Con inchieste, arresti e roboanti accuse di terrorismo pensavano di far tornare tutti quanti a casa, terrorizzati, a guardare i lavori della costruzione del Tav dal balcone.
Hanno rinchiuso alcuni giovani, Paolo, Forgi poi Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia e poi ancora Graziano, Lucio e Francesco pensando di metter fuori gioco gli animi più baldanzosi e temerari.
Ma i Signori del Tav ignoravano, evidentemente, che far ciò che si ritiene giusto non è certo un fatto d’età.
Quando si lotta, il coraggio, la determinazione e la gioventù stessa non hanno età.
Il 14 settembre verranno in Valle alcuni dei famigliari dei compagni in carcere. Sarà un’occasione per manifestar loro tutto il nostro calore e solidarietà. Ma anche per mostrargli la devastazione contro cui lottiamo.
Alle 10 l’appuntamento è al campo sportivo di Giaglione per una passeggiata in Clarea.
Alle 12 ci troveremo invece al presidio di Susa ‘il Sole in un Baleno’ dove avremo modo di parlare, mangiare e raccogliere formaggi e salumi che i famigliari potranno portare in carcere ai nostri compagni.
Chiara, Claudio, Francesco, Graziano, Lucio, Mattia, Niccolò LIBERI!
IQBAL MASIH – DOMENICA 18 GENNAIO 2015 – BOLOGNA
Serata benefit in solidarietà con i compagni e le compagne sotto processo a Torino per le giornate di resistenza e lotta NO TAV del 27 giugno e del 3 luglio 2011 in Valle di Susa
dalle 18.30 – Aggiornamenti e dibattito in vista della sentenza, con alcuni compagni sotto processo
dalle 20.30 – Cena benefit: menù onnivoro e menù vegan
A fine gennaio verrà emessa la sentenza contro 53 compagni e compagne. L’accusa ha chiesto complessivamente 200 anni di carcere e 2 milioni di euro di risarcimenti. Quelle giornate hanno visto la partecipazione di tanti solidali No Tav, provenienti da luoghi diversi, per resistere insieme contro lo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena, e per cercare di riprendersi quel territorio dove oggi sorge il cantiere militarizzato del Tav. La repressione non ha fermato la lotta e non ha scalfito la determinazione nell’opporsi all’alta velocità!
La solidarietà è un’arma! A fianco dei NO TAV sotto processo!
L’Iqbal Masih (via dei Lapidari 13/L) è raggiungibile con gli autobus: 11C o 27 o 62-notturno
Il 30 novembre inizierà il Processo d’Appello per i tre compagni e la compagna accusati del sabotaggio al cantiere di Chiomonte della notte del 13 maggio 2013 ( altri tre compagni furono successivamente arrestati, processati e condannati in primo grado a 2,10 anni con la medesima accusa). Già condannati in primo grado a 3,6 anni ma con il rigetto dell’accusa di terrorismo ora se la ritrovano riproposta in appello. Nientemeno che il Procuratore Generale Marcello Maddalena, in via di pensionamento alla fine dell’anno in corso, si è riservato il ruolo di pubblico ministero prima svolto dai famigerati Padalino e Rinaudo. L’accusa di terrorismo si basa principalmente su un articolo del codice penale, 270 sexies in cui si definisce terroristica l’azione che costringe “i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto”.
Ogni lotta che vuole raggiungere il proprio obiettivo sarà per lo Stato potenzialmente terroristica.
QUESTO PROCESSO NON RIGUARDA QUINDI SOLO I QUATTRO A PROCESSO D’APPELLO INSIEME AGLI ALTRI TRE GIÀ GIUDICATI IN PRIMO GRADO O GLI INQUISITI DELL’INTERA LOTTA NO TAV, MA CHIUNQUE DECIDA DI AFFRONTARE IL TERRENO DELLA LOTTA.
Sabato 21 Novembre è in programma, presso il circolo Iqbal Masih, un’iniziativa in solidarietà con i compagni a processo. Dalle ore 19.00 aggiornamenti sulla situazione in Val di Susa e sul processo, a seguire cena per tutti i gusti e concerto.
L’Ibal Masih si trova in Via dei Lapidari, 13/L ed è raggiungibile con l’autobus 11C direzione Corticella (fermata Lapidari) o 27 e 62 notturno (fermata Roncaglio), sempre direzione Corticella.
Venerdì 6 maggio, ore 19.00
Abusi in divisa
Incontro e dibattito insieme all’associazione ACAD [Associazione Contro gli Abusi in Divisa]
Il tema degli abusi delle incontro dibattito sugli abusi in divisa a cura di acad, locandina incontroforze dell’ordine spesso viene banalizzato nel dibattito istituzionale, fino ad accogliere e avallare la cosidetta teoria delle mele marce. Nel nostro dibattito, invece, verranno raccontati e descritti anche nei loro aspetti giuridici e mediatici; casi specifici di abusi delle forze dell’ordine nel tentativo di rispondere alla domanda se possa considerarsi davvero soddisfacente e in qualche modo valida la teoria delle mele marce e per costruire e immaginare una soluzione al vero problema. Perché non accada mai più e perché si possa costruire un terreno di analisi che offra una visione analitica e completa della questione.
Acad è una Onlus nata dall’intenso lavoro di un gruppo di attivisti che da diversi anni si occupano di abusi commessi dalle forze dell’ordine. Tante famiglie, colpite duramente dagli abusi, non hanno accettato le versioni ufficiali e hanno intrapreso battaglie per chiedere verità e giustizia affinché questi ignobili e vergognosi atti non passassero sotto silenzio.
Acad nasce dalla volontà di dare sostegno a queste famiglie e a coloro che hanno subito abusi ma che non si sono dati per vinti e non hanno accettato una verità giudiziaria che già troppe volte si è dimostrata a favore di chi tenta in tutti i modi di nascondere la propria impunità dietro una divisa.
L’associazione è antifascista e antirazzista, valori di libertà ed eguaglianza indispensabili oggi per contrastare fenomeni discriminatori e prevaricatori. Il fascismo non è un opinione, la storia dovrebbe averlo insegnato a tutti.
interverranno:
Checchino Antonini (giornalista ACAD)
Stella Arena (legale ACAD)
Gaia Tessitore (legale ACAD)
www.acaditalia.it