Golden Guide pagine da
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Forme lavorate della cannabis includono la macinatura fine o
marijuana "manufatta", "spinelli" (piccoli come le sigarette di
tabacco), hashish pura, o mattoni compressi da un chilo.
Se la cannabis dovrebbe essere classificata principalmente come
stimolante o depressivo o entrambi non è mai stato stabilito.
Le attività della droga sul sistma nervoso centrale sembrano essere
secondarie. Consistono in un aumento delle pulsazioni e della pressione
sanguigna, tremiti, vertigini, difficoltà nelle coordinazioni
muscolari, aumento della sensitività tattile, e dilatazione delle
pupille.
Benché la cannabis non crei assuefazione, si può
verificare spesso una dipendenza psicologica dall'uso continuato.
MENTA DEL TURKESTAN (Lagochilus inebrians)
è un piccolo arbusto delle secche steppe del Turkestan.
Per secoli è stata utilizzata come base di
un inebriante tra le tribù dei Tajiki, Tartari, Turchi, ed Uzbeki. Le
foglie, raccolte in Ottobre, vengono tostate, a volte mischiate con gli
steli, frutti, e fiori. Essicati ed immagazzinati, aumentano la loro
fragranza aromatica. Di solito si aggiungono zucchero e miele per
ridurre la loro intensa amarezza.
Stimata come medicina popolare ed inclusa nell'ottava edizione della
Farmacopea russa, viene utilizzata per curare malattie della
pelle, per frenare le emorragie, e per calmare disordini nervosi. Un
composto cristallino isolato della pianta e chiamato lagochilina è
stato provato essere un aditerpene. Se produce o meno gli effetti
psicoattivi dell'intera painta non si sa. Ci sono 34 altre speci di
Lagochilus. I componenti della famiglia della menta, Labiatae, sono
nativi dell'Asia centrale dell'Iran e dell'Afghanistan.
RUTA SIRIANA (Peganum harmala)
cresce dal mediterraneo all'India
settentrionale, Mongolia, e Manchuria. Dovunque viene molto usata come
medicina locale. I suoi semi vengono impiegati come spezia, e con i
suoi frutti si produce una tintura rossa e un olio.
I semi posseggono alcaloidi allucinogeni, specialmente harmina ed
harmalina. La considerazione che hanno gli asiatici è straordinaria, ed
in passato è stata ampiamente utilizzata per scopi religiosi e come
allucinogeno, ma l'uso della pianta come induttrice di visioni non è
ancora stato stabilito nella letteratura scentifica o attraverso l'osservazione
diretta.
La faiglia delle caltrope, Zygophyllaceae, alla quale appartiene la
Ruta Siriana, comprende circa due dozzine di speci originarie delle
zone secche tropicali e subtropicali di entrambi gli emisferi.
KANNA (Mesembryanthemum expansum
and M. tortuosum) è il nome comune di due
speci di piante del Sud Africa. Ci sono valide testimonianze che una o
enrtambi vennero utilizzate dagli Otentoti dell'Africa meridionale come
inebriante visionario. Ci sono resoconti che più di due secoli fa, gli
Ottentoti masticavano le radici di kanna, o channa, tenendole in bocca,
con questi risultati: "Si risvelgavano i loro spiriti animali, i loro
occhi scintillavano e le loro facce mostravano riso e gaiezza.
Apparivano migliaia di idee deliziose, ed una piacevole baldoria che
gli permetteva di divertirsi con semplici gesti. Prendendone in eccesso
perdevano la coscienza e cadevano in un terribile delirio."
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Da allora, l'uso narcotico di queste due speci non è più stato osseravto
direttamente, vari botanici ipotizzano che la kanna allucinogena poteva essere
cannabis o altre piante inebrianti, come diverse speci di Sclerocarya
della famiglia degli anacardi. Queste sue speci di Mesembryanthemum
hanno il nome comune di kanna, comunque, e contengono anche alcaloidi
che hanno proprietà sedative e tipo cocaina in grado di produrre
torpore nell'uomo.
