Trenitalia risulta essere comoda per una sola cosa: gli insulti. Almeno per quanto mi riguarda. Io sono uno che purtroppo, o per fortuna, viaggia molto: mi trovo spesso a viaggiare sui treni e non posso certo dirmi soddisfatto del servizio. Chiunque, viaggia regolarmente sui treni, potrebbe scrivere pagine sui problemi che incontra. Qualcuno potrebbe obiettare che è come sparare sulla croce rossa, ma i disagi e la mancanza di organizzazione non sono solo personali ma sono alla base di un’insufficienza strutturale di tutto il paese. L’Italia è il paese europeo con il trasporto merci stradale più alto, questo vuol dire che in percentuale le merci vengono trasportate più sui TIR che su altri mezzi, come treni e navi. Comportando più inquinamento, più traffico, più disagi e costi maggiorati per il trasporto ma soprattutto un aumento dei tempi di consegna, da non sottovalutare se si parla di alimenti. Siamo un paese che non impara dai suoi errori, ma perché continuare a usare un sistema che oggettivamente è il peggiore? Sicuramente questa tendenza è figlia di una decisione aziendale ma penso che anche lo stato delle infrastrutture non aiuti a prendere una decisione diversa.Il motivo risiede nelle condizioni del sistema ferroviario nazionale, un sistema che funziona a singhiozzi perfino in una stupida domenica di marzo, un sistema che alla prima nevicata crolla in un paio d’ore lasciando nel caos migliaia di passeggeri, un sistema che prevede una linea ad alta velocità e non prevede garanzie per un regionale Modena-Verona. Se in questo sistema pensiamo solamente ad aggiungere qualche punto percentuale di trasporto merci lo scenario sarebbe ad dir poco catastrofico, per dirla breve già c’è casino adesso, figuriamoci dopo. Questo deve far riflettere sulle scelte, non tanto di chi usa i treni quanto di chi li dirige. In una nazione dove si punta sulla velocità e non sulla solidità, non c’è da stupirsi se c’è chi sceglie di non prendere il treno.
Prendiamo ad esempio le grandi opere per la costruzione di ferrovie per l’alta velocità, enormi cantieri che costruiscono, enormi binari per enormi treni che fanno enormi ritardi. Alla stazione di Bologna c’è sempre almeno un treno ad alta velocità in ritardo almeno di mezz’ora, perché? Perché l’Italia vorrebbe il paese della bella vita, il paese dei treni colorati e velocissimi, con un vagone ristorante che possa offrire una cernia fresca per tutti, il paese dove per fare Bologna Milano ci si impiega un’ora e mezza. Ma l’Italia è soprattutto il paese dei regionali colmi di gente, dei ritardi e delle coincidenze perse. Tutto questo per non parlare dei treni al sud: in Basilicata ci sono 2 stazioni.
Prendiamo ad esempio le grandi opere per la costruzione di ferrovie per l’alta velocità, enormi cantieri che costruiscono, enormi binari per enormi treni che fanno enormi ritardi. Alla stazione di Bologna c’è sempre almeno un treno ad alta velocità in ritardo almeno di mezz’ora, perché? Perché l’Italia vorrebbe il paese della bella vita, il paese dei treni colorati e velocissimi, con un vagone ristorante che possa offrire una cernia fresca per tutti, il paese dove per fare Bologna Milano ci si impiega un’ora e mezza. Ma l’Italia è soprattutto il paese dei regionali colmi di gente, dei ritardi e delle coincidenze perse. Tutto questo per non parlare dei treni al sud: in Basilicata ci sono 2 stazioni.
Elio
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