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Mag
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Giocare con la scienza, reading “Hansel e Gretel”, presentazione di “… e tu slegalo subito” e cena vegan @ Vag61
Mag 10@15:30–23:45
Giocare con la scienza, reading "Hansel e Gretel", presentazione di "... e tu slegalo subito" e cena vegan @ Vag61 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

Vag61 & Mezzoradaria presentano:

– Ore 16:00 Giocare con la scienza

Divertiamoci scoprendo la sorprendente alchimia degli elementi

– Ore 17:30 Hansel e Gretel

A cura del gruppo di lettori per l’infanzia del:
Centro Diurno Psichiatrico di Casalecchio di Reno della coop. sociale Il martinpescatore. Due individui si calano e affrontano i tanti e diversi ostacoli che minano questo grande bosco dal quale però riusciranno ad uscire. E ne usciranno addiritura più forti. E’ una fiaba lunga e articolata che affascina e appassiona i bambini.

– Ore 19:00 Presentazione del libro “… e tu slegalo subito”
ne parliamo con l’autrice Giovanna Del Giudice

Il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cagliari, legato a letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte non silenziata, non negatam non giustificata, ma indagata e assunta come limite invalicabile dell’agire psichiatrico diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.

– A seguire: Cena benefit Vegan

 

Nov
21
Sab
Bologna: Cena Benefit NoTav @ Circolo Iqbal Masih
Nov 21@21:00–Nov 22@2:00
Bologna: Cena Benefit NoTav @ Circolo Iqbal Masih | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

Il 30 novembre inizierà il Processo d’Appello per i tre compagni e la compagna accusati del sabotaggio al cantiere di Chiomonte della notte del 13 maggio 2013 ( altri tre compagni furono successivamente arrestati, processati e condannati in primo grado a 2,10 anni con la medesima accusa). Già condannati in primo grado a 3,6 anni ma con il rigetto dell’accusa di terrorismo ora se la ritrovano riproposta in appello. Nientemeno che il Procuratore Generale Marcello Maddalena, in via di pensionamento alla fine dell’anno in corso, si è riservato il ruolo di pubblico ministero prima svolto dai famigerati Padalino e Rinaudo. L’accusa di terrorismo si basa principalmente su un articolo del codice penale, 270 sexies in cui si definisce terroristica l’azione che costringe “i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto”.
Ogni lotta che vuole raggiungere il proprio obiettivo sarà per lo Stato potenzialmente terroristica.

QUESTO PROCESSO NON RIGUARDA QUINDI SOLO I QUATTRO A PROCESSO D’APPELLO INSIEME AGLI ALTRI TRE GIÀ GIUDICATI IN PRIMO GRADO O GLI INQUISITI DELL’INTERA LOTTA NO TAV, MA CHIUNQUE DECIDA DI AFFRONTARE IL TERRENO DELLA LOTTA.

Sabato 21 Novembre è in programma, presso il circolo Iqbal Masih, un’iniziativa in solidarietà con i compagni a processo. Dalle ore 19.00 aggiornamenti sulla situazione in Val di Susa e sul processo, a seguire cena per tutti i gusti e concerto.

L’Ibal Masih si trova in Via dei Lapidari, 13/L ed è raggiungibile con l’autobus 11C direzione Corticella (fermata Lapidari) o 27 e 62 notturno (fermata Roncaglio), sempre direzione Corticella.

Feb
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Solidarietà & Resistenza @ Laboratorio Anarchico LA*ZONA
Feb 19@19:00
Solidarietà & Resistenza @ Laboratorio Anarchico LA*ZONA | Bergamo | Lombardia | Italia

Dalle h.19.00 aperitivo, a seguire..

Incontro e dibattito con Michele Pontolillo

Come sopravvivere al carcere? E’ ancora possibile la solidarietà tra prigionieri?

Possibilità e vincoli della lotta anticarceraria nell’epoca dell’isolamento e della segregazione.

