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Giorno 8 Aprile è stata attaccata con una granata l’auto (opel vectra metalizzata) della conosciuta guardia penitenziaria G. Bardakis al 33 di Zaimi Street, Egaleo.

Questo attacco è una minima azione in memoria del prigioniero ucciso Ilia kareli.

Kareli, stanco di essere prestato, degli elettroshock, delle manganellate, dei secchi d’acqua gelida, delle umiliazioni delle guardie carcerarie, è “evaso” dalle mani dei suoi aguzzini tramite la morte.

Sappiamo che la sua morte verrà presto dimenticata. Cosi come le dozzine di morti dimenticate nei buchi infernali delle prigioni, malattia, disperazione, botte…

Le guardie carcerarie assassine, non importa quanto abbiano provato a lavare via il sangue dalle celle di isolamento, non ce l’hanno fatta. E’ rimasto li, una macchia sul muro a ricordare… che il sangue può essere lavato solo con altro sangue.

E ora il nostro turno…

La notte è nostra amica e l’oscurità ci abbraccia. Tiriamo fuori le nostre pistole, pigliamo le moto e andiamo a caccia.

Perché stanotte cerchiamo guardie carcerarie.

I nostri occhi e le nostre orecchie sono ovunque.

Qualunque bastardo metterà le mani addosso ai prigionieri, le avrà tranciate alla base, chiunque svilirà e umilierà i prigionieri ci incontrerà personalmente nella sua casa, nella palestra dove va, al semaforo dove aspetta in macchina.

Tutti voi che della violenza ne avete fatto una professione, verso chi sta rinchiuso, ora pagherete con la stessa moneta…

Mandiamo saluti e forza a quei prigionieri che supportano la mobilitazione nazionale contro la legge fascista per la costruzione delle prigioni di isolamento “Tipo C”.

Rispetto ai guerriglieri urbani della Federazione Anarchica Informale.

Solidarietà e complicità agli anarchici d’azione, che domenica 6 Aprile hanno attaccato l’antisommossa fuori il carcere di Domokos.

PENSA RIVOLUZIONARIAMENTE – AGISCI VIOLENTEMENTE

Avviso:

Tutte le guardie carcerarie che hanno preso parte alle torture/omicidio di Kareli, sono ora RICERCATE.

Informiamo quelli che non sono stati arrestati, che i loro nomi – già conosciuti tramite gli atti ma anche nell’ambiente dei prigionieri – sono su una lista permanente di “eliminazione”.

In qualunque paesino viviate, qualunque professione cambierete, sappiate che vi troveremo e cadrete nella nostra imboscata.

Riguardo alle guardie/torturatrici arrestate, sappiano che in qualunque carcere e padiglione di protezione andranno, incontreranno la loro sorte. Tutti i prigionieri sono stati informati e noi abbiamo amici ovunque. I loro giorni sono contati… (e difficili…)

Nihilist Gangs of Revenge