Quest’anno, con la collaborazione tra il Movimento NoTAV della Val di Susa e Carmilla, l’ormai tradizionale appuntamento culturale e politico rappresentato dalla manifestazione “Una montagna di libri contro il Tav” si svolgerà a Bologna presso il centro sociale Vag61, in via Paolo Fabbri 110. Musica, filmati, dibattiti, letture, presentazione di libri e libagioni segneranno l’incontro tra i ribelli delle montagne e quelli della pianura, delle metropoli e di qualsiasi altro luogo in cui la lotta contro l’attuale modo di produzione si accompagna alla difesa del territorio, della salute e dei diritti dei cittadini.
VENERDI’ 15 MAGGIO
– dalle h19: aperitivo e mostra fotografica “La valle contro. Il volto di una comunità in lotta”, un progetto di Giuditta Pellegrini: 34 ritratti scattati in Val di Susa, tra la gente del popolo No Tav. Neutri nella forma, chiari e limpidi come icone, accompagnati da una breve frase di ognuno che ci avvicina in modo diretto al cuore del problema. Loro intento è quello di mostrare la ricchezza di una comunità che si è riconosciuta intorno ad uno scopo comune e, al di là di ogni cliché imposto dai media, il paesaggio umano che solo il volto sa evocare [info e showreel].
– h20: in collaborazione con Distribuzioni Dal Basso, proiezione di “Qui”, il film di Daniele Gaglianone sulle lotte della Val di Susa. Il racconto in soggettiva di dieci uomini e donne che da 25 anni si oppongono al progetto Tav: chi sono, quale è il pensiero che guida la loro tenace ribellione? [info].
– durante la serata: cena di autofinanziamento per “Notte di inferno per i residenti”, il primo album della Balotta Continua: ska cover band, militante, resistente, antifascista…a prescindere!
– a seguire Balotta Continua in concerto e presentazione dell’album [video promo].
SABATO 16 MAGGIO
– h10.00/10.30: apertura e saluto degli organizzatori e del movimento NoTav.
– h10.30/11.30: presentazione del libro “I ribelli della montagna. Storia del Movimento NoTAV” di Adriano Chiarelli [info]. Incontro con l’autore e il Movimento NoTav.
– h11.30/12.30: Una montagna d’amianto. Incontro con Fulvio Perini sul rischio amianto nella perforazione del tunnel della linea AV in Val di Susa.
– h12.30/15.00: aperitivo valsusino e pranzo a cura della Brigata Cucinieri del Vag61.
– h15.00/16.00: presentazione di “Amianto”, di Alberto Prunetti [info]. Incontro con l’autore e con l’Associazione Voci della Memoria di Casale Monferrato
– h16.00/17.30: “Letteratura, immaginario e cultura d’opposizione”. Conversazioni tra Valerio Evangelisti e Serge Quadruppani.
– h17.30/18.00: presentazione del libro “Compagni di sentiero, ribelli di montagna”, di Valerio Monteventi. Racconti di personaggi, a vario modo e in varie epoche, partigiani [info].
– h18.00/20.00: Un percorso lungo un secolo: in ricordo di Bianca Guidetti Serra. Reading collettivo degli scritti di Bianca Guidetti Serra, Santina Mobiglia, Daniele Orlandi. Poesie e testimonianza di Sante Notarnicola. Sandro Moiso intervista Fabrizio Salmoni e Peter Freeman.
– h20.00/21.30: cena a cura della Brigata Cucinieti del Vag61.
– h21.30/22.30: l’Associazione ArTeMuDa interpreta “L’incredibile manoscritto ritrovato in Valle di Susa. Dante Alighieri, Inferno – Canto XXXIII bis” [info]
– h22.30/24.00: Alessio Lega e Guido Baldoni in concerto.
DOMENICA 17 MAGGIO
– h10.00/13.00: tavola rotonda: il Movimento NoTav fuori e dentro la Valle. Aggiornamenti sulla lotta in Val di Susa e sugli scandali dell’alta velocità nel resto della penisola.
