Terrorista è lo stato. Libertà per i No TAV
presidio di solidarietà sotto le due torri, Bologna
Il 17 dicembre sarà emessa la sentenza contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, quattro anarchici e anarchiche accusati di attentato con finalità di terrorismo, già da un anno rinchiusi preventivamente dietro le sbarre e in condizioni di isolamento. I PM Padalino e Rinaudo che rappresentano la pubblica accusa al processo di Torino hanno chiesto nove anni e sei mesi di carcere.
La “colpa” dei nostri compagni, rivendicata in aula, è di avere incendiato un compressore nel cantiere del Treno ad Alta Velocità a Chiomonte. Un atto di sabotaggio, da sempre patrimonio dei movimenti di lotta e fatto proprio dalle assemblee popolari del movimento No TAV. Un’azione concreta per ostacolare una mega opera devastante per il territorio, un’opera dietro cui si muove un’unica ragione: sottrarre denaro pubblico per garantire lauti profitti a imprese costruttrici mafiose e politici corrotti, a costo di militarizzare un’intera valle e di provare a reprimere un movimento radicato da oltre vent’anni come quello contro il TAV.
Venerdì 12 dicembre 2014 è anche il quarantacinquesimo anniversario della strage di stato: Piazza Fontana, a Milano, con i suoi sedici morti. Un massacro, quello del 12 dicembre 1969, ordito dallo stato per tentare di arginare quell’ondata libertaria di contestazione studentesca e operaia che nel biennio ’68-’69 ha scosso dalle fondamenta la struttura autoritaria dell’attuale sistema sociale. Una strage di cui furono ingiustamente accusati gli anarchici: arrestati a centinaia, rinchiusi in carcere come Valpreda, assassinati dalla polizia politica come Pinelli, precipitato dalla finestra della questura di Milano nella notte del 15 dicembre.
Oggi come allora ribadiamo una verità incontestabile: terrorista è lo stato. Terrorista per noi è infatti chi detiene per legge il monopolio della violenza e la usa contro chi scende in piazza per reclamare diritti, chi fa guerra e bombarda popolazioni inermi, chi devasta l’ambiente, chi sfrutta sul posto di lavoro, chi rinchiude in carcere, chi smantella i servizi essenziali, chi blinda i confini e prova ad alimentare paura e razzismo.
Venerdì 12 dicembre scendiamo in piazza
- per ribadire che il vero terrorista è lo stato
- per reclamare la libertà dei No TAV in carcere
- per dare solidarietà attiva a tutto il movimento No TAV
Venerdì 12 dicembre 2014 ore 18:00 presidio di solidarietà sotto le due torri, Bologna
A seguire cena benefit per i quattro al circolo anarchico Berneri piazza di porta s. stefano 1
Circolo Anarchico Berneri
Sabato 16 aprile – Cuneo: Letture in libertà sotto le mura del carcere
per la campagna ‘Pagine contro la tortura’ – in contemporanea davanti alle sezioni 41bis di varie carceri
Da alcuni mesi i prigionieri in regime 41-bis non possono più ricevere libri né qualsiasi altro tipo di stampa attraverso i pacchi colloquio o per posta. La campagna ‘Pagine contro la Tortura’ vuole contrastare questa disposizione che mira ad impedire la circolazione della cultura negli istituti di pena e ad aggravare ulteriormente le condizioni di annientamento fisico e psicologico della carcerazione speciale.
Microfono aperto per saluti, interventi e letture di brani. Portatevi il testo che vorreste passasse le mura (massimo una pagina per lettura).
Ritrovo ore 15.00 – incrocio tra via Roncata e via Valle Maira – per raggiungere il carcere del Cerialdo
Cassa AntiRepressione delle Alpi Occidentali, Biblioteca Popolare Rebeldies