Il 4 agosto scorso è comparsa sui media locali(Il resto del Carlino)la notizia della perquisizione dell’abitazione di un anarchico bolognese dopo un controllo di polizia per una lite in casa e del successivo intervento della Digos allertata dalla pattuglia di polizia durante la perquisizione.I media riportavano:In casa c’erano materiali di uso comune come fertilizzante, acetone, acqua ossigenata, ma anche polveri infiammabili. Sostanze che, se maneggiate in un certo modo, potrebbero dar vita a una miscela esplosiva. Non è finita. Sarebbero stati anche trovati documenti e scritti di area antagonista, in particolare anarchica. ” In realtà non si è trattato di una denuncia a piede libero, come riportato dai giornali, ma di un arresto per detenzione di materiale esplodente, il compagno si trova ora rinchiuso nel carcere bolognese della Dozza in attesa dell’ udienza di convalida .

Di seguito il comunicato di aggiornamento di alcuni  anarchici solidali:

Informiamo che la sera di martedì 2 agosto, a seguito di una lite in casa, il nostro compagno Divine si è trovato alla porta la polizia. Immediatamente le merde entravano nell’abitazione effettuando una perquisizione ed allertando la digos. A seguito di questa perquisizione, come scritto dalla stampa di regime, venivano rinvenuti oggetti e sostanze di uso comune che se collegati tra loro con alchemica sapienza potevano generare un ordigno, oltre a svariato materiale cartaceo riconducibile agli ambienti anarchici. Come risaputo in casa di un anarchico, anche del minestrone andato a male può diventare un’arma.
Divine viene portato in questura dove viene trattenuto per più giorni in assenza di comunicazione con l’esterno e con gli avvocati. Il giorno dopo i giornali parlano di un soggetto che gravita intorno all’area anarchica trovato in casa con materiale potenzialmente esplosivo e immediatamente rilasciato con denuncia a piede libero. La notizia risulta falsa visto che, nonostante i tentativi, nessuno riesce a vedere Divine o ad avere notizie sicure sul suo rilascio.
Dopo 4 giorni infatti arriva la conferma che il compagno si trova rinchiuso nel carcere di Bologna con le stesse accuse già scritte sui giornali, in attesa che il giudice si pronunci sul da farsi.
Da sottolineare il ruolo infame e di copertura svolto dagli scribacchini di regime che, dando una falsa notizia, hanno permesso il prolungato isolamento di Divine. Non ci stupisce l’accanimento dello stato verso i suoi nemici e non ci ferma un tentativo di isolamento dal continuare l’attacco verso l’esistente e i suoi attivi collaboratori.
Siamo vicini a Divine, come lo siamo a tutti i compagni che subiscono la repressione dello stato e determinati più che mai a proseguire per la nostra cattiva strada.

Seguiranno aggiornamenti.

Per scrivergli telegrammi di solidarietà:
Divine Umoru
Via del Gomito 2, CAP 40127, Bologna

Alcun* anarchic*