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Gen
24
Sab
Reggio Emilia – Incontro pubblico per la chiusura degli OPG @ Spazio Ghirba
Gen 24@17:00–18:00
Reggio Emilia - Incontro pubblico per la chiusura degli OPG @ Spazio Ghirba | Reggio Emilia | Emilia-Romagna | Italia

SABATO 24 GENNAIO a REGGIO EMILIA. incontro pubblico per la CHIUSURA dei MANICOMI CRIMINALI

SABATO 24 GENNAIO a REGGIO EMILIA

INCONTRO PUBBLICO a cura della RETE ANTIPSICHIATRICA

presentazione della CAMPAGNA per la CHIUSURA dei MANICOMI CRIMINALI

alle ore 17 presso lo SPAZIO GHIRBA
Biosteria della Gabella – via Roma 76 – 
( www.ghirbabiosteria.it)

La realtà manicomiale, che si può toccare perché è fatta di pareti, è ben poca cosa di fronte alla diffusione del concetto stesso di manicomialità che si fonda esclusivamente sulla persistenza del giudizio psichiatrico. Ritengo che a poco serva attaccare l’istituto del manicomio se non si porta un attacco radicale allo stesso giudizio psichiatrico che ne è alla base, mostrandone l’insussistenza scientifica. Finché non sarà abolito il giudizio psichiatrico la realtà della segregazione continuerà a fiorire dentro e fuori le pareti dei manicomi.
-Giorgio Antonucci-

per info e contatti:
violazione@autistici.org

Mar
26
Gio
Malati di nulla, morti di psichiatria @ Parma
Mar 26@20:00

26 marzo 2015 – ore 20.00 – presso Sovescio (Strada Nino Bixio, 61 – Parma)

MALATI DI NULLA, MORTI DI PSICHIATRIA

assemblea pubblica

Quando si toglie di mezzo il concetto di malattia mentale, ci ritroviamo  tutti di fronte all’incertezza, alla paura, alla meraviglia e al terrore di esperienze che ci trasformano, trasformano la realtà intorno a noi e le relazioni con gli altri

Ne si parlerà con lo scrittore Giuseppe Bucalo (del Comitato Iniziativa Antipsichiatrica)

in vista del corteo per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) che si terrà a Reggio Emilia sabato 28 marzo

26 MARZO

Mar
28
Sab
Corteo per la chiusura degli OPG @ Reggio Emilia
Mar 28@14:30

CORTEO per la CHIUSURA degli OPG SABATO 28 MARZO a REGGIO EMILIA
CORTEO SABATO 28 MARZO a REGGIO EMILIA

CHIUDIAMO TUTTI I MANICOMI!
LIBERIAMOCI DALLA PSICHIATRIA!

NO OPG, NO REMS, NO PSICHIATRIA!

Esistono muri, a volte invisibili, che dividono la normalità dalla “follia”. Sono costruiti dal potere e rafforzati dal deserto che si trova al loro esterno.

La presunta, prorogata ormai da 4 anni, chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) lascerà spazio all’istituzione delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS). Cambia il nome, gli internati sono deportati, gli appalti assegnati e lo slancio riformista soddisfatto. Ma le nuove strutture conservano la medesima attitudine repressiva e il concetto stesso di manicomialità, perpetuandone lo stigma. Lungi dal rappresentare un indebolimento della detenzione senza fine e della psichiatria, ne sono la continuazione aggiornata, calibrata su modelli detentivi improntati a esternalizzazione e privatizzazione, come avvenuto per i CIE. (Centri di Identificazine ed Espulzione)

Da questa prospettiva, si intravede un sistema detentivo sempre più articolato in cui i concetti arbitrari di “malattia mentale” e “pericolosità sociale” acquistano maggior rilievo, avallati da perizie mediche incontrastabili. È importante e urgente riconoscere il ruolo centrale che ricopre la psichiatria nella nostra società, come uno dei mezzi più violenti, invisibili, versatili e repressivi in mano al potere.

