Primo comunicato: Cuernavaca, Morelos 14 Agosto 2014

“Le persone che propugnano tutta questa spazzatura di sviluppo e progresso tecnologico dovrebbero essere severamente punite”
F. [a]

Dopo poco più di tre anni di attività criminale e terroristica, il gruppo “Individualità Tendenti al Selvaggio” (ITS), inizia una nuova fase in questa guerra aperta contro il Sistema Tecnoindustriale, che andiamo a spiegare:

I.
Prima di tutto, vogliamo spiegare che durante tutto il 2013 e 2014 vari gruppi di terroristi e sabotatori si unirono al gruppo ITS, cosicché ora, dopo un lungo silenzio e per ragioni puramente strategiche, rivendiachiamo pubblicamente:

  • Il “Gruppo Informale Anti-Civilizzazione”, che il 29 Giugno 2011 si assunse la responsabilità dell’esplosione che danneggiò gravemente una filiale della Santander bank nella città di Tultitlan, Messico.
  • Gli “Autonomi Non-Civilizzati”, che il 16 Ottobre del 2011 fecero esplodere una bomba presso un bancomat della Banamex, tra le città di Tultitlan e Coacalco, Messico.
  • Il “Circolo Informale delle Individualità Antagoniste”, che nel Settembre 2009 liberarono molti cavalli selvatici da una fattoria ad Aguascalientes.
  • I “Selvaggi Indomabili”, che il 16 Ottobre 2011 lasciarono una bombola di gas butano che non esplose in una filiale della Santander bank nel distretto Alvaro Obregon di Mexico City. L’azione non è mai stata rivendicata sino ad ora.
  • Le “Cellule Terroristiche per l’Attacco Diretto – Frazione Anti-Civilizzatrice”, che nel 2010 e nel 2011 lasciarono una finta bomba davanti all’IFaB (ricerca farmaceutica e biofarmaceutica) e fecero poi esplodere una bomba fuori dall’edificio dell’Istituto Nazionale di Ecologia, entrambi nel distretto Tlaplan di Mexico City.
  • I “Luddisti Contro la Domesticazione della Natura Selvaggia”, che dal 2009 al 2011 hanno preso parte a vari attacchi incendiari in alcune città messicane ed in vari distretti di Mexico City, rivendicati e non.
  • “NS-Fera-Kamala y Amala”, che il 9 Dicembre 2011 spedì un pacco esplosivo al direttore dell’Istituto Nazionale di Psichiatria “Ramòn de la Fuente” nel distretto Tlaplan di Mexico City, che venne disinnescato dagli artificieri della polizia. Il 15 dello stesso mese, lo stesso gruppo avvisò, tramite un’email, della presenza di un’autobomba nel parcheggio della medesima istituzione che, benché fosse un falso allarme, diffuse il panico tra gli ufficiale di quel centro di alienazione mentale.
  • L”Earth Liberation Front – Bajio”, che il 16 Novembre 2011 provocò un’esplosione vicino al bancomat di una ramo della Commissione Federale per l’Elettricità (CFE) nella città di Irapuato in Guanajuato.

 

Allo stesso modo, durante quest’anno 2014, altri due gruppi terroristici che hanno preso di mira lo sviluppo del Sistema Tecnoindustriale si sono uniti a noi.
Ci riferiamo a :

  • Il “Circolo di Attacco Punta d’Ossidiana”, che alla fine di Marzo di Quest’anno inviò un pacco bomba via posta espressa al rettore dell’UNAM in Mexico City.
  • Il “Gruppo Atlatl”, che nell’Aprile di quest’anno ha rivendicato la responsabilità degli allarmi bomba e dei messaggi intimidatori all’indirizzo delle istituzioni accademiche di Michoacàn, Mexico City, Puebla e Zacatecas, Messico.

 

Tutti questi gruppi si sono fusi con i gruppi ITS di Morelos, Mexico City, Guanajuato, Hidalgo, Coahuila e Veracruz. A causa di questa unione, lo stravagante e poco pratico pseudonimo di “Individualità Tendenti al Selvaggio” (ITS) cessa di esistere, e da ora in poi gli attacchi contro tecnologia e civilizzazione saranno firmati con il nuovo nome di “Reazione Selvaggia” (RS).

II.
RS prenderà l’iniziativa dell’attacco ad obiettivi umani come era per ITS, ma colpirà anche proprietà pubbliche e private. I centri di ricerca verranno bruciati insieme ai loro scienziati; le aziende che promuovono l’artificialità ed i loro impiegati verranno attaccati; insomma, tutto ciò che implica la civilizzazione, la tecnologia ed il progresso sarà violentemente attaccato. E se per tale ragione, durante gli attacchi, qualche cittadino rimarrà ferito o ucciso, non ci interessa, saremo indifferenti e indiscriminati. La popolazione, le masse, la gente, la comunità, il gregge, la società non meritano la nostra considerazione né i nostri avvertimenti né i nostri moniti a fare attenzione, né niente in assoluto, perché fanno tutti parte del sistema; che sia chiaro, se incroceranno il nostro cammino se ne pentiranno… e lo abbiamo già dimostrato in passato con ITS. [b]

“Tutto ciò che sia basato sulle masse, sul gregge di pecore, porta in sé il seme della servitù. Questa folla, che non autodetermina i propri valori, è incapace di definire la propria vita”.
A.