Nelle zone secche del Sud Africa, ci sono in tutto 1,000 speci di
Mesembryanthemum - molte, come la pianta del ghiaccio, di forme
bizzarre. Circa 25 speci, incluse le due descritte qua, vengono
considerate da alcuni botanici di una specie separata, Sceletium. Tutti
appartengono alle famiglie Aizoaceae, soprattutto Sud Africane, e si
pensa essere imparentate con la famiglia dei cactus.
BELLADONNA (Atropa belladonna)
ben conosciuta per la sua alta
velenosità, è capace di indurre vari tipi di allucinazioni. E' nella
mitologia e nel folklore delle persone di tutta Europa, che temono il
suo potere mortale. Era uno degli ingredienti degli intrugli e delle
pomate allucinogene preparati dalle cosìddette streghe medievali
Europee. La bacca lucente ed attraente della pianta viene ancora ingerita
accidentalmente, con conseguente avvelenamento.
Il nome belladonna deriva da un curioso costume praticato dalle
donne italiane della nobiltà medievale. mettevano la linfa della pianta
negli occhi per dilatare le pupille, creando una specie di sguardo
cristallino, che in quel periodo era considerato bello e sensuale, ed
aumentava la femminilità.
Il principio attivo della Belladonna è l'alcaloide hyoscyamina, ma è
presente anche la scopolamina, molto più psicoattiva. E' stata anche
trovata atropina, ma non è chiaro se sia presente nella pianta viva, o
si forma durante l'estrazione. La Belladonna è la fonte di atropina, un
alcaloide con una miriade di usi nella medicina moderna, specialmente
come antispasmodico, antisecretorico, e stimolatore cardiaco e
midriatico. Gli alcaloidi sono in tutta la pianta ma sono concentrati
soprattutto nelle foglie e nelle radici.
Ci sono quattro speci di Atropa in Europa e dall'Asia centrale fino
all'Himalaya. Atropa appartiene alla famiglia delle belle di notte, Solanaceae.
La Belladonna è originaria dell'Europa e dell'Asia minore. Fino al XIX
secolo, si trovava solo selvatica, ma da allora si è iniziata a
coltivare ance negli stati Uniti ed in India, dove è un'importante
fonte medica.
HENBANE (Hyoscyamus niger)
spesso utilizzata negli infusi delle streghe
medievali ed in altre preparazioni tossiche dell'Europa medievale per
causare allucinazioni visive e sensazioni di volo. Originaria
dell'Europa, pianta annuale o biennale, è stata usata per molto tempo
come medicina pregiata, a scopo sedativo e calmante, per indurre sonno.
L'alkaloide principale dell'henbane è la hyoscyamina, ma ci sono
anche grosse quantità di scopalomina, insieme a diversi alcaloidi con
minore concentrazione.
L'Henbane è una delle 20 specie di Hyoscyamus, della famiglia delle
Solanaceae. Nativa dell'Europa, Africa settentrionale, e dell'Asia
centrale e occidentale.
Streghe medievali che cucinano intrugli magici con rospi ed henbane.
MANDRAGORA (Mandragora officinarum),
un allucinogeno con una storia
fantastica, da lungo conosciuto e temuto per la sua tossicità. La sua
complessa storia come magico ipnotico nel folklore dell'Europa non è
paragonabile a nessun altra specie. La Mandragora fu una panacea. Il
suo utilizzo popolare nell'Europa medioevale fu legato
inestricabilmente con la "Dottrina della segnatura," una vecchia teoria
secondo cui l'apparizione di un oggetto indica le sue speciali
proprietà. Le radici della mandragora erano paragonate alla forma di un
uomo o donna; da qui la sua magia. Se una mandragora veniva strappata
dalla terra, secondo le superstizioni, il suo grido soprannaturale
poteva condurre il suo raccoglitore alla pazzia. In molte regioni, si
sosteneva che la mandragora era fortemente afrodisiaca. Le
superstizioni intorno a questa pianta perdurarono per secoli in Europa.
Intalgio su legno da Hortus sanitatis, prima edizione Mayence, 1485
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