A Reggio Emilia sono concentrati i principali organi repressivi e di detenzione quali: tribunale di Sorveglianza, Carcere, Opg, le Strutture ad Alta Sorveglianza Psichiatrica e sono già in costruzione le future Rems.

Le mura possono essere di cemento o chimiche, possono essere utilizzate per punire o per prevenire. Non esistono compromessi: i corpi e le menti non si rinchiudono.
Distruggiamo i manicomi, liberiamoci dalla psichiatria: perché i nostri pensieri siano sempre più pericolosi per chi li vorrebbe incatenati.

Corteo nazionale a Reggio Emilia il 28 marzo
concentramento in Piazza San Prospero (Piazza dei Leoni) ore 14:30
al termine del corteo saluto sotto l’OPG
RETE ANTIPSICHIATRICA
per info: violazione@autistici.org

28marzo-nopg

Giu
20
Sab
Presentazione del libro: “Elettroshock” @ Centro sociale Rosta Nuova
Giu 20@17:00–20:00
Presentazione del libro: "Elettroshock" @ Centro sociale Rosta Nuova | Reggio Emilia | Emilia-Romagna | Italia

La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute.

a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
Edizioni Sensibili Alle Foglie.

MODENA VENERDI’ 19 GIUGNO alle ORE 20:30
c/o Laboratorio Libertario Ligéra piazza della Pomposa 8

REGGIO EMILIA SABATO 20 GIUGNO alle ORE 17
c/o sala della Rosta, Centro sociale Rosta Nuova
cinema Rosebud via medaglie d’oro della resistenza 6

Ott
9
Ven
Presentazione opuscolo “I cieli bruciano: dei Centri di identificazione e di espulsione e di coloro che ne permettono il funzionamento” @ Laboratorio Libertario Ligèra
Ott 9@21:00–23:30
Presentazione opuscolo “I cieli bruciano: dei Centri di identificazione e di espulsione e di coloro che ne permettono il funzionamento” @ Laboratorio Libertario Ligèra | Modena | Emilia-Romagna | Italia

I CIE sono i Centri di identificazione e di espulsione per immigrati, istituiti nel 1998 da un governo di centro sinistra con la legge Turco- Napolitano.

Questi centri sono veri e propri lager in cui sono rinchiusi i senza documenti , per poi essere identificati ed espulsi.

A Modena il CIE è stato attivo fino al 2013, per essere poi chiuso dalle continue rivolte degli internati che hanno portato alla completa inagibilità della struttura.

Dei 13 centri inizialmente attivi in Italia ne sono rimasti ancora 5 attivi.

La macchina delle espulsioni si è evoluta nel tempo.

Dentro dalla riduzione dei tempi di permanenza col conseguente abbassamento della conflittualità interna, all’ottenimento di appalti da parte di associazioni umanitarie che lucrano sulla pelle dei reclusi.
Fuori con ronde-rastrellamento contro i sans-papiers, e con il nuovo nucleo di polizia antiterrorismo presente in 20 città italiane contro lo spauracchio del terrorismo islamico.

Crediamo sia importante capire chi sono i collaboratori della macchina delle espulsioni, chi ci guadagna.
Che sia importante portare la lotta contro i CIE al di fuori di quelle mura, perchè la lotta è ovunque per chi sa guardare con gli occhi giusti.

I CIE sono ogni ditta, ente umanitario, o persona che collabora con il sistema delle espulsioni.
I CIE SI CHIUDONO COL FUOCO.

Ott
16
Ven
“Padiglione 25”: cena, letture, immagini, musiche e racconti @ Vag61
Ott 16@20:00–23:45
“Padiglione 25”: cena, letture, immagini, musiche e racconti @ Vag61 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

Estate 1975: un gruppo di infermieri dell’ospedale psichiatrico Santa Maria della pietà decide di autogestire uno dei padiglioni. Ha inizio così un’esperienza rivoluzionaria per quattordici infermieri del manicomio di Roma.

