Michele, Lucio, Graziano, Fra, Adriano, Alfredo, Nicola e Gianluca
sono prigionieri rivoluzionari rinchiusi nella sezione d’alta sorveglianza del carcere di Ferrara. Alcuni di loro stanno subendo l’isolamento punitivo per aver protestato contro le provocazioni dei “cani da guardia”.
A tanti altri detenuti è imposto il carcere come risposta a disoccupazione, povertà, emarginazione e intolleranza.
Che la loro voce e la loro rabbia escano da quei muri, che la nostra lotta per la libertà rompa gabbie e isolamento!
Sbirri, giudici e carcerieri: assassini!
Liberta per i compagni! Libertà per tutte e tutti!
TATTOO CIRCUS a Bologna da Sabato 30 maggio a Domenica 31 Maggio !!!
La Tattoo Circus ha avuto inizio a Roma nel 2007 e da allora, attivisti da tutta Europa (Barcellona, Londra, Salonicco, Berna, Atene, Madrid, Berlino, etc …) ha assunto il fine di sostenere tutte quelle persone che non possono essere in mezzo a noi.
L’idea alla base di questo evento di solidarietà è quello di creare uno spazio in cui la cultura del tatuaggio e impegno politico si incontrano. Molti tatuatori forniranno la loro creatività, esperienza e quanto l’inchiostro più possibile, al fine di sostenere la lotta contro la prigione e di diventare parte di esso.
Il principio del Tattoo Circus è che nessuno guadagna nulla da questo evento – né i tatuatori, né i piercer, le bande, artisti o altoparlanti lavorerà per i propri profitti e il ricavato completo otterrà a quelle persone che lottano contro lo stato e il capitalismo.
E ‘anche importante che, al contrario di alcune convenzioni stabilite, Tattoo Circus si svolge in un ambiente non competitivo, non commerciale e non gerarchico. Ogni euro raccolto nella TC va direttamente a strutture di sostegno dei prigionieri e alle lotte anti-carcerarie.
Durante l’evento ci saranno le informazioni fornite sui casi di compagni dietro le sbarre come sul sistema carcerario, più in generale.
Vi invitiamo a partecipare, aiutare e arricchire questo progetto. Perché la solidarietà con i nostri compagni detenuti è la misura della nostra forza!
Per una società senza prigioni e repressione!
Until it breaks!
Alla Tattoo Circus saranno presenti tanto e ottimo cibo vegan, un dj set vinilico che spazierà dallo Ska al punk hardcore dei Black Flag, tanto inchiostro e molto altro ancora!!!
Il tutto inizierà alle ore 14:00 al Circolo Iqbal Masih Bologna.
L’Iqbal è raggiungibile dal centro con l’autobus 11C direzione Corticella, fermata Lapidari o da via di Corticella bus 27 o 62 notturno sempre direzione Corticella.
PER UN MONDO LIBERO DA TUTTE LE GALERE!
Nel carcere di Ferrara vengono commessi abusi sui detenuti nella totale impunità delle guardie e amministrazione penitenziarie. Come in tutte le carceri, ogni giorno, tanti poveri, emarginati e migranti subiscono l’arroganza di chi ha trasformato quei luoghi in una discarica sociale.
La sicurezza di tutti non passa dall’erigere muri ma dal condividere e dal costruire un futuro solidale e di libertà.
7 Giugno Ore 15:00
Presidio davanti al carcere
in Via Arginone
Puntare i piedi di fronte a queste nuove, ennesime misure cautelari lancia una scommessa ambiziosa: opporsi direttamente alle misure giudiziarie e cercare di rafforzare i conflitti reali spingendo affinché abbiano sempre maggior forza.
L’incastro tra la spinta a portare avanti le lotte e l’opposizione al lavoro del Tribunale è ciò che dovrebbe permeare la mobilitazione a ridosso della data dell’udienza del Riesame per i dodici compagni con il divieto di dimora, ancora da fissare.
L’affastellarsi di iniziative, giorno dopo giorno, inizierà dall’otto in poi e sarà la prima parte di un percorso che non intende certo trovare conclusione nel giorno delle decisioni tribunalizie.
Presidio a Bologna in solidarietà con i prigionieri in lotta!!!
Presidio alle Vallette
Dal 20 settembre 3 dei nostri compagni si trovano rinchiusi nel carcere delle Vallette accusati di resistenza aggravata, lesioni e danneggiamento. La procura di Torino intende vendicarsi per la giornata del 9 febbraio, quando un corteo si riprese le strade della città per esprimere la propria rabbia, a seguito dello sgombero dell’Asilo e gli arresti dell’operazione “Scintilla”. In queste settimane le notizie che i nostri compagni ci hanno fatto arrivare non sono e non possono che essere l’ennesima conferma dell’abominio che il carcere è e vuole essere, non possono che tramutarsi in benzina gettata su un rogo che brucia ormai da tempo e non finirà mai di gettare scintille al vento. Il 23 novembre sarà l’occasione per farci sentire e spezzare quel muro di silenzio che li separa da un fuoco che arde per loro.
Solidarietà per Amma, Uzzo e Patrik
I Centri di Permanenza per il Rimpatrio sono prigioni in cui vengono recluse le persone senza i giusti documenti: il loro scopo è quello di isolare e rimpatriare chi viene rinchiuso lì dentro. Queste strutture sono uno degli elementi delle politiche di controllo della popolazione migrante in mano allo Stato. Da anni però c’è chi lotta contro questi Centri, da dentro e da fuori quelle mura. L’operazione Scintilla del febbraio del 2019, legata allo sgombero dell’Asilo occupato a Torino, va a colpire compagne e compagni che hanno lottato contro il sistema di detenzione amministrativa per persone senza documenti. Il 7 Ottobre inizierà il processo e per questo ci sarà un PRESIDIO a partire dalle ore 10:30 al Tribunale in via Giovanni Falcone, per portare solidarietà a chi ha deciso di combattere contro ogni gabbia. Ma soprattutto le persone recluse hanno dimostrato che questi lager si possono chiudere con il fuoco delle rivolte, come è accaduto il 10 settembre quando, a seguito di una rivolta dentro il Cpr di Corso Brunelleschi, una delle aree del centro è stata resa completamente inagibile.
PRESIDIO
sotto le mura del CPR
Sabato 9 Ottobre
alle ore 16
in Corso Brunelleschi
angolo via Monginevro Torino
sempre solidali e complici di chi lotta per la libertà
Nel carcere Lorusso e Cotugno i detenuti sono stipati in spazi ristretti e fatiscenti invasi di blatte, topi e muffe. Le emergenze sanitarie vengono trascurate e non è raro che reclusi muoiano o le loro condizioni di salute si aggravino per mancate cure.
Molte sono state le proteste dei detenuti e delle detenute durante questo anno.
Torniamo fuori dal carcere per portare loro solidarietà e sostenere le loro lotte.