Ieri ho trattato un argomento già affrontato in precedenza. Mi spiace ripetermi, ma oggi sono costretto a farlo di nuovo.
Con grande stupore ieri sera ho scoperto che la mensa universitaria ha compiuto un ulteriore passo indietro. Mi ero già soffermato sull’aumento del costo per un pranzo completo; ci si era appena abituati a questo shock ed ecco che il servizio di ristorazione ha introdotto una nuova regola: chi prende la pizza non ha più il diritto ai grissini e al pane. Interpellato sulla questione, il personale si è semplicemente limitato a fare da scaricabarile sostenendo che la scelta è stata imposta come sempre dall’alto senza fornire nessun altro tipo di informazione, tranne quella di restituire i prodotti sopra citati.
Ipotizzando che il più delle volte a fine giornata avanza un bel po’ di pane, quest’ultimo abitualmente viene riciclato per il giorno a seguire se non oltre, perdendo le sue qualità. Prima di introdurre questa nuova regola, visti i lunghi tempi di attesa per la pizza, uno aveva quanto meno la possibilità di placare la propria fame con pane e grissini, ora ciò è negato.
Già il prezzo è aumentato e il servizio peggiorato (posate e tavoli sporchi, cibi di scarsa qualità, ecc.), ora con queste limitazioni si spera che il prossimo passo non sia quello di toglierci anche il dessert o addirittura le posate.
Con grande stupore ieri sera ho scoperto che la mensa universitaria ha compiuto un ulteriore passo indietro. Mi ero già soffermato sull’aumento del costo per un pranzo completo; ci si era appena abituati a questo shock ed ecco che il servizio di ristorazione ha introdotto una nuova regola: chi prende la pizza non ha più il diritto ai grissini e al pane. Interpellato sulla questione, il personale si è semplicemente limitato a fare da scaricabarile sostenendo che la scelta è stata imposta come sempre dall’alto senza fornire nessun altro tipo di informazione, tranne quella di restituire i prodotti sopra citati.
Ipotizzando che il più delle volte a fine giornata avanza un bel po’ di pane, quest’ultimo abitualmente viene riciclato per il giorno a seguire se non oltre, perdendo le sue qualità. Prima di introdurre questa nuova regola, visti i lunghi tempi di attesa per la pizza, uno aveva quanto meno la possibilità di placare la propria fame con pane e grissini, ora ciò è negato.
Già il prezzo è aumentato e il servizio peggiorato (posate e tavoli sporchi, cibi di scarsa qualità, ecc.), ora con queste limitazioni si spera che il prossimo passo non sia quello di toglierci anche il dessert o addirittura le posate.
Matte&Patrik
tristissimo…
l’articolo o il fatto?