Golden Guide pagine da
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(San Pedro continua)
Sebbene la cimora di solito viene ricavata dal solo san pedro, diverse
ricerche nel campo indicano che molte altre piante possono essere
aggiunte alla bevanda. Queste includono il cactus Neoraimondia
macrostibas, una specie andina della cui chimica si sa ben poco;
l'arbusto Pedilanthus tithymaloides della stessa famiglia dell'olio di
ricino; e la campanulaceous Isotoma longiflora. Tutte queste piante
potrebbero avere costituenti biodinamici. Occasionalmente, altre piante
molto potenti vengono aggiunte - Datura, per esempio.
Solo recentemente i ricercatori si sono accorti dell'importanza
degli elementi delle piante secondarie spesso impiegati dalle società
primitive. Il fatto che la mescalina sia presente nel cactus San pedro,
non significa che la bevanda non può essere alterata dall'aggiunta di
altre piante, nonostante l'importanza degli additivi nel cambiare gli
effetti allucinatori non viene ancora capita.
La Cimora è la base di una cerimonia di guarigione popolare che combina
antichi rituali indigeni con elementi cristiani. Un osseravtore ha
descritto la pianta come "catalizzatore che attiva tutte le complesse
forze al lavoro nelle cerimonie rituali popolari, specialmente il
potere divinatorio e visionario" degli uomini di medicina.
Ma il potere del San Pedro si pensa vada oltre la medicina; dicono
sia un guardiano della casa come il cane, è capace di fischiare in una
tal maniera soprannaturale da fare scappare gli intrusi dal terrore.
Nonostante il San Pedro botanicamente non ha grosse somiglianze col
peyote, le visioni a causa dello stesso alcaloide, la mescalina,
avvengono in enrtambi. La mescalina non è stata isolata solo dal San
Pedro ma da alrte speci di Trichocereus. Gli studi chimici del
Trichocereus sono molto recenti, e quindi è possibile che possano
essere individuati altri alcaloidi nel T. pachanoi.
Trichocereus comprende circa 40 specie di cactus colonnari che
crescono nelle regioni subrtopicali e temperate delle Ande.
Non ci sono motivi per supporre che l'uso del San Pedro nei rituali
allucinatori e divinatori non ha una lunga storia. Dobbiamo
riconoscere, certamente che l'uso moderno è stato fortemente
influenzato dal cristianesimo. Queste influenze sono evidenti perfino
nel nome che deriva significa San Pietro, probabilmente perché nelle
credenze cristiane San Pietro possiede le chiavi per il paradiso. Ma il
contesto generale del rito, e le nostre conoscenze moderne del culto,
che è connesso intimamente con la mitologia della luna, ci portano a
credere che rappresenta un autentica amalgama di elementi pagani e
cristiani. Il suo uso sembra diffuso in Perù.
Cawe o Pachycereus pecten-aboriginum,
è una delle piante mischiate con
il San Pedro dai Tarahumare del Messico.
Non si sa con certezza se
questo alto cactus sia allucinogeno.
PEYOTE (lophophora williamsii),
un cactus che cresce nei deserti
rocciosi, è la più spettacolare pianta allucinogena del nuovo mondo. E'
anche uno di quelli conosciuti prima. Gli aztechi lo usavano,
chiamandolo peyotl.
Peyote è piccolo, carnoso, senza spine con con la parte superiore
grigio-verde arrotondata, ciuffi di peli bianchi, ed una lunga radici
tipo carota. Raramente supera i 20 cm di lunghezza e 8 cm di diametro.
Gli indiani ne tagliano la corona, la fanno seccare al sole fino a
farla diventare marrone, li chiamano "bottoni mescal" che durano a
lungo e possono essere trasportati in posti lontani per utilizzarli.
Quando il sopra viene tagliato, spesso la pianta germoglia nuove corone
cosìcche si formano peyote con molte teste.
Il Peyote venne descritto botanicamente nel 1845 e chiamato
Echinocactus williamsii. Gli vennero dati altri nomi tecnici. Uno dei
più usati dai chimici fu Anhalonium lewinii. La maggior parte dei
botanici, ora, sono d'accordo nell'affermare che il peyote appartiene
ad un genere distinto: Lophophora. Ci sono due speci: il diffuso L.
williamsii ed il L. diffusa locale di Querétaro.
Il Peyote è nativo della valle del Rio Grande in Texas e delle
zone settentrionali e centrali degli altipiani del Messico. Appartiene
alla famiglia delle cactaceae, che comprende oltre 2,000 speci da 50 a
150 generi, nativi principalmente nele regioni secche dell'America
tropicale. Molte specie vengono considerate con curiosità dagli
orticultori, ed alcuni hanno usi interesanti per gli indiani.
L'USO DEL PEYOTE FRA GLI AZTECHI
fu descritto dai cronisti spagnoli. Un
resoconto dice che chi ne mangia vede spaventose visioni e rimane
ubriaco per due o tre giorni; che era un alimento comune per gli
indiani Chichimeca, "sostenendoli e dandogli coraggio per combattere e
non sentire la paura, né la fame, né la sete; e diceva che li
proteggeva da tutti i pericoli." Nel 1591, un altro cronista scrisse
che i nativi che lo mangiavano "perdevano i sensi, vedevano visioni
terrificanti come demoni, ed erano capaci di predire il futuro con
l'"inganno satanico".
Dr. Hernàndez, il fisico del re di Spagna, descrisse il cactus come
Peyotl zacatecensis e scrisse delle sue "meravigliose proprietà." Prese
nota delle sue piccole dimensioni e lo descrisse dicendo che "esce
appena dalla terra, come se non vuole nuocere a chi lo trova e lo
mangia." Recenti studi archeologici hanno trovato bottoni di peyote in
Texas risalenti a 1000 anni fa.
