Lunedì 27 maggio la moglie del compagno incarcerato perché accusato di favoreggiamento è stata prelevata dalla casa dei propri genitori per eseguire una seconda perquisizione nella casa di residenza; riperquisite tutte le sbitazioni come il giorno 22 maggio, data della prima perquisizione.

Ancora una volta, una ventina di Digos con passamontagna accampagnati dalla polizia scientifica cercavano una giacca e un computer non rinvenuti durante la prima perquisizione.
Sottolineando che anche sabato 25 maggio sono state perquisite quattro differenti abitazioni, riconducibili ad “affetti” del nostro compagno incarcerato, con armi in pugno e passamontagna.

In attesa del riesame è confermato il carcere per evitare i contatti con i/le compagne solidali e perché non ritenuto in grado di rispettare i domiciliari.