Storiaccie

Allora dovevo partire sabato ma no! Quindi domenica pomeriggio, dopo aver deciso che il treno sarebbe stato l’unico mezzo disponibile, parto per Torino con la Ste, la mia ragazza, che era a Bondanello con me. Arriviamo a Torino, cenetta e altri cazzeggi. Lunedì mattina di buon ora ci svegliamo così che io possa andare a controllare in biglietteria se ci sono treni, quanti ce ne sono e soprattutto quando partono. Perché giustamente erano tutti prenotati per una settimana, insomma chiedo alla bigliettaia e mi risponde scazzata ” Eh non ci sono posti su nessun treno! Almeno fino a lunedì prossimo. Però puoi provare a chiedere al controllore del treno se ti fa salire lo stesso.” ..Boh… Il treno che sarebbe andato bene per me, l’unico, è l’eurostar da Torino a Parigi che parte alle 8.11 e arriva a Parigi alle 14. Bon, allora si aspetta il giorno dopo.
Insomma martedì mattina mi sveglio alle 6 perché con Trenitalia bisogna andare sul sicuro e non scherzarci troppo e alle 7 freschissimo arrivo in stazione. Il binario è affollatissimo, arriva il treno alle 8, a me scappava anche da cacare però ho resistito. Scende il controllore gli chiedo se posso salire anche se non ho il biglietto e lui dice “certamente. Aspettami dentro che poi mi paghi” , figata penso: almeno stavolta mi muovo. Saluti e baci alla consorte, pagato il biglietto 95 euri, prezzo standard per la II classe e finalmente cago! Esperienza abbastanza lussuosa la cagata su un euorostar! Mi siedo nel frammezzo di 2 carrozze, non c’erano posti liberi neanche in prima classe. Ripasso il programma del viaggio: arrivo a Parigi ore 14, cambio stazione a piedi e metro partenza da Parigi St.Lazare alle 14.50 per Rouan arrivo a Ruan alle 16.10 cambio per Dieppe con arrivo previsto per le 17 a Dieppe da il cui porto sarebbe partito il traghetto per Newhaven alle 18. Mi sembrava fattibile senza troppi sforzi. AH! Poi figurati se le cose vanno come dovrebbero!
Arrivo a Parigi in orario, mi accorgo che arrivare a l’altra stazione è più difficile di quanto immaginavo, la valigia pesa un casino e le ruote non girano tanto bene, così mi metto a “correre” prendo la metro, cambio linea, faccio il biglietto in una macchinetta automatica, arrivo ai binari ma non capisco qual è il mio… Chiedo a qualcuno con un francese degno di Robespierre, corro al binario che ovviamente era dall’altro lato della stazione chiedo al controllore se quello fosse quello giusto, sì. Via dentro e poi si chiudono le porte! Per poco non rimanevo bloccato a Parigi! Nell’oretta di viaggio, sudatissimo, mi mangio una pasta fredda preparata la sera prima e mi faccio compatire da quelli che mi stanno intorno. Arrivo a Rouan in tempo, un quarto d’ora dopo avrei avuto l’altro treno ma, SORPRESA i ferrovieri figli di…francesi stanno scioperando per i loro salari da stronzi! Il treno che dovevo prendere viene spostato di una mezz’ora e io ricomincio a bestemmiare. Sarei arrivato a Dieppe dieci minuti prima che il traghetto partisse. Merda! Il treno arriva e parte, arrivo a Dieppe convinto che il porto fosse vicino alla stazione. Su Google maps era così ma dopo 10 minuti di corsa disperata mi accorgo che è ad almeno 2 km. Merda! Per fortuna un signore francese mi chiede se devo prendere il traghetto mi carica in macchina e mi porta alla biglietteria! Altra botta di culo, il traghetto deve ancora partire (se non l’avessi preso avrei dovuto aspettare le 5 di mattina del giorno dopo). Entro in biglietteria e mi dicono che il traghetto è pieno e che se non ho la prenotazione non posso salire, io non avevo prenotato perché pensavo “che cazzo! ce ne vuole a riempire un traghetto e preso dallo sgomento mi siedo e aspetto non so cosa…Dopo 15 minuti la bigliettaia mi chiama e mi dice che c’è ancora posto (MA VAAA!!!) solo che per salire non posso pagare la tariffa base (30 euro) ma quella “speciale” (85 euro) vaffanculo! Pago con la carta, e salgo sul traghetto che all’interno era tutt’altro che pieno e sembrava più una nave da crociera che una barca…La birra, almeno quella, costava pochissimo (2.5 la pinta) me ne sparo 3 mi sbronzo e aspetto le 4 ore di viaggio leggendo stronzate ecc ecc…
Attracchiamo a Newhaven e scendendo dal traghetto mi si rompe una ruota dalla valigia!(EH BENVENUTO IN INGHILTERRA!) Mi va bene che la stazione è a 2 minuti a piedi dal porto, ci arrivo sudatissimo. I treni inglesi sono una cosa che arriverà in Italia forse tra 50 anni, salgo e dopo mezz’oretta arrivo a Brighton. Sfinito e con i calli alle mani guardo se ci sono degli autobus per casa di Sharon, la ragazza che mi avrebbe ospitato per il primo periodo. Sono devastato e chiamo un taxi gli dico l’indirizzo e mi faccio portare davanti alla porta. Entro saluto Sharon, 45 enne abbastanza in forma, che mi fa vedere la casa e tutto il resto. Mi faccio una doccia e poi vado a letto.

Elio