 

Mar
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Lun
Cena di autofinanziamento e presentazione della trasmissione @ Circolo Anarchico C.Berneri
Mar 21@19:00–Mar 25@23:20
Cena di autofinanziamento e presentazione della trasmissione @ Circolo Anarchico C.Berneri | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

“Questa mattina al passeggio faceva un freddo cane, c’era un vento forte e gelato e per un attimo ho pensato a come sarebbe stato bello se il vento mi avrebbe fatto volare fino all’altra parte del muro di cinta. In certi giorni in carcere, per stare meno peggio, devi abbandonare sia la paura che la speranza perchè ormai è troppo tardi sia per l’una che per l’altra”

Carmelo Musumeci
dal carcere di Padova

Mezzora d’aria è un programma radiofonico che parla di esistenze rinchiuse, dentro o fuori le prigioni.

Parla di un carcere che va abbattuto, assieme alla società che l’ha costruito.

Vogliamo rompere il silenzio per andare oltre i muri, contro indifferenza e sopprusi, per far incrociare percorsi che tendano alla libertà.

21 Marzo:
h.20 Cena benefit per mezzoradaria. Menù vegetariano e traditional

25 Marzo
h.21 Presentazione di mezzoradaria. Dibattito su carcere e repressione

Giu
8
Mer
Torino: 2 settimane contro i divieti di dimora @ Torino
Giu 8@21:00–Giu 19@23:45
Torino: 2 settimane contro i divieti di dimora @ Torino

Puntare i piedi di fronte a queste nuove, ennesime misure cautelari lancia una scommessa ambiziosa: opporsi direttamente alle misure giudiziarie e cercare di rafforzare i conflitti reali spingendo affinché abbiano sempre maggior forza.

L’incastro tra la spinta a portare avanti le lotte e l’opposizione al lavoro del Tribunale è ciò che dovrebbe permeare la mobilitazione a ridosso della data dell’udienza del Riesame per i dodici compagni con il divieto di dimora, ancora da fissare.

L’affastellarsi di iniziative, giorno dopo giorno, inizierà dall’otto in poi e sarà la prima parte di un percorso che non intende certo trovare conclusione nel giorno delle decisioni tribunalizie.

Ago
8
Lun
Lunedì 8 agosto, TUTTI AL CIE DI BRINDISI! @ CARA e CIE di Brindisi
Ago 8@18:00

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Lunedì 8 agosto, TUTTI AL CIE DI BRINDISI!

Rompiamo l’isolamento

I CIE sono le prigioni per gli stranieri destinati all’espulsione dall’Italia. Sono parte integrante del sistema di controllo, selezione e gestione del flusso di migranti che attraversa l’Europa. Sistema che rilasciando o negando un documento, decide chi può rimanere sul suolo europeo per ingrossare le fila degli sfruttati, e chi ne deve essere allontanato perché in sovrappiù. In pratica destinato a restarvi da clandestino, ancora più ricattabile e sfruttabile.

Dentro e fuori i CIE non sono mancate, negli anni, le lotte di chi vi è recluso e dei solidali che hanno ritenuto che contro tutto ciò vada presa una posizione: i CIE vanno abbattuti, per la libertà di tutti.

Uno fra i CIE attualmente in funzione è a Brindisi, isolato nelle campagne di contrada Restinco.
Nell’ultimo mese, dal suo interno, direttamente dai reclusi, sono giunte numerose testimonianze di violenze e abusi. Pare che chi protesta per le umilianti condizioni di detenzione – se le minacce non bastano a dissuaderlo – viene prelevato con la forza dalle guardie, portato in un cortiletto lontano dagli altri compagni di prigionia e pestato in gruppo.

Contro l’isolamento, contro ogni prigione, in solidarietà con gli immigrati reclusi:

Presidio al Cie
di Brindisi-Restinco

Lunedì 8 agosto ore 18.00

(ore 16.00 appuntamento a Lecce, villa Matta occupata, via San Nicola 1)

Durante il Lecce HC Festival (5 e 6 agosto) ci ritaglieremo uno spazio per discutere e confrontarci su detenzione amministrativa, CIE, hotspot e lotta alle frontiere.

Nemici delle frontiere – Lecce

Gen
24
Gio
Il male dell’ergastolano @ Modo Infoshop
Gen 24@19:00

Presentazione con l’autore del libro “Il male dell’ergastolano” di Annino Mele, detenuto dal 1987 ed oggi in semi-libertà.