III.
I gruppi che formano RS avranno i propri nomi, questo per una decisione interna al gruppo. Questi gruppi agiranno in autonomia, saranno in grado di effettuare atti di sabotaggio o atti terroristici (se vorranno) quando vorranno, rompendo le “formalità dell’attacco” e degli appuntamenti predeterminati dal gruppo. Questo vuol dire che in qualunque luogo ed in qualunque momento sarà presente la latente minaccia dell’aggressione.

IV.
Neghiamo di essere seguaci di Ted Kaczynski [c]; abbiamo effettivamente imparato molte cose dalla lettura de “La Società Industriale e il Suo Futuro”, dai testi successivi e dalle lettere che lo hanno preceduto a firma “Freedom Club” (FC), ma questo non significa che siamo suoi seguaci. Infatti la nostra posizione cozza con quella di Kaczynski, del FC, del suo discepolo Ultimo Reducto e di altri, dal momento che noi non ci consideriamo rivoluzionari, non vogliamo formare un “movimento anti-tecnologia” che incoraggi il “totale abbattimento del sistema”, non lo riteniamo attuabile, non vogliamo la vittoria, non fingiamo di vincere o perdere: questa è una lotta individuale contro la mega-macchina; non ci interessa ottenere qualcosa di positivo da essa, dal momento che siamo semplicemente guidati dai nostri istinti di difesa e sopravvivenza. Siamo per il rifiuto dell’artificialità e della realtà moderna. Neghiamo i valori del sistema quali l’”uguaglianza”, la “solidarietà promiscua”, la “pace”, il “progresso”, la “pluralità”, l’”umanismo”, etc.
Difendiamo la nostra identità di umani “moderni” aggrappati alle nostre radici primitive. Accantoniamo le nostre etichette come “anti-civilizzazione”, “primitivisti”, “anarchici”, “anti-tecnologia”, “luddisti”, perché RS è un’attitudine unica che non ha bisogno di queste stanche e contorte etichette per definirci.
Per cui né Kaczinsky, né Ultimo Reducto, né Zerzan, né Derrick Jensen né altri con il (presunto) marchio di “primitivista” rappresenta RS.
Nè ci rappresentano La Federazione Anarchica Informale (FAI), la Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF), Feral Faun o altri con il marchio di “eco-anarchico” o di “cellula anti-civilizzazione di…”
RS ed i suoi gruppi rappresentano sé stessi.

“[Questo] è un modo di esprimere il nostro ‘ego’. Un ‘ego’ che vuole differenziarsi dal gregge di schiavi, un ‘ego’ che non china la testa, un ‘ego’ che non aspetta che le masse si ribellino, un ‘ego’ che rivendica il proprio nome, il proprio ‘acronimo’ e che non si nasconde dietro l’anonimato”
C.

V.
Precedentemente alcuni (ma non tutti) dei gruppi che si sono uniti come RS erano formati esclusivamente da “eco-anarchici” e da “ecologisti radicali”, ora RS è formato da nichilisti sabotatori, nomadi incendiari, delinquenti individualisti, anarchici terroristi, critici moralmente e politicamente scorretti; ovvero, RS è un gruppo di affinità che sono pronte a fare tutto ciò che è necessario per raggiungere ciò che vogliamo… e ciò che vogliamo è la destabilizzazione del sistema, la punizione diretta di coloro che sono immediatamente responsabili dell’assoggettamento della natura selvaggia (inclusa la natura umana). Siamo un considerevole gruppo di individui selvatici consapevoli che i nostri antenati erano guerrieri che rivendicano sé stessi allo stesso modo. Siamo la minoranza della minoranza, abbiamo deciso di intraprendere una guerra contro tutto ciò che sta cancellando la nostra essenza di umani naturali, e ci sta plagiando per trasformarci in umanoidi umiliati. Questa esistenza a cui ci aggrappiamo ci è stata trasmessa dai nostri antenati selvaggi. Ci spinge a seguire il sentiero del conflitto e della resistenza contro l’alienazione, contro ciò che ci vuole addomesticare e tenerci alienati dalla nostra vera casa: le foreste, i deserti, le colline, le montagne, le giungle, le coste. Il Sistema Tecnoindustriale e la sua avanzata incontrastata ci hanno sottratto il modo di vivere libero che i nostri avi conoscevano; la civilizzazione con la sua agricoltura e il suo sedentarismo hanno ricoperto l’ambiente di grigio e ci hanno sottratto la memoria; la modernità ha stordito i nostri istinti e sensi primitivi; gli animali che cacciavamo sono morti per la moderna peste tecnologica; i posti dove vagavano e riposavano sono stati distrutti dalle infrastrutture e dalla sovrappopolazione; il progresso ci ha affondati nell’ignoranza; la sapienza naturale è andata persa col passare delle generazioni. Giorno dopo giorno ci avviciniamo all’estinzione: siamo sull’orlo del baratro dal momento che non intendiamo adattarci al sistema o alla sua arrendevole società, né ai suoi valori morali.
Ma ci siamo destati! Quell’essenza primitiva continua con noi, non è addomesticata, è a disagio nelle città e ci sussurra costantemente: “Nono appartenete a questo posto, distruggete la vostra gabbia”. Ecco perché durante questi anni abbiamo intensificato il conflitto contro l’artificialità, ecco perché abbiamo bruciato macchinari, causato esplosioni, creato terrore, ferito persone, bucato teste, proprio come gli antichi facevano nelle guerre contro la civilizzazione, in difesa del loro modo di vivere; quel modo di vivere esiste ancora nonostante esso possa essere ridotto ai minimi termini, e lo difenderemo fino alla fine. Per coloro che credono che la guerra contro la civiltà terminò con lo sterminio dei gruppi etnici, dei nomadi raccoglitori-cacciatori, delle popolazioni originali di queste terre nella guerra dei selvaggi (Chichimeca), dopo oltre 400 anni permetteteci di dirvi che vi sbagliavate.

