Vag61 & Mezzoradaria presentano:
– Ore 16:00 Giocare con la scienza
Divertiamoci scoprendo la sorprendente alchimia degli elementi
– Ore 17:30 Hansel e Gretel
A cura del gruppo di lettori per l’infanzia del:
Centro Diurno Psichiatrico di Casalecchio di Reno della coop. sociale Il martinpescatore. Due individui si calano e affrontano i tanti e diversi ostacoli che minano questo grande bosco dal quale però riusciranno ad uscire. E ne usciranno addiritura più forti. E’ una fiaba lunga e articolata che affascina e appassiona i bambini.
– Ore 19:00 Presentazione del libro “… e tu slegalo subito”
ne parliamo con l’autrice Giovanna Del Giudice
Il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cagliari, legato a letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte non silenziata, non negatam non giustificata, ma indagata e assunta come limite invalicabile dell’agire psichiatrico diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.
– A seguire: Cena benefit Vegan
Il 21 maggio 2019 due compagni, Robert e Beppe, e una compagna, Natascia, sono stati arrestati con
l’accusa di aver inviato, nel 2017, tre pacchi esplosivi a due PM della procura di Torino, Sparagna e
Rinaudo, e a Santi Consolo, all’epoca direttore del DAP di Roma. L’operazione è stata denominata
“Prometeo”.
Hanno subìto continui trasferimenti. Destinati alle sezioni di Alta Sicurezza, nella maggior parte dei
casi sono stati rinchiusi in carceri nelle quali sono presenti reparti destinati al 41bis. Come Natascia,
inizialmente assegnata alla sezione di AS2 a L’Aquila dove la quasi totalità delle persone sono
recluse in regime di 41bis, noto per le estreme condizioni di isolamento e privazione.
Il nostro compagno Beppe è passato dal carcere di Opera a Milano, da Alessandria e da Rossano.
Da quest’ultimo ha chiesto il trasferimento per avvicinamento e per incompatibilità con gli altri
detenuti.
Ed ecco che la provocazione degli organi di stato addetti alla repressione si è manifestata e Beppe è
stato rinchiuso nel carcere di Pavia, ma nella “sezione protetti” destinata a infami, ex sbirri,
stupratori, pedofili. Vi vengono rinchiusi anche transessuali, ma quando ne facciano esplicita
richiesta.
L’obiettivo è quello di tenerlo sempre più isolato e di cercare di fiaccarne lo spirito.
Non ci stanno riuscendo e noi saremo sotto le mura del carcere di Pavia per sostenerlo e per portare
un saluto solidale.