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Corner libri: libreria MODO INFOSHOP – Bologna
E’ possibile che moltri, tra coloro che hanno seguito con una certa attenzione le vicende giudiziarie relative al sabotaggio al cantiere di Chiomonte del maggio 2013, si fossero convinti che di terrorismo non avrebbero più sentito parlare.
Una convinzione, alimentata dalle ripetute bocciature presso la Corte di Cassazione e nel processo di primom grado, che sta però venendo mandato davanti all’ennesimo slancio con cui la Procura, per sostenere le ragioni del bistrattato compressore e gli interessi di chi vuole procedere senza intralci nella costruzione dell’opera, sceglie di giocarsi una delle carte rimastele piazzando sotto la luce dei riflettori nientepopodimeno che il Procuratoer Generale Marcello Maddalena. Un fedele servitore dello Stato, ormai sulla soglia della pensione, disposto alla causa dei devastatori ad Alta Velocità tutto il proprio prestigio e peso politico.
Non è molto difficile comprendere il perchè di tanto incaponirsi. La lotta contro il treno veloce, grazie alla concretezza sinora mostrata, è stata capace di superare i confini del suo territorio ed essere un’esperienza e un suggerimento validi per tanti altri uomoni e donne che provano un desiderio di riscossa, per coloro che hanno deciso di lottare contro le forme di oppressione ed ingiustizia che gli si parano davanti.
Questo non puè essere in alcun modo tollerato, cosè contro l’opposizione al Tav sono state utilizzate ingenti risorse che hanno consentito di aprire decine e decine di processi anche grazie ad un team di Pm specializzati e a binari privilegiati su cui far correre questi procedimenti giudiziari.
Il processo che si aprirà il 15 Ottobre a Torino non è che l’ennesimo capitolo di questa storia repressiva. La Procura Generale preme per la riapertura dell’istruttoria dibattimental: si tratta di una scelta eccezionale che darebbe spazio alle testimonianze di politici e dirigenti della neonata Telt per avvalorare la riformulazione della tesi di terrorismo. Molto probabilmente questo sarà deciso durante la prima udienza.
La riproposizione dell’accusa si accompagna alla creazione di un clima di tensione, a partire dalla decisione di svolgere il processo nell’angusta aula bunker.
Lo scorso anno la solidarietà costruita dal momento degli arresti ha saputo rispedire l’accusa al mittente, creare nuovi fastidi e saldare in un caloroso abbraccio chi era recluso e chi continuava la lotta.
Oggi ci ritroviamo in tasca un bagaglio di competenze e consapevolezze da sperimentare di nuovo in strada e lungo i sentieri.
Il 30 novembre inizierà il Processo d’Appello per i tre compagni e la compagna accusati del sabotaggio al cantiere di Chiomonte della notte del 13 maggio 2013 ( altri tre compagni furono successivamente arrestati, processati e condannati in primo grado a 2,10 anni con la medesima accusa). Già condannati in primo grado a 3,6 anni ma con il rigetto dell’accusa di terrorismo ora se la ritrovano riproposta in appello. Nientemeno che il Procuratore Generale Marcello Maddalena, in via di pensionamento alla fine dell’anno in corso, si è riservato il ruolo di pubblico ministero prima svolto dai famigerati Padalino e Rinaudo. L’accusa di terrorismo si basa principalmente su un articolo del codice penale, 270 sexies in cui si definisce terroristica l’azione che costringe “i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto”.
Ogni lotta che vuole raggiungere il proprio obiettivo sarà per lo Stato potenzialmente terroristica.
QUESTO PROCESSO NON RIGUARDA QUINDI SOLO I QUATTRO A PROCESSO D’APPELLO INSIEME AGLI ALTRI TRE GIÀ GIUDICATI IN PRIMO GRADO O GLI INQUISITI DELL’INTERA LOTTA NO TAV, MA CHIUNQUE DECIDA DI AFFRONTARE IL TERRENO DELLA LOTTA.
Sabato 21 Novembre è in programma, presso il circolo Iqbal Masih, un’iniziativa in solidarietà con i compagni a processo. Dalle ore 19.00 aggiornamenti sulla situazione in Val di Susa e sul processo, a seguire cena per tutti i gusti e concerto.
