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Mar
14
Sab
Presidio a Ferrara @ Piazza Trento Trieste angolo corso porta reno
Mar 14@15:00–19:00
Presidio a Ferrara @ Piazza Trento Trieste angolo corso porta reno | Migliarino | Emilia-Romagna | Italia

Michele, Lucio, Graziano, Fra, Adriano, Alfredo, Nicola e Gianluca

sono prigionieri rivoluzionari rinchiusi nella sezione d’alta sorveglianza del carcere di Ferrara. Alcuni di loro stanno subendo l’isolamento punitivo per aver protestato contro le provocazioni dei “cani da guardia”.

A tanti altri detenuti è imposto il carcere come risposta a disoccupazione, povertà, emarginazione e intolleranza.

Che la loro voce e la loro rabbia escano da quei muri, che la nostra lotta per la libertà rompa gabbie e isolamento!

Sbirri, giudici e carcerieri: assassini!

Liberta per i compagni! Libertà per tutte e tutti!

Mag
10
Dom
Giocare con la scienza, reading “Hansel e Gretel”, presentazione di “… e tu slegalo subito” e cena vegan @ Vag61
Mag 10@15:30–23:45
Giocare con la scienza, reading "Hansel e Gretel", presentazione di "... e tu slegalo subito" e cena vegan @ Vag61 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

Vag61 & Mezzoradaria presentano:

– Ore 16:00 Giocare con la scienza

Divertiamoci scoprendo la sorprendente alchimia degli elementi

– Ore 17:30 Hansel e Gretel

A cura del gruppo di lettori per l’infanzia del:
Centro Diurno Psichiatrico di Casalecchio di Reno della coop. sociale Il martinpescatore. Due individui si calano e affrontano i tanti e diversi ostacoli che minano questo grande bosco dal quale però riusciranno ad uscire. E ne usciranno addiritura più forti. E’ una fiaba lunga e articolata che affascina e appassiona i bambini.

– Ore 19:00 Presentazione del libro “… e tu slegalo subito”
ne parliamo con l’autrice Giovanna Del Giudice

Il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cagliari, legato a letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte non silenziata, non negatam non giustificata, ma indagata e assunta come limite invalicabile dell’agire psichiatrico diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.

– A seguire: Cena benefit Vegan

 

Ago
5
Ven
SENZA FRONTIERE: campeggio di lotta contro i confini a Ventimiglia e dintorni
Ago 5@0:00–Ago 10@0:00

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Dopo lo sgombero del 30 settembre del campo autogestito nato durante l’estate ai Balzi Rossi, l’arrivo a Ventimiglia di persone in viaggio verso il confine francese non si è mai arrestato.
Nell’aprile 2016 il ministro Alfano arriva in visita a Ventimiglia, dichiarando la sua intenzione di “risolvere il problema e ripulire la città dai migranti”. Il dispositivo di
controllo e repressione messo in atto si manifesta con tutta la sua violenza: viene chiuso il centro gestito dalla Croce Rossa, i migranti vengono rastrellati sui treni e nelle strade, identificati con l’uso della forza e deportati in tutta Italia. Anche la repressione nei confronti dei solidali diviene sempre più aggressiva.
Negli ultimi mesi, nonostante la violenza e le difficoltà si siano moltiplicate, nasce l’esigenza di costruire momenti condivisi di lotta e riconquistare spazi di agibilità: la città è sempre più militarizzata e si registra un crescendo di dimostrazioni di intolleranza e razzismo.
Perciò sentiamo la necessità di costruire un importante momento di solidarietà attiva e lotta diffusa contro il sistema di apartheid e la chiusura delle frontiere: rompiamo insieme questi meccanismi di esclusione.
Appuntamento Venerdì 5 Agosto alle ore 9.00 a Tenda (Valle Roia) per iniziare con una mobilitazione contro il raddoppio del tunnel e la devastazione della valle: fermiamo i camion, aboliamo le frontiere.

Chi avesse bisogno di ospitalità per la sera del 4 agosto è benvenuto e può contattarci per avere ulteriori informazioni.

