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Nov
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Presentazione campagna NO-OPG a Reggio Emilia @ presso la casa cantoniera autogetita "Casa Bettola" - via Martiri della Bettola 6 - Reggio Emilia
Nov 21@20:00

LIBERIAMOCI DEI MANICOMI – LIBERIAMOCI DALLA PSICHIATRIA

VENERDI 21 NOVEMBRE A REGGIO EMILIA
…………………………………

presso la casa cantoniera autogetita “Casa Bettola” – via Martiri della Bettola 6.

ORE 20 cena vegan di autofinanziamento della Campagna

ORE 21 presentazione della Campagna
proiezione dei filmati: Crimini di pace e video/inchiesta sui manicomi criminali

A seguire dibattito

Prima presentazione della Campagna per la chiusura dei manicomi criminali/O.P.G ospedali psichiatrici giudiziari nella città di Reggio Emilia, dove è presente uno degli O.P.G esistenti in Italia e sede del Tribunale di Sorveglianza, luogo dove si decidono le sorti delle persone rinchiuse dietro alle sbarre dell’opg e di chi è sottoposto alla libertà vigilata e obbligato a seguire la “cura” predisposta dal servizio psichiatrico territoriale.

Rete Antipsichiatrica

per info e contatti: rapaviola@gmail.com

reggio emilia no opg OK

Mag
11
Mer
Discussione con Stefano Canini e Leni Semprini con proiezione di un documentario @ Vag 61
Mag 11@21:00–23:45
Discussione con Stefano Canini e Leni Semprini con proiezione di un documentario @ Vag 61 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia
Stefano Canini (psichiatra)
Leni Semprini (psicologa e psicoterapeuta)

emozioni percezione angoscia fronteggiamento solitudine recovery voci

Le nuove forme di manicomializzazione (Rems, Rsa, case di cura per anziani), la contenzione fisica e farmacologica di cui si abusa nei reparti psichiatrici, la psichiatrizzazione dei comportamenti anomali, diventano intellegibili se considerati non come distorsioni di una democrazia pur sempre virtuosa ma come dispositivi di esclusione sistemici utili a garantire l’ordine di cose esistente. Marginalizzare e segregare l’inetto, l’incapace, il diverso non ha solo una funzione contenitiva ma anche produttiva. La normalità è il risultato di un’ incessante lavoro di classificazione e differenziazione degli individui. Sergio Piro (psichiatra) scriveva che nei reparti nuovi e più eleganti, la legatura farmacologica non è meno violenta né meno alienante del corsetto di sicurezza; l’ergoterapia meccanicamente applicata non riempie il vuoto (“un vuoto totale” dice un paziente) di giorni su giorni passivamente trascinati…Il vuoto della “malattia” come ineluttabile condanna biologica è il vuoto che l’apatia, l’inerzia e l’abbandono hanno creato in coloro che sono esclusi da qualunque movimento e da qualunque dinamica.

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