Autori: Claudia Demichelis e Massimiliano Carboni; produzioni: Ferro 3 e Altera Studio

> Durante la serata:

– Cena sociale a sostegno del progetto

– Lettura della sceneggiatura – Immagini tratte dal film in produzione – Proiezione del teaser – Le musiche di Alfredo Ponissi – I racconti di Vincenzo Boatta, uno degli infermieri protagonisti della vicenza

> Per contribuire al progetto:
c/c IT69W0200839042000011605133
Causale: IO PRODUCO PADIGLIONE 25

* * * * * * * * * *

La storia

Nell’ estate 1975 un gruppo di infermieri dell’istituto manicomiale Santa Maria della Pietà di Roma, influenzati dalle nuove idee di Franco Basaglia, decidono di autogestire uno dei padiglioni del manicomio. Inizia così per gli “ospiti” del Padiglione 25 un lavoro lento e faticoso di reinserimento progressivo nelle regole sociali, obiettivo finale del progetto è la definiva dimissione dei degenti. Giorno dopo giorno vengono introdotte piccole e grandi trasformazioni nella vita del “reparto aperto”, pratiche alle quali né il paziente né il personale sono abituati. L’elenco delle novità è lungo: abbattimento della contenzione farmacologia e meccanica; gestione collettiva della vita di reparto e della presa in consegna dei pazienti; reintroduzione dell’uso di oggetti quotidiani come le posate, gli abiti civili, il sapone; la busta paga per i compensi agli “ospiti” impiegati in lavori all’interno del manicomio; il lavoro d’equipe per il personale; il ricongiungimento familiare. Per 12 mesi, ogni aspetto della vita del reparto viene annotato dagli infermieri in un diario, che diventa l’occasione per raccontare il difficile percorso di liberazione dal regime di segregazione manicomiale. Oggi, mentre attendiamo ancora la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, vogliamo tornare a rileggere il “diario” del Padiglione 25. Lo faremo attraverso un film che dà voce agli infermieri, i soggetti più in ombra nei movimenti che negli anni ’70 hanno contestato il manicomio e cercato di trasformare la psichiatria.

Perché il film

L’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere una legge come la “180”, che ha definitivamente sancito la chiusura dei manicomi. Non è facile immaginare il manicomio se non lo si è vissuto, non è facile immaginare gli sforzi compiuti da chi ha lottato per cambiare il trattamento e la cura del disagio mentale, affrontando le ostilità che provenivano non solo dalle istituzioni, ma anche e soprattutto da una mentalità ed una cultura che leggeva la malattia mentale solo ed esclusivamente in termini di pericolosità, di scandalo e di esclusione.
Il progetto propone una riflessione sul vissuto di chi ha lavorato per anni a fianco di chi vive una condizione di disagio psichiatrico, percepito come persona pericolosa e violenta. La storia del Padiglione 25 è insieme specifica ed emblematica: una storia di pochi che si connette a quella dei molti che, nello stesso periodo, confluirono nel movimento di Psichiatria Democratica per contestare i manicomi e la gestione della malattia mentale nei termini sanciti dalla Legge 36 del 1904. Il film sarà un’occasione per discutere il presente del trattamento e cura del disagio psichico, oltre che per riflettere sui pregiudizi che hanno caratterizzato e caratterizzano la percezione sociale della malattia mentale. La necessità di ridurre il fenomeno dello stigma diviene ancora più urgente se si considera che il pregiudizio nei confronti della malattia mentale spesso impedisce alla persona che manifesta un disagio agli esordi di chiedere aiuto.