Siamo l’eredità dei guerrieri!

Coloro che sostengono questo sporco sistema non vivranno in pace…

Reazione Selvaggia / Reacción Salvaje (RS)

Gruppo “Uccidere o Morire” / Grupúsculo “Matar o Morir”

 

Note:

[a] Per evitare che la nostra attitudine venga confusa, cambiata, falsificata o alterata, per le citazioni riportate nei nostri comunicati abbiamo deciso di mettere alla fine di ognuna di esse la prima lettera del nome dell’autore. Se riconosci i loro lavori, sappi che includiamo tali frasi perché siamo d’accordo solo con esse, non con il loro pensiero o la loro opinione in toto.

[b] Il 19 Aprile 2011, l’addetto alla manutenzione dell’Università Politecnico di Mexico Valley (UPVM), Alberto Alvarez, aprì un pacco bomba indirizzato al responsabile della laurea in Nanotecnologie, Camacho Olgùin; con la sua mancanza di riguardi si procurò un trauma uditivo, ustioni sulle mani e l’amputazione di un occhio. In seguito, il 21 Febbraio 2013, l’impiegato incaricato di gestire le caselle postali del Servizion Postale Messicano, José Luis Garcia, decise di rubare un pacco che aveva attirato la sua attenzione, ignaro del fatto che conteneva esplosivo con un destinatario sensibile (del quale non parleremo); ancora, aprendo il pacco, per la sua trascuratezza ed il suo atto deliberato, l’impiegato ha riportato un trauma uditivo, ustioni di primo e secondo grado su braccia, gambe e volto, e la frattura di una delle sue mani.

[c] Benché come ITS lo abbiamo negato per più di tre anni, ancora recentemente continuiamo ad essere categorizzati come suoi “seguaci”; si possono leggere le prove di ciò nell’articolo “Nanobombers: uno sguardo ai gruppi terroristici che cercano di uccidere gli scienziati”,datato 9 Aprile 2014, pubblicato sul sito Newyorkese “Vocativ”, e “Mentre la tecnologia sommerge le nostre vite, i prossimi Unabomber aspettano il loro momento”, dal periodico inglese “The Telegraph” del 13 Maggio 2014.

Per coloro che potrebbero pensare che gli individui nella foto siano i nostri “leader”, lasciateci dire che è una bugia. RS NON HA leader né un leader stabile e assoluto; non siamo un ESERCITO o un gruppo di guerriglia marxista. RS è composto da gruppi di individui responsabili delle proprie azioni, che agiscono in base alle proprie possibilità. La fotografia è stata una proposta di uno dei gruppi, per dimostrare la sua capacità individuale di infliggere danni per mezzo di armi da fuoco, e per esprimere visivamente l’estrema difesa della natura selvaggia. Benché l’immagine sia piena di simbolismo e significati, lo spiegheremo una volta sola: la piuma nel cappello di uno di loro rappresenta il fatto che ha preso una vita. Questo soggetto siede sotto la lettera “s”, la prima lettera del nome Salinas, di Ernesto Méndez Salinas, il biotecnologo assassinato in Cuevarnavaca nel 2011, la prima vittima di ITS.

Nemici, osservate bene! Questo non è un gioco, non è uno scherzo, è la realtà!

Abbiamo armi, esplosivi e l’eredità dei guerrieri nel nostro sangue.