Si invitano tutti quelli che parteciperanno a provare ad essere il più possibile indipendenti, portando con se il necessario da campeggio.
Inoltre è molto gradito tutto l’aiuto che può arrivare nei giorni precedenti per accompagnarci nell’organizzazione e nella logistica.
La zona del campeggio verrà comunicata soltanto all’ultimo momento.
Per info e contatti:
mail: senzafrontiere inventati.org
numero di telefono:
0033605789487

[FRA]

5 – 10 AOUT 2016
SANS FRONTIERES: camp de résistance contre les frontières à Vintimille et alentours

Après l’expulsion du 30 septembre du camp autogéré né durant l’été à Balzi Rossi, l’arrivée à Vintimille de personnes en transit vers la France n’a jamais cessé.
En avril 2016 le ministre Alfano, en visite à Vintimille, déclare son intention de “résoudre le problème et nettoyer la ville des migrants”. Le dispositif de controle et de répression mis en oeuvre se manifeste alors dans toute sa violence: le centre de la croix-rouge est fermé, les migrant.es deviennent l’objet de rafles quotidiennes à bord des trains et dans les rues, sont identifié.es de force et déporté.es vers le sud de l’Italie. De meme, la répression à l’encontre des personnes solidaires s’est intensifiée.
Dans les derniers mois, malgré la violence et les difficultés grandissantes, est née l’exigence de construire des moments de lutte et de reconquérir des espaces de possibilités et d’action: la ville est toujours plus militarisée et on observe des manifestatons croissantes d’intolérnce et de racisme.
Aujourd’hui, nous sentons encore plus fortement la nécessité de construire un important moment de solidarité active et lutte partagée contre ce système d’apartheid et la fermeture des frontières: brisons ensemble ces mécanismes d’exclusion.
Rendez-vous Vendredi 5 Aout à 9h00 à Tende (Vallée de la Roya) pour commencer ces journées par une manifestation contre le doublement du tunnel et la dévastation programmée de la vallée: arretons les camions, abolissons les frontières.

Qui aurait besoin d’hospitalité pour la nuit du 4 aout est bienvenu-e et peut nous contacter pour avoir d’autres informations.
Tou.tes les participant.es sont invité.es à un maximum d’autonomie en apportant le matériel nécessaire à un camp.

Merci d’avance à tou.tes cell.eux qui pourraient arriver dans les jours précédents pour accompagner l’organisation et la logistique.
La zone de campement sera communiquée seulement au dernier moment.
Pour info-contact:
mail: senzafrontiere inventati.org
numéro de téléphone:
0033605789487

[ENG]

WITHOUT BORDERS: camping against borders in Ventimiglia and surroundings

After the eviction on September, the 30th of the self-organized camp that was born during the summer at «Balzi Rossi», the arrival in Ventimiglia of people travelling to the French border has never been arrested.
In April 2016 the Minister Alfano arrived on a visit to Ventimiglia, declaring its intention to “solve the problem and clean up the city by migrants.” The control and repression dispositif that was putted in place showed up itself with all its violence: when the Red Cross local center was closed, migrants were hunted on the trains and in the streets, identified with the use of force and deported to the hotspots situated all around Italy. Even the repression of solidarity became more and more aggressive.

In the last months, because of the repressive violence and all the difficulties, the need to create shared moments of struggle and regain space of action was building up: in fact, the city was progressively militarized and there are  growing intolerance and racism demonstrations.
We feel the need to build an important opportunity for an active and widespread solidarity struggle against the apartheid system and the closure of borders: let’s destroy these mechanisms of exclusion.

The meeting point is on Friday, August the 5th at 9.00 hours in Tenda (a town in Valle Roia, France) to join a mobilization against the constructions of the «Tenda Bis» tunnel (a very expensive and useless tunnel across the mountain) and the devastation of the valley: let’s stop the scravers, let’s abolish every border.

