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Apr
16
Sab
Cuneo – Letture in libertà sotto le mura del carcere
Apr 16@15:00

Sabato 16 aprile – Cuneo: Letture in libertà sotto le mura del carcere

per la campagna ‘Pagine contro la tortura’ – in contemporanea davanti alle sezioni 41bis di varie carceri

Da alcuni mesi i prigionieri in regime 41-bis non possono più ricevere libri né qualsiasi altro tipo di stampa attraverso i pacchi colloquio o per posta. La campagna ‘Pagine contro la Tortura’ vuole contrastare questa disposizione che mira ad impedire la circolazione della cultura negli istituti di pena e ad aggravare ulteriormente le condizioni di annientamento fisico e psicologico della carcerazione speciale.

Microfono aperto per saluti, interventi e letture di brani. Portatevi il testo che vorreste passasse le mura (massimo una pagina per lettura).

Ritrovo ore 15.00 – incrocio tra via Roncata e via Valle Maira – per raggiungere il carcere del Cerialdo

Cassa AntiRepressione delle Alpi Occidentali, Biblioteca Popolare Rebeldies

 

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Mag
7
Sab
7 maggio 2016 manifestazione al Brennero – Abbattere le frontiere
Mag 7@14:30

 

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Lo Stato austriaco ha annunciato che, con i primi di aprile, verrà ricostruita la frontiera del Brennero.
Questo significa: barriere di acciaio, filo spinato sui sentieri, controlli sull’autostrada, sulla statale, sulla ferrovia e sulle ciclabili, pattuglie di militari e di milizie, container per i profughi.
Esercito e filo spinato sono presentati ancora una volta quale “soluzione tecnica” per contenere e rinchiudere i poveri, il cui esodo è il risultato di guerre, devastazione ambientale, miseria.

Al di là delle rimostranze formali, le autorità italiane si adeguano, intensificando i controlli a sud del Brennero.
Siamo di fronte a un passaggio storico.
Credere che muri e soldati siano riservati sempre e comunque a qualcun altro è una tragica illusione: a venire recintata, bandita e schiacciata è la libertà di tutti.
Dalla Palestina al Messico, dalla Turchia alla Francia, e ormai a due passi da noi, le barriere sono l’emblema del nostro presente.

Accettarle rende disumani e complici.
Cercare di abbatterle è l’inizio di una libertà possibile.
Bisogna scegliere da che parte stare.

SABATO 7 MAGGIO 2016

GIORNATA DI LOTTA

MANIFESTAZIONE AL BRENNERO

ore 14,30

(davanti alla stazione dei treni)
Per informazioni, iniziative, testi di riflessione: abbatterelefrontiere.blogspot.it

abbatterelefrontiere@gmail.com

DESTROY THE BORDERS

The Austrian State has announced the closure of the border of the Brenner at the beginning of April.
This means: steel fences, barbed wire on the paths, inspections on the highways, on the federal roads, on trains and bicycle tracks, military patrols, containers for refugees.
Soldiers and barbed wire are shown once again as a “technical solution” to contain and detain the poor, whose exodus is the result of wars, environmental devastation, extreme poverty.
Beyond formal complaints, the Italian authorities conform to this intensification of the controls in the South of Brenner.
We are facing an historical passage.
To believe that walls and soldiers are a treatment reserved to someone else, is a tragic illusion: everyone’s freedom is fenced, outlawed and oppressed.
From Palestine to Mexico, from Turkey to France and already very close to us, borders are the symbol of our present moment.
To accept them makes us inhuman and accomplice.
To try to destroy them is the beginning of a possible freedom.