L’Ibal Masih si trova in Via dei Lapidari, 13/L ed è raggiungibile con l’autobus 11C direzione Corticella (fermata Lapidari) o 27 e 62 notturno (fermata Roncaglio), sempre direzione Corticella.
“Questa mattina al passeggio faceva un freddo cane, c’era un vento forte e gelato e per un attimo ho pensato a come sarebbe stato bello se il vento mi avrebbe fatto volare fino all’altra parte del muro di cinta. In certi giorni in carcere, per stare meno peggio, devi abbandonare sia la paura che la speranza perchè ormai è troppo tardi sia per l’una che per l’altra”
Carmelo Musumeci
dal carcere di Padova
Mezzora d’aria è un programma radiofonico che parla di esistenze rinchiuse, dentro o fuori le prigioni.
Parla di un carcere che va abbattuto, assieme alla società che l’ha costruito.
Vogliamo rompere il silenzio per andare oltre i muri, contro indifferenza e sopprusi, per far incrociare percorsi che tendano alla libertà.
21 Marzo:
h.20 Cena benefit per mezzoradaria. Menù vegetariano e traditional
25 Marzo
h.21 Presentazione di mezzoradaria. Dibattito su carcere e repressione
All’interno del ciclo di domeniche: Oggi e’ domenica domani si muore!
Mezzoradaria e Eat the rich propongono:
Ore 17,30 Proiezione del film documentario “Padiglione 25 diario degli infermieri”
seguira’ la presentazione del libro a cura dell’autrice Claudia Demichelis e del regista Massimiliano Carboni
E’ l’estate del 1975 un gruppo di infermieri in servizio presso l’Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pieta’, inspirati dalle idee di Franco Basaglia, decide di occupare e autogestire uno dei padiglioni. Inizia cosi’ per quattordici infermieri del manicomio di Roma un’esperienza rivoluzionaria.
Ore 20.00 YouForn: Godiamoci sto forno! Pizzata con la mensa autogestita Eat The Rich!
continua il rodaggio del forno a legna di quartiere “Sante Caserio fa il fornaio non la spia”
Presidio alle Vallette
Dal 20 settembre 3 dei nostri compagni si trovano rinchiusi nel carcere delle Vallette accusati di resistenza aggravata, lesioni e danneggiamento. La procura di Torino intende vendicarsi per la giornata del 9 febbraio, quando un corteo si riprese le strade della città per esprimere la propria rabbia, a seguito dello sgombero dell’Asilo e gli arresti dell’operazione “Scintilla”. In queste settimane le notizie che i nostri compagni ci hanno fatto arrivare non sono e non possono che essere l’ennesima conferma dell’abominio che il carcere è e vuole essere, non possono che tramutarsi in benzina gettata su un rogo che brucia ormai da tempo e non finirà mai di gettare scintille al vento. Il 23 novembre sarà l’occasione per farci sentire e spezzare quel muro di silenzio che li separa da un fuoco che arde per loro.
Solidarietà per Amma, Uzzo e Patrik
CONCERTO BENEFIT PRIGIONIER* MAPUCHE, INDIVIDUALITA’ ANARCHICHE e
ANTISPECISTE rinchius* nelle galere presenti sul territorio occupato
dallo stato cileno!
Le recenti condanne inflitte a Mónica Caballero e Francisco Solar, le
lunghe detenzioni di molte individualità anarchiche, antiautoritarie e
mapuche (tra quest’ultimi c’è chi prosegue il lungo sciopero della fame
iniziato nei primi giorni di novembre) e la forte repressione contro le
organizzazioni più combattive mapuche, non hanno intimorito chi ha
deciso di proseguire una reale lotta contro la violenza dello stato
$ileno e del capitale usurpatore. Con ogni mezzo necessario!
Solidarizzare realmente con loro, è quello che possiamo fare quì e ora.
FIN QUANDO ESISTERA’ MISERIA, ESISTERA’ RIBELLIONE!!
Rete internazionalista per il popolo Mapuche