Mag
13
Lun
Bologna: presentazione del libro “La pena di morte viva” @ Aula III - Palazzo Malvezzi
Mag 13@16:30

Presentazione del libro di Elton Kalica
LA PENA DI MORTE VIVA – Ergastolo, 41 bis e diritto penale del nemico
Oltre all’autore interverranno:
Rosa Ugolini – avvocata del foro di Bologna
Alvise Sbraccia – Università di Bologna e Antigone
Stefano Anastasia – Università di Perugia e Garante dei detenuti di Lazio e Umbria
E’ previsto anche un intervento dell’avv. Caterina Calia su: “41 bis e detenzione politica”
Ott
13
Dom
Cena per i prigionieri a Milano @ Panetteria
Ott 13@20:00

Benefit arrestati per il corteo in risposta allo sgombero dell’Asilo
occupato.
Uzzo, Amma, Patrik liberi.

Ott
13
Gio
Presidio anti-psichiatrico a Roma
Ott 13@11:00

IL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

“Una buona salute mentale consente alle persone di lavorare in modo produttivo e di realizzare appieno il proprio potenziale. Al contrario, una cattiva salute mentale interferisce con la capacità di lavorare, studiare e apprendere nuove competenze. Essa ostacola i risultati scolastici dei bambini e può avere un impatto sulle prospettive occupazionali future.
I ricercatori stimano che solo a causa della depressione e dell’ansia si perdono ogni anno 12 miliardi di giorni lavorativi produttivi, per un costo di quasi 1.000 miliardi di dollari. Questo dato comprende i giorni persi per assenteismo, presenzialismo (quando si va al lavoro ma non si lavora) e turnover del personale.” (World mental Health report. Tranforming mental health for all; Cap. 4.3.2 Economic Benefits; OMS 2022).
Il 13 e 14 ottobre 2022 si terrà a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS (Organizzazone Mondiale della Sanità) in cui si presenterà il World Mental Health Report. È in questa occasione che nasce la chiamata a scendere in piazza a Roma Giovedì 13 Ottobre.

OCCUPARSI DELLE CAUSE NON GENERA PROFITTO

La gestione sanitaria dell’emergenza pandemica ha evidenziato una totale assenza di interventi diretti ad approfondire le cause che l’hanno determinata, occupandosi esclusivamente dei sintomi. Focalizzare l’attenzione sulla ricerca delle cause avrebbe significato inevitabilmente attuare una radicale trasformazione delle politiche sociali, economiche, ambientali, sanitarie, relazionali.
Troppo costoso e quindi, poco produttivo. La psichiatria funziona con le stesse modalità: al presentarsi di una crisi non vengono prese in considerazione le cause che l’hanno determinata, la persona viene espropriata della possibilità di esprimere i propri significati e di autodeterminarsi attraverso un potere del tutto arbitrario il cui interesse non é affatto quello dichiarato della cura, ma piuttosto la progressiva medicalizzazione e cronicizzazione della crisi.
Lo Stato in questi due anni si è comportato allo stesso modo: in nome di una presunta irresponsabilità collettiva ha imposto le sue direttive dall’alto imponendosi come organo iper-razionale, una mente che ‘decide’ e sovradetermina il ‘corpo’ sociale, che in quanto ‘corpo’ è ad esso subordinato secondo un dualismo riduzionista para-psichiatrico appunto. Lo Stato e i suoi tecnici hanno valutato lo ‘stato di necessità’ secondo le leggi dell’economia, e gestito l’emergenza/crisi con la contenzione – l’esproprio della salute – esattamente come avviene in psichiatria. Allo stesso modo si è imposto un trattamento farmacologico col ricatto, impedendo alle persone di esprimere il proprio consenso, assicurando l’immediato introito per Big Pharma e lasciando solo chi ha subito le conseguenze sulla propria salute degli effetti collaterali del vaccino.