Everyone who needs accommodations for the evening of August the 4th is welcome and can contact us for more information.
We invite all those who want to join us to try to be as independent as possible, taking with them all the necessary needs for camping.
It is also very welcome all the help in the days before the camping to help us in the organization and logistics.
The camping area will be communicated only at the last moment.
For information and contacts:
mail: senzafrontiere at inventati.org
telephone number:
0033605789487

Giu
17
Lun
Presidio a Bologna! Solidarietà ai prigionieri in lotta! @ Piazza G. Verdi - Bologna
Giu 17@18:00

Presidio a Bologna in solidarietà con i prigionieri in lotta!!!

Ott
13
Gio
Presidio anti-psichiatrico a Roma
Ott 13@11:00

IL CAPITALISMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

“Una buona salute mentale consente alle persone di lavorare in modo produttivo e di realizzare appieno il proprio potenziale. Al contrario, una cattiva salute mentale interferisce con la capacità di lavorare, studiare e apprendere nuove competenze. Essa ostacola i risultati scolastici dei bambini e può avere un impatto sulle prospettive occupazionali future.
I ricercatori stimano che solo a causa della depressione e dell’ansia si perdono ogni anno 12 miliardi di giorni lavorativi produttivi, per un costo di quasi 1.000 miliardi di dollari. Questo dato comprende i giorni persi per assenteismo, presenzialismo (quando si va al lavoro ma non si lavora) e turnover del personale.” (World mental Health report. Tranforming mental health for all; Cap. 4.3.2 Economic Benefits; OMS 2022).
Il 13 e 14 ottobre 2022 si terrà a Roma l’incontro internazionale promosso dall’OMS (Organizzazone Mondiale della Sanità) in cui si presenterà il World Mental Health Report. È in questa occasione che nasce la chiamata a scendere in piazza a Roma Giovedì 13 Ottobre.

OCCUPARSI DELLE CAUSE NON GENERA PROFITTO

La gestione sanitaria dell’emergenza pandemica ha evidenziato una totale assenza di interventi diretti ad approfondire le cause che l’hanno determinata, occupandosi esclusivamente dei sintomi. Focalizzare l’attenzione sulla ricerca delle cause avrebbe significato inevitabilmente attuare una radicale trasformazione delle politiche sociali, economiche, ambientali, sanitarie, relazionali.
Troppo costoso e quindi, poco produttivo. La psichiatria funziona con le stesse modalità: al presentarsi di una crisi non vengono prese in considerazione le cause che l’hanno determinata, la persona viene espropriata della possibilità di esprimere i propri significati e di autodeterminarsi attraverso un potere del tutto arbitrario il cui interesse non é affatto quello dichiarato della cura, ma piuttosto la progressiva medicalizzazione e cronicizzazione della crisi.
Lo Stato in questi due anni si è comportato allo stesso modo: in nome di una presunta irresponsabilità collettiva ha imposto le sue direttive dall’alto imponendosi come organo iper-razionale, una mente che ‘decide’ e sovradetermina il ‘corpo’ sociale, che in quanto ‘corpo’ è ad esso subordinato secondo un dualismo riduzionista para-psichiatrico appunto. Lo Stato e i suoi tecnici hanno valutato lo ‘stato di necessità’ secondo le leggi dell’economia, e gestito l’emergenza/crisi con la contenzione – l’esproprio della salute – esattamente come avviene in psichiatria. Allo stesso modo si è imposto un trattamento farmacologico col ricatto, impedendo alle persone di esprimere il proprio consenso, assicurando l’immediato introito per Big Pharma e lasciando solo chi ha subito le conseguenze sulla propria salute degli effetti collaterali del vaccino.

