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Il pubblico ministero della Audiencia Nacional, Teresa Sandoval, ha presentato il documento di accusa nel tribunale 6 della Audiencia Nacional, dando voce alle argomentazioni inquisitorie del potere sulla vita dei compagni Monica e Francisco.

Nella tesi dei potenti viene mantenuta la menzogna che i GAC (Grupos Anarquistas Coordinados) siano un gruppo di azione che si trova dietro diversi attacchi esplosivi ed incendiari e che li rivendichi. L’inquisitrice di turno tenta di trarre vantaggio dall’isteria antiterrorista causata dagli attentati dei fascisti religiosi dell’ISIS in Europa, rimarcando che: “i gruppi di affinità insurrezionali, come le cellule di base jihadiste, hanno perfettamente chiaro il proprio nemico generico e, pertanto, non necessitano di un organismo superiore per attivarsi per un attacco”.

L’accusa riconosce che nel caso dell’attentato della basilica del Pilar venne effettuata una telefonata di avvertimento ad un centro estetico adiacente all’istituto religioso perché avvisasse le autorità. Credendo che si trattasse di uno scherzo gli organi ufficiali non vennero avvisati, così che l’ordigno detonò  senza che la chiesa fosse stata evacuata, causando lesioni uditive ad uno dei presenti.

Con tutta questo sproloquio di terrorismo, la pena chiesta per i compagni è di 44 anni a testa, divisi in:

Appartenenza ad un’organizzazione terrorista: 9 anni

Lesioni uditive causate ad una vittima: 12 anni

Attacco terrorista (l’esplosione dell’ordigno nella Basilica del Pilar): 18 anni

Cospirazione per commettere altri attacchi (presunto sopralluogo nella Basilica de Montserrant a Barcellona): 5 anni

Le minacce di pene stratosferiche non sono nuove per i compagni: già in Cile per il processo per il Caso Bombas erano stati chiesto 20 anni per Monica e 25 per Francisco. Non saranno le minacce di anni di prigione dello Stato spagnolo che potranno fermare l’insurrezione né la volontà di combattere.

Solidarietà internazionale e insurrezionale per distruggere ogni condanna!

Affetto eterno in rivolta per i compagni… Sempre sul piede di guerra, non un passo indietro!