PER LA LIBERTÀ DI SCELTA CONTRO L’OBBLIGO DI CURA

L’attuale prassi nelle istituzioni psichiatriche prevede l’assunzione obbligatoria di psicofarmaci che a lungo termine risultano il più delle volte essere dannosi e invalidanti. La progressiva cronicizzazione della sofferenza è funzionale da un lato alla presa in carico a vita dall’altro al profitto delle multinazionali del farmaco.
La parola della persona non viene presa in considerazione o addirittura giudicata come sintomo della malattia, mentre vivere in una società fondata sulla prestazione e l’individualismo, la solitudine e l’assenza di una dimensione comunitaria sembra cosa del tutto normale. Si interviene sui sintomi categorizzandoli come espressione di “malattia mentale” ricorrendo ai TSO, alla contenzione fisica, meccanica e farmacologica. Nei CIM i colloqui sono troppo brevi e non c’è nessuna possibilità di essere ascoltatз o di esprimere dubbi e difficoltà.
Crediamo che rivendicare il diritto ad avere parola e ad autodeterminarsi significhi anche riappropriarsi delle proprie esperienze, delle difficoltà, della sofferenza e della molteplicità di modi per affrontarla. Siamo convintз che ci siano persone, tra coloro che operano all’interno delle strutture sanitarie, che si rifiutano di essere complici di questo sistema di oppressione e che preferiscono slegare piuttosto che contenere, ascoltare piuttosto che mettere a tacere con i farmaci, essere solidali con chi si sottrae alle logiche di competizione. Sono loro che vorremmo al nostro fianco.

TECNOLOGIE E DIGITALIZZAZIONE: LA RELAZIONE NEGATA

Si parla di “salute mentale digitale”, un processo che strumentalizza le retoriche dell’innovazione, dell’accessibilità e dell’inclusione, introducendo invece forme sempre più specializzate di controllo, disciplinamento ed esclusione. Una “salute” sempre più delegata al dispositivo tecnico, costruita intorno alle esigenze del mercato dell’industria tecnologica e all’inesorabile sottrazione di reali spazi di soggettivazione, autodeterminazione e solidarietà dal basso.

CONTRO IL PROIBIZIONISMO PER LA RIDUZIONE DEL DANNO

C’è un’evidente contraddizione nei proclami dell’OMS, da un lato si promuove il consumo di sostanze “psicotrope” legali con effetti disastrosi, dall’altro si criminalizza l’autoconsumo di sostanze psicoattive. Al mondo un detenuto su cinque è in carcere per violazioni delle leggi sulle droghe. In Italia circa un terzo della popolazione detenuta è in carcere per questo motivo. Il proibizionismo non solo ha fallito, ma è esclusivamente funzionale al controllo sociale e a finanziare narco-mafie e narco-stati utili al riciclo e alla riproduzione del Capitale. E’ fondamentale dare voce allз consumatorз, attivando politiche dal basso improntate alla riduzione del danno e al consumo consapevole.

PER L’ABOLIZIONE DELLA CONTENZIONE E DELL’ELETTROSHOCK

Nonostante le belle parole dell’OMS nei reparti psichiatrici si continua a morire legati nei letti di contenzione. Continuano ad essere praticati dispositivi manicomiali e coercitivi come l’uso dell’elettroshock, l’obbligo di cura, la contenzione farmacologica, le porte chiuse, le grate alle finestre, le limitazioni e il controllo della libertà personale.
Non c’è salute nei CPR, nelle carceri, negli SPDC, luoghi di tortura e annientamento delle persone. Non c’è salute dove c’è violenza e discriminazione di genere, senza diritto effettivo all’aborto e supporto alla genitorialità. Non c’è salute nelle politiche economiche che finanziano armamenti e guerre, sottraendo risorse alla collettività e ai bisogni delle persone.
La salute che vogliamo si basa su percorsi di solidarietà, autogestione e mutualismo dal basso. E’ il frutto dell’interdipendenza tra corpi, condizioni sociali e ambientali.
Non si può garantire salute per tuttз, senza lavoro, scuola e università, spazi comuni e di socialità liberati dalle logiche del profitto neoliberista. Crediamo che non ci sia bisogno di uno Stato né di un’organizzazione Mondiale che si proponga di riorganizzare e che sovradetermini la nostra salute e le nostre vite. Siamo convintз che ritrovarsi, ricostruire delle relazioni e delle comunità, riprendersi strade e spazi, possa essere un primo passo per aprire un orizzonte nel quale dar vita a luoghi liberi dalle dinamiche individualistiche, di sfruttamento e mercificazione.

PRESIDIO COMUNICATIVO
Giovedì 13 ottobre alle ore 11.00 – Piazza del Risorgimento – Roma
INVITIAMO TUTT3 A PARTECIPARE!

Assemblea Antipsichiatrica

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