L'OPPOSIZIONE ALL'USO DEL PEYOTE
fu pesante da parte degli spagnoli
nei confronti degli Aztechi. Un antico documento della chiesa spagnola
paragona il cibarsi del peyote al cannibalismo. Gli spagnoli provarono,
con gran vigore, a spegnere il cambiamento religioso che provocò il
peyote sugli indiani, ma con scarso successo.
Nel 1720, il rito del peyote fu proibito in tutto il messico. Ma
nonostante quattro secoli di persecuzioni civili ed ecclesiastiche,
l'uso e l'importanza del peyote si sono diffusi oltre i confini
iniziali. Oggi è così fortemente radicato nella loro dottrina perfino
gli indiani cristianizzati credono che un santo patrono -El Santo Niño
de Peyotl- cammina sulle colline dove cresce il peyote.
Ci sono ancora opposizioni in certe organizzazioni religiose degli
Sati Uniti contro l'uso del peyote negli indiani come sacramento
cerimoniale. Tuttavia, il governo federale non ha mai discusso o
interferito seriamente con la pratica dato che è a scopo puramente
religioso. Quelle tribù che vivono lontano dalle fonti di peyote -
alcune sono in Canda- possono importare legalmente i bottoni per posta.
Malgrado garanzie costituzionali separano chiesa e stato, comunque, un
po' di stati hanno imposto leggi repressive contro ogni uso religioso
del peyote.
L'arte degli indiani Huichol indica l'importanza del peyote
in una trinità che riguarda l'uomo e la pianta.
L'IMPORTANZA RELIGIOSA DEL PEYOTE
persiste tra gli Tarohumare, Huichol,
ed altri indiani messicani. I Tarahumare credono che quando il Padre
Sole lasciò abitare la terra, lasciò il peyote, o hikuli, per curare le
malattie e le sofferenze umane; che il peyote canta e parla quando
cresce; che quando viene raccolto canta felicemente; e che Dio parla
attraverso la pianta.
Molte leggende riguardo i poteri sporannaturali del peyote
sottolineano la sua importanza religiosa. Potrebbe venire considerato
solamente come una medicina di tutti i giorni, ma è stato esaltato ad
una posizione stretta con la divinità. I trip-raduni del peyote degli
Huichols, per esempio, sono altamente religiosi, richiedendo ai
pellegrini di dimenticare le esperienze adulte, specialmente quelle
sessuali, per incontrare il peyote. I pellegrini devono confessare allo
scopo di diventare spiriti ed entrare nella sacra regione attraverso il
cancello delle nuvole stridenti, un viaggio che, secondo la loro
tradizione, ripete il "viaggio dell'anima dei morti all'altro mondo."
Paraphernalia usata in una cerimonia del peyote dagli indiani delle
pianure.
Nota la mescolanza dei simboli pagani e cristiani sul bastone del fumo.
GLI EFFETTI DEL PEYOTE
sulla mente e sul corpo sono così totalmente
spirituali e fantastici che è facile capire le credenze popolari che
nel cactus siano presenti forze spiritiche o divine. Il più
spettacolare di tutti gli effetti sono i giochi caleidoscopici di
ricchezza indescrivibile, visoni colorate. Sono spesso presenti
allucinazioni uditive, tattili, e gustative.
L'inebriamento potrebbe essere diviso in due momenti: uno di
appagamento e exrtasensitività, seguito da una calma artificiale e
lentezza muscolare dove l'individuo comincia a prestare meno attenzione
ai suoi dintorni ed ad aumentare la sua " meditazione introspettiva."
Le prime visioni appaiono, circa dopo tre ore dall'ingestione, ci sono
flash e colori scintillanti, la loro profondità e pienezza sfidano la
descrizione. Le visioni spesso seguono una sequenza di figure
geometriche, di oggetti grotteschi e sconosciuti che variano per ogni
individuo.
Benché le allucinazioni visive colorate siano alla base della veloce
diffusione dell'uso del peyote, specialmente in queste culture indiane
dove la ricerca di significati nelle visioni è sempre stata
fondamentale, molti nativi affermano che le visioni non siano buone e
diminuiscano l'importanza religiosa. La reputazione del peyote come una
panacea ed una potente medicina - entrambi in senso fisico e psichico -
possono essere resposnabile per la sua diffusione.
L'USO DEL PEYOTE NEGLI STATI UNITI
divenne di attenzione pubblica
intorno al 1880 quando i Kiowa ed gli indiani instaurarono una
cerimonia derivante da quelle messicane ma rimodellata in un rituale di
ricerca delle visioni, più tipico degli indiani delle pianure. L'uso
del peyote fu registrato prima, nel 1720, in Texas. Non si spiega come il peyote si
sia diffuso dal suo habitat nord messicano fino alle regioni più
distanti. Durante il 1880's, molti missionari indiani
girarono di tribù in tribù per diffondere la cerimonia del peyote. Dal
1920, il culto del peyote si diffuse in 13,000 fedeli in più di 30
tribù nel Nord America. Ci si è preparati legalmente, in parte per
proteggerlo contro il feroce cristianesimo - le persecuzioni
missionarie, nella chiesa dei nativi americani, che ora accoglie
250,000 membri. Questo culto, una combinazioni di elementi cristiani e
popolari, insegna l'amore fraterno, alti principi morali, ed astensione
dall'alcool. Considera il peyote un sacramento attraverso il quale Dio
si manifesta all'uomo.
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