It’s necessary to choose which side to take.
SATURDAY THE 7th OF MAY 2016
DAY OF STRUGGLE

DEMONSTRATION AT THE BRENNER 2.30 PM
(in front of the railway station)

For further information, appointments and texts:
abbatterelefrontiere.blogspot.it
abbatterelefrontiere@gmail.com

Mag
11
Mer
Discussione con Stefano Canini e Leni Semprini con proiezione di un documentario @ Vag 61
Mag 11@21:00–23:45
Discussione con Stefano Canini e Leni Semprini con proiezione di un documentario @ Vag 61 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia
Stefano Canini (psichiatra)
Leni Semprini (psicologa e psicoterapeuta)

emozioni percezione angoscia fronteggiamento solitudine recovery voci

Le nuove forme di manicomializzazione (Rems, Rsa, case di cura per anziani), la contenzione fisica e farmacologica di cui si abusa nei reparti psichiatrici, la psichiatrizzazione dei comportamenti anomali, diventano intellegibili se considerati non come distorsioni di una democrazia pur sempre virtuosa ma come dispositivi di esclusione sistemici utili a garantire l’ordine di cose esistente. Marginalizzare e segregare l’inetto, l’incapace, il diverso non ha solo una funzione contenitiva ma anche produttiva. La normalità è il risultato di un’ incessante lavoro di classificazione e differenziazione degli individui. Sergio Piro (psichiatra) scriveva che nei reparti nuovi e più eleganti, la legatura farmacologica non è meno violenta né meno alienante del corsetto di sicurezza; l’ergoterapia meccanicamente applicata non riempie il vuoto (“un vuoto totale” dice un paziente) di giorni su giorni passivamente trascinati…Il vuoto della “malattia” come ineluttabile condanna biologica è il vuoto che l’apatia, l’inerzia e l’abbandono hanno creato in coloro che sono esclusi da qualunque movimento e da qualunque dinamica.

Mag
28
Sab
@ Circolo Iqbal Masih
Mag 28@16:00–Mag 29@18:00

28-29 maggio

Sabato 28 maggio dalle ore 16 incontro dibattito con Salvatore Ricciardi.

Attuale redattore di Radio onda rossa, la traiettoria politica e umana di Salvatore è di grande spessore. Dopo aver militato nell’area dell’autonomia operaia nel ’77, entra a far parte della Brigate rosse. Viene arrestato nell’80 e alla fine di quell’anno, con altri prigionieri organizza la rivolta nel carcere speciale di Trani. Viene condannato all’ergastolo e alla fine degli anni ’90 usufruisce della semilibertà. Con lui parleremo della genealogia del carcere e degli sviluppi evolutivi che ha sperimentato nel corso del tempo, gli effetti devastanti sul fisico e la psiche che il carcere produce su chi vi è rinchiuso e il peggioramento delle relazioni sociali. A cosa serve il carcere? A chi serve? Il panottico è definitivamente fallito e se è ancora vivo quali obiettivi ha raggiunto? Su quali terreni e pratiche si orienterà la repressione? Vi aspettiamo numerosi.

Domenica 29 maggio ore 15

Incontro con il CO.ordinamento RE.pressione e CA.rcere per la campagna “Pagine contro la tortura” e per un mondo libero da tutte le gabbie.

Nov
10
Sab
Proiezione a Bologna del film “Sulla mia pelle” @ A Skeggia
Nov 10@17:00

“I Forever Ultras Bologna 1974 invitano tutti A Skeggia il giorno 10 Novembre per la proiezione di “Sulla mia pelle” film che racconta gli ultimi sette giorni di Stefano Cucchi.
Insieme a noi ci sarà la vicepresidente dell’ Associazione Stefano Cucchi – Onlus Rossana Noris ed in collegamento telefonico ci saranno Ilaria Cucchi e l’avvocato Fabio Anselmo.

Invitiamo tutti dalle 17 A Skeggia e insieme parleremo con i rappresentati della squadra di rugby del carcere Rugby Giallo Dozza per conoscere questo splendido progetto che ormai seguiamo e supportiamo da anni.

Insieme a noi ci saranno anche rappresentati dell’ Associazione Federico Aldrovandi, per parlare non solo di Stefano, ma anche di tutti gli altri.

In occasione della giornata, il nostro spazio bimbi sarà aperto con tante attività per tutti i bambini.