Gli autori

Claudia Demichelis
Antropologa culturale, si specializza nel settore visuale e museale e dedica la ricerca di Dottorato in Etnologia, svolta presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ad un progetto di sviluppo audiovisivo del Museo Laboratorio della Mente.
Dal 2006 al 2008 collabora con il Centro Studi e Ricerche ASL RME e con Studio Azzurro come Coordinatrice Ricerche Documentarie nella progettazione del Museo Laboratorio della Mente. Raccoglie dal 2005 video-interviste ai testimoni della storia dell’ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pieta, oggi conservate ed indicizzate come fondo di ricerca presso il Laboratorio di Antropologia Visiva “D. Carpitella” dell’Universita La Sapienza di Roma. Attualmente collabora con il Centro Culturale/Casa museo dello sguardo sulla disabilità “Come un albero” per l’istituzione di una biblioteca dedicata allo psichiatra Bruno Callieri.

Massimiliano Carboni
Nato nel 1970 a Roma, regista, videomaker, iscritto ordine nazionale dei giornalisti (tesserino n. 151831), esperto in comunicazione cross-mediale. Dopo una lunga esperienza nel settore radiofonico, dal 2003 si dedica anche alla produzione audiovisiva realizzando reportage in Iraq (Iraq, luglio 2003), Cuba (Arte come vita, 2004) e Colombia (Colombia no existe, 2004). Dal 2004 al 2008 lavora come freelance/video maker e come tecnico di regia nel broadcasting TV (ETA BETA, EUROSCENA). Fondatore nel 2007 della AMI – Agenzia Multimediale Italiana – società di comunicazione multimediale e produzione audiovisiva, editrice di una testata giornalistica on-line; cura: concept, management e regia di campagne pubblicitarie e spot televisivi. Nel luglio 2010 scrive e cura la regia di RCL Ridotte Capacità Lavorative, film con protagonista Paolo Rossi, sulle vicende dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco. Uscito nelle sale cinematrografiche italiane nello stesso anno (IRIS DISTRIBUZIONE) e ospite di numerosi Festival (tra cui Torino, Bari, Cagliari). Insegna comunicazione cross-mediale, tiene corsi e laboratori di regia e videomaking. Collabora con accademie ed università in Italia ed all’estero, con enti pubblici, ministeri, aziende e enti di formazione accreditati. Lavora come autore e regista di spot video per campagne di comunicazione aziendale, istituzionale e sociale.

> Maggiori informazioni sul progetto: qui

Feb
14
Dom
TATTOO CIRCUS_CIEMMONA @ Circolo Iqbal Masih
Feb 14@10:00–23:45
TATTOO CIRCUS_CIEMMONA @ Circolo Iqbal Masih | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

Verso la CieMmona 2016, la Critical Mass interplanetaria che atterrerà a Bologna il 27-28-29 Maggio 2016 (more info: ciemmona.noblogs.org) una CIRCUS di tattoo a tema only BIKE PUNK!
Benefit per i prigionieri e le prigioniere, ben 7 tatuatori/trici inchiostreranno i vostri corpi, nel giorno degli innamorati, con sketch a tema sui nostri due unici amori: la bici e la musica!
Dalle 10:00 no-stop ci sarà tanto inchiostro, cibo vegan a cura della ciemmona16crew, baretto, musica e proiezioni-video a tema, banchetto informativo sulla critical mass bolognese e sulla ciemmona2016, banchetto informativo sui prigionieri, magliette toppe e stampe serigrafate DIY fino a che l’ultimo non sarà inchiostrato!

Ogni distro è benvenuta: si cibo vegan, si libri, si musica etc.
Se porti il cane, non entrerà dove si tatua: ricordalo!
Se vuoi un tatuaggio grande, vieni presto!

No nazi no fasci,
no sessisti no macho.
Nazipunk fuck off!

