suoi nemici e non ci ferma un tentativo di isolamento dal continuare l’attacco verso l’esistente e i suoi attivi collaboratori.
Siamo vicini a Divine, come lo siamo a tutti i compagni che subiscono la repressione dello stato e determinati più che mai a proseguire per la nostra cattiva strada.

Alcun* anarchic*

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Aggiornamento:

Si era in attesa del pronunciamento del giudice ed è stata confermata la misura cautelare in carcere per Divine.

Per scrivergli lettere e telegrammi di solidarietà:

Divine Umoru
Via del Gomito 2, CAP 40127, Bologna

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Aggiornamento:

Divine è stato trasferito in AS2 nel carcere di Ferrara –> per scrivergli:

Divine Umoru

via Arginone, 327

44122 Ferrara

Ott
11
Gio
Modena- OPEN ARMS: dibattito con un soccorritore
Ott 11@20:30

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