Dalle 19.00 si griglia (anche per veg)

Ricordiamo che l’intero ricavato della giornata verrà devoluto alla squadra Rugby Giallo Dozza

Vi aspettiamo in tanti, per parlare, conoscere ed informarsi!”

Gen
24
Gio
Il male dell’ergastolano @ Modo Infoshop
Gen 24@19:00

Presentazione con l’autore del libro “Il male dell’ergastolano” di Annino Mele, detenuto dal 1987 ed oggi in semi-libertà.

Apr
16
Gio
Appuntamento sotto il carcere di Rebibbia a Roma
Apr 16@12:00

Iniziativa promossa dai parenti e amici dei detenuti di Rebibbia

Set
25
Dom
15 ottobre 2011: 11 anni dopo @ Casa Circondariale
Set 25@11:00

11 anni dopo quel 15 ottobre 2011

Cosa è stata quella giornata? Cosa ha significato per chi l’ha attraversata?
Ne abbiamo parlato tante volte e vogliamo ancora farlo: per non dimenticare.
Così come molti e molte di noi non hanno mai dimenticato Genova 2001 perché, anche allora, eravamo nel giusto. Si portava per le strade una chiave di lettura anticipatrice di ciò che oggi stiamo vivendo: devastazioni ambientali e guerre per l’appropriazione di risorse e per l’occupazione dei punti nevralgici e strategici alle mire geopolitiche degli Stati e delle potenti multinazionali; la conseguente fuga di intere popolazioni da terre devastate e le condizioni di sfruttamento imposte loro dalle politiche degli Stati in cui approdano, sempre che le loro vite non siano risucchiate dalla liquidità dei muri che sono costretti ad attraversare in condizioni estreme; l’immiserimento delle condizioni di vita dei più.
Ci sono dei giorni in cui la rassegnazione cede il posto alla gioiosità di una rabbia collettiva finalmente espressa, in cui luoghi, simboli e responsabilità non sono più avvertiti come lontani e intoccabili. In cui non c’è più separazione tra desiderio e azione.

Questo è stato per molte e molti di noi quel 15 ottobre.

Dopo 11 anni Daiyvid, ricercato dalle autorità italiane poiché condannato per quella giornata del reato di devastazione e saccheggio, è stato arrestato ad Atene lo scorso mese di luglio. Il 19 agosto il tribunale greco ha deciso a favore dell’applicazione del mandato di arresto europeo (MAE), ordinandone il rimpatrio.
Dall’8 settembre si trova rinchiuso dentro il carcere di Civitavecchia.

Un altro nome che si aggiunge alla lista dei “fuggitivi” agguantati per questo infausto reato in giro per l’Europa.
Come Vincenzo che è nuovamente a forte rischio “estradizione”, a tre anni dal giorno della sua cattura in Francia e a più di venti dalle manifestazioni contro il G8 di Genova 2001 per cui è ricercato.
Lo scorso 14 luglio la Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della sua consegna, nonostante le evidenti incompatibilità tra questo particolare articolo di reato e il codice penale francese. Il prossimo 11 ottobre, la Corte di Cassazione di Parigi deciderà sulla sua estradizione ma gli spazi per una decisione contraria si sono notevolmente ridotti se non azzerati.

Due storie, quella di Daiyvid e Vincenzo che intrecciano giustizialismo all’italiana e garantismo all’europea; se il primo ha armato la repressione verso i manifestanti che a Genova e a Roma protestavano contro il nuovo Ordine globale, il secondo disarma ora le difese per garantire una “serena” collaborazione tra Stati in materia di “estradizione”. Si conferma, infatti, come il MAE – introdotto nel 2004 – tenda nella prassi a spianare la strada verso un sistema di riconsegne rapide e frettolose tra paesi alleati, aggirando ciò che resta delle precedenti tutele in materia.

Se lo Stato non dimentica è bene che sappia che anche noi non lo facciamo. Ieri come oggi, la nostra solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione non vacilla ma anzi si rafforza.