PER LA LIBERTÀ DI SCELTA CONTRO L’OBBLIGO DI CURA

L’attuale prassi nelle istituzioni psichiatriche prevede l’assunzione obbligatoria di psicofarmaci che a lungo termine risultano il più delle volte essere dannosi e invalidanti. La progressiva cronicizzazione della sofferenza è funzionale da un lato alla presa in carico a vita dall’altro al profitto delle multinazionali del farmaco.
La parola della persona non viene presa in considerazione o addirittura giudicata come sintomo della malattia, mentre vivere in una società fondata sulla prestazione e l’individualismo, la solitudine e l’assenza di una dimensione comunitaria sembra cosa del tutto normale. Si interviene sui sintomi categorizzandoli come espressione di “malattia mentale” ricorrendo ai TSO, alla contenzione fisica, meccanica e farmacologica. Nei CIM i colloqui sono troppo brevi e non c’è nessuna possibilità di essere ascoltatз o di esprimere dubbi e difficoltà.
Crediamo che rivendicare il diritto ad avere parola e ad autodeterminarsi significhi anche riappropriarsi delle proprie esperienze, delle difficoltà, della sofferenza e della molteplicità di modi per affrontarla. Siamo convintз che ci siano persone, tra coloro che operano all’interno delle strutture sanitarie, che si rifiutano di essere complici di questo sistema di oppressione e che preferiscono slegare piuttosto che contenere, ascoltare piuttosto che mettere a tacere con i farmaci, essere solidali con chi si sottrae alle logiche di competizione. Sono loro che vorremmo al nostro fianco.

TECNOLOGIE E DIGITALIZZAZIONE: LA RELAZIONE NEGATA

Si parla di “salute mentale digitale”, un processo che strumentalizza le retoriche dell’innovazione, dell’accessibilità e dell’inclusione, introducendo invece forme sempre più specializzate di controllo, disciplinamento ed esclusione. Una “salute” sempre più delegata al dispositivo tecnico, costruita intorno alle esigenze del mercato dell’industria tecnologica e all’inesorabile sottrazione di reali spazi di soggettivazione, autodeterminazione e solidarietà dal basso.

CONTRO IL PROIBIZIONISMO PER LA RIDUZIONE DEL DANNO

C’è un’evidente contraddizione nei proclami dell’OMS, da un lato si promuove il consumo di sostanze “psicotrope” legali con effetti disastrosi, dall’altro si criminalizza l’autoconsumo di sostanze psicoattive. Al mondo un detenuto su cinque è in carcere per violazioni delle leggi sulle droghe. In Italia circa un terzo della popolazione detenuta è in carcere per questo motivo. Il proibizionismo non solo ha fallito, ma è esclusivamente funzionale al controllo sociale e a finanziare narco-mafie e narco-stati utili al riciclo e alla riproduzione del Capitale. E’ fondamentale dare voce allз consumatorз, attivando politiche dal basso improntate alla riduzione del danno e al consumo consapevole.

PER L’ABOLIZIONE DELLA CONTENZIONE E DELL’ELETTROSHOCK

Nonostante le belle parole dell’OMS nei reparti psichiatrici si continua a morire legati nei letti di contenzione. Continuano ad essere praticati dispositivi manicomiali e coercitivi come l’uso dell’elettroshock, l’obbligo di cura, la contenzione farmacologica, le porte chiuse, le grate alle finestre, le limitazioni e il controllo della libertà personale.
Non c’è salute nei CPR, nelle carceri, negli SPDC, luoghi di tortura e annientamento delle persone. Non c’è salute dove c’è violenza e discriminazione di genere, senza diritto effettivo all’aborto e supporto alla genitorialità. Non c’è salute nelle politiche economiche che finanziano armamenti e guerre, sottraendo risorse alla collettività e ai bisogni delle persone.
La salute che vogliamo si basa su percorsi di solidarietà, autogestione e mutualismo dal basso. E’ il frutto dell’interdipendenza tra corpi, condizioni sociali e ambientali.
Non si può garantire salute per tuttз, senza lavoro, scuola e università, spazi comuni e di socialità liberati dalle logiche del profitto neoliberista. Crediamo che non ci sia bisogno di uno Stato né di un’organizzazione Mondiale che si proponga di riorganizzare e che sovradetermini la nostra salute e le nostre vite. Siamo convintз che ritrovarsi, ricostruire delle relazioni e delle comunità, riprendersi strade e spazi, possa essere un primo passo per aprire un orizzonte nel quale dar vita a luoghi liberi dalle dinamiche individualistiche, di sfruttamento e mercificazione.

PRESIDIO COMUNICATIVO
Giovedì 13 ottobre alle ore 11.00 – Piazza del Risorgimento – Roma
INVITIAMO TUTT3 A PARTECIPARE!

Assemblea Antipsichiatrica

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