** L’Iqbal Masih è raggiungibile con l’autobus 11C direzione Corticella (fermata Lapidari) o 27 e 62 notturno (fermata Roncaglio), sempre direzione Corticella. Oppure più facilmente, vieni in bicicletta! (sul navile o su via dell’arcoveggio) **

Apr
7
Gio
Superamento dell’OPG – ‘Casa degli Svizzeri’ di Bologna
Apr 7@19:30

GIOVEDI  7  APRILE a BOLOGNA
c/⁠o Spazio Pubblico Autogestito XM24 in Via Fioravanti 24 (Bolognina)

ore 19:30  cena benefit Telefono Viola

ore 20:45  incontro pubblico

“SUPERAMENTO DELL’OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO”

Situazione attuale e prospettive future
Tra immagini e realtà, Tra limiti contraddizioni e criticità
Proposte pratiche per liberarsi realmente da strutture e logiche manicomiali.

Il caso della REMS “Casa degli Svizzeri” di Bologna

A seguire dibattito aperto

Telefono Viola-⁠ Piacenza
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud -⁠Pisa
Laboratotio antiproibizionista-⁠ Bologna

www.telefonoviola.org   www.ecn.org/xm24   lab.57.indivia.net

 

flyer-new Bologna 7 aprile

Dic
3
Dom
Proiezione e presentazione “Padiglione 25” e pizzata benefit @ Spao Xm24
Dic 3@17:30–23:45
Proiezione e presentazione “Padiglione 25” e pizzata benefit @ Spao Xm24 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

All’interno del ciclo di domeniche: Oggi e’ domenica domani si muore!

Mezzoradaria e Eat the rich propongono:

Ore 17,30 Proiezione del film documentario “Padiglione 25 diario degli infermieri”

seguira’ la presentazione del libro a cura dell’autrice Claudia Demichelis e del regista Massimiliano Carboni

E’ l’estate del 1975 un gruppo di infermieri in servizio presso l’Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pieta’, inspirati dalle idee di Franco Basaglia, decide di occupare e autogestire uno dei padiglioni. Inizia cosi’ per quattordici infermieri del manicomio di Roma un’esperienza rivoluzionaria.

Ore 20.00 YouForn: Godiamoci sto forno! Pizzata con la mensa autogestita Eat The Rich!

continua il rodaggio del forno a legna di quartiere “Sante Caserio fa il fornaio non la spia”

Gen
25
Sab
Corteo a Saronno contro la sorveglianza speciale @ Saronno
Gen 25@14:30

*25 GENNAIO*
*CORTEO A SARONNO*
*CONTRO LA SORVEGLIANZA SPECIALE*
*CONTRO LA REPRESSIONE*
* RIPRENDIAMOCI LE STRADE*
*CONTINUIAMO A LOTTARE*

A distanza di cinque anni la Questura di Varese mette in atto un nuovo
tentativo di affibbiare questa misura infame a un nostro compagno, in un
periodo in cui la repressione si fa sempre più asfissiante.
Misure analoghe sono appena state date ad altre persone in Italia per
gli stessi motivi: aver lottato con caparbietà contro le ingiustizie che
questo mondo crea.

Oltre ad essere un attacco alla vita e agli affetti sia individuali che
collettivi, questa misura è l’ennesimo tentativo di alzare il tiro della
repressione. Punire con la sorveglianza speciale chi lotta contro
miseria e sfruttamento significa privarlo della propria vita, isolarlo e
punirlo per le idee che mette in pratica quotidianamente.
Il messaggio è forte e chiaro: i binari sono ben tracciati per ciascuno
di noi e se scegliamo di deviare il percorso siamo fuori dai giochi.

Scegliamo di non accettare tutto ciò!

Mettiamo in atto una solidarietà attiva nei confronti di tutte le
persone che si trovano quotidianamente strette fra le maglie
della repressione.

* CONTRO LA SORVEGLIANZA SPECIALE*
* CONTRO LA REPRESSIONE*
* RIPRENDIAMOCI LE STRADE*
* CONTINUIAMO A LOTTARE*

* CORTEO A SARONNO*
* 25 GENNAIO*
* Ore 14:30 P.zza San Francesco*

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