Portiamo domenica 25 settembre la nostra vicinanza fuori dalle mura del carcere di Civitavecchia alle ore 11 e facciamola sentire forte e chiara a Daiyvid.

Cassa di solidarietà La Lima

Ott
1
Sab
Vincenzo libero! @ Piazza Manzoni - vicino Piazza Giusti
Ott 1@15:00
Ott
8
Sab
Presidio solidale con Vincenzo
Ott 8@15:00

GENOVA 2001-PARIGI 2022

A PIÙ DI VENT’ANNI DAL G8 DI GENOVA 2001, SI DECIDONO A PARIGI  LE SORTI DI VINCENZO VECCHI

RICERCATO IN ITALIA PER AVER MANIFESTATO LA SUA OPPOSIZIONE AI GRANDI DELLA TERRA

CONDANNATO NEL 2012 AD UNA PENA TANTO PESANTE QUANTO ASSURDA, COME È STATO PER TUTTI I CONDANNATI PER GENOVA 2001

CATTURATO IN FRANCIA NELL’AGOSTO 2019 DOPO DIECI ANNI DI PROCESSI E QUASI ALTRETTANTI DI LATITANZA

VINCENZO SI TROVA ATTUALMENTE LIBERO GRAZIE ALLA MOBILITAZIONE SOLIDALE CRESCIUTA IN FRANCIA AL MOMENTO DEL SUO ARRESTO

DOPO ALCUNE SENTENZE POSITIVE DEI TRIBUNALI FRANCESI, CHE HANNO RIGETTATO IL REATO DI DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO UTILIZZATO DAI GIUDICI ITALIANI, UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RISCHIA ORA DI RIBALTARE LA DECISIONE FRANCESE DI NON ESTRADARE VINCENZO

PER QUESTO LA SUA LIBERTÀ È DI NUOVO IN PERICOLO E  I COMITATI DI SOLIDARIETÀ SONO TORNATI PER LE STRADE

IL PROSSIMO 11 OTTOBRE LA CORTE DI CASSAZIONE DI PARIGI PRENDERÀ UNA DECISIONE CHE POTREBBE ESSERE QUELLA DEFINITIVA

COME FAMILIARI, AMICI E COMPAGNI DI VINCENZO INVITIAMO CHIUNQUE POSSA E VOGLIA FARLO A MOBILITARSI ANCHE IN ITALIA

DAL PROSSIMO 1º OTTOBRE

IN OGNI MANIERA, ANCHE SOLO CON UN PRESIDIO, UN VOLANTINAGGIO, UNO STRISCIONE, UN DISEGNO O UNA SCRITTA SU UN MURO
(se puoi, comunicaci quanto hai intenzione di fare e, se possibile, inviaci immagini da condividere con i comitati francesi, a questo contatto: info@sosteniamovincenzo.org)

IN VISTA DI UN CORTEO A MILANO SABATO 8 OTTOBRE
ORE 15,00 P.ta GENOVA

PER  SOSTENERE CHE LE RAGIONI DI CHI ALLORA SCESE PER LE STRADE DI GENOVA SONO OGGI ANCORA PIÙ GIUSTE ED URGENTI

PER RIBADIRE CHE I GOVERNANTI NON VANNO LASCIATI TRANQUILLI MENTRE DEVASTANO E SACCHEGGIANO IL PIANETA SU CUI VIVIAMO

PER PROTESTARE CONTRO UNA GIUSTIZIA EUROPEA OSTAGGIO DEGLI INTERESSI COMMERCIALI E MILITARI

PER RICORDARE CHE IL CARCERE NON È UNA SOLUZIONE MA UN PROBLEMA

NESSUNA ESTRADIZIONE, NESSUNA PRIGIONE!
VINCENZO LIBERO, LIBERI/E TUTTI/E!

Assemblea di sostegno a Vincenzo, 18 settembre, Milano (prossimi appuntamenti: www.sosteniamovincenzo.org)

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