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Ott
11
Gio
Modena- OPEN ARMS: dibattito con un soccorritore
Ott 11@20:30
Ott
12
Ven
Presentazione del libro “Indagine su un’epidemia” di Robert Whitaker a Torino @ collettivo Antipsichiatrico Mastrogiovanni c/o Radio Blackout
Ott 12@21:00
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13
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Presentazione del libro “Indagine su un’epidemia” di Robert Whitaker a Firenze @ CSA NexT Emerson
Ott 13@18:00
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Dom
Presentazione del libro “Indagine su un’epidemia” di Robert Whitaker a Modena @ la Scintilla
Ott 14@17:00
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15
Lun
Presentazione del libro “Indagine su un’epidemia” di Robert Whitaker a Pisa @ Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche
Ott 15@16:30
Ott
16
Mar
Presentazione del libro “Indagine su un’epidemia” di Robert Whitaker a Roma @ sala ovale - casa del parco, Parco delle Energie
Ott 16@18:30
Dic
2
Dom
Presidio sotto il carcere di Velletri @ Casa Circondariale di Velletri
Dic 2@15:00

NON SI TRATTA SOLO DI CRONACA

   Tra sabato 3 e domenica 4 novembre due persone sono decedute nel carcere di Velletri. 

   La morte di un 50enne è stata una morte annunciata. Dicono infatti che la causa fosse un malore, ma le sue condizioni fisiche erano da tempo ufficialmente incompatibili con la detenzione. Dopo di lui è morto un ragazzo di 33 anni, ufficialmente suicida. Questa versione però non convince chi lo conosceva. Nelle fredde cronache di giornale, il portavoce di uno dei sindacati delle guardie penitenziarie, sempre pronti a dichiarare quanto tempestivi siano i soccorsi da loro prestati in queste situazioni, oltre che a lamentare la carenza di personale, lo descriveva come una persona che “Dal primo momento del suo ingresso nel penitenziario ha sempre mostrato un comportamento arrogante e poco collaborativo”.

   Nelle carceri le condizioni si fanno giorno dopo giorno sempre più difficili, se non drammatiche. Il numero delle persone detenute aumenta vertiginosamente e ad oggi siamo arrivati quasi a 60.000 persone. 60.000 persone, non numeri!

   Le condizioni sociali le viviamo tutti e tutte noi sulla nostra pelle. Le conosciamo bene e sappiamo quanto l’aria si sia fatta irrespirabile per chi non ha la fortuna di essere nato con la camicia. Per tutta quella grandissima maggioranza di persone che la vita se la deve sudare, improvvisando lavori, condizioni abitative nonché di garanzie per la propria salute.

   Ci hanno educato a rivolgere la nostra rabbia contro chi sta come noi o vive condizioni simili alle nostre se non peggiori. Una guerra tra poveri che è utile solo ed esclusivamente a garantire l’opulenza dei potenti, di quelli che sono nati con quella camicia oppure che, con cinica avidità e sulla pelle di altre persone, sono riusciti a cucirsela addosso.

   La chiamiamo “guerra tra poveri” e serve a far volgere lo sguardo altrove, a non dirigerlo verso i veri responsabili di questo stato di immiserimento.

   Chi decide i tagli economici, chi decide di dichiarare guerre e di portarle avanti, chi incarcera e reprime, chi ci costringe a correre, affannarci, a rinunciare a quanto di bello c’è nel vivere?

   Sono venditori ambulanti, prostitute e i poveri, mandati via con misure come il Daspo dai centri vetrina delle città?

   Siamo davvero convinti che le persone immigrate siano il nemico numero uno, perché incolpate di rubare il lavoro o le abitazioni agli italiani?

   E chi, in un modo o in un altro non ci sta, corre il rischio di incappare nelle strette maglie della repressione.

   Se ti va bene, se riesci a sopravvivere in condizioni a volte drammatiche, se mostrerai di essere collaborativo e non arrogante accettando la punizione, se la pena inflitta non sarà “fine pena mai”, un giorno ne verrai fuori.

   E tutto ricomincerà. Forse con ancor più fatica o forse con maggiore rabbia da indirizzare nel modo più giusto.

   Oppure sarai un numero per sempre: vivo o morto, ma solo un numero.

   BASTA CON LE GALERE!

   BASTA MORTI IN CARCERE!

   IL CARCERE UCCIDE!

   Domenica 2 dicembre ore 15

   Presidio al carcere di Velletri

   SP – Cisterna Campoleone, 97


Solidarietà a tutti i detenuti e tutte le detenute e ai loro familiari!

Gen
25
Sab
Incontro con Carmelo Musumeci a Bologna @ Modo Infoshop
Gen 25@18:00

Entrato in carcere nel 1991, ergastolano, Carmelo Musumeci lotta da sempre per abbattere quei muri, non solo di ferro e cemento, che lo tengono prigioniero. “Uomo ombra”, scrittore per necessità in un mondo che lo vorrebbe dimenticato, oggi ci presenta i suoi libri e la sua esperienza.

 

Versione stampabile:

25-1-2020 Bologna

25-1-2020 Bologna.2

Giu
2
Mer
Presidio a Bologna @ Stazione Centrale
Giu 2@10:30
Ott
9
Sab
Torino: presidio al CPR di Corso Brunelleschi @ Centro di Permanenza per i Rimpatri
Ott 9@16:00

I Centri di Permanenza per il Rimpatrio sono prigioni in cui vengono recluse le persone senza i giusti documenti: il loro scopo è quello di isolare e rimpatriare chi viene rinchiuso lì dentro. Queste strutture sono uno degli elementi delle politiche di controllo della popolazione migrante in mano allo Stato. Da anni però c’è chi lotta contro questi Centri, da dentro e da fuori quelle mura. L’operazione Scintilla del febbraio del 2019, legata allo sgombero dell’Asilo occupato a Torino, va a colpire compagne e compagni che hanno lottato contro il sistema di detenzione amministrativa per persone senza documenti. Il 7 Ottobre inizierà il processo e per questo ci sarà un PRESIDIO a partire dalle ore 10:30 al Tribunale in via Giovanni Falcone, per portare solidarietà a chi ha deciso di combattere contro ogni gabbia. Ma soprattutto le persone recluse hanno dimostrato che questi lager si possono chiudere con il fuoco delle rivolte, come è accaduto il 10 settembre quando, a seguito di una rivolta dentro il Cpr di Corso Brunelleschi, una delle aree del centro è stata resa completamente inagibile.

PRESIDIO
sotto le mura del CPR

Sabato 9 Ottobre
alle ore 16
in Corso Brunelleschi
angolo via Monginevro Torino

sempre solidali e complici di